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Spiritualità - Religioni, misticismo, esoterismo, pratiche spirituali.
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Vecchio 02-07-2007, 20.02.19   #121
atisha
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Riferimento: EGO NON-EGO.... quale dilemma...

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Originalmente inviato da Mirror
visechi:


Per cui anche il dilemma ego o non ego è "roba" mentale: molti stanno andando oltre anche questa separazione apparente.
L'ego ha bisogno del non ego, come il non ego per riconoscersi necessità dell'ego. Sono complementari. Come l'area ha bisogno del perimetro per definirsi, lo stesso vale per l'ego. In realtà l'ego è solo una convenzione di cui ci si è dimenticati che siamo stati noi a crearla, identificandoci negli aggregati di memorie, pensieri, nei grumi di sensazioni ed emozioni...
Nella misura in cui ci si identifica in essa si è più o meno coscienti di Sè.


m'inchino a cotanta saggezza ...



atisha is offline  
Vecchio 03-07-2007, 00.02.27   #122
visechi
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Lightbulb Riferimento: EGO NON-EGO.... quale dilemma...

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Originalmente inviato da Mirror
visechi:

Questa è una visione superata che appartiene all'immagine del Saggio quietista, generalmente di matrice orientale, almeno per quanto mi riguarda esecondo il mio parere. Si rifà al vecchio uomo di conoscenza dualista, ancora diviso tra corpo e spirito.
Ora ci sono sono nuovi approcci "religiosi" che sono più integrati: i quali fanno sì, come dicono Atisha e Yam in forma diversa, che l'individuo si esprima totalmente, ma consapevolmente. Che è sia materialista che spiritualista, che non nega nulla del ciò che è.
Per esempio: "io", Mirror, sono distaccato e, allo stesso tempo, sono una torcia focosa, carica di passione. Il "mio" Centro però è sempre immobile ( almeno quasi sempre ), come l'occhio del ciclone, ma fuori sono fatto di quel rosso avvampante... a cui tu alludi, carico d'impeto, immerso e interessato ai giochi del mondo e alle sue tragedie.
L'immagine che tu hai di dei saggi orientali va aggiornata... sono arrivati tempi nuovi anche qui. O, piuttosto, diciamo che non ci sono solo i saggi orientali o occidentali... ma nuovi tipi di saggi: i saggi dei giorni feriali...



Sono pienamente d'accordo con te. Io sono "fatalista" proprio nel senso su cui ti sei soffermato molto bene nel tuo bel intervento.
Ciò a cui tu ti riferisci sopra io la chiamo cocreazione congiunta all'accettazione...
Il fato sono io, sei tu, è il Tutto, così come si manifesta nel qui ed ora, sempre.
Il cosiddetto superuomo, per me, non è altro che un uomo che si esprime totalmente con Coscienza indivisa, come essere cocreatore e codistruttore, libero e responsabile... senza però il senso dell'ego, sentendosi un tutt'uno con le forze, l'energie, l'impersonalità dell'Universo, vivendole in una forma individualizzata e consapevole.

Per cui anche il dilemma ego o non ego è "roba" mentale: molti stanno andando oltre anche questa separazione apparente.
L'ego ha bisogno del non ego, come il non ego per riconoscersi necessità dell'ego. Sono complementari. Come l'area ha bisogno del perimetro per definirsi, lo stesso vale per l'ego. In realtà l'ego è solo una convenzione di cui ci si è dimenticati che siamo stati noi a crearla, identificandoci negli aggregati di memorie, pensieri, nei grumi di sensazioni ed emozioni...
Nella misura in cui ci si identifica in essa si è più o meno coscienti di Sè.



Però, Mirror, faresti meglio a rileggerti… non sarebbe male, troveresti in ciò che hai scritto alcune dissonanze… ma lascio a te la ricerca…. Francamente un po’ mi sono annoiato. E’ giusto che ciascuno si crei il Gesù che gli è più congeniale, così com’è più che corretto che si rimoduli il Superuomo in base alle proprie ugge, ai propri bisogni, alle proprie prurigini. Va da sé che anche la spiritualità orientale non possa sottrarsi alla medesima legge dell’ermeneutica (spicciola?)… io non contesto affatto, tanto più che non si tratta di mie creazioni – fra l’altro, per certi versi, il Superuomo mi stà anche parecchio antipatico, mai gradito il superomismo -. Sarebbe opportuno, per riportare tutto a casa, che non si perda mai di vista l’input o incipit di questa lunga prolusione o digressione che dir si voglia su N. e il suo campione (mai ho affermato sia anche il mio campione). Si è trattato di pedanteria per correggere una vistosa svista (adoro l’ossimoro) in cui è incorso l’amico Yam, ma vedo che persiste… io, per quanto mi riguarda, mi arrendo volentieri all’interpretazione… per contrappunto, ho sempre amato Pirandello <<Uno, nessuno, centomila>> e <<Così è se vi pare>>.

Aggiungo, in chiusura, che mi sono annoiato anche del forum di spiritualità: troppe esortazioni e un eccesso di consigli non richiesti ed ancor meno graditi alla lunga sconcertano, confondono, non riesco ad imboccare la direttrice giusta, rischierei di continuare a cantare fuori dal coro… tanto più che ho anche constatato che qualcuno si sente male… non vorrei essere causa di dolore per nessuno…



Adieu.


visechi is offline  
Vecchio 03-07-2007, 09.16.19   #123
freedom
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Riferimento: EGO NON-EGO.... quale dilemma...

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tanto più che ho anche constatato che qualcuno si sente male… non vorrei essere causa di dolore per nessuno…

Adieu.



Devo dire che hai sempre un gran stile.................

Buon viaggio anche a te.
freedom is offline  
Vecchio 03-07-2007, 09.21.57   #124
Mirror
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Però, Mirror, faresti meglio a rileggerti… non sarebbe male, troveresti in ciò che hai scritto alcune dissonanze… ma lascio a te la ricerca…. Francamente un po’ mi sono annoiato. E’ giusto che ciascuno si crei il Gesù che gli è più congeniale, così com’è più che corretto che si rimoduli il Superuomo in base alle proprie ugge, ai propri bisogni, alle proprie prurigini. Va da sé che anche la spiritualità orientale non possa sottrarsi alla medesima legge dell’ermeneutica (spicciola?)… io non contesto affatto, tanto più che non si tratta di mie creazioni – fra l’altro, per certi versi, il Superuomo mi stà anche parecchio antipatico, mai gradito il superomismo -. Sarebbe opportuno, per riportare tutto a casa, che non si perda mai di vista l’input o incipit di questa lunga prolusione o digressione che dir si voglia su N. e il suo campione (mai ho affermato sia anche il mio campione). Si è trattato di pedanteria per correggere una vistosa svista (adoro l’ossimoro) in cui è incorso l’amico Yam, ma vedo che persiste… io, per quanto mi riguarda, mi arrendo volentieri all’interpretazione… per contrappunto, ho sempre amato Pirandello <<Uno, nessuno, centomila>> e <<Così è se vi pare>>.

Aggiungo, in chiusura, che mi sono annoiato anche del forum di spiritualità: troppe esortazioni e un eccesso di consigli non richiesti ed ancor meno graditi alla lunga sconcertano, confondono, non riesco ad imboccare la direttrice giusta, rischierei di continuare a cantare fuori dal coro… tanto più che ho anche constatato che qualcuno si sente male… non vorrei essere causa di dolore per nessuno…



Adieu.



Sicuramente la ricerca delle dissonanze e contraddizioni che mi porto appreso continuerò a ricercarle, come fai bene a ricordarmi.
E' un peccato però che tu ci lasci, annoiato e frustrato... perché il tuo apporto intellettuale e umano mi era e ci era molto di stimolo e lo trovavo parecchio interessante sotto tanti punti di vista. Era un arricchimento per tutti.
Spero che tu ci ripensi. Lo spazio per esprimerti,anche qui nel forum di spiritualità, c'è e ci sarà sempre.
Aggiungo però una constatazione che trovo faccia la differenza: anche i cosiddetti "spiritualisti" hanno quei momenti di scoramento, la percezione di parlare al vento, di non essere compresi o travisati come sta succedendo ora a te ma, se osservi, non "mollano" mai il dialogo, ritornano sempre a confrontarsi, seppur a volte con fatica rinunciando alla pretesa di aver ragione. Affermano ciò pensano ma ascoltano anche che dicono gli altri con apertura e interesse. Credono che lo scambio alla lunga paghi reciprocamente, se si è disposti anche a "ricevere". Questo accade perché in fondo hanno maturato una fiducia nelle cose, negli altri, nata dalla sempre profonda conoscenza di se stessi.
Comunque, grazie di quello che ci hai mirabilmente offerto.
Augurandomi di rileggerti, intanto ti abbraccio.

Mirror is offline  
Vecchio 03-07-2007, 09.31.30   #125
Noor
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Riferimento: EGO NON-EGO.... quale dilemma...

Visechi:anche la spiritualità orientale non possa sottrarsi alla medesima legge dell’ermeneutica (spicciola?)…


Spiritualita'..(orientale?...o ccidentale?..)
Comunque sia..non si puo' leggere come fosse semplice filosofia...o almeno lo si puo' fare sino ad un certo punto..prima che sfugga alle leggi della mente e del linguaggio duale che questa presenta.
Noor is offline  
Vecchio 03-07-2007, 09.35.46   #126
Yam
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Originalmente inviato da visechi
E’ giusto che ciascuno si crei il Gesù che gli è più congeniale, così com’è più che corretto che si rimoduli il Superuomo in base alle proprie ugge, ai propri bisogni, alle proprie prurigini. Va da sé che anche la spiritualità orientale non possa sottrarsi alla medesima legge dell’ermeneutica (spicciola?)…


E scusa Visechi...ma e' cio' che anche tu fai continuamente......dico questo perche' so cosa e' l'ermeneutica e ne faccio uso dove posso, dove ho le competenze. Non ci si inventa in queste cose......


Quando si e' liberi dai preconcetti, dalle prese di posizione ideologiche (leggasi ego) e quindi non si ha nulla da dimostrare a nessuno, si e' liberi anche di muoversi in terreni contraddittori, oppure di sbagliare, cosa che tu non puoi permetterti per il tuo bisogno di certezze attraverso convinzioni mentali, anche se nei fatti probabilmente le cose vanno diversamente....ma qui vuoi dimostrare questo.

C'e' qualcosa di ridicolo in quell'accanimento continuo nel difendere un punto di vista.....una convinzione....basata su idee preconcette che dimostrano una scarsa conoscenza (anche intellettuale) di cio' che si vorrebbe confutare. (penso alla filosofia antica Greca e alle Filosofie Orientali)...quindi personalmente non e' questo aspetto di te che apprezzo ..perche' ogni tanto vorresti ostentare qualcosa che non e'...., apprezzo invece la persona che vi sta dietro e che fa capolino spesso e volentieri dicendo solo la sua disperazione, la sua incomprensione e non accettazione della Vita.

Ti lascio una citazione, che esprime anche il mio sentire e sapere, di Hameed Ali (fisico, matematico e psicoterapeuta..nonche mistico..conosciuto come Halmaas):

Nella mia comprensione, il sapere è qualcosa di molto più vasto di quanto oggi ritiene la nostra filosofia positivista. Esso ha un fondamento mistico o intuitivo, cioè la conoscenza diretta dei contenuti dell’esperienza, in genere definita “gnosi”. I greci l’hanno espressa bene nel concetto di “nous”, l’intelletto superiore o divino. Plotino ha detto chiaramente che nel nous il sapere e l’essere sono inseparabili. Ma il pensiero occidentale, che conosceva il concetto di nous nel pensiero greco ed ebraico, si è sviluppato in modo tale da separarne le due dimensioni o elementi. Nella conoscenza “di tipo nous”, esiste la presenza della Mente Divina o Intelletto, che è un dominio o un fondamento della consapevolezza, ed esistono le forme che si manifestano in essa come oggetti di conoscenza. Le forme sono quelle del dominio della presenza, ma poiché tale presenza è quella della consapevolezza, questo dominio conosce queste forme. Ne ha una conoscenza diretta, perché sono forme del suo dominio; la sua intelligenza pervade tutte le forme.

Ultima modifica di Yam : 03-07-2007 alle ore 13.56.21.
Yam is offline  
Vecchio 03-07-2007, 14.17.35   #127
turaz
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diventa fondamentale la "gnosi"
ossia "essere"

ciauzz
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Vecchio 04-07-2007, 09.59.20   #128
aschilio
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Originalmente inviato da atisha
Riscontro un problema quando si parla di abolire l'ego, allora spesso mi sento dire.. "ma come faccio a far ritorno allo stato normale"?
E già!.. abbiamo vissuto troppo tempo in preda del nostro ego (o io) da pensare che quello sia lo stato naturale.. tutto il resto invece lo reputiamo uno stato alterato .. anormale.. un delirio!
Ho riscontrato il contrario.. l'ego è una morbosità.. e solo quando questo ospite spesso vezzeggiato scompare, posso vivere in un vero senso di salute di amore e libertà mai immaginato.. solo quando scompare riassorbito nella sua vera postazione di servitore, posso funzionare nella vita materiale, sì funzionare!
Eppure sono stata condizionata anch'io a subire il pensiero che senza ego o "io" non si possa esistere, o peggio ancora che non possa funzionare un mondo senza egoicità..
beh, di certo non questo mondo per come lo subiamo....
Questo condizionamento dell' io/ego ci è stato inculcato dalla scuola, famiglia, religione, società ed ambiente tutto..
ed il solo pensiero che si possa vivere senza un io /ego, quasi sempre terrorizza la mente e la fa capitolare in maniera automatica verso una qualsiasi reazione per comprovare il sentirsi viva..

Eppure viviamo qualche istante senza ego.. ed è il nostro miglior modo di vivere, il meno "rischioso"..
Un classico esempio è quando stiamo guidando magari velocemente e siamo (senza che ce ne accorgiamo) in uno stato di Silenzio interioreed Attenzione totale, stiamo magari sorpassando o incrociando altre macchine.. in quel momento non pensiamo a nulla, nè agli altri, nè ai nostri bei rapporti.. ai nostri patrimoni, matrimoni, debiti.. o al passato.. ma siamo Presenti all'Azione e siamo coscienti di Noi..
Lì non c'è un guidatore personale.. non c'è un piede nell'acceleratore.. non c'è una macchina guidata.. c'è l'Insieme che opera nell'azione.. quella è la Presenza o stato di non-ego.. di massima osservazione, di meditazione e consapevolezza..
Purtroppo senza saper potenziare questo istante, si torna subito nella realtà.. nel problema del traffico, magari quando il vicino di corsia ci strombazza e ci serve un bel vaff..... magari perchè non era attento al nostro sorpasso e si è pure spaventato..
Riaffiora il conflitto all'istante..
Meno male che hai esemplificato con il sorpasso....mi ritorna in mente il film con Vittorio Gasman e Trintignan...; ma per restare in tema di ego non ego....possiamo ricordare...un essere o non essere di amletica memoria....; un'altra citazione potrebbe essere quella di uno scrittore francese (Tournier mi pare) che in un suo romanzo dice che ogni attimo registrato dalla mente è un attimo non vissuto....; o … il carpe diem che ci perseguita nel vivere quotidiano... e ancora... possiamo scomodare anche i vangeli a proposito della... pienezza dei tempi che sola definisce Gesù vero Dio e vero Uomo… quel ricongiungimento al Padre vissuto come liberazione... Sì c'è uno scarto nel vivere umano che qualcuno chiama libero arbitrio, a volte è il tempo che serve per scegliere, altre volte è il tempo per riflettere... c’è un tempo per qualsiasi agire umano… un tempo per leggere un tempo per scrivere; un tempo per ascoltare un tempo per parlare; ecc… Ogni agire umano è collocato nel tempo….il tempo umano non è “pieno” come quello di Gesù. Riflettere su questo tempo a volte è utile per trovare il nostro cammino (a proposito la lettura delle Confessioni di S. Agostino potrebbe essere utile); solo l'abbandono fiducioso di un bambino tra le braccia del padre somiglia a quel vivere nella pienezza dei tempi ovvero con la sicurezza che solo l'Amore può dare.... Unità tra ego ed atto, tra l'essere e l'agire... Sì!... credo fortemente che ciò sia possibile! Agire non vuol dire non essere, ma essere agente..., esistere... (apperò... è servito studiare un pò di esistenzialismo....) Best regard …atisha
aschilio is offline  
Vecchio 04-07-2007, 10.42.52   #129
Noor
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Aschilio:Riflettere su questo tempo a volte è utile per trovare il nostro cammino

Non riflettere..ma viverlo "pienamente"
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Vecchio 04-07-2007, 12.43.29   #130
atisha
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Originalmente inviato da aschilio
Meno male che hai esemplificato con il sorpasso....mi ritorna in mente il film con Vittorio Gasman e Trintignan...; ma per restare in tema di ego non ego....possiamo ricordare...un essere o non essere di amletica memoria....; un'altra citazione potrebbe essere quella di uno scrittore francese (Tournier mi pare) che in un suo romanzo dice che ogni attimo registrato dalla mente è un attimo non vissuto....; o … il carpe diem che ci perseguita nel vivere quotidiano... e ancora... possiamo scomodare anche i vangeli a proposito della... pienezza dei tempi che sola definisce Gesù vero Dio e vero Uomo… quel ricongiungimento al Padre vissuto come liberazione... Sì c'è uno scarto nel vivere umano che qualcuno chiama libero arbitrio, a volte è il tempo che serve per scegliere, altre volte è il tempo per riflettere... c’è un tempo per qualsiasi agire umano… un tempo per leggere un tempo per scrivere; un tempo per ascoltare un tempo per parlare; ecc… Ogni agire umano è collocato nel tempo….il tempo umano non è “pieno” come quello di Gesù. Riflettere su questo tempo a volte è utile per trovare il nostro cammino (a proposito la lettura delle Confessioni di S. Agostino potrebbe essere utile); solo l'abbandono fiducioso di un bambino tra le braccia del padre somiglia a quel vivere nella pienezza dei tempi ovvero con la sicurezza che solo l'Amore può dare.... Unità tra ego ed atto, tra l'essere e l'agire... Sì!... credo fortemente che ciò sia possibile! Agire non vuol dire non essere, ma essere agente..., esistere... (apperò... è servito studiare un pò di esistenzialismo....) Best regard …atisha

Ave a Te.. nuovo isccritto
già, Tournier.. (mi viene in mente ll gallo cedrone però quello di Verdone).. le confessioni di atisha ..oopps.. di S.agostino.. i vangeli apocrifi e senza inoltrarci nei classici per me pruriginosi tipo Proust e quant'altro.. ho toccato ultimamente la stessa essenza (forse per me più stimolante) in Bohme e Postel..
Continue conferme sul fattibile punto d'innesto..

Già Agire non vuol dire nn essere.. ma essere Agente! ..questa mi piace.. la metto in archivio..

best regards.. aschilio .. i miei rispetti...
atisha is offline  

 



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