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Vecchio 28-06-2007, 20.27.40   #101
maxim
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Originalmente inviato da Yam
No, grazie Nietzsche lo leggevo da giovane..ora tutt'alpiu' sparo qualche azzardo.


Se non fosse per il fatto che già mio Fratello Visechi ha scritto che Nietzsche si sta rivoltando sulla tomba....l'avrei scritto io...

Atisha...è vissuto lui come siamo/saremo vissuti io e te

Ritornerò...per ora mi avete buttato in una depressione profonda...
Nietzsche...avrei bisogno di una maschera anch'io.




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Vecchio 28-06-2007, 23.45.59   #102
Yam
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Originalmente inviato da maxim
Se non fosse per il fatto che già mio Fratello Visechi ha scritto che Nietzsche si sta rivoltando sulla tomba....l'avrei scritto io...

Facciamo i seri dai

Ho riassunto cio' che Nietzsche sostiene rispetto alla frammentazione nel fenomenico dell'energia dell'individuo e la sua visione dell'accettazione totale del cio che e'...che si mette in atto riunificando la volonta di potenza in un sol punto. A questo punto e' possibile l'amor fati....del quale gia' parlavano gli stoici.
Amor fati e' accettazione incondizionata di qualsiasi evento della vita (fenomenico).
Chiaro o non chiaro?

Il superuomo non e' un egocentrico, cioe' non e' mosso dalle pulsioni che riguardano la sfera emotiva, ma unicamente e' mosso dalla volonta di potenza che altro non e' che forza creativa (Shakti viene da alcuni tradotto solo con la parola Potenza). La mia Shakti la vedete tutti qui, cosi quella di Visechi e di tutti gli altri. Shakti e' anche la donna che ci e' compagna.....

Ultima modifica di Yam : 29-06-2007 alle ore 09.25.26.
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Vecchio 29-06-2007, 10.28.45   #103
visechi
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Caro Yam, ti voglio addirittura bene per quanta ingenuità mostri nel muoverti incerto fra gli scoscesi e sdrucciolevoli pendii del pensiero di uno dei filosofi più controversi del XIX° secolo. Non potevi essere più lontano di così dal comprenderne il complesso messaggio. Hai composto un gran bel pourpourì di pietanze, fra l’altro hai anche scordato il condimento e l’amalgama che ne hai ricavato risulta indigesto. Hai preso due concetti e li hai messi insieme incollando l’uno all’altro senza curarti dell’insieme; hai posto la lente sul particolare tralasciando il Tutto: da te proprio non me lo sarei mai aspettato. Si tratta di due concetti il cui suono delle parole parrebbe a prima a vista conforme, dal suono ricavi la tua dolce armonia, senza avvederti del contrappunto che rompe gli accordi. L’amalgama non sta in piedi. Anche per quanto riguarda la Shakti, sebbene nella tua scarna spiegazione non siano ravvisabili evidenti e consistenti falle, lasci alquanto a desiderare, provocando in me una certa delusione: da te, su questo argomento che ritenevo ben conosciuto, mi aspettavo qualcosa in più, di meno ibrido e vacuo. Non so, percepisco in te un certo timore espressivo, quasi volessi ma non osassi, forse è carenza di ausilio didattico in sanscritto. Potevi compiere un minimo sforzo in più.

Partiamo dall’inizio, con ordine: “la volontà di potenza”, primo elemento ed incipit del ragionamento.
In questo concetto, che tu tendi a rendere sempre più ibrido, credimi sulla parola, non v’è nulla, ma assolutamente niente di metafisico o trascendente che possa, anche per pallida analogia, farlo accostare allo shakti ed alla spiritualità orientale in genere, se non, come dicevo poco sopra, un’esangue assonanza terminologica e lessicale, ovverosia il timbro di voce. Ma non è il suono quel che c’interessa. Sempre che non si voglia attribuire a Nietzsche una spiritualità del tutto priva ed esente dalla trascendenza. Quindi, senza dubbio, stiamo parlando di qualcosa di “umano, troppo umano”.
Cos’è dunque questa benedetta “Volontà di potenza”?
Null’altro che il respiro della Vita, della Natura, è il loro ansito, è il sospiro della Terra cui Zarathustra esorta il Superuomo a restare vincolato ed avvinghiato: <<Dica la vostra volontà: sia il superuomo il senso della terra! Vi scongiuro, fratelli rimanete fedeli alla terra e non credete a quelli che vi parlano di sovraterrene speranze!>>. Tutto assai mondano, come puoi vedere. L’intera opera di Nietzsche, non solo lo Zarathustra, è impregnata di questo sentore di vita ed esorta al vincolo alla terra. Egli non volse mai il suo sguardo al cielo se non per celebrare il funerale di Dio: <<Un tempo il sacrilegio contro Dio era il massimo sacrilegio, ma Dio è morto, e così son morti anche tutti questi sacrileghi. Commettere il sacrilegio contro la Terra, questa è oggi la cosa più terribile, e apprezzare le viscere dell’imperscrutabile più del senso della terra!>>.
Non devi ora intendere l’eroe nicciano come un invasato che faccia l’amore con la terra, alla stregua d’alcune culture animistiche delle Americhe. Il senso della terra è un vincolo irrinunciabile per l’uomo oltre l’uomo che stà ad indicare la sua mondanità che non colloquia più col cielo. Noterai che è del tutto assente qualsiasi anelito divino. Dio è morto!
Tale sospiro impetuoso non appartiene solo alla terra, ma è presentito anche dall’uomo primordiale, di cui il superuomo nicciano rappresenta l’evoluzione e il suo inevitabile superamento. L’uomo è una transizione, così come lo fu l’ominide rispetto all’homo sapiens: <<L’uomo è un cavo teso tra la bestia e il superuomo, - un cavo al di sopra dell’abisso>>. Egli è divino nella misura in cui si sostituisce integralmente a Dio e sa porre la propria natura prettamente umana (superumana) al di sopra (al di là) dell’effimera e deturpante concezione del Bene e del Male, riuscendo ad accogliere in sé il soffio della Vita, il pneuma dell’esistenza senza fine e senza scopo, e il cui unico vero fine è l’uomo stesso e la sua “Volontà di potenza” che lo eleva ad unica divinità… ciascuno per se stesso. Il superuomo di Nietzsche è un essere amorale, che si pone ad un livello (l’ultimo e il più eccelso) superiore ad ogni morale. Egli è Dio a se stesso, sufficiente a se stesso, trionfatore e legislatore di se stesso. E’ l’uomo nuovo che si plasma in un orizzonte privato della presenza di Dio e della trascendenza. Così è che la compassione, la carità ed ogni tensione o impeto solidaristico ed altruistico, valori cui noi infimi uomini crepuscolari e della transizione tributiamo gloria ed onore, non sono altro che sfasature, pesi e gravami che appesantiscono il cammino verso l’uomo nuovo: “Umano, troppo umano”. Con questo slogan egli inaugura un nuovo filone dell’umanesimo. Il suo campione ha trasceso l’uomo e con lui ogni morale. Il danzatore folle del ditirambo dionisiaco si genera nel caos (la bocca aperta che richiama ad un’apertura di senso e non ad un unico senso), ed illumina una stella, la propria stella. Si muove e vegeta nella danza scombinata e caotica che si oppone ad ogni Cosmos ordinativo. “L’eterno ritorno dell’uguale” che spezza l’armonia del Cosmo è la condizione dimensionale indispensabile per l’avvento del nuovo uomo. Il riproporsi ciclico delle stagioni e degli eventi rende necessario la resa alla necessità, al destino ineluttabile rappresentato dall’Aurora dell’Oltreuomo, il quale è la promessa, l’Evangelo privo di Dio e salvezza escatologica di chi ha sognato e profetizzato un mondo finalmente sgombro di false speranze. L’Amor Fati è appunto l’abbandono a quest’ineluttabilità scandita dallo scorrere ciclico del tempo che dischiude un destino da amare, anche se impregnato di sofferenza da non negare, da non rifuggire, da non celare sotto la coltre di vana spiritualità… addirittura sofferenza da bramare. L’eroicità del Superuomo nell’accettazione tragica (nell’accezione classica… “Non io, bensì così vollero gli dei” - Iliade) del proprio destino (Amor fati) è molto simile al rapporto dialettico che la Grecia classica instaurò nei confronti della Vita e del Tempo, di Cronos.

Mi fermo qui. Come vedi si tratta di tutt’altro rispetto a quanto pedestremente (me lo concederai) hai voluto intendere tu.

Passiamo allo Shakti e alla sua relazione con il superuomo.
V’è indubbiamente un’assonanza terminologica fra N. e la spiritualità orientale. Shiva e il Superuomo sono entrambi dei danzatori; ciascuno dei due, a suo modo ed in una certa misura, nella danza plasmano il mondo e la Vita. Shiva fa appello alla “forza e potenza” cosmica (Shakti); il superuomo non ha braccia per accoglierla, non ha sensi per percepirla, non ha volontà per rivolgersi all’ultramondanità, egli fa appello a se stesso, alla sua intima volontà di potenza, che è volontà di vita, che è, tradotto in termini filogenetici, biologici, psicologici moderni, sopravvivenza. Ciascuno dei due rende brillante la propria stella: Shiva dissolvendo e rimodellando l’esistente che contribuisce a creare; il superuomo plasmando il contingente che non crea ma modifica. Il superuomo non si pone di fronte ad una divinità per accoglierne la forza, lo sostituisce; Shiva è una divinità, una manifestazione della trimurti induista.

Il resto da te suggerito, dov’è?

Ciao

Ultima modifica di visechi : 29-06-2007 alle ore 10.52.13.
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Vecchio 29-06-2007, 11.55.05   #104
Yam
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Visechi mi ero volutamente limitato a sottolineare il nucleo del comportamento del superuomo di fronte alla vita per amor di chiarezza e semplicita'. Amor fati e' accettazione totale del cio che e'.

Il Shiva da me citato non e' quello della Trimurti Hindu, che sono le qualita' di Ishvara, ma e' Ishvara stesso, cioe' il Shiva dello Shivaismo Kashmiro .
Shiva in questo caso e' l'assoluto immanifesto (Padre) ed in unione con Shakti e' simbolo della Coscienza le cui qualita’ sono spazialita’ ed energia.
Sono simboli e la tradizione e' puro Advaita (non duale…cioe’ al di la del bene e del male…). Non c'e' qui nulla di mistico o trascendente e l'esperienza del praticante Shakta e' immediata, qui ed ora, esattamente come per l'Amor Fati…che Nietzsche non si era affatto inventato essendo una scoperta degli Stoici…dove il Logos e’ quella stessa pura Coscienza da cui scaturisce l’energia creativa…che non e’ altro che volontà di potenza in Nietzsche.
Shakti e' la forza della Vita che in ogni istante ci coinvolge pienamente, bella o brutta, dolce o violenta...non importa…. e' la nostra stessa energia e il superuomo ne e’ consapevole esattamente come il Shakta….
Il Shakta e' Shiva e' dio…non vi e’ separazione alcuna tra uomo e dio. Nell'Advaita si dice Tu Sei Quello, cioe' sei esattamente quello che sei in questo istante e tutta la realta' scaturisce da te (come nei sogni che fai di notte).......e' terra e cielo, e’ qui ed ora…dio non e’ altrove e non vi e’ nessuna separazione tra sacro e profano!
Terra e' Shakti...cielo e' Shiva...lo spazio che contiene ogni cosa, lo spazio tra una molecola e l'altra, tra un atomo e l'altro....Shakti e' l'Atomo e’ la materia..la terra… la dea..la grande madre...non c’e’ nulla che sia oltre cio’ che in questo preciso istante e’.
Shiva e’ Dioniso e questo non me lo sono inventato io, cosi come Nietzsche non si e’ inventato il suo Dioniso….non so se e’ chiaro…

Così parlò Zarathushtra:
Io vi insegno il superuomo. L'uomo è qualcosa che deve essere superato. Che avete fatto per superarlo? Avete percorso il cammino dal verme all'uomo, e molto in voi ha ancora del verme. In passato foste scimmie, e ancor oggi l'uomo è più scimmia di qualsiasi scimmia.
Ecco, io vi insegno il superuomo!
Il superuomo è il senso della terra. Dica la vostra volontà: sia il superuomo il senso della terra!
Vi scongiuro, fratelli, rimanete fedeli alla terra e non credete a quelli che vi parlano di sovraterrene speranze!
Lo sappiano o no: costoro esercitano il veneficio.

L’eterno ritorno non e’ una invenzione di Nietzsche, e’ il concetto circolare della storia degli antichi Greci ed e’ circolare la storia per le filosofie indiane (Samsara che letteralmente vuol dire girare in tondo)….

Io vi dico: bisogna avere ancora un caos dentro di sé per partorire una stella danzante. Io vi dico: voi avete ancora del caos dentro di voi.
E così parlò al suo cuore:
Una nuova luce è sorta al mio orizzonte: compagni di viaggio mi occorrono e vivi, non compagni morti e cadaveri, da trascinare dove io voglio.
A portar via molti dal gregge - per questo io sono venuto. Pieni di collera verso di me, hanno da essere il popolo ed il gregge: predone vuol essere chiamato dai pastori, Zarathustra.
Guarda i credenti di tutte le fedi! Chi odiano essi massimamente? Colui che spezza le loro tavole dei valori, il distruttore, il delinquente - ma questi è il creatore.
Compagni per il suo viaggio cerca il creatore e non cadaveri, e neppure greggi e fedeli. Compagni nella creazione cerca il creatore, che scrivano nuovi valori, su tavole nuove.
Compagni cerca il creatore, tali che sappiano affilare le falci. Distruttori li chiameranno e dispregiatori del bene e del male. Essi invece sono i mietitori che celebrano la festa.


Questo e’ Shiva…Rudra nel suo aspetto piu’ antico pre-vedico………piuttosto, Zarathustra che altro non e’ che Zoroastro….
Perche’ Nietzsche chiamo cosi il suo profeta?
Yam is offline  
Vecchio 29-06-2007, 11.57.51   #105
maxim
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Il resto da te suggerito, dov’è?
Ciao

Suggerisco una risposta a Yam…

Se proprio dovessi cercare analogia tra Nietzsche inteso come uomo, quindi come vita del filosofo, legandolo al suo pensiero e ad una qualsivoglia forma di spiritualità di ordine puramente metafisico, mi sovviene la smania dello stesso e l’enfasi con la quale, negli ultimi anni, egli cercava di proporre le sue idee. Sempre in cerca di “adepti”, Nietzsche offrì un classico esempio del troppo umano ego che, come riportato da Noor, cercava a tutti costi, e molto probabilmente ad un certo punto ne fu pure convinto, di trascendere/di aver trasceso.
In certe forme di spiritualità accanita intravedo questa volontà di essere “diversi” e “perfetti” a tutti i costi…è una continua ricerca di una “azione” che corrisponda al troppo facile da realizzare "corretto pensiero" ed un continuo domandarsi se l’azione appena compiuta sia stata degna di quel pensiero.
In ogni ricerca spirituale c’è una volontà di superuomo che se a concetti è completamente l’opposto del Nietzsche, nella sostanza è lo stesso umano desiderio. Le forme di giubilo (quelle che voi chiamate condivisioni) che leggo in questo forum, sono la prova di questa affannosa ricerca di conferma, quindi di "adepti" e pertanto del compimento di un nuovo passo in avanti nella realizzazione del vostro superuomo!

Dopo dimmi Yam che non ti do una mano…

maxim is offline  
Vecchio 30-06-2007, 13.03.43   #106
gyta
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Dedicato..

Alleggerendo un po' in poesia..

Are You Experienced?

Se per un attimo riesci a farti funzionare la testa,
allora unisciti a me.
Ci terremo per mano e guarderemo l'alba,
dal fondo del mare.

Ma prima di tutto, sai di che parlo?
Hai mai sperimentato qualcosa di simile?
Be', io si

Lo so, lo so probabilmente urlerai e piangerai
Che il tuo piccolo mondo non ti lascerà andare.
Ma a chi nel tuo mondo da niente stai cercando di dimostrare
che Sei fatto d'oro e non puoi essere messo in vendita?

Insomma, sai di che parlo?
Hai mai sperimentato qualcosa di simile?
Bè, io si.
Oh, lascia che te lo dimostri. Sì!

Trombe e violini, posso sentirli in lontananza,
credo che ci chiamino per nome.
Forse adesso non riesci a sentirli, ma ci riuscirai
Se solo mi tieni per mano.

Oh, ma sai di che parlo?
Hai mai sperimentato qualcosa di simile?
Non necessariamente qualcosa di sballato,
ma meraviglioso.

(jimi Hendrix)


Un grazie particolare a Brucus
e all'intervento di yam su <Dioniso e Shiva>



Gyta
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Vecchio 30-06-2007, 14.13.42   #107
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Ieri sera ho parlato con i miei amici, di cui uno e' autore di un saggio sulla Volonta' di Potenza mentre un altro di un saggio su Nietzsche e Klossowski....ha ragione Visechi....la Shakti non centra un fico secco.

Tuttavia non ho cannato completamente il discorso.
L' idea di Così parlò Zarathustra fu un lampo che pervenne come folgorazione (leggasi illuminazione improvvisa) nell' agosto del 1881 , in Engadina ( Svizzera ), dove c'e' ancora la pietra che segna il punto preciso in cui a Nietszche accadde di avere quella visione. " 6000 piedi al di là dell' uomo e del tempo " . Cio' che gli si rivelo' fu l' " eterno ritorno ".
Zarathustra fu scritto di getto dopo quella rivelazione.
L'Amor fati e' una conseguenza della comprensione dell'eterno ritorno......
Non sempre tuttavia le illuminazioni improvvise vengono metabolizzate correttamente....
Forse pero' e' meglio tornare al nostro ego e non ego.

Avrei parecchie cose da dire....
Yam is offline  
Vecchio 30-06-2007, 16.25.43   #108
Noor
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maxim:In certe forme di spiritualità accanita intravedo questa volontà di essere “diversi” e “perfetti” a tutti i costi…è una continua ricerca di una “azione” che corrisponda al troppo facile da realizzare "corretto pensiero" ed un continuo domandarsi se l’azione appena compiuta sia stata degna di quel pensiero.


In certe forme...sì condivido maxim,e' sempre una forma di Superego che vi agisce (nel senso che si è agiti..).
Qualcuno più semplicemente lo chiama "ego spirituale" molto presente nella new age o nelle religioni canoniche e che in fondo poi,"utilizzano" la spiritualità" (materialismo spirituale)
Noor is offline  
Vecchio 30-06-2007, 19.13.38   #109
atisha
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Originalmente inviato da Noor

Qualcuno più semplicemente lo chiama "ego spirituale" molto presente nella new age o nelle religioni canoniche e che in fondo poi,"utilizzano" la spiritualità" (materialismo spirituale)

quando si parla di ego spirituale (o Orgoglio spirituale) non si è ancora agiti.. o per lo meno è ancora il tutto in fase embrionale.. lo si comprende.. lo si suppone ma la comprensione non è ancora scesa nella.. materia.. non vi è arresa totale..
fermarsi lì.. cioè potenziare e giocare nel mondo con quella "scoperta" divina può essere pericoloso.. per se stessi.. e per le masse (discepolame vario per intenderci) che subentrano a quel tipo di Ego (maiuscolo) non ancora formato (cioè portato del tutto a.. Casa)
la storia ed il mercato spirituale confermano..

atisha is offline  
Vecchio 30-06-2007, 19.56.34   #110
Noor
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Forse c'è un equivoco Ati...
Per Superego intendevo una delle forme primitive dell' ego ,è un po' l'immagine genitoriale moralizzante che dice sempre cosa è giusto o meno e che offre quell' immagine di perfezione a cui accenna maxim..(almeno così lo definisce pure la psicanalisi e Freud)
Intendevo, con l'"essere agiti",in questo caso,esserne inconsapevoli strumenti di questa potente forza egoica..

A morte l'ego!Non ne posso più di parlarne!
Noor is offline  

 



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