Citazione:
Originalmente inviato da nevealsole
Grazie a tutte per le risposte.
Quoto Hava, perché mi interessa un approfondimento.
Io, sinceramente, non credo di essere una donna-danno.
Credo però che esistano persone capaci di tirare fuori il peggio di me.
Questo mi spiace un sacco, perché il peggio, dopo che è venuto fuori, mi fa sentire uno schifo e mi mette a confronto con un lato che forse vorrei non ci fosse.
Mi son chiesta, proprio in occasione dei fatti recenti, quando si verifica questa cosa.
La risposta è che si verifica quando mi trovo davanti qualcuno che non mi lascia via di fuga (metaforicamente parlando).
Mi stringe all'angolo e insiste.
Ecco, l'assenza di via di fuga mi porta all'attacco, per scappare: e lo faccio, senza escludere i colpi bassi.
Mi domando poi che cosa porti qualcuno a mettere all'angolo una persona pensando di ottenere di più di quanto otterrebbe consentendole libertà di azione.
Devo imparare a far capire a chi mi sta di fronte che non voglio essere messa all'angolo, senza dover graffiare.
Dico la verità, secondo me si ritorna sempre alla comunicazione, ed alla necessità di renderla efficace.
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A me il corteggiatore molesto non è mai capitato.
Forse perché sono apparentemente fredda o... come dice il collega che lavora gomito a gomito con me, Algida! (
lo scrivo volutamente con la maiuscola... come la marca di gelati!)
Rido e scherzo volentieri... ma non ispiro atteggiamenti troppo confidenziali.
Se però la persona mi interessa... basta uno sguardo!