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Psicologia - Processi mentali ed esperienze interiori.
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Vecchio 26-06-2006, 16.07.56   #181
Franco
Ospite abituale
 
Data registrazione: 21-10-2005
Messaggi: 508
Il sesso

Citazione:
Messaggio originale inviato da mark rutland

a simili richieste qualcuno potrebbe replicare che 'sei proprio incapace di capire' ,Franco, senza il benche' minimo sospetto che sia quel qualcuno a non sapersi spiegare





mark hutland,




Per Bacco! Spero tu non mi metta sotto il naso il contratto troppo presto. Sarebbe sontuoso!!

Franco
Franco is offline  
Vecchio 27-06-2006, 17.37.55   #182
Ish459
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L'avatar di Ish459
 
Data registrazione: 20-02-2006
Messaggi: 403
Grazie, Franco

Complimenti, Franco, non posso che ringraziarti per i tuoi interventi ed i tuoi insuperabili tentativi di fare chiarimento sulle mie lagune nell’utilizzo della meravigliosa lingua italiana. Potrai con sommo apprezzamento da parte mia farmi mille appunti sulle mie capacità linguistiche ma non su concetti soggettivi che si adeguano con assoluta plasticità ad argomenti di natura psicologica e anche spirituale, potendo toglierli significati acquistati asseconda della cultura nella quale si è cresciuti per adeguarli al nostro personale pensiero e modo di sentire.
Sublimare… bella parola, che nonostante il significato preciso legato ad una radice culturale che può avere qualche nascosta influenza su di me, ha altri significati precisi legati alla scienza (ad esempio, con la fisica). Ma al di là di tutti i significati possibili, precisi o meno,non credi che si possano adeguare ad una determinata forma di pensiero? Cercare di capire il concetto di sublime nel sesso è a titolo personale una grande sfida. Perché nel mio sublimare non c’è nulla di romantico, ne’ religioso ne’ divino, bensì una forte carica emotiva che coinvolge anima corpo e mente, tanto per dare dei nomi all’essenza dell’essere umano nella sua totalità.
A volte parlare da dentro, con una voce che capiamo solo noi stessi può essere pericoloso perché si è percepiti in modo sbagliato, ma non solo perché chi “ascolta” non è ricettivo allo stesso livello di chi “esprime”, bensí perché forse non si è capaci di far arrivare correttamente il messaggio. Quindi, senza fare riferimento a nessuno in particolare, ammetto ancora una volta (non è la prima) che con molta probabilità sono io a non spiegarmi bene e a questo punto mi torna utile di nuovo l’inizio del mio intervento… Grazie Franco…
Sí, forse avrei dovuto fare più attenzione alla tua frase (se non ricordo male detta in un intervento verso Davide50) nella quale esprime il tuo interesse non soltanto su quello che si scrive, anche come si scrive (“Cio' che mi interessa é cio' che scrivi e il modo in cui lo scrivi”).… ma le domande che mi vengono in merito non credo abbiano luogo in questo 3rd. Come giudicare i costanti attentati quotidiani sul linguaggio (e non solo da stranieri).

Sí, lo stupro, la violenza di natura sessuale è un comportamento fondamentalmente maschile, nel senso che raramente si verifica nelle femmine (ci sono dei casi, ma evito di aggiungere l’interpretazione fatta su queste eccezioni visto che non ti interessano reports o documentazioni fatte dai professionisti appositi) e se usando un avverbio come “fondamentalmente” sono riuscita a crearti confusione, mi chiedo quante volte non farai confusione (purtroppo imparo da quello che leggo o sento, dici che sbaglio le fonti? Oppure che imparo male? Oppure che dovrei avere qualcuno come te incisivo e pignolo?). Forse non riesci a conciliare concetti come “perversione” e “sublimazione” e questo mi rincuora e non poco. Neanch’io nel mio intimo sentire riesco, ma purtroppo c’è chi nella perversione trova il piacere assoluto e questo è un atteggiamento a mio parere indiscutibilmente patologico.
Riguardo la “perversione patologica”… allora è certo che sono io a sbagliare le fonti di apprendimento? Tu non credi che ci siano due tipi di perversione? Una patologica che implica un comportamento sessuale (inteso come deviazione sessuale) ricorrente per il raggiungimento del piacere e una che rimane fra i limiti della semplice “fantasia”? Quindi, nel primo caso possiamo parlare di “parafilie” e lasciare il secondo come “fantasie”… cioè, Franco, se la perversione rimane in certi limiti nostri, intimi, non ricorrenti…. potrebbe non essere patologica quindi possiamo allora parlare di “perversioni patologiche”? Ma non usciamo dall’argomento..

Parlo di due “sfere”, quella oggettiva e quella soggettiva, quella mentale quella fisica. Ma detto così mi sembra tanto banale, un modo di semplificare le sensazioni che implicano l’incastro di quelle due “sfere”. Perché la reazione fisica è inequivocabile. Ad esempio, l’orgasmo. La componente fisica e qualcosa di “oggettivo”, sappiamo quando accadde e le conseguenze fisiologiche ma la componente “mentale”, quella soggettiva corrisponde ad una sfera personale di ognuno di noi, cioè le manifestazioni emotive che l’orgasmo ha su di noi e quella sorta di trasporto che non è altro che la sublimazione della quale ne abbiamo parlato aiosa. Sí, ripeto ancora una volta quello che ha dato inizio alla tua critica… Sai Franco, il corpo comunica allo stesso livello di quello della mente perché non c’è nessuna sorta di blocco… tante volte non ci si esprime allo stesso livello perché si ha paura o ci si sente in colpa. Quella sorta di liberazione, di “lasciarsi andare” tanto con il corpo come con la mente è quello che io chiamo fondere due sfere allo stesso livello di comunicazione (quindi correggo il plurale, mi riferivo a livelli di comunicazione in quanto intendo l’atto sessuale come un modo in più di comunicazione dove intervengono tutti i nostri sensi ed elaboriamo in modo personale ed intimo tutte le reazioni, gli stimoli, le sensazioni –ovvio- che essi –i sensi- colgono).
Nulla di divino… e tanto di umano…
Ish459 is offline  
Vecchio 30-06-2006, 15.57.21   #183
Franco
Ospite abituale
 
Data registrazione: 21-10-2005
Messaggi: 508
Il sesso

Ish459,

alle condizioni dettate dal tuo ultimo intervento e non solo, non è così facile continuare la nostra discussione. Con cio’ non voglio assolutamente dire che intendo abbandonarla.

Scrivi:” Complimenti, Franco, non posso che ringraziarti per i tuoi interventi ed i tuoi insuperabili tentativi di fare chiarimento sulle mie lagune nell’utilizzo della meravigliosa lingua italiana. Potrai con sommo apprezzamento da parte mia farmi mille appunti sulle mie capacità linguistiche ma non su concetti soggettivi che si adeguano con assoluta plasticità ad argomenti di natura psicologica e anche spirituale, potendo toglierli significati acquistati asseconda della cultura nella quale si è cresciuti per adeguarli al nostro personale pensiero e modo di sentire.”


Se sei capace di scrivere così in lingua italiana- e non è poco- dovresti anche essere capace di tener maggiormente presente cio’ che ti scrivo. Mi fai complimenti e mi ringrazi ma la lettura del tuo ultimo post mi induce a dirti che hai anche ripetuto in forma diversa cose espresse precedentemente.

Sinteticamente:

a) dici che i miei tentativi di fare chiarimento sulle tue lacune linguistiche sono insuperabili. Si tratta di un’affermazione facilmente contestabile. Io stesso potrei superarle. Non solo, ma non mi sono sforzato piu’ di tanto di renderle in-superabili. In definitiva, lascerei perdere l’aggettivo “insuperabili”.

b) mi dispiace ma non posso saper dove agisca la lacuna linguistica e dove la nebulosità concettuale.

c) Scrivi:” Perché nel mio sublimare non c’è nulla di romantico, ne’ religioso ne’ divino, bensì una forte carica emotiva che coinvolge anima corpo e mente, tanto per dare dei nomi all’essenza dell’essere umano nella sua totalità”. Ebbene ish459, devo ripetertelo:
se ti esprimi con la concettualità con cui ti sei espressa fin’ora a proposito di qualcosa come “Il sesso sublime e divino da augurare alla posterità”, nella sostanza non c’è un gran che a differenziarti dalla concettualità e dal linguaggio usato da coloro da cui vorresti differenziarti dicendo che nella tua visione non c’è nulla di divino e religioso.

d) A rigore, l’unico che abbia posto il problema del religioso in rapporto al tema proposto è stato il sottoscritto. Indiscutibilmente ti dico che avrei potuto cominciare a capire la tua posizione come non pervasa religiosamente, nel momento in cui fossi entrata nel merito del mia critica alla posizione di monica3. Fino a prova contraria in questo senso non sono stato sostenuto da nessuno.

e) Scrivi:” lo stupro, la violenza di natura sessuale è un comportamento fondamentalmente maschile, nel senso che raramente si verifica nelle femmine (ci sono dei casi, ma evito di aggiungere l’interpretazione fatta su queste eccezioni visto che non ti interessano reports o documentazioni fatte dai professionisti appositi) e se usando un avverbio come “fondamentalmente” sono riuscita a crearti confusione, mi chiedo quante volte non farai confusione (purtroppo imparo da quello che leggo o sento, dici che sbaglio le fonti? Oppure che imparo male? Oppure che dovrei avere qualcuno come te incisivo e pignolo?).”
Consentimi Ish459, non ho mai detto che “non mi interessano reports o documentazioni fatte dai professionisti appositi.” Come potrebbero non interessarmi! Il fatto che una cosa sia interessante non implica la necessità che sia oro colato.
Per cio’ che concerne la questione della violenza sessuale come tipicamente maschile ci sarebbe tanto da dire. Se vuoi ne parliamo.
f) mi dispiace ma continui a non comprendere il mio discorso sulla pedo-filia e la perversione.

Te lo ripeto in modo piu’ sintetico e quindi spero più incisivo:” se intendi la pedo-filia come qualcosa di negativo e dunque come una perversione, non puoi chiarirla, non puoi spiegarla con l’aggettivo “patologica”. E non puoi farlo perché nel termine “patologia” la prima parte, di derivazione greca, significa cose come , malattia, disagio, sofferenza, disturbo, dis-funzione,s-quilibrio. Che le fonti alle quali dici di riferirti siano piene di “concetti” quali “perversione patologica” , non puo’ costituire per me un sostegno del linguaggio da te usato”.

Continui con:” Neanch’io nel mio intimo sentire riesco, ma purtroppo c’è chi nella perversione trova il piacere assoluto e questo è un atteggiamento a mio parere indiscutibilmente patologico
“.
Consentimi ma cose come “ perversione nella quale si trova il piacere assoluto che tu concepisci come perversione”, sono insiemi di parole, sostanzialmente insiemi di parole.

Continui con :” Riguardo la “perversione patologica”… allora è certo che sono io a sbagliare le fonti di apprendimento? Tu non credi che ci siano due tipi di perversione? Una patologica che implica un comportamento sessuale (inteso come deviazione sessuale) ricorrente per il raggiungimento del piacere e una che rimane fra i limiti della semplice “fantasia”? Quindi, nel primo caso possiamo parlare di “parafilie” e lasciare il secondo come “fantasie”… cioè, Franco, se la perversione rimane in certi limiti nostri, intimi, non ricorrenti…. potrebbe non essere patologica quindi possiamo allora parlare di “perversioni patologiche”? Ma non usciamo dall’argomento..”

È più nebuloso che mai –per me –Ish459! Mi dispiace e non mi dispiace dirtelo. Tra l’altro ripeti l’espressione “perversione patologica”!

Chudi scrivendo:” Parlo di due “sfere”, quella oggettiva e quella soggettiva, quella mentale quella fisica. Ma detto così mi sembra tanto banale, un modo di semplificare le sensazioni che implicano l’incastro di quelle due “sfere”. Perché la reazione fisica è inequivocabile. Ad esempio, l’orgasmo. La componente fisica e qualcosa di “oggettivo”, sappiamo quando accadde e le conseguenze fisiologiche ma la componente “mentale”, quella soggettiva corrisponde ad una sfera personale di ognuno di noi, cioè le manifestazioni emotive che l’orgasmo ha su di noi e quella sorta di trasporto che non è altro che la sublimazione della quale ne abbiamo parlato aiosa. Sí, ripeto ancora una volta quello che ha dato inizio alla tua critica… Sai Franco, il corpo comunica allo stesso livello di quello della mente perché non c’è nessuna sorta di blocco… tante volte non ci si esprime allo stesso livello perché si ha paura o ci si sente in colpa. Quella sorta di liberazione, di “lasciarsi andare” tanto con il corpo come con la mente è quello che io chiamo fondere due sfere allo stesso livello di comunicazione (quindi correggo il plurale, mi riferivo a livelli di comunicazione in quanto intendo l’atto sessuale come un modo in più di comunicazione dove intervengono tutti i nostri sensi ed elaboriamo in modo personale ed intimo tutte le reazioni, gli stimoli, le sensazioni –ovvio- che essi –i sensi- colgono).
Nulla di divino… e tanto di umano…”

Te lo scrivo in forma leggermente diversa. Il modo nel quale il sottoscritto potrebbe esprimere linguisticamente il proprio modo di vivere e sperare cose come l’orgasmo sessuale e il sesso sublime è molto diverso dal tuo.


Franco

Ultima modifica di Franco : 30-06-2006 alle ore 16.00.58.
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