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01-06-2004, 16.22.14 | #72 |
Ospite abituale
Data registrazione: 14-03-2004
Messaggi: 58
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Libellula,
Apri questo link e guarda attentamente il fondo di questa pagina. https://www.riflessioni.it/forum/ Ciao. |
03-06-2004, 19.32.45 | #76 | |
al di là della Porta
Data registrazione: 15-02-2004
Messaggi: 0
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Citazione:
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04-06-2004, 02.30.15 | #77 |
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Data registrazione: 02-02-2003
Messaggi: 2,614
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Rif. a Spada di fuoco
************************ [..Il disagio, la disarmonia che sentiamo ……. Così come tutto ciò che accade come lo interpretiamo? Quali sono i nostri modi con i quali valutiamo? Quali i processi mentali con i quali interpretiamo ciò che accade? …su questo possiamo confrontarci.…] Ciò che sentiamo è ciò che crediamo sia o potrebbe essere altro? Può l‘agire ponderato, calcolato, valutato, essere esente dal conflitto? [Penso, ma posso anche sbagliare, che la spontaneità sia, forse, l’agire in armonia con lo stimolo, con la situazione.E nell’armonia non c’è sofferenza, altrimenti non sarebbe più tale, ma disarmonia, proprio perché ci forziamo, andiamo contro la nostra natura di Essere… giudicando la situazione e giudicandoci nell’azione.] Per cui, probabilmente, se non giudichiamo la situazione… l’agire in relazione a quella situazione risulterà spontaneo e quindi semplicemente… ciò che siamo… ( -Spada di fuoco) ********************** Sei riuscito con grande chiarezza a toccare bene ciò che io sentivo essere ma non riuscivo ad individuare : “Può l’agire ponderato, calcolato, valutato, essere esente dal conflitto?” No, non può ! Almeno, non profondamente ! E noi invece facciamo i conti con le nostre emozioni più profonde che, messe ‘a riposo’ dalla ‘ragione’ risputano fuori in disarmonia e sofferenza.. No, non si può ! E’ certo che di sicuro ci deve essere un buon amore, una buona dose di volontà d’unione per poter essendo spontanei non farsi reciprocamente bloccare da atteggiamenti che sentiamo attraverso la NOSTRA storia come offensivi o di ‘esclusione’….!!!! Ma allora ‘la strada’ sembra essere la mia di 6 anni fa, quando semplicemente ‘accettavo’ o ‘non accettavo’ senza cercare di forzare un vero incontro laddove sarebbe parso impossibile per storia, ‘crescita’, ricerca, impostazione diverse.. Poi mi sono chiesta ma ..tra due persone che si piacciono, che si desiderano, che provano piacere l’uno a stare accanto all’altro, ma che subodorano dei lati fondamentali non ‘ad incastro’…non è forse possibile trovare un linguaggio che permetta ad entrambi di incontrarsi su di un piano che è unico, quello dell’amore? Presupponendo, per la prima -reale- volta, che le esigenze, i sogni,il senso del ‘giusto’ e del ‘bello’, fossero traduzione di un unico verbo, di una sola ‘direzione’, quella dell’amare, dell’amore..! (*) Le storie personali, il gusto musicale..etc..sorpassabili nell’accrescimento l’uno dell’altro… Mi sono poi detta.. Può un grande desiderio non nascondere una reale possibilità d’intesa, di comprensione, di accettazione, d’amore…? Ma quanto il vissuto personale può frenarci nella volontà/desiderio d’unione.. tanto da preferire la ‘fuga’ alla possibilità di spendere energie per comprendere sul serio anche il vissuto dell’altra persona ed i suoi ‘limiti’..tanto da voler combattere contro ciò che sembra voler separare, porsi come ostacolo…??! (*) Dico ‘dell’amare, dell’amore’ poiché immaginavo che l’amore, intendo quello profondo, non poteva stare su di un piano di superficie, su di un piano dove l’interesse verso l’altro non ti porta a voler conoscere il suo mondo interiore, su di un piano che non porti a farsi domande sul senso stesso della vita, poiché tutt’uno con il cammino stesso che si desidera dividere, condividere.. Non ho esaurito qui questo discorso, avrei ancora molto da sviscerare, ora ho problemi di tempo per cui .. Dici: “Per poter andare oltre, forse, dovremmo conoscere i nostri limiti”! Assolutamente!.. Assolutamente!!! Altrettanto degno di nota è la domanda che poni: “..come ci poniamo in relazione con l‘altro? Con ciò che siamo o con ciò che crediamo di dover essere?“ !!!!!!!!!!!!!! “La distanza tra due opinioni dipende da quanto ognuno crede che quello che pensa sia ciò che deve essere… Forse, se ognuno dubitasse di ciò che pensa, allora non potrebbe esserci distanza, ma soltanto… incontro!” Già…! A presto! Come ho detto, c’è ancora molto da dire!!! ******************* >PS: Al Signor Astolfo : E QUESTA non è ‘aria fritta’ Io con ‘questa’ ci ossigeno il sangue Ed il sangue sta alla base della vita. ****************** Mi sa che 6 anni fa incontrai qualcuno, che senza osare dirlo pensava che il suddetto sangue fosse appunto ..aria fritta. Ho comunque incontrato persone che scendendo dentro la loro profondità scoprirono che ciò che credevano essere aria fritta, dava a loro la possibilità di stare meglio al mondo.. ! Gyta |