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20-05-2008, 13.15.48 | #3 |
Ospite abituale
Data registrazione: 05-12-2005
Messaggi: 542
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Riferimento: una mia curiosità... [sul forum]
Si Falbala [per me tuttora amica], anche a parer mio il forum e' cambiato. Secondo me un forum dovrebbe creare una piacevole ed amichevole dinamica di gruppo, ed incoraggiare la liberta' ad esprimersi. Un tempo l'atmosfera di Riflessioni era una delle migliori nel web, ma ora e' cambiato.
Sono d'accordo con vagabondo che alcuni topic sono provocativi e pure offensivi se non prendono nota di opinioni diverse o peggio le giudicano negativamente. Forse si dovrebbe pensare a quali sono i nostri scopi: se assistere a dotti monologhi solitari, o lo scambio di idee e conoscenza reciproca. Qui ci dovrebbe essere posto per tutti, anche per quelli che ci hanno lasciato. Non conosco Visir ma Gallione manca pure a me. Grazie Falbala per questo topic. |
20-05-2008, 13.57.52 | #4 |
Ivo Nardi
Data registrazione: 10-01-2002
Messaggi: 957
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Riferimento: una mia curiosità... [sul forum]
Mi interessano molto le vostre considerazioni ma lo trovo poco chiare e vi invito a specificarle.
Il forum è fatto da chi vi partecipa, quindi dire che il forum è cambiato equivale a dire che i nuovi partecipanti hanno modificato l'atmosfera o che il luogo, la struttura e la gestione del forum sono cambiati? Personalmente userei la parola "persone" e non "forum". Solo per precisare, grazie. |
20-05-2008, 14.12.00 | #5 |
Ospite
Data registrazione: 19-05-2008
Messaggi: 3
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Riferimento: una mia curiosità... [sul forum]
Ho una certa esperienza di altri forum e non fatico a capire quello di cui state parlando in questo 3d. I bicipiti intellettuali, già... Ma c'è di peggio. Ci sono le dinamiche di branco che a volte si scatenano e creano una cortina impenetrabile a chiunque si affacci, con una voce nuova o semplicemente fuori dal coro. Così a occhio questo forum mi sembra molto interessante, se può servirvi lo sguardo di una persona che è al di fuori da ogni dinamica (per il momento, perché poi diventa praticamente inevitabile, come in ogni rapporto umano o virtuale che sia), usatelo pure. Se no, pazienza, è stata una occasione per presentarmi. Piacere, satya. All'admin direi solo che, entrando, mi sono sentita un po' spiazzata perché, oltre a discussioni molto interessanti e di livello (a volte fin troppo...), non trovo - o magari non la vedo io - una sezione più, diciamo, friendly, che so, per i saluti e il cazzeggio. Non porta nulla alle discussioni e ai contenuti, ma magari favorisce il sollazzo. Che è anche uno dei motivi (ho detto anche, non solo) per cui a molti piace occupare un po' di tempo forumeggiando. Ma anche quella è un'arma a doppio taglio, perché a volte costituisce l'humus su cui si innestano le comunelle e i branchi impenetrabili di cui sopra. Insomma, alla fine non esiste il forum perfetto e c'è un'unico punto fermo: un forum è l'insieme di quello che scrivono gli utenti e il taglio diciamo "editoriale" che porta avanti l'admin. Siccome io sono molto rispettosa delle case altrui, se questo taglio editoriale non mi piacerà, migrerò altrove, ma nemmeno mi sogno di dire a un admin cosa fare e cosa non fare. Tantomeno lagnarmi se la compagnia non è più di mio gradimento. |
20-05-2008, 14.22.48 | #6 | |
a sud di nessun nord
Data registrazione: 28-08-2006
Messaggi: 245
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Riferimento: una mia curiosità... [sul forum]
Citazione:
Trovo che il forum non sia cambiato affatto, soprattutto dal punto di vista della moderazione e della gestione da parte di voi amministratori. Il forum di psicologia vive un momento di crisi, che non vuol dire per forza perdita di qualità (anzi, secondo me addirittura cresciuta), quanto piuttosto un certo aumento della conflittualità, legata soprattutto alla questione dei generi che ormai si trascina da mesi senza portare a nulla se non a discussioni ripetitive sia nei contenuti che nei punti di vista. I nick più interventisti su questi argomenti sono persone di elevato spessore culturale e intellettuale, io segnalavo soltanto una certa stanca ripetitività nella riproposizione degli stessi argomenti o addirittura nella riduzione di discussioni di argomento diverso all'argomento Madre (Padre) che interessa di più. |
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20-05-2008, 14.49.29 | #7 |
Ospite abituale
Data registrazione: 30-06-2007
Messaggi: 710
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Riferimento: una mia curiosità... [sul forum]
Stavo leggendo con interesse i vari interventi, quando in quello del Webmaster ho visto scritto esattamente quel che andavo maturando.
Premesso che la mia presenza non è di lunga data, ho avuto la fortuna ed il piacere di potermi fare un'idea dei due Ospiti-Simbolo citati da Vagabondo (e per la verità mi ha pure commossa il sentirli citare). Spero siano impressioni degne di inserirsi nel dialogo. Sono solo sincere. Quando circa un anno fa decisi di iscrivermi, dopo aver frequentato "da fuori" questo Forum, la sensazione globale era di entrare in un luogo che valorizzasse spunti interessantissimi.... eppure che dagli ospiti fossero valorizzati in modo tanto dabbene quanto "libresco" e impersonale. Ricordo di essermi sentita molto vicina a qualcuno che, iscrittosi poco dopo di me, in un post notava raggelato... quanto il politacally correct fosse a spese di una sostanziale freddezza nel contatto umano. Visir mi colpì immediatamente.... perchè... perchè era Umanità viva: per me era quello che conosceva la magia di mettere in Lettere belle e colte e brillanti e sagaci.... le pulsazioni di una vita vissuta e non solo studiata a tavolino; con quella dose d'arroganza Signora che (parer mio, per carità) sento come "diritto naturale" di chi sa e può fare ...Accademia della Vita... e non accademia dell'Accademia.... Quando lessi della sua autoesclusione....non ci credetti! Pensai che scherzasse. Purtroppo non scherzava. Ma Visir (non ditemi che mitizzo!).... per me era unico e non ripetibile. Di Marco Gallione, che ricordo si iscrisse immediatamente dopo di me, credo che ci porti immediatamente on-line col tema proposto da Falbala. Ne ricordo la prudenza e timidezza iniziale. Ne ricordo, poi, la repentina Capacità di .... "osservazione-studio-managment del gruppo presenze". E sono la prima a dire che ... non è da tutti. Se ci fu qualcuno che lettaralmente (sempre dal mio punto di vista) aprì il "nuovo corso"... tra quei qualcuno sicuramente vedrei lui. In un mix che è inutile cercar di definire a chi l'ha letto.... in pochi mesi.... tra ironia e assertività.... era tangibile il rischio... che moderasse i Moderatori. Il divide ed impera non era affatto obliato. Per la verità (sempre la mia, ovvio) era persino abusato. Ma........ se c'era qualcosa in cui mi riusciva di leggerlo simile alll'irripetibile Visir... era la Simpatia nella Fierezza del proprio punto di vista. Dopo di loro. Dopo di loro sono rimasti tanti punti di vista. In molti casi leggo ancora (io, semplicemente io) la ..... convinzione (e sì, dai, proprio "Fierezza" non mi viene, adesso) dei propri punti di vista. Della Simpatia (e ovviamente ci son dentro, sia chiaro)... di quella, oggi, vedo ... come direbbe un chimico.... "tracce"......... Spesso mi son chiesta quale possa essere stato il ruolo della loro "eredità" in chi è entrato successivamente. Ma non credo possano esservi dubbi sul fatto che chi ha avuto desiderio di entrare dopo averli letti.... abbia avuto un'idea di vitale dinamismo che non avrebbe collegato al luogo se non li avesse letti. Poi, ovvio, ci sono le personalità di ciascuno che, anche indipendentemente dal loro Esempio, riempiono e colorano gli spazi in misura direttamente proporzionale alla rispettiva assertività di dialettica e virtuale presenza. A distanza di un anno, è vero, anch'io noto maggior aggressività. Ma .... quando realizzo che nick veterani hanno accumulato nell'ultimo anno quasi la metà degli interventi globalmente postati in tre-quattro-cinque anni.... concludo (potendo sbagliare s'intende) che anche i polemici e gli aggressivi e ... i fraintesi tali.... (forse) hanno distribuito una generosa dose di Gerovital... a Tutti |
20-05-2008, 15.52.12 | #8 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 08-03-2006
Messaggi: 290
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Riferimento: una mia curiosità... [sul forum]
Citazione:
Credo che "tutto" nel tempo cambi, nessuna situazione, cosa, fenomeno,rapporti tra le persone, rimangono intatti e fermi... i cambiamenti sono da osservare, e come giustamente afferma vagabondo, questo" momento "può essere un' occasione per crescere e comunicare con più spontaneità. Parlo per me... leggo quasi tutto e mi collego quotidianamente, scrivo poco perchè mi sento un'anima semplice , mi piace rimanere in ascolto, di quelli che ne sanno di più, non ho nessuna verità disponibile da proporre, e poi penso che ognuno di noi abbia il suo punto di vista da cui guardare, e nessun punto è migliore di un altro...ma tanti punti assieme fanno una bella differenza ! Forse un pizzico di ironia non guasterebbe a chi si fa troppo prendere dagli argomenti ****************** un sorriso a voi ...e un benvenuto a satya |
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20-05-2008, 15.56.35 | #9 |
Ivo Nardi
Data registrazione: 10-01-2002
Messaggi: 957
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Riferimento: una mia curiosità... [sul forum]
Parlare delle persone allontanate non ha molto senso dal momento che le motivazioni che hanno portato al bannaggio non sono mai state rese pubbliche per via della moderazione preventiva (i post in questione non sono mai stati approvati).
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20-05-2008, 17.58.39 | #10 |
Ospite
Data registrazione: 13-03-2008
Messaggi: 14
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Riferimento: una mia curiosità... [sul forum]
Leggo il Forum da tempo. Sono perlopiù un lettore, che interviene poco al momento.
Rispondo a Falbala, con cui concordo, consapevole del rischio di snobismo che sto per correre, che il Vaga giustamente ci segnala qui sopra. La conflittualità spiccata che caratterizza oggi il Forum è ascrivibile ai nick, specie ad alcuni nick, ad alcune “persone” per la chiarezza. Una sorta di leadership della assiduità, tutt’altro che coesa perchè vive piuttosto di rivalità interne alimentate dalla apertura continua di nuove discussioni, ripetitive per la verità, lo si è già detto. Discussioni che da mesi si appiattiscono – più o meno – sempre sul solito argomento, che pare di pregnante attualità solo ad alcuni qui. Bisogna prenderne atto, anche se sicuramente ci saranno pure altre cause che potrebbero aver provocato l’effetto indicato da Falbala. Siamo, credo, in una fase di transizione un po’ impolverata, che segue quella – più leggera certamente (ma forse anche più vivace) – di qualche mese fa. Fa un po’ ridere come analisi; sembra di sentire i discorsi malinconici di mia nonna…, ma è proprio così. Fa pure parte del gioco che alcuni abbandoni, bannaggi e autobannaggi dell’ultimo anno, insieme alle partecipazioni meno assidue di altri, contribuiscano a dare un profilo nuovo alle discussioni; certamente il ricambio dei partecipanti sarà la linfa vitale da cui il Forum stesso potrà uscire rinvigorito e snello, forse. Ma, ad occhio nudo, il Forum Psicologia mi pare oggi ancora appesantito. Molto appesantito, lo avranno notato anche i moderatori che leggeranno questa discussione con qualche interesse, pur non potendo loro modificare gli interventi dei nick, delle persone. Nell’ambiente virtuale-discorsivo (e pur sempre anonimo) della seconda repubblica di Psicologia – mi riferisco solo ad alcune discussioni, quelle più visibili – si cita e si pseudo-cita dottamente, si intellettualizza, ma si fa anche cultura del dopo squola: tutto a gratis. Nessun titolo o cattedra o tesserino da pubblicista che possa – ovviamente – dare una qualche credibilità agli aventori della Anonima Accademia, che, in quanto anonima, è sempre popolata di letterati studiosi, attenti psicoteraupeti come pure di psicodrammi che minacciano di lasciare e invece non lo fanno mai. Non mancano i sociologi che discettano delle questioni e gli avvocati che discettano anche loro delle questioni. Chi saranno mai costoro che si fondono in una estasi tanto multidisciplinare? Figureranno anche loro nella top list dei redditi imponibili di Visco, pur avendo tanto tempo da dedicare al Forum, o ne saranno esclusi? L'assiduo tende a prendersi sul serio. Molti sono sempre “muscolari”, effettivamente, anche quando non lo danno a vedere. Qualche volta scrivono molto bene. Più spesso molto male. Altre volte ancora sembra che scrivano bene e invece si concedono giusto delle gran galoppate nelle praterie del dizionario dei sinonimi e contrari, oppure mitragliano avverbi, stampatelli e punti esclamativi a go-gò, ignari del fatto che al lettore fanno venire il mal di orecchie. Vi è anche chi fa vedere i muscoli dedicandosi alla bella scrittura onanista, più mortifera che soporifera, senza tema di disconferma inautentica. Minkia, che otite. Tutto questa letteratura, intrisa di citazionismo e database Iurisdata, che certamente non esaurisce la analisi del malato a cui voglio molto bene – e che in men che non si dica guarirà, forse proprio grazie a Falbala –, probabilmente inibisce il partecipante medio disancantato ed autentico (il partecipante-tipo diciamo, che ovviamente non sono io; io sono lettore, inautentico per di più). Direi meglio: il partecipante-tipo si annoia un po’; ma ad ogni modo se ne vuole stare qui. E’ fedele. Ci crede. Tutto questo secondo me, beninteso. Lo vedo dentro la sfera di cristallo. Mettiamola così: l’anonimato è il pregio ma anche il limite del Forum. E andrebbe usato per quel che è, per quel che di proficuo può dare. I saggi io li compro in libreria, all’università, magari pure in edicola. Mica vengo a leggerli qui: dietro ogni nick ci potrebbe essere un bel premio Nobel, l’avvocato Sergio Erede oppure, più probabilmente, medio-man o peggio il signor Mitomane: sarebbe imprudente inerpicarsi con troppa fiducia verso la strada di una pseudo-Accademia dei sapientoni anonimi. I massimi sistemi, poi, le cd. “questioni” fondamentali, mi pare intasino le tubature delle discussioni, ma questo lo si è già detto. E poi ognuno è libero di scrivere ciò che vuole in fondo. Tra me e me, fatta la debita pulizia, notavo che quell’anonimato può davvero sorprendere, e rendere questo Forum formativo oltre che divertente (perchè no?), quando sia occasione di sincerità e di confidenza virtuale. L’anonimato consente la finzione sì, ma consente anche di essere sinceri. Lo è già stato in passato, era ieri l’altro. Mi verrebbe da dire: voliamo più bassi, e scriviamoci semplicemente quello che, magari per imbarazzo, non riusciremmo mai a dirci nella vita reale; stando attenti se possible a non diventare un po’ come la posta del quore, che è sempre un rischio. |