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01-07-2004, 14.28.40 | #44 |
Ospite abituale
Data registrazione: 16-06-2004
Messaggi: 139
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ma certo...
Si sta semplicemente cercando di stabilire la verità, qualunque essa sia, attraverso la ricerca, il confronto... e non è cosa facile.
E perchè non si dovrebbe? E chi l'ha mai negato? La ricerca costa sofferenze e non si compie certo per il solo gusto di balzellare tra poderose pagine di testi con il gusto della polemica o della critica incessante che spacca il capello... Così si perde l'essenziale davvero ...benedette creature! (Un pò paternalista ma rrrrende!] heheee.... |
01-07-2004, 14.46.24 | #46 |
Ospite abituale
Data registrazione: 16-06-2004
Messaggi: 139
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miseriaccia...Capetoste!
Si sta semplicemente cercando di stabilire la verità, qualunque essa sia, attraverso la ricerca, il confronto (...)
Ma semplice: perchè non è la dialettica lo strumento con il quale si arriva all'intuizione e ....manco a una verità qualunque! Semmai con quella si arriva tutt'alpiù alla ...varietà! |
01-07-2004, 15.09.11 | #47 |
Utente bannato
Data registrazione: 17-06-2004
Messaggi: 421
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cara Agora, non è vero ciò che riferisci riguardo i rotoli di Qumran, perchè qualcosa di molto importante, a conferma dei Vangeli, è stato trovato; Rotaflex ci dice di star cercando di stabilire la verità attraverso la ricerca; molto bene. Che i Vangeli siano stati scritti in epoca vicinissima ai fatti che raccontano, quasi fossero "cronaca"(parola non usata a caso se li si legge con attenzione), mentre testimoni oculari erano vivi, è un dato che gioca certamente a favore della loro credibilità storica. Impossibile mentire per Marco, Matteo, Luca e Giovanni... Se scoperti, questo avrebbe significato la fine del Cristianesimo. Un rischio troppo grande, dunque! Il ritrovamento nelle grotte di Qumran, di cui un Frammento di papiro che contiene 20 lettere in lingua greca, catalogato con la sigla "7q5", datato l’anno 50, ha scatenato una vera e propria bagarre; Josè O’ Callaghan, gesuita, papirologo di fama, docente del Pontificio Istituto Biblico di Roma, nel 1972 attribuisce le lettere del frammento 7q5 a Marco 6,52-53. Nel 1986, un altro papirologo, un Luterano, Carsten Peter Thiede, conferma la tesi di O’Callaghan. Anche il computer gli da ragione: «quelle lettere appartengono sicuramente a Marco». Ne consegue che a soli 20 anni dalla morte di Gesù, il Vangelo secondo Marco era già stato tradotto in greco. Ma questo vuol dire che l’originale, scritto in aramaico, fu redatto anni prima, probabilmente all’inizio del decennio compreso tra il 40 e il 50 d.C...Marco ha scritto in epoca così vicina ai fatti che racconta, da rendere praticamente impossibile inventare miracoli, aggiungere fatti, modificare episodi riguardanti la vita di Gesù, se vi era tutta quella moltitudine di persone che lo avevano ascoltato durante tutta la sua predicazione, e riportate nel Vangelo; Il pericolo infatti di essere smentito da testimoni oculari era troppo grande...Una vera e propria storia quella di Marco, anzi: quasi una cronaca, il che gioca a favore della credibilità del suo Vangelo...Non è tutto; tre frammenti di papiro, custoditi a Oxford, datati fra il 60 e il 70 d.C. contengono versetti del Vangelo di Matteo. Sono in lingua greca, mentre Matteo scrisse in aramaico. Ne consegue che Matteo ha scritto il suo Vangelo ben prima, forse appena dopo il suo collega Marco, anch’egli senza timore di essere smentito da testimoni oculari ancora vivi. Un altro dato che gioca a favore della credibilità storica del suo Vangelo. Persino la datazione del Vangelo di Giovanni, che molti fanno risalire alla fine del I secolo, sembra vada corretta...L’autore, al capitolo 5, da per scontato che a Gerusalemme vi sia la Piscina di Betzaetà con cinque portici, e che sia in funzione. Ma dopo l’anno 70, causa la distruzione della città da parte dei Romani, questo non sarebbe stato possibile. E’ dunque probabile che anche Giovanni abbia scritto il suo Vangelo pochi anni dopo la morte di Cristo...qualcuno potrebbe asserire l’invenzione di tale piscina da parte di Giovanni?...purtroppo no; perchè è stata archeologicamente scoperta proprio dove l’Apostolo disse che si trovava...e con tutti e cinque i portici!!!...e questo è solo per cominciare ...«Dio ha reso le cose deboli, per confondere i forti»San Paolo!...
Sul perchè la Chiesa abbia scelto i quattro Testi canonici, scartando i cosidetti apocrifi, basterebbe leggere gli uni e gli altri per rendersene conto; ma se ne può parlare più dettagliatamente in futuro. Pace e bene. -------------------------------------------------------------------------------- |
01-07-2004, 15.23.41 | #48 | |
Ospite pianeta Terra
Data registrazione: 17-03-2003
Messaggi: 3,020
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l'amico Invisibile...
Citazione:
fermo fermo... il Maestro Interiore..ben a quello mi riferivo! Non ferirti per così poco eheheh... Parlavo appunto di percezioni. Ognuno accede alla Passione con qualcosa di "indefinito".. è in quel luogo dove scopriamo ed "identifichiamo" un modello a cui spesso diamo corpo, volto.. valore. Vedi che le maiuscole e minuscole servono ?? |
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01-07-2004, 15.47.26 | #49 |
Utente bannato
Data registrazione: 15-05-2004
Messaggi: 1,885
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La Chiesa nel registro degli indagati.
Allegria!!
se cliccate www.luigicascioli.it troverete,oltre al resto,la seguente notizia: "Dal 19 Giugno 2004 la Chiesa Cattolica Italiana è iscritta ufficialmente nel registro degli indagati con l'accusa di: 1-Sostituzione di persona. 2-Abuso di credulità popolare. Praticamente con la stessa accusa per cui è stata incarcerata la maga Wanna Marchi. Il processo è iniziato il 13 Settembre del 2002 e,come si vede,è tutt'ora in corso. Non mi credete? Allora cliccate! Saluti. San Kantaishi da Rocca bernarda. |
01-07-2004, 19.34.23 | #50 |
iscrizione annullata
Data registrazione: 21-03-2004
Messaggi: 214
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X l'Enigmatico Kantaishi
La descrizione di Gesù fatta da un suo contemporaneo Lettera di Publio Lentulo, Governatore della Giudea (antecessore di Pilato), nella quale si descrivono le fattezze di Gesù Cristo all'Imperatore di Roma, tradotta dal latino originale che si conserva dai Signori Cesarini di Roma. "Ho inteso, o Cesare, che desideri sapere quanto ora ti narro: essendo qui un uomo, il quale vive di grandi virtù chiamato Gesù Cristo, dalla gente è detto profeta ed i suoi discepoli lo tengono per divino e dicono, che egli è figlio di Dio Creatore del cielo e della terra,e di tutte le cose che in essa si trovano e son fatte. In verità, o Cesare, ogni giorni si sentono cose meravigliose di questo Cristo: risuscita i morti, e sana gli infermi con una sola parola. Uomo di giusta statura, è molto bello di aspetto; ed ha maestà nel Volto, e quelli che lo mirano sono forzati ad amarlo e temerlo. Ha i capelli di color della nocciola ben matura, sono distesi fino alle orecchie e dalle orecchie alle spalle sono di color della terra, ma più riplendenti. Ha nel mezzo della fronte in testa in crin spartito ad usanza dei Nazareni, il Volto senza ruga, o macchia, accompagnato da un colore modesto. Le narici e le labbra non possono da alcuno essere riprese con ragione; la barba è spessa ed ha somiglianza dei capelli, non molto lunga, ma spartita nel mezzo. Il suo mirare è molto spaventoso e grave: ha gli occhi come i raggi del sole e nessuno può guardarlo fisso per lo splendore; e quando ammonisce, si fa amare, ed è allegro co gravità. Dicono che nessuno l'ha veduto mai ridere, ma bensi piangere. Ha le mani e le braccia molto belle, nella conversazione contenta molti ma si vede di rado: e quindi vi si trova, è molto modesto nell'aspetto, e nella presenza è il più bell'uomo che si possa immaginare; tutto simile alla madre la quale è la più giovane che siasi mai vista in queste parti. Però se la Maestà Tua, o Cesare, desidera di vederlo come negli avvisi passati mi scrivesti, fammelo sapere, che non mancherò subito di mandartelo. Di lettere fa stupire la città di Gerusalemme. Egli non ha studiato giammai con alcun, eppure sa tutte le scienze, cammina scalzo, senza cosa alcuna sulla testa; molti ne ridano nel vederlo, ma in presenza sua nel parlare con lui tremano e stupiscano. Dicono che un tal uomo non è stato mai veduto, nè inteso da queste parti. In verità secondo mi dicono gli ebrei non si è sentito mai di tali consigli, di cosi grande dottrina, come insegna questo Cristo e molti dei Giudei lo tengono per divino e lo credono; e molti altri me lo querelano con dire che è contro la Maestà tua o Cesare. Si dice di non aver mai fatto dispiacere ad acuna persona, ma si bene tutti quelli che lo conoscono, che l'hanno provato dicono di aver ricevuto benefizi e sanità. Però alla Maestà tua o Cesare, alla tua obbedienza sono prontissimo: quanto mi comandi sarà eseguito. Vale Da Gerusalemme indizione settima, luna undicesima. Della Maestà tua fedelissimo e obbedientissimo. PUBLIO LENTULO (govrnatore della Giudea) PS commento personale: Dal particolare della madre "la quale è la più giovane che siasi mai vista in queste parti" ritengo questa lettera veritiera in quanto Maria quando ha partorito aveva quattordici anni. |