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03-07-2004, 15.52.42 | #58 |
Utente bannato
Data registrazione: 17-06-2004
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caro/a nemamiah, verità o bugia della Chiesa il 25 dicembre?.... in effetti, non fu la necessità storica, fu la Chiesa a scegliere il 25 dicembre per contrastare e sostituire le feste pagane nei giorni del solstizio d'inverno. La nascita del Cristo al posto della rinascita del Sol invictus.
All'inizio, dunque, ci fu una decisione pastorale che può essere mutata, variando le necessità. Una provocazione, ovviamente, che si basava però su ciò che è (o, meglio, era) pacificamente ammesso da tutti gli studiosi: la collocazione liturgica del Natale è una scelta arbitraria, senza collegamento con la data della nascita di Gesù, che nessuno sarebbe in grado di determinare. Ebbene, pare proprio che gli esperti si siano sbagliati. In realtà oggi, anche grazie ai documenti di Qumran, potremmo essere in grado di stabilirlo con precisione: Gesù è nato proprio un 25 dicembre. Una scoperta straordinaria sul serio e che non può essere sospettata di fini apologetici cristiani, visto che la dobbiamo a un docente, ebreo, della Università di Gerusalemme. Vediamo di capire il meccanismo, che è complesso ma affascinante. Se Gesù è nato un 25 dicembre, il concepimento verginale è avvenuto, ovviamente, 9 mesi prima. E, in effetti, i calendari cristiani pongono al 25 marzo l'annunciazione a Maria dell'angelo Gabriele. Ma sappiamo dallo stesso Vangelo di Luca che giusto sei mesi prima era stato concepito da Elisabetta il precursore, Giovanni, che sarà detto il Battista. La Chiesa cattolica non ha una festa liturgica per quel concepimento, mentre le antiche Chiese d'Oriente lo celebrano solennemente tra il 23 e il 25 settembre. E, cioè, sei mesi prima dell'Annunciazione a Maria. Una successione di date logica ma basata su tradizioni inverificabili, non su eventi localizzabili nel tempo. Così credevano tutti, fino a tempi recentissimi. In realtà, sembra proprio che non sia così. In effetti, è giusto dal concepimento di Giovanni che dobbiamo partire. Il Vangelo di Luca si apre con la storia dell'anziana coppia, Zaccaria ed Elisabetta, ormai rassegnata alla sterilità, una delle peggiori disgrazie in Israele. Zaccaria apparteneva alla casta sacerdotale e, un giorno che era di servizio nel tempio di Gerusalemme, ebbe la visione di Gabriele (lo stesso angelo che sei mesi dopo si presenterà a Maria, a Nazareth) che gli annunciava che, malgrado l'età avanzata, lui e la moglie avrebbero avuto un figlio. Dovevano chiamarlo Giovanni e sarebbe stato "grande davanti al Signore". Luca ha cura di precisare che Zaccaria apparteneva alla classe sacerdotale di Abia e che quando ebbe l'apparizione "officiava nel turno della sua classe". In effetti, coloro che nell'antico Israele appartenevano alla casta sacerdotale erano divisi in 24 classi che, avvicendandosi in ordine immutabile, dovevano prestare servizio liturgico al tempio per una settimana, due volte l'anno. Sapevamo che la classe di Zaccaria, quella di Abia, era l'ottava, nell'elenco ufficiale. Ma quando cadevano i suoi turni di servizio? Nessuno lo sapeva. Ebbene, utilizzando anche ricerche svolte da altri specialisti e lavorando, soprattutto, su testi rinvenuti nella biblioteca essena di Qumran, ecco che l'enigma è stato violato dal professor Shemarjahu Talmon che, come si diceva, insegna alla Università ebraica di Gerusalemme. Lo studioso, cioè, è riuscito a precisare in che ordine cronologico si susseguivano le 24 classi sacerdotali. Quella di Abia prestava servizio liturgico al tempio due volte l'anno, come le altre, e una di quelle volte era nell'ultima settimana di settembre. Dunque, era verosimile la tradizione dei cristiani orientali che pone tra il 23 e il 25 settembre l'annuncio a Zaccaria. Ma questa verosimiglianza si è avvicinata alla certezza perché, stimolati dalla scoperta del professor Talmon, gli studiosi hanno ricostruito la "filiera" di quella tradizione, giungendo alla conclusione che essa proveniva direttamente dalla Chiesa primitiva, giudeo-cristiana, di Gerusalemme. Una memoria antichissima quanto tenacissima, quella delle Chiese d'Oriente, come confermato in molti altri casi. Ecco, dunque, che ciò che sembrava mitico assume, improvvisamente, nuova verosimiglianza. Una catena di eventi che si estende su 15 mesi: in settembre l'annuncio a Zaccaria e il giorno dopo il concepimento di Giovanni; in marzo, sei mesi dopo, l'annuncio a Maria; in giugno, tre mesi dopo, la nascita di Giovanni; sei mesi dopo, la nascita di Gesù. Con quest'ultimo evento arriviamo giusto al 25 dicembre. Giorno che, dunque, non fu fissato a caso. Ma sì, pare proprio che il Natale a Ferragosto sia improponibile. dopo tanti secoli di ricerca accanita i Vangeli non cessano di riservare sorprese. Dettagli apparentemente inutili (che c'importava che Zaccaria appartenesse alla classe sacerdotale di Abia? Nessun esegeta vi prestava attenzione) mostrano all'improvviso la loro ragion d'essere, il loro carattere di segni di una verità nascosta ma precisa. Malgrado tutto, l'avventura cristiana continua.(messori docet) Pace e bene. |
03-07-2004, 16.53.01 | #59 |
Utente bannato
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Per tornare al discorso "inferno" caro Cornelio, quello che ho voluto avvisarti, è che sia esso, che il purgatorio o paradiso non sono luoghi interiori della persona, o su questa nostra vita in terra come insegnano sempre più dilaganti le eresie(new age) che come abbiamo visto hanno l'humus adatto (paure, egoismo, superbia, supponenza) per proliferare, bensì luoghi reali come reale è la nostra anima immortale!
Tuttavia il Signore cerca in ogni modo di avvertirci, di farcelo sapere, ma a suo modo come è sempre stato, cioè attraverso i profeti o i santi a cui noi dobbiamo dare ascolto con il cuore, credendo; Suor Faustina Kowalska non poteva mentire, visto anche il suo rosario della Misericordia donatole dal Redentore i grandi miracoli che ha generato per chi lo ha recitato con devozione, e che genera tuttora; questa la sua esperienza mistica: "Oggi, sotto la guida di un angelo, sono stata negli abissi dell'Inferno. É un luogo di grandi tormenti per tutta la sua estensione spaventosamente grande. Queste le varie pene che ho viste: la prima pena, quella che costituisce l'inferno, è la perdita di Dio; la seconda, i continui rimorsi della coscienza; la terza, la consapevolezza che quella sorte non cambierà mai; la quarta pena è il fuoco che penetra l'anima, ma non l'annienta; è una pena terribile: è un fuoco puramente spirituale, acceso dall'ira di Dio; la quinta pena è l'oscurità continua, un orribile soffocante fetore, e benché sia buio i demoni e le anime dannate si vedono fra di loro e vedono tutto il male degli altri ed il proprio; la sesta pena è la compagnia continua di satana; la settima pena è la tremenda disperazione, l'odio di Dio, le imprecazioni, le maledizioni, le bestemmie. Queste sono pene che tutti i dannati soffrono insieme, ma questa non è la fine dei tormenti. Ci sono tormenti particolari per le varie anime che sono i tormenti dei sensi. Ogni anima con quello che ha peccato viene tormentata in maniera tremenda ed indescrivibile. Ci sono delle orribili caverne, voragini di tormenti, dove ogni supplizio si differenzia dall'altro. Sarei morta alla vista di quelle orribili torture, se non mi avesse sostenuta l'onnipotenza di Dio. Il peccatore sappia che col senso col quale pecca verrà torturato per tutta l'eternità. Scrivo questo per ordine di Dio, affinché nessun'anima si giustifichi dicendo che l'inferno non c'è, oppure che nessuno c'è mai stato e nessuno sa come sia. Io, Suor Faustina, per ordine di Dio sono stata negli abissi dell'inferno, allo scopo di raccontarlo alle anime e testimoniare che l'inferno c'è. Ora non posso parlare di questo. Ho l'ordine da Dio di lasciarlo per iscritto. I demoni hanno dimostrato un grande odio contro di me, ma per ordine di Dio hanno dovuto ubbidirmi. Quello che ho scritto è una debole ombra delle cose che ho visto. Una cosa ho notato e cioè che la maggior parte delle anime che ci sono, sono anime che non credevano che ci fosse l'inferno. Quando ritornai in me, non riuscivo a riprendermi per lo spavento, al pensiero che delle anime là soffrono così tremendamente, per questo prego con maggior fervore per la conversione dei peccatori, ed invoco incessantemente la misericordia di Dio per loro." Dal "Diario" di Santa Faustina Kowaslka. Dunque Cornelio, la maggior parte delle anime che vi si trovano è del perchè non credevano ci fosse l'inferno come luogo reale; questo perchè, non credendo ad una sola delle verità, si rende vano tutto il disegno di Dio nel suo complesso rendendolo vano, e la presunzione e la supponenza di "sapere" cosa è meglio per Dio o no, se esista questo o quello, prende irrimediabilmente il posto dell'umiltà e dell'OBBEDIENZA (la famosa obbedienza dei Santi).....l'obbedienza la si ottiene quando ci si prosta totalmente al Signore riguardo ogni sua più piccola verità ci riguardi e ci ha voluto far sapere attraverso il Figlio e i santi, non quello ci possa essere più gradito; è una dimensione che solo poche anime fervorose riescono a raggiungere, non basta dichiararsi cristiani; ma oggi l'uomo non si prostra più davanti a nessuno, figuriamoci dinnanzi a Dio! Le eresie ci dicono:<L'uomo è Dio, tutte le realtà sono nell'interiorità umana>, ma San Paolo è categorico:<..hanno vaneggiato nei loro ragionamenti e si è ottenebrata la loro mente ottusa. Mentre si dichiaravano sapienti, sono diventati stolti e hanno cambiato la gloria dell'incorruttibile Dio con L'IMMAGINE E LA FIGURA DELL'UOMO CORRUTIBILE, di uccelli, di quatrupedi e di rettili. Perciò Dio li ha abbandonati all'impurità secondo i desideri del loro cuore....>(Rom 1,17). Bisogna non aver paura, in questo caso della realtà dell'inferno, e Dio non ci avvisa per metterci paura ma per dirci che tale realtà esiste veramente e farcela conoscere per evitarla; conoscendo il nostro nemico, che con le eresie e ogni sorta di dubbio ci ha offuscato la mente e ci porta in gran quantità a lui, perchè ci odia fin da prima che noi fossimo, svegliandoci da questo vero e proprio "matrix" da lui creato, la paura non avrà più casa in noi perchè sapremo la realtà che ci circonda; La Vergine ci ricorda che noi umani siamo solo un fittizio paravento; la guerra vera, quella per le anime, si svolge nella realtà vera per noi invisibile, quella che sarà nostra per l'eternità, si spera in meglio! Pace e bene. |
03-07-2004, 17.34.29 | #60 | |
Utente bannato
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Citazione:
Cortese padre Shekspeare,ti ringrazio per tutta l'eloguenza volutami dedicare,ma non allontaniamoci dal quesito principale. Ovvero l'aver per secoli propinato una menzogna per accaparrarsi i fedeli.E raccontare bugie ai fedeli,non è da buoni cristiani. Ho letto un solo libro a proposito dei "rotoli di Qumran", dal titolo "Il Mistero del Mar Morto" di Michael Baigent e Richard Leigh.Ed CDE 1997 Milano,dove mi pare non si faccia nessun cenno sulla nascita di Gesù il 25 Dicembre.Anzi gli autori parlano di intrigo e imbroglio. Va bene,avrò letto male,oppure ho l'unico testo dove la traduzione ed interpretazione non è attentibile. Ma supponiamo che grazie a recenti scoperte,effettivamente Gesù sia nato il 25 Dicembre,fatto sta,che prima di tale scoperta, nesuno,compreso la chiesa cristiana poteva provare la data di tale nascita. Il resto sono solo supposizoni mai effettivamente provate. Allora se la chiesa non poteva documentare,poichè non possedeva gli stumenti per farlo,ha,come ammetti,arbitrariamente detto una menzogna,che la chiesa dovrebbe proibire prima a se stessa è dopo agli altri. L'arbitrario è sinonimo di arroganza e prepotenza,altro atteggiamento questo,che la chiesa deve proibire a se stessa e dopo agli altri. Per tutta una serie di notizie tramandatoci che riguardano il presunto periodo della nascita di Gesù,pare certo che sia avvenuto durante la stagione della transumanza pastorizia, vari studiosi propendono per un periodo a cavallo tra settembre ed ottobre. Il fatto che gli Ebrei possono ammettere la nascita di Gesù,non significa che ne precisano anche il giorno tantomeno che sia il figlio del signore. Ma mettiamo da parte Gesù,e veniamo ad altre ricorrenze pagane che i cristiani hanno occupato e cancellato in parte con altre,compreso il capodanno,l'epifania e persino in alcuni riti che riguardano la Pasqua.Come vedi e ben sai,caro padre è stile dei cristiani usare l'arbitrio e la menzogna,col risultato di non essersi limitati a cancellare una fede (ogni uomo è libero di professare un fede) ma anche un patrimonio culturale che a distanza di 2000 anni,anche se in frammneti persiste e che sarebbe stato utile conoscere meglio,per dare all'umanità informazioni importanti su chi siamo e da dove veniamo. In tempi più recenti,lo stesso sterminio di notizie e tradizioni è stato fatto nei confronti dei popoli precolumbiani,è ancora una volta ha cancellato importanti notizie utili all'umanità. Infatti ci somigliano molto cristiani e comunisti. Luce e gioia,padre Shekspeare |
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