Cosa ci fa dire che Gesù è risorto? I Vangeli? Ma date un’occhiata qui
http://www-user.uni-bremen.de/~wie/Vaticanus/ends.html
I più antichi e autorevoli manoscritti, copie in realtà e nemmeno originali ma copie di copie, non riportano questo episodio, il racconto della visione del gesù risorto.
nessuno storico romano riporta l'episodio e nemmeno i Vangeli
Chi lo racconta? Paolo? Ma Paolo non ha assistito né alla predicazione di Gesù ne tautomero alla sua resurrezione, lo ha visto poi in “spirito” in preda alla sua malattia (per qualcuno epilessia) una allucinazione, dopo esser caduto di cavallo.
Tutta la fede cristiana, l’unica fonte di speranza e “vita” si basa su un’allucinazione di un epilettico.

Se è per questo anche il vangelo di Marco, il più antico, non parla affatto di resurrezione, per il semplice fatto che l'autore non ne sapeva niente. Ma i cattolici da questo orecchio non ci sentono. I cattolici adattano tutto a loro piacimento. Tolgono addirittura i cadaveri dalle tombe e li mostrano al pubblico. E fanno la fila per andare a vederli! Gesù una cosa del genere non l'avrebbe nemmeno concepita! Così come non avrebbe concepito il culto a lui o a sta madre. Vallo a spiegare ai suoi seguaci se ci riesci.

Anche se mi reputo un cattolico non praticante, credo a prescindere che il suo spirito è immortale e non ho bisogno di una testimonianza diretta che mi attesti che Gesù sia risuscitato. Ciò che mi rode molto però è la continua provocazione, il desiderio di abbatere una religione con le relative basi (dal codice da vinci fino all'epilessia di San Paolo dopo una caduta ).
Una fede o una non fede puo' basarsi solo su delle lettere ingiallite e ammuffite?

Io non ho letto molto i Vangeli, comunque ho letto qualche apocrifo e altre testimonianze. Personalmente ho dedotto che c'è molta confusione sulla vita e la morte di Gesù. C'è anche chi dice che probabilmente non sia neanche morto, costretto invece a ritirarsi in una specie di abbazia essena, pena la morte di tutti i suoi seguaci, e questo perchè, a differenza di quello che tutti sappiamo, Pilato, e quindi Roma, non si lavò affatto le mani, Gesù era un personaggio molto scomodo per Roma, era un sollevatore di masse contro quel potere, ed i farisei erano daccordo con Lui, in quel periodo le varie fazioni religiose erano in "guerra" fra di loro e su questo Roma ci marciava e faceva di tutto per mantenere il caos, Gesù era un pericolo perchè stava riunendo tutte le fazioni sotto un unico intento, "cacciare Roma da quei territori", e Roma, che di politica ne sapeva molto già allora, pensò di sbarazzarsene di questo "sobillatore", però non volle ucciderlo per non creare un martire altrimenti avrebbe fatto il gioco di Gesù riunendo nella sua morte tutte le fazioni religiose sotto un unica bandiera contro Roma.
Il discorso fila liscio, ma come al solito che ne sappiamo noi?
Certezze non ce ne sono, si tratta solo di credere o meno.

Queste lotte e guerre di religione,chissà perchè ,in Occidente ci sono da sempre..
Concordo che una vera fede non può basarsi sulle delle lettere ingiallite,
nè sulla "lettera".
Però molti discorsi di Gesù parlano chiaramente al cuore,se si vuole..
senza bisogno alcuno di dover dimostrare nulla..

"Però molti discorsi di Gesù parlano chiaramente al cuore,se si vuole..
senza bisogno alcuno di dover dimostrare nulla.."

Infatti, quelle parole non hanno bisogno di commenti a tal punto che la resurrezione passa in secondo piano.

"Tutta la fede cristiana, l’unica fonte di speranza e “vita” si basa su un’allucinazione di un epilettico."

La vera fede non si basa su un'evento, non ha bisogno di fonti.
Le fonti servono solo ai bisognosi del tangibile.

leggendo ho in mente chiodi,martello e lancie che lo crocifiggono pure adesso.
pur non avendolo conosciuto.
non vi chiedete perche tanta incredulita ed accanimento.
non bastavano i romani,sacerdoti,scribi,anzian i.

luca 24
24 Alcuni dei nostri sono andati al sepolcro e hanno trovato come avevan detto le donne, ma lui non l'hanno visto».
25 Ed egli disse loro: «Sciocchi e tardi di cuore nel credere alla parola dei profeti! 26 Non bisognava che il Cristo sopportasse queste sofferenze per entrare nella sua gloria?».

Luca 9,22
«Il Figlio dell'uomo, disse, deve soffrire molto, essere riprovato dagli anziani, dai sommi sacerdoti e dagli scribi, esser messo a morte e risorgere il terzo giorno».

In realtà quanto dici non è proprio corretto.
Secondo Marco Gesù è risorto (anche facendo finire il Vangelo al versetto 8), ma egli non accenna alle apparizioni di Cristo risorto. Questa precisazione è doverosa e importante.

Detto in altro modo: non ha senso cercare di dire che secondo Marco Gesù non è risorto ("egli è risorto" Marco 16:6). Non è affatto questo il punto.

Il problema è legato esclusivamente alle apparizioni di Cristo risorto, non alla risurrezione in sé.

Insomma: non facciamo i furbi.

Paolo è un contemporaneo degli apostoli. Lui ha avuto l'occasione di conoscerli e di parlare con loro.
Che prove ci sono sul fatto che Paolo abbia mentito dicendo che gli apostoli credevano nella risurrezione di Gesù e che l'avevano visto?

Marco non confuta di certo Paolo interrompendo bruscamente il suo Vangelo al versetto 8. Non parla di cosa è avvenuto dopo. Rende solo noto ai lettori che è risorto. Basta.

Perché? Si possono fare mille ipotesi al riguardo, ma tali restano.
Marco non confuta Paolo, e Paolo conosceva gli apostoli. Quindi non vedo il motivo per cui dubitare sul fatto che per i primi cristiani Gesù fosse risorto (al di là del fatto se crederci o meno, se sia vero o no).

Ciao Elijat, è vero quello che dici. D'altra parte una cosa è credere , avere fede insomma, oggi lo fanno un miliardo e mezzo di cattolici, un'altra è affermare di averne le prove. Quindi Marco (chiamiamolo pure così, non sapremo mai chi in realtà ha scritto i vangeli) non è altro che un narratore di eventi, ma della resurezzione, come ripeto, non sa niente di niente! Lo pensa, lo ha sentito dire, ci crede, ma non ha nessuna prova tangibile di ciò che invece gli altri canonici danno per certo. Se hanno dovuto fare un aggiunta al suo racconto è perchè ciò creava un bell'imbarazzo nella chiesa.
Se poi guardiamo i racconti degli altri evangelisti non possiamo fare a meno di notare quanto siano improbabili certi avvenimenti. Come mai ad esempio ogni volta che Cristo appare non viene riconosciuto dai suoi discepoli?
Addirittura quando si presenta sulle riva mentre Pietro e gli altri stanno pescando non lo riconoscono ne da lontano, ne da vicino; "MA SAPEVANO CHE ERA IL SIGNORE".
Lo sospettavano ma di fatto non ci assomigliava per niente.
Paolo poi parla di un appariziene di fronte a cinquecentomila persone.
E nessuno ne ha scritto nulla. Nessuno.
Suvvia non scherziamo.
Buona giornata.

..scusate, ma porre in questi termini,mi sembra un tantinello banalizzante..
Nessuno si è posto la questione ,che tutto sia accaduto nel piano astrale,ad esempio..Quindi non da tutti recepito o "visto"..