ATTENZIONE Forum in modalità solo lettura Nuovo forum di Riflessioni.it >>> LOGOS |
23-05-2008, 09.20.48 | #42 | |||
...il rumore del mare...
Data registrazione: 15-01-2007
Messaggi: 279
|
Riferimento: una mia curiosità... [sul forum]
Citazione:
Nexus....io non vado per compartimenti stagni! Sarebbe come avere delle chiusure che assolutamente non ho! Di fronte ad una discussione (e ripropongo l'esempio cambiando l'argomento) nella sezione "Scienze" posso solo, obiettivamente, leggere in rispettoso silenzio evitando di scrivere su argomenti che non conosco se voglio evitare di fare una pessima figura! Questo, secondo te significa ragionare per compartimenti stagni o riconoscere invece di avere dei limiti? Io li ho e non lo nego. La discussione sul maschilismo (come p.e. anche quella sulla misandria) che tu citi, tiene un piede in Cultura e Società e uno in Psicologia, penso sia difficile tracciare una linea netta tra i due punti di osservazione. Citazione:
Citazione:
Poi il fatto che uno sappia più o meno prenderne le distanze è un altro discorso. A me personalmente non sembra che in questo forum ci siano persone così "sprovvedute"....... |
|||
23-05-2008, 09.41.29 | #43 |
Ospite abituale
Data registrazione: 01-04-2004
Messaggi: 1,006
|
Riferimento: una mia curiosità... [sul forum]
L'homo virtualis
In qualche misura ne sono coinvolto? Ma non aggiungo ulteriori veleni. Anche perchè rappresentiamo tutti l'homo virtualis. Mutazione dell'homo sapiens sapiens? La galassia virtuale è una valvola di sfogo per carenze affettive; può colmare vuoti e far affiorare inespressi aspetti personali. In ogni comunità si scambiano gentilezze e insulti; si scoprono nuovi punti di vista su sé e sul mondo. Nascono legami anche intensi quanto effimeri, tra persone affini o che si credevano tali; amicizie ... amori? Improvvise disaffezioni,ambivalenze, abbandoni, dinamiche di appartenenza, identificazioni e estraniamenti, si litiga e si fa la pace. Emergono malesseri, trappole mentali, rigidità, valutazioni e svalutazioni, superficialità e cultura, stereotipi, proiezioni sugli altri di nostri tratti di personalità: sia non in sè accettati, che per apparenza di somiglianza; fraintendimenti e competizioni, solitudini e brama di contatto, e molto altro ancora. Noi, parolai virtuali, riflettiamo la tendenza odierna, pur con certe alterità, e un contesto anonimo è una tentazione per il narcisismo, il sarcasmo, l'aggressività verbale, il cinismo e la freddezza, il logorarsi su un'unica parola estromessa, o sullo stile in sé di chi argomenta. Frequente è il non-ascolto: il monologo travestito da dialogo, quando non si tiene conto del Tu e del Noi, se non per motivi di altrui esclusioni. E' specchio , a volte deformante, di una società neoindividualista e uniformata,della ricerca d'identità perdute. L'homo virtualis in futuro sarà un single perfetto e non avrà più bisogno di un / una partner fisica. Un giorno scomparirà quello che rimane di una conversazione che seduce ed i contatti emotivi con scopi di comprensione e di accettazione. |
23-05-2008, 13.08.24 | #44 |
Ospite
Data registrazione: 13-03-2008
Messaggi: 14
|
Nexus ha aggiustato il tiro.
I suoi ultimi spunti sono utili, almeno lo sono per me. Confermano che questa discussione è interessante, forse più di altre. L’ipocrisia, l’intruppamento, l’ansia di appartenere al branco, la soggezione dei gregari, wikipedia e tutte le altre paure sollevate quanto a questa stessa discussione, svaniscono in fretta allora, a beneficio di una migliore sintesi. Personalmente – credevo di essere stato pure io chiaro – sono della idea che qui servono a poco i tentativi di esibire cultura non richiesta o le ripetizioni monopolistiche. Tutto lì. Non c’è utilità che io possa immediatamente percepire. A meno che quei tentativi non vengano intesi (o indirettamente “usati”, secondo l’espressione a questo punto più che azzecata di nexus) per gli scopi che lui ci ha spiegato qui sopra, rispetto ai quali concordo, fin dall’inizio. Il mio punto – l’ho già ammesso – è quello di vedere nel Forum Psicologia uno strumento di confronto (o di autonalisi) molto potente, pure nel conflitto. Mi pare, se ho capito, che anche Nexus dica più o meno questo, ponendo l’accento anche sulla utilità di approfittare dei nervi scoperti. Questo a me è sembrato un buon punto, una angolazione anche nuova, tutto sommato. Fermo restando che, quanto ai “nervi scoperti”, non possono passare alcune altre facili considerazioni di nexus, più sopra (tanto per dire: se vai sotto casa di uno, e gli prendi a mazzate il cofano della macchina, non puoi poi tacciarlo di essersi sentito “ferito”, di avere i nervi scoperti, e quindi sollecitarlo a vedere nella sua ferita, e nelle tue mazzate sul suo cofano, la occasione di una autonalisi e la soluzione dei suoi problemi di bambino. La verità è che chi va in giro a sfasciare le macchine degli altri è un pirla, specie se ci vuol fare credere sgangheratamente che lo fa a fin di bene. Chi subisce il danno alla macchina non vive alcun disagio interiore per partito preso, che non sia quello di dover andare dal carrozziere). Negli ultimi tempi la mia sensazione è stata che lo strumento di cui stiamo dicendo si fosse un po’ arrugginito, impolverato, qui a Psicologia almeno. Niente di male. La (più bassa) frequenza degli interventi – che se uno è attento riesce a vedere – unita a una certa monopolizzazione personalistica dello spazio, sono causa ed effetto della stasi arrugginita che a me è parso di vedere. Non vi è “colpa” grave da parte di nessuno, ovviamente. Esistono diverse gradazioni del conflitto, che non so catalogare. La muscolarizzazione delle discussioni è un fatto; può essere buona o cattiva per quegli scopi. Mi pare che nexus la ritenga tendenzialmente buona, se ho capito; può essere, al riguardo io davvero non saprei. Però anche il modo con cui si scrive, e quindi l’attenzione ad essere chiari, leggibili, – (e casomai utilmente irritanti, anzichè inutilmente irritanti) – ha la sua importanza, visto che la parola scritta è l’unico modo con cui quella autoanalisi può innescarsi qui. La muscolarizzazione può andare a scapito della chiarezza talvolta. Anche questo, incidentalmente, mi son sentito di dire. Magari senza troppa convinzione. Magari era inutile. Boh …amen, (il brocardo di Antonio ci piace sempre). Poche cose insomma. Scrivere chiari, e approfittare dell’anonimato, pure per dire di sé. Ad Arsenio devo dire che, se è vero che un contesto anonimo è una tentazione per il narcisismo, il sarcasmo, l'aggressività verbale, e quant’altro di obiettivamente spiacevole, e pur vero che quello stesso contesto ha potenzialità (anche positive) notevoli, di cui si è spesso detto, perchè si vedono ad occhio nudo. Questo luogo, però, non è solo specchio deformante di una società neoindividualista e uniformata, alla ricerca d'identità perdute. Non necessariamente gli altri che scrivono qui vivono un disagio, ricercano affannosamente identità, o versano in stati di patologia. Anche Nexus, pur molto meno del romantico Arsenio ed a suo modo, sembra vivere di quel disperato timore, e quasi quasi dell’ansia di volerlo curare tutto lui, il suo e il nostro disagio di forumisti. Usciamo, ogni tanto, da questo modo prono e fuorviante di vedere le cose, e di vedere il Forum come un caravanserraglio di picchiatelli, che pure sappiamo esserci. Il disagio è dell’uomo, qui e altrove. Ieri come oggi. Siamo d’accordo, dobbiamo morire. Non è una novità. Ma non continuiamo a ripeterlo con voce in falsetto e la fronte sudata come se avessimo la febbre gialla. Anche solo per scaramanzia. Su con la vita. |
23-05-2008, 17.24.56 | #45 |
like nonsoche in rain...
Data registrazione: 22-09-2005
Messaggi: 1,770
|
Francamente riguardo ad Arsenio, di cui mi aspettavo l’intervento, sono d’accordo con te. Quella selva che ha tratteggiato non dipinge solo lo «spazio virtuale», ma anche quello reale, lo abbiamo già detto e ripetuto, forum nient’altro che come specchio e con dinamiche parzialmente peculiari visto il non contatto fisico, l’anonimato che acutizzano alcune di quelle «reali»: spersonalizzazione, alienazione, etc.
Nei miei precedenti interventi non mi riferivo a «casi patologici» che, d’accordo con Iul, non vanno certo trattati con le analisi da quattro soldi che possiamo tentare noi. Carenze, mancanze d’affetto, ricerca d’identità tuttavia non le annovero tra le «patologie», ma tre le chiare dinamiche che muovono ogni discussione, anche la presente (e ne sto osservando alcune di queste). Non sto moralizzando, né dicendo che le discussioni «muscolari» le reputo necessariamente positive o negative, ma come dici sono un dato di fatto ed a mio parere, come già detto, tremendamente utili per tutti quanti, anche per coloro che leggono solamente. L’intervento di Gyta amplia quanto ho detto: qui in gioco c’è il nostro intero essere e capita non intenzionalmente di “prendere a mazzate il cofano dell’altrui macchina”, è il gioco spontaneo dei conflitti, dell’incontro/scontro naturale tra i nostri reciproci misteri ed universi, tra le nostre esperienze, il nostro vissuto e soprattutto le nostre rispettive età psicologiche che possono di molto differire da quelle anagrafiche. Ora farò qualche esempio per spiegarmi meglio e rispondere anche a Iul. Prendiamo l’argomento che probabilmente ha indotto Falbala ad aprire questo thread: le tese discussioni sul maschilismo. Il maschilismo e la reazione ad esso, il femminismo, potrebbero essere interpretati alla luce di alcune dinamiche inconsce, anche alquanto palesi: l’uno vuol dominare l’altra, l’una si sente superiore all’altro e così via discorrendo. La discriminante, se volete, è una, anzi due: i sessi, non come genere, ma come organi sessuali fisicamente differenti. Ad esempio, la presunta superiorità che taluni uomini sentono verso le donne deriverebbe, secondo questa interpretazione, dal fatto che essi le considerano mancanti, carenti, «castrate». Queste dinamiche, poi, trovano espressione nelle fratture delle nostre società ove vengono per legge strappati i figli ai padri, oppure si annotano numerosi casi di violenze sulle donne, etc. Quando perciò una discussione mette in gioco tali fratture che ci riguardano tutti, ecco che è molto facile scoppino scintille e le riflessioni si trasformino in dialoghi tra «bambini», senza offendere nessuno beninteso, ma intendo ciò che ho detto prima: l’età anagrafica spesso non conta nulla, soprattutto quando certe riflessioni vanno a toccarci dentro ed indipendentemente dalla volontà degli altri questo accade. E’ inevitabile. Qui non stiamo parlando di patologie, ripeto; tuttavia se nei forumisti impegnati a riflettere sul maschilismo fosse possibile scavare, e giustamente il forum non è il luogo adatto (a meno di un esplicito consenso), forse si scoprirebbero episodi d’infanzia e d’adolescenza, «particolari» rimproveri da parte di «particolari» genitori che hanno creato traumi ora rimossi e quant’altro, situazioni di vita, dunque, che hanno portato quella potenzialità inconscia (superiorità ed istinto alla dominazione dell’altro sesso) ad esplicitarsi. Nel momento in cui un certo forumista discute con tali persone, contemporaneamente discute e si confronta con quegli episodi rimossi, si confronta con sua madre, con suo padre, si confronta con la sua infanzia e con la sua attuale vita, ecco cosa intendevo dire con: quando discuto ho di fronte la vostra intera vita e voi la mia. Ciò vale per un qualsiasi thread, fosse pure per il colore di un vestito, se tale apparente «innocuo» argomento coinvolgesse particolari episodi vissuti dai forumisti in discussione. Anche quel thread può finire a botte, tant’è che altri che non trovano in quell’argomento nulla di eccezionale si sorprendono e dicono: mi sembrate tanti bambini! Ed il bello è che hanno ragione. Non sono «come» bambini, sono psicologicamente proprio «bambini», spero ora sia chiaro il mio punto di vista. Altri esempi? Tempo fa osservai un uomo che si lamentava con altri forumisti del fatto che costoro avessero già il consenso di tutte le ragazze del forum (cosa volevano ancora?), chiara richiesta di affetto dunque, chiara dinamica «umana» volta alla ricerca di attenzione, nulla di patologico, per carità! Siamo tutti in cerca d’attenzione, prima di tutto da parte di noi stessi! Sto osservando anche te, Paolo, il tuo plurale majestatis reiterato (che, ammetto, mi diverte, anche se «noi non lo useremmo mai!» ); anche per questo una spiegazione, più spiegazioni che affondano, credo, le radici nel tuo vissuto, nella tua vita, nel tuo essere e con questo mi sto confrontando. Tu, Paolo, con chi ti stai confrontando invece? Con nexus, persona che ha l’inclinazione ad indossare i panni del «liberatore de’ noartri», di colui che si carica sulle spalle il peso delle umane illusioni per traghettare i suoi simili (e possibilmente se stesso!) verso lidi più luminosi... ... e poi tante altre cose che potreste scoprire analizzando il mio nick. Già solamente da molti nick è possibile scoprire qualcosa (o molto) della persona con cui si parla, beh... con il tuo no, naturalmente, ma prendiamo, oltre il mio, “iulbrinner”, “sumina/animus” (inversione significativa), “pallina”, “neve al sole”, “vagabondo del dharma” e tanti altri, tutti molto evocativi ed indicativi di parte della personalità dell’essere umano che sta dietro. Perciò, concludendo, nessun «caravanserraglio di picchiatelli» come ha dato ad intendere Arsenio, secondo me, ma solo persone, esseri umani vividi e vivi, di cui è quasi possibile sentire l’odore ed il sapore, che portano tutto il loro essere quando si confrontano con l’altro... e lo fanno tutti, anche quelli molto chiusi e «timidi». A loro modo quella «timidezza» è dovuta a qualcosa, la nostra vita non mente, ciò che facciamo o diciamo non mente mai, indipendentemente dal fatto di saperci ascoltare oppure no. Non esiste nulla di casuale. Sto imparando questo. Tutte le nostre voci, tutti i nostri pensieri hanno un percorso all’interno della nostra vita, dove sia e come sia possibile comprenderlo è compito nostro e, se noi lo decidiamo, di qualcuno che ci accompagni (persone che per lavoro analizzano la psiche). E penso sia simbolo di profonda umanità spendere un’intera vita nell’analisi degli universi che noi siamo. Non vuol essere un «volemose bene», ma lo spettacolo che proponiamo tutti quanti non ha eguali. E’ l’universo stesso. Antonio |
23-05-2008, 18.03.40 | #46 | |
a sud di nessun nord
Data registrazione: 28-08-2006
Messaggi: 245
|
Riferimento: una mia curiosità... [sul forum]
Citazione:
Faccio sicuramente parte del gruppo "spiritualotti" ma uno dei miei tanti ego ha a che fare pure con quello dei "sinistroidi". Molto acuto e vero questo "Janseen", ci trovo del giusto. Inconsciamente ci saranno sicuramente dinamiche del genere, anche in questo forum. Una di queste potrebbe essere, oltre ai gruppi e alle monadi, le "doppie", tanto per portare alla luce qualche affinità inconscia (o conscia) emersa in più di un'occasione e anche in questa discussione. Il gioco del "ti faccio vedere come capisco come sei malgrado tu non lo sappia" è antipatico e non è giusitificato dal fatto di scrivere nella sezione di Psicologia. Anche tirare in mezzo le proiezioni (parola che a me fa venire l'orticaria per insofferenza liceale per quelle ortogonali) compromette il dialogo, perchè parlare di proiezioni quando stai ragionando con qualcuno che sta esprimendo un giudizio significa imbalsamare qualsiasi scambio e confronto. Come accusare di "ideologia" qualcuno che esprime un punto di vista ancorato a ideali e convinzioni personali. Tanto per citare due "armi convenzionali" che spesso vengono utilizzate in questa sezione. La cosa su cui non mi trovi d'accordo sono i leader. Qui dentro per me non esistono leader di nessun tipo, o almeno non ne riconosco affatto. Ma io sono un po' anarchico da questo punto di vista. Qualcuno potrebbe assumerne (facendo affidamento su una discutibile autoreferenzialità) le funzioni soprattutto quando ragiona in termini perentori e assolutistici, ma è un problema suo. Leader non ne vedo. I due nick da me citati non avevano affatto lo status di leader, anzi, diciamo che erano piuttosto degli "agitatori", in senso buono, cioè non volendo intendere dei provocatori. La mia nostalgia era legata a predilezioni mie, mi mancavano e l'ho espresso in una discussione che mi permetteva di farlo, ma non volevo dire affatto "ah, i bei tempi di una volta non torneranno più!". Visir aveva una dote di genialità non comune, perchè non si basava su alcun sapere intellettuale e nozionistico. Utilizzava una sorta di pensiero laterale illuminante, usando le parole con il fine di scardinare l'ovvio e la logica consueta. La sopresa ti spiazzava. Marco aveva un modo di esprimersi unico e malgrado non ci andassi molto d'accordo era un vero spasso leggerlo. Il mio spleen è stato equivocato e quindi ho preferito chiarire. Per quanto riguarda i "muscoli", citati più volte nel corso della discussione, mi riferivo al fatto che in tutte le discussioni ponderose che si stanno susseguendo su determinate tematiche, con ampio uso di citazioni e di logica lineare, frutto di sillogistica precisione, ci trovo molto "avere" e poco "essere", o meglio poco "sentire" e quindi mi annoio. Ma è un problema mio ognuno si esprime, pensa e sente come e quanto vuole e ha la piena libertà di farlo, ci mancherebbe. Tuttavia la cosa può essere definita "muscolare" perchè spesso più che arrivare ad un risultato "partecipato" in cui i punti di vista, anche divergenti, trovano la loro naturale sintesi (o almeno udienza), si arriva sempre a voler dimostrare che l'altro ha torto in virtù di un metodo argomentativo considerato pressapoco infallibile. E questo si continua a ripetere ossessivamente, proprio come a ripetere gli esercizi in palestra: qui per la "prova costume" lì per la "prova 'ho ragione io'". |
|
23-05-2008, 21.55.32 | #47 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 23-02-2008
Messaggi: 84
|
Riferimento: una mia curiosità... [sul forum]
Citazione:
*Infantili, mammoni, immaturi, tonti, stupidi, misogini, maschilisti, violenti, ecc., questo e' quello che tantissime donne pensano e dicono degli uomini. |
|
24-05-2008, 09.43.23 | #48 |
like nonsoche in rain...
Data registrazione: 22-09-2005
Messaggi: 1,770
|
Riferimento: una mia curiosità... [sul forum]
Anch’io trovo che l’analisi del Janseen per quanto riguarda i leaders sia un po’ troppo rigida; lo conosco di persona, ama l’Italia e spesso e volentieri non ci ritroviamo d’accordo. Forse, però, intendeva “leaders” non con tutte le caratteristiche che vi si associano, ad esempio, non so, “guida”, capo o governatore... diciamo piuttosto sono dei “polarizzatori” nel caso dei forum, proprio in senso fisico, ovvero tendono a tracciare un percorso, più percorsi o indirizzi maggioritari e preferibilmente battuti. Trend, se vuoi. Vedi, hai parlato giustamente di “agitatori” (poi specificando nel caso di Visir, visto era molto più), questa qualità fai intendere li faceva risaltare sugli altri; potremmo parlare di “poli” sfumati, insomma, e non con le rigide caratteristiche che associamo di consueto al leader. Quando in una discussione intervengono questi “poli”, essa assume una connotazione differente, più direzionata, senza per questo significare che venga “dominata” da costoro, ma in qualche modo diretta, sì, e penso per alcuni ciò avvenga anche coscientemente. Svolgono a loro modo il ruolo di "moderatori" partecipanti in un thread. Osserva una discussione in cui non sono presenti: sembra una barca senza bussola ed è facile si areni. Poi trovo che in ognuno sia presente questa potenzialità e spesso si esprime in differenti gradi e forme, poi a seconda delle nostre varie personalità.
Antonio p.s. Scorpion, sono d’accordo con te ed infatti ho specificato che “l’uno vuol dominare l’altra, l’una si sente superiore all’altro”; se una data donna pensa veramente che il genere maschile in toto sia formato da esseri “infantili, mammoni, immaturi, tonti, stupidi, misogini, maschilisti, violenti” allora non so se sia stata traumatizzata (probabilmente sì, se giunge a pensarlo davvero), altrimenti ho solo una spiegazione: è una persona superficiale e tendenzialmente ottusa. Lei, non in quando donna, ma in quanto essere pensante e razionale. E non credo francamente che “tantissime donne” pensino davvero questo degli uomini. Inoltre, oltre a rivolgersi verso l'altrui sesso, quanto hai detto si rivolge anche verso se stessa/o, ecco la tendenziale ottusità. Il mio comunque era solo un esempio, in caso se ne può parlare in un altro thread. Un esempio per far capire che quando discuti con una persona del genere, tu discuti soprattutto con la/il bambina/o che ha ricevuto "violenza", forse dai genitori, dall'ambiente o forse da entrambi, una "violenza" che si è trasformata ora in re-azione verso l'altrui sesso. Anche l'ottusità credo derivi da una qualche forma di "violenza" perpetrata bellamente ai danni di un essere umano in crescita. |
24-05-2008, 11.11.57 | #49 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 23-02-2008
Messaggi: 84
|
Riferimento: una mia curiosità... [sul forum]
Citazione:
|
|
24-05-2008, 12.38.07 | #50 | |
Utente bannato
Data registrazione: 25-10-2007
Messaggi: 303
|
Riferimento: una mia curiosità... [sul forum]
Citazione:
Non credo – nexus – che in gioco, qui nel forum come nella ordinaria vita di relazione, ci sia il “nostro intero essere”, ma credo ci sia in gioco quella parte di noi che “noi” siamo disposti – ciascuno in modi e misure diverse – a mettere in mostra di noi stessi. Credo questo sia vero tanto qui, quanto fuori di qui, per ognuno e ciascuno di “noi”; per questo sostengo che a questa parte “esposta” e pubblica ci si dovrebbe riferire, in qualunque modalità di interazione umana, forum compreso, come forma di rispetto. Ne potrebbe derivare un “dialogo” imbalsamato, ingessato nei formalismi, esteriore e privo di profondità? Io non lo credo. Il nexus appassionato, umano, proteso verso l’altro che ho letto in precedenza ne è la conferma. I dialoghi con i nervi scoperti ne sono la conferma. L’ansia da conflitto di pallina ne è la conferma. Non rileva neanche, a mio modo di vedere, l’anonimato di cui parla Paolo Pil, idoneo – a suo avviso – a garantire, ai fini dell’autoanalisi, gli spogliarelli interiori dall’occhio indiscreto del riconoscimento. Personalmente sono convinto che nexus, Paolo Pil, pallina e iulbrinner sono, nella vita quotidiana, esattamente come sono qui sul forum; dediti al medesimo spogliarello interiore che mettiamo in mostra on-line. Noi siamo ciò che scriviamo – su questo hai ragione, secondo me – ma lo siamo, con gli altri, esattamente con i limiti che poniamo, ordinariamente, nell’esperienza quotidiana del faccia a faccia. Perché, allora, oltrepassare quei limiti? Perché andare alla ricerca di indistinte profondità, di indistinti traumi infantili, che dovrebbero spiegare chissà cosa? Perché non soffermarsi a vederci per ciò che siamo effettivamente qui ed ora? A me sembra che il rischio – in tal caso – vada anche oltre la deformazione dei significati. Se io dico a qualcuno che mi piace molto la birra e questo mi risponde che, secondo lui, a me piace molto la birra perché “bevo per dimenticare”, non ho ottenuto una comunicazione normale ma deformante. Io non avevo chiesto a quel qualcuno: “perché, secondo te, mi piace molto la birra?” No, gli volevo comunicare semplicemente una mia preferenza di gusto, sulla quale il tizio ha costruito castelli di congetture non richieste. Questo è – secondo me – quello spostamento dell’attenzione “dai contenuti alle motivazioni” che inquina troppo spesso il dialogo sui contenuti. Spesso è una banale strategia di difesa psicologica dai contenuti (i nervi scoperti) che non aiuta a riconoscersi; ma, al contrario, perpetua gli autoinganni. In fondo, riuscire a riconoscerci per ciò che siamo abitualmente, nell’immediato, risulta proprio la cosa più difficile; approfitterei, se mi fosse richiesto un suggerimento, del fatto di essere nella sezione psicologia del forum per andare proprio in quella direzione. Differenziarsi per riconoscersi, separare per unire; questa una possibile motivazione per partecipare. Oppure partecipare per identificarsi in una totalità; questa la motivazione contraria. Entrambe legittime. |
|