Scusami se ti quoto i periodi, ma e' necessario.
Daccordo Yam comunica con Te a questo livello.

Bene, fai conto che Yam non sia umano, ma sia l'Assoluto Immanifesto e ora sta parlando con Te.

Ecco, avrai estratto l'Essenza presente in ogni tradizione e luogo
e ti sarai accorto di come Io l'Assoluto sia molto spesso indicato con nomi diversi, ma io l'Assoluto non sono nessuno di quei nomi.
Voi uomini non potete parlare di me, non potete pensarmi, non potete capirmi, non potete sperimentarmi. Ogni cosa ha origine da me e la totalita' di tutto cio' che ha origine da me e' l'Essere, la mia manifestazione, la Vita.
E' l'Essere il mio Sogno, e Tu sei l'Assoluto che sogna l'Essere.
Come puoi pretendere di conoscermi mentre stai sognando?
Tu sogni nel tempo e nello spazio, ma in me non c'e' tempo, non c'e' spazio, non c'e' Essere.

Io l'Assoluto sono senza inizio, tutto cio' che e' Essere e' nel tempo, tutto cio' che e' nel tempo e' pura illusione, non c'e' differenza tra gli elementi dell'essere che sono il gioco dei cinque elementi. Tu sei me, l'Assoluto, e stai sognando l'Essere, svegliati!

Quale illusione ha termine? L'unica illusione e' quella che ti ho detto, stai sognando!

Gia' sempre questo concetto di spazio-tempo, di numeri, di idee, di definizioni. Io l'Assoluto non sono l'Essere, sono da sempre prima dell'Essere. Tu sei Me l'Assoluto ma non mi troverai mai finche' continuerai a cercare nell'Essere.



Gia' e' quello che ti sto dicendo.

Infatti, tu non sai nulla ne mai lo saprai, quindi smettila di cercare, smettila di intortare gli altri e te stesso.

No, Yam, non posso far conto che tu sia l'Assoluto Immanifestato.
Yam, tu sei un'essere umano, puoi parlare solo da essere umano.
Per cui di questo Assoluto Immanifestato non puoi saperne niente (al pari di tutti gli altri).

Anche se parli in terza persona, e impersoni in modo, lo ammetto, molto suggestivo questo Assoluto Immanifestato, tu sei un essere umano e quando parli come l'Assoluto Immanifestato sei ancora un essere umano, che finge di essere l'Assoluto Immanifestato.

Questo Assoluto Immanifestato, poi... non si è mai manifestato. Ce ne sarebbe qualche traccia, qualche documento, qualche annotazione.
Ti prego non dirmi "guarda l'universo o la cellula della cavalletta: ecco l'Assoluto Immanifestato". E non dirmi nemmeno: "cerca dentro di te" e cose di questo genere.

Perchè non cerchiamo di essere costruttivi? Cerchiamo di cooperare, cerchiamo di non isolarci.
Miliardi di esseri umani ci mostrano che è possibile cooperare, amarci, progredire, migliorare la qualità della vita e approfondirne il senso.

Ma se ognuno si costruisce il proprio staterello assolutista e vive isolato nelle astrazioni tutto questo non si potrà fare.

Non prendere questo mio intervento come una polemica: vedi bene che non lo è.

Accettiamo il nostro mondo, la nostra dimensione, riuniamoci come fratelli che formano la famiglia umana.
Poi, semmai, tutti insieme, andremo anche a cercare questo Assoluto Immanifestato, ma senza far drammi se non lo troviamo.

Un abbraccio,

esperantiano

Ma era solo un tentativo di immersione psicotropa nel non-manifestato che diviene consapevole di Se' e manifesta l'Essere (suono, luce, raggi).


Non prendermi troppo sul serio, non prenderti troppo sul serio, ma credimi...non c'e' nulla che si possa fare, nulla che si possa trovare......

Io ho rispetto per questo tuo mutamento che hai scelto di imprimere alla discussione.
Però, per proseguirla, dobbiamo ricominciare a "prenderci sul serio", altrimenti la nostra discussione non porterà a niente.

La frase "non c'e' nulla che si possa fare, nulla che si possa trovare" è contraddetta dalla realtà dei fatti. Tu in primis lo dimostri, perchè l'hai digitata (hai quindi "fatto" qualcosa) ed inviata tramite un computer che non esisterebbe se, generazione dopo generazione, l'umanità non avesse scoperto l'elettricità.

Noi non siamo mummie immobili che aspettano l'esaurirsi della clessidra della vita. Noi siamo dinamici, pensanti, e questo nessuno può affermare (nè dimostrare) che sia qualcosa di negativo.

Anche perchè, e mi ricollego alla nostra discussione, noi siamo "questo": inutile ed impossibile immaginare di essere qualcos'altro.
Possiamo quindi impiegare il tempo (che per noi esiste, eccome) e lo spazio (idem) per conoscerci, volerci bene, cooperare...

In occidente molti vivono di pura soddisfazione materiale, conducendo rapporti umani minimi e rozzi. In oriente pochi "saggi" sono spesso paghi di contemplare per conto proprio cose come il sè, lo spirito del mondo, praticamente infischiandosene dei loro connazionali che vivono a milioni nella povertà e nella sofferenza.

Io credo che un libero pensatore/ricercatore dovrebbe prendere atto di questi due atteggiamenti isolazionisti, egoistici, e prendere contro di essi posizione, per contribuire ad interrompere quei processi educativi, spesso automatici, che trasmettono ad ogni nuova generazione il germe dell'egoismo separatista.

Noi possiamo fare ciò accettando di entrare in contatto con l'altro, entrando in sinergia con l'altro, cooperando con l'altro. Ovviamente per istituire un contatto occorre accordarsi su linguaggi e comportamenti che devono rientrare in un codice convenzionalmente accettato da tutti.

Non si può cooperare, comunicare con gli altri se poi si continua a comportarsi e a parlare in modo per gli altri incomprensibile. Farsi comprendere, parlare chiaro, offrire un comportamento accettabile e costruttivo è la base per creare tra gli uomini un più alto livello di cooperazione e di sinergia.

Un abbraccio,

esperantiano

Chissà, non sono tanto sicuro. Il vero cambiamento parte dall'interno, e coloro che hanno accesso al Sé possono influire molto di più e nella giusta direzione che noi poveri ciechi brancolanti, per i quali spesso anche le migliori intenzioni non si traducono in risultati positivi.
La Matrice è nell'invisibile; se non si entra in contatto con quella dimensione ogni sforzo sarà sempre limitato nei suoi effetti, un palliativo di breve durata.

Detto questo, mi ritiro in buon ordine.

Spero di risentirti.
Il discorso è interessante.

Purtroppo tutte queste frasi (che pure in parte condivido per una mia esperienza personale):
1) Il vero cambiamento parte dall'interno
2) Avere accesso al Sè
3) La Matrice è nell'invisibile
4) Entrare in contatto con una dimensione
5) Ogni sforzo sarà sempre limitato nei suoi effetti

non sono dimostrabili, nè tantomeno univocamente condivisibili.

Ne consegue che chiunque può "pensare quello che vuole" e ricadiamo nell'impossibilità di comunicare contenuti trasferibili, controllabili, condivisibili, cosa di cui parlavo con Yam.

Quello che cerco in questa discussione è il metodo per poter condividere nel mondo concreto ciò che esperisco, con altri individui, per creare una comunicazione, un'intesa, una cooperazione, una sinergia tra menti.

Non mi interessa fare esperienze che non posso condividere, almeno non è di questo che mi sto occupando in questa discussione.

Credo che la possibilità di eseguire comparazioni di estensione e profondità swignificative sia l'unica strada in grado di fornire strumenti per la individuazione e la comunicazione del condivisibile.

Questa è per me una sincera ricerca. Non pensare che, in quanto appartenente ad una confraternita iniziatica, io creda di conoscere le risposte in anticipo. Al contrario: gli studi iniziatici, così come la meditazione ed il cerimoniale non fanno altro che ricordarmi che l'unica cosa certa per me è di non sapere, e che ogni giorno quello che appariva credibile viene superato da una nuova, più aggiornata, visione.

Per tali motivi vorrei che questa discussione potesse continuare fino a concordare, insieme, una sorta di "risoluzione", come si fa, ad esempio, ad un convegno.

Il tutto, però, deve riferirsi più strettamente ai piani di esistenza, altrimenti rischiamo di finire fuori tema. D'altronde i "piani di esistenza" sono così vicini all'indagine scientifica odierna che, iniziati o meno, le informazioni basilari sono ormai disponibili per tutti.
E questo, ritengo, sia un gran bene, ed un segno distintivo del nuovo mondo verso il quale andiamo.

A presto,

esperantiano

Yam e' un umile e vuoto megafono a disposizione del Tutto.
Ha iniziato con Bernard De Clairvaux (se intelleggibile non e' Dio) per poi passare al non-essere. Nisba, tu stai intortando te stesso e vorresti intortare gli altri, riconosci l'Amore, apriti, espandi la tua Consapevolezza che tutto abbraccia.
Hai una visione parziale, intellettuale.

è ciò che si tende a non capire, munendosi spesso del senso di fare per gli altri..trascinare gli altri... Una via solo a metà.

il vero cambiamento deve innanzitutto essere TOTALE e per se stessi..solo dopo è possibile fare direttamente o indirettamente..
Sarà l'Energia Divina oramai libera ad agire.
Questa "ignoranza" è la gran parte dei mali della spiritualità..
L'Energia opera attraverso un nostro pensiero, che opera sulla stessa "materia" ma dotato di piena libertà e senza "desiderio" di fare..
Lo stesso desiderio di fare blocca la "Presenza", l'Energia....ed ogni radiazione, anche se positiva vive ridotta...
Per fare è necessario Essere..e per Essere è necessario innanzitutto uscire dalle trappole dell'Ego..prepararsi fondamentalmente a "ricevere"..abbandonare ogni aspettativa e permettere alla Grazia la Sua discesa..
Solo dopo nel non-fare, entrati in contatto con la sola "Matrice invisibile"...è realmente possibile Fare..

Chi vuole capire, capirà...chi no, continuerà ad azionarsi nello sforzo per migliorare il proprio ego ed opererà con energia limitata.
Questo è sempre il Suo volere.
Ogni azione e parola è sempre Suo volere...

Ecco un essere umano che non esiste piu', pur avendone conservato le sembianze. La vuota Atisha lascia parlare attraverso di se quell'unica voce.
Voce che possiamo chiamare Consapevolezza.

Se tu ritieni che non ti serva a nulla .. allora non ti servirà assolutamente a nulla.

Se io ritengo che ho piacere a confrontarmi e dialogare di questo con chi può e vuole rispondermi a tono .. allora avrò piacere di farlo !

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