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Psicologia - Processi mentali ed esperienze interiori.
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Vecchio 18-05-2004, 23.52.15   #11
libellula
Ospite
 
Data registrazione: 08-09-2003
Messaggi: 31
profezia auto-avverantesi....

E' vero, con la paura bisogna convivere.....il mio problema è che la paura per me ha sempre lo stesso nome: paura dell'abbandono....
Paura di essere lasciata, di essere non amata, o meglio: di non meritarmi l'amore e quindi la vicinanza dell'altro. Penso che a volte questa stessa paura determini l'allontanamento degli altri....qualcuno mi parlò della teoria della "profezia auto-avverantesi" in base alla quale siamo a noi ad indurre negli altri i comportamenti che piu' temiamo. Ad esempio: una donna follemente gelosa e che opprime su questo tema il marito, può fare sì, alla lunga, che il marito la tradisca veramente, anche se magari non avrebbe mai avuto intenzione di farlo. Questa teoria mi ha sempre spaventato perchè mi ritrovo molto in questo meccanismo....piu' temo che l'altro mi abbandoni, piu' faccio di tutto, anche se lì per lì non me ne accorgo, per fare che questo succeda.
Mi chiedo, e vi chiedo, ma si potrà "guarire" un giorno da tutto ciò?? E non è che di sforzi non ne abbia fatti....(Woody Allen, quanto a "sperimentazioni terapeutiche", era un dilettante in confronto a me....)!!!
Un abbraccio a tutti e...GRAZIE!!!!
libellula is offline  
Vecchio 19-05-2004, 00.02.17   #12
Vi@nne
Ospite abituale
 
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Data registrazione: 14-09-2003
Messaggi: 299
Spesso ci culliamo in queste s....e mentali per non affrontare la vita e crescere, ma il male lo facciamo solo a noi stessi.
Smettila di autocompiangerti e rimboccati le maniche per vivere alla grande e "da grande".
Te lo dice una donna che in quanto ad abbandoni ne sa qualcosa, ma solo quando ho abbandonato io sono rinata, con tanto coraggio e dolore, bagagli di vita quotidiana!
Vi@nne is offline  
Vecchio 19-05-2004, 02.16.49   #13
nemamiah
Utente bannato
 
Data registrazione: 03-11-2002
Messaggi: 601
Cosa prova una mamma zebra quando il suo cucciolo viene azzannato ed ucciso sotto i suoi occhi da una leonessa che deve portare il cucciolo di zebra ai suoi di cuccioli affamati.E cosa prova mamma leonessa quando arriva col cibo e trova solo i resti dei suoi cuccioli,dilaniati da una iena...eppure la iena ha paura del leone.
Mamma zebra è stata vista disperarsi,e mamma leonessa in atteggiamenti da far pensare che piangesse,comunque soffrisse.
Chissà se mamma leonessa si fa dei sensi di colpa,e pensa:-se non fossi andata a caccia del zebrotto,potevo proteggere i miei cuccioli.
E cosa ha provato il zebrotto,vedendosi azzannato? E i leoncini cosa hanno provato quando han visto la iena?
E chissà,se mamma zebra si chiede il perchè esistono i carnivori.
E chissà se mamma leonessa ha pensato:ma perchè non siamo anche noi erbivori,così potevo mangiare coi miei cuccioli senza timore?
Ma se tutti fossero stati erbivori,non vi era la paura che l'erba non sarebbe bastata per tutti?

Natura beffarda o Creatore sadico?

Fatto sta che tutti gli esseri viventi avvertono la sensazione della paura,come nel caso su descritto,a buon ragione.
Solo gli esseri umani,si lasciano trascinare dalla paura di amare o di stare bene con se stessi e con gli altri.

Ultima modifica di nemamiah : 19-05-2004 alle ore 02.21.20.
nemamiah is offline  
Vecchio 19-05-2004, 06.28.01   #14
gyta
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Data registrazione: 02-02-2003
Messaggi: 2,614
No, senti...
Io penso che se le storie vanno a putt... è perché non c'è la VOLONTA' (o amore a sufficienza) da parte di tutti e due di andare in profondità alle cose che succedono..
Se è di un rapporto superficiale che si sente la mancanza presto fatto e sostituito da altra nuova illusione, e la sofferenza nient'altro è che orgoglio ferito 'come s'è permesso di mollarmi dopo che io ho faticato tanto per trasformarlo -nella mia immaginazione-nell' uomo(/donna) dei miei sogni ..??!'
Se invece il rapporto non è superficiale cerchiamo di capire e di leggere realmente le fonti di tale sofferenza (tu la chiami paura, io preferisco identificarla come sofferenza ..qualcosa di più 'tangibile', 'identificabile' )..
Partendo però dall' assoluto ed insostituibile presupposto che amare qualcuno presuppone l'amare se stessi allo STESSO PIANO !!!
Quindi se abbiamo una 'colpa' che sia reale, tangibile e superabile, non un 'peccato' da <espiare>..come sembra quando dici "della teoria della "profezia auto-avverantesi" in base alla quale siamo a noi ad indurre negli altri i comportamenti che piu' temiamo..." !!!
Bella scusa per demonizzare se stessi e le proprie umani difficoltà!!
Io sarei più propensa a chiarire questa 'legge psicoanalitica' dicendo così : "se 'penso' di non 'meritarmi' d'essere amata, ACCETTERO' rapporti con uomini che il mio istinto riconosce 'incapaci' d'amare "
( ..con l'inconsapevole pretesa di poterli 'trasformare' in uomini capaci d'amare, tentando così di andare a risolvere l' antichissimo conflitto famigliare mai risolto dove la bambina che ero mai fu amata -come avrebbe dovuto- e mai riconobbe che in lei NON ERA COLPA del mancato/distorto amore, andandomi quindi a metter in una relazione dove il 'fallimento' della stessa è presto pronosticabile !!!! ).
Io penso che con la paura non si 'convive' ..si crepa ..prima o poi.
Togliere le maschere, vedere oltre i muri, analizzare, dividere per comprendere come si farebbe col nostro migliore amico, avere la forza di vedere con gli occhi dell'amore ..non della passione, non perché la passione vada buttata nel cesso, ma al fine di non avere lo sguardo offuscato dal (legittimo ma controproducente) desiderio assoluto di 'fusione' con l'altro, dove non può esserci posto per 'diversità' sostanziali, eventualmente nel caso possano esserci!
Personalmente sono da parecchio 'vicina' a ciò che si usa definire Taoismo; ma vicina altrettanto alla tua esperienza sofferta m'è 'capitato' tra le mani un libro molto illuminante -per me- scritto invece da un monaco buddista zen vietnamita ..Trovo perfettamente in accordo lo zen ed il taoismo eppure ..nessun monaco buddista è riuscito come lui a scaldare il mio cuore e la mia mente, ad essere così umano e così caldo e così .."taoista"!
Il libro s'intitola "Insegnamenti sull'amore" di Thich Nhat Hanh ed. Neri Pozza Editore (7,50 euro).
Libretto semplice e scorrevole ma con nulla da invidiare ad Erich Fromm, nell'essenza, s'intende !
Te lo stra-arci consiglio vivamente.. Niente filosofie da quattro soldi ..solo un 'quadro' chiaro, limpido, 'perfetto' !
Ti consiglierei altresì buone e lunghe chiacchere di confidenze con una persona amica, equilibrata e amante dell' Amore, con la quale poter tirar fuori tutti i 'pesi' che opprimono il tuo cuore e possono impedirti una visione imparziale della tua esperienza e dei sentimenti più profondi ad essa correlati.
Naturalmente se riesci anche quì sul forum ! (Ho pensato all'amica perché spesso si 'omette' all'estraneo proprio quello che più è causa nostra di sofferenza!).
Unforte abbraccio!

Con grande solidarietà e calore.
Gyta

Ultima modifica di gyta : 19-05-2004 alle ore 06.33.02.
gyta is offline  
Vecchio 19-05-2004, 11.52.36   #15
bomber
Ospite abituale
 
Data registrazione: 27-09-2003
Messaggi: 4,154
Citazione:
Messaggio originale inviato da nemamiah
Cosa prova una mamma zebra quando il suo cucciolo viene azzannato ed ucciso sotto i suoi occhi da una leonessa che deve portare il cucciolo di zebra ai suoi di cuccioli affamati.E cosa prova mamma leonessa quando arriva col cibo e trova solo i resti dei suoi cuccioli,dilaniati da una iena...eppure la iena ha paura del leone.
Mamma zebra è stata vista disperarsi,e mamma leonessa in atteggiamenti da far pensare che piangesse,comunque soffrisse.
Chissà se mamma leonessa si fa dei sensi di colpa,e pensa:-se non fossi andata a caccia del zebrotto,potevo proteggere i miei cuccioli.
E cosa ha provato il zebrotto,vedendosi azzannato? E i leoncini cosa hanno provato quando han visto la iena?
E chissà,se mamma zebra si chiede il perchè esistono i carnivori.
E chissà se mamma leonessa ha pensato:ma perchè non siamo anche noi erbivori,così potevo mangiare coi miei cuccioli senza timore?
Ma se tutti fossero stati erbivori,non vi era la paura che l'erba non sarebbe bastata per tutti?

Natura beffarda o Creatore sadico?

Fatto sta che tutti gli esseri viventi avvertono la sensazione della paura,come nel caso su descritto,a buon ragione.
Solo gli esseri umani,si lasciano trascinare dalla paura di amare o di stare bene con se stessi e con gli altri.





chissa ma di certo che da ddomandarsi come mai l'essere più inteligente del mondo si faccia cosi tanti problemi




















(parlavo della Zebra )
bomber is offline  
Vecchio 19-05-2004, 11.55.16   #16
Rocco
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Messaggi: 301
Wink Paura .......

Cara libellula .......

mi riaggancio al tuo post sulla paura.......

Non credere che con la paura , alla fin fine ci si debba per forza convivere , nel senso di subirla passivi e basta .

Come tu dici...alla fin fine...se ti rileggi con calma ...inizierai a vedere che forse sotto sotto , un pò noi tutti , abbiamo sostanzialmente paura di un idea......delle nostre idee......!

Sembra un gioco di parole , ma così non è : se scaviamo nel profondo emerge che alla fine abbiamo paura dell'idea che noi abbiamo della paura , ..cioè di un qualcosa di assolutamente artificioso che abbiamo costruito e che non abbiamo neanche sperimentato o verificato ancora !!

Ti consiglio una lettura al caso ....... : " Sulla paura" di J.Krishnamurti , Astrolabio Ed.... sono circa 120 pagine che trattano in maniera essenziale e con parole comprensibili alla portata di tutti l'argomento e tutte le più grandi paure dell'uomo , a partire da quella legata alla morte.......

Spero di esserti stato utile.......



Rocco
Rocco is offline  
Vecchio 19-05-2004, 16.20.06   #17
Vi@nne
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Tutte le volte che mi hanno detto..."leggi questo libro"..."capirai meglio quello che ti succede!" Non è mai stato così, nel momento critico non c'è libro che ti possa aiutare. Anzi...mi consigliarono un libro nel periodo della separazione...piangevo ancora di più. No, secondo me nessun libro ci cambia la vita o ci aiuta a stare meglio, nei libri prendiamo quello che ci serve nel momento che li leggiamo, ma non si cura il problema con altre esperienze simili nè con le varie filosofie di vita degli altri.
Vi@nne is offline  
Vecchio 19-05-2004, 19.59.02   #18
nemamiah
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La penso come te,Vi@nne!

"tutti chiusi in tante celle,fanno a chi parla più forte"
(F.Guccini)

Ormai l'esperienza,cadere e rialzarsi,fare aquisizioni sul campo....ecc,non esiste più.
Ci siamo lasciati alle spalle i vari 68,gli anni di piombo,poi quelli di plastica,ormai siamo alla cara velina.

Certo può dispiacere,leggere sfoghi come quello di Libelula,ma non diamo ai numeri,si tratta di una crisi che tutti hanno vissuto in qualche modo,ed alltri vivranno.

Ricordo una mia esperienza,una ragazzina non ancora 20enne,disperata per la crisi col suo ragazzo,dopo due giorni,mi chiamava amore. Voglio dire,come si ingigantisce la disperazione,nella stessa misura si pronuncia una parola importante come amore.

A me pare assai patetica Libelula,e spero vorrà scusarmi per questo ecesso di franchezza. Poi,chiedo scusa agli amici che consigliano libri sul come fare,beh,siamo al ridicolo!Basta pensare che i 6 miliardi di esseri umani,son tutti differenti l'un dall'altro,pertanto,solo una mente bacata o furba può pensare di fare manuali del genere.

La prima cosa che gli amici,che perdono tempo dietro inutili manuali (autentiche americanate) ,è quello di gettare gli stessi nella spazzatura,perchè non servono ad altro che a renderci più deboli,mentre è meglio superare da se,cioè sul campo e non per sentito dire o letto,esperienze come quella di Libelula!

E poi,cosa sarà mai la fine di una relazione? Chi vive,vivrà storie che faranno male ed altre che esalteranno,fa parte del terribile gioco della vita!

Visto che mi trovo,consiglio al mio amico Bomber,un manuale interessante,scritto da Bill Cover,che usava solo stivali,dal titolo "come allacciare le scarpe in fretta",narturalmente se usa scarpe con le stinghe,diversamente....


Salux
nemamiah is offline  
Vecchio 20-05-2004, 03.34.50   #19
gyta
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Nemamiah ..come 'guerriero della luce' -in questo caso- sei un po' 'cinichetto', scusa se te lo dico; ho letto altri tuoi interventi, ora non rammento quali, ma il sentimento nei tuoi confronti era al positivo.. Non mi ricordo di te come di una persona superficiale !Dovrò andarmi a rileggere i tuoi interventi ..!

Personalmente trovo 'patetico' il cinismo e la superficialità, non la sofferenza !
Amen!
Riguardo al consiglio sulla lettura (quella da me proposta) terrei a precisare che non è un <manuale> e se hai compreso qualche mio intervento avrai inteso che non sono tipa da 'manuali del c....*' !
Le parole sono azioni della mente e dello spirito, hanno potenza di vita!
Perché dunque non potrebbero aiutarci a smuovere qualcosa in noi e poi è un controsenso perché anche tu sei quì a scrivere parole-sentimenti, perché allora farlo se non credi nella loro vita (/efficacia) !
A-Ri-Amen !!
Io comunque non condivido il tuo modo di vivere i rapporti, cioè a giudicare da quel che scrivi in questo caso..
Sembra quasi che tu ne parli come di 'fatti' dai quali si 'entra' e si 'esce' senza aver subito (anche se il termine non mi piace -cioè 'passivo'- ma non me ne viene per ora un' altro) alcun profondo cambiamento, alcuna trasformazione ! Non è così!
L'incontro, quando è tale, ci trasforma internamente, non siamo più la <stessa> persona ch' eravamo prima d' incontrarla/o, ne usciamo cambiati, trasformati, 'diversi' !
Diversamente sarebbe come essere 'schermati', 'intoccabili',incapaci di vivere profondamente le emozioni, i sentimenti !
So che può essere 'pericoloso' se non si è 'abbastanza solidi' in se stessi ma lo è ancora di più essere muri d'acciaio !
Le "cose" non "passano da sole" come tu lasci intendere ma hanno bisogno di ponderato approfondimento introspettivo...
Perché firmarti 'guerriero della luce'...Cribbio queste cose dovresti saperle !!!
-Amen!

Comunque se intendi dire che qualunque scritto (/libro) può essere utile a chi ne è pronto a farne tesoro o specchio per la propria introspezione -compreso l'elenco abbonati Telecom- e che, nessun libro può risvegliare un cuore od una mente che abbiano a priori deciso di dormire, beh ..in questo mi trovi in stra-arci pieno accordo !

A me -Per-so-nal-men-te !- 18 circa anni fa, un libro mi 'cambiò' la vita..! Devo pur ammettere che il piccolo semino dentro di me c'era, sennò non sarebbe servito a niente e forse mi sarei fermata al titolo di copertina!
E forse devo pur ammettere d'aver chiamato io 'il libro a me'..
Ma se della firma (la tua) non porti che l'estremo lontano ricordo, tradurro con : "..Riconobbi il libro (e/o mi servì) poiché ero pronta ad accoglierlo !"
P.S. non so quanti anni abbia libellula ma no credo abbia più di tanto importanza !

Ciò che ho scritto vale anche per Vi@nne..!
Comunque certe 'dinamiche' comportamentali non sono seghe mentali, non penso che la psicoanalisi sia per segaioli ma per persone profondamente disposte a guardarsi dentro e svilupparsi e crescere ed imparare che si può costruire un modo diverso di 'vedere', di 'sentire', di 'vivere' ..: migliore, più 'sano' !
Non penso sia buono fermarsi di fronte all'apparenza caotica di chi sta passando un periodo di sofferenza !
Quando sei 'preso' dalla sofferenza le parole -se ancora riescono a farsi strada alla coscienza- non possono che uscire confuse e soffocate! E questo non presuppone l'incapacità della persona a 'connettere' !!!

Un saluto!

Gyta
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Vecchio 20-05-2004, 04.00.24   #20
gyta
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Rileggendo i vostri post (Vi@nne // nemamiah) mi è venuto un sospetto..

Non è che voi il dolore ..ce l' avete ancora dentro
e così ben 'stretto' da farvi apparire glaciali,
quando in realta ...non lo siete affatto ???!

Sbaglio?

Gyta
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