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22-09-2003, 23.10.08 | #77 | |
iscrizione annullata
Data registrazione: 09-05-2002
Messaggi: 2,913
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Citazione:
Sai che non sono proprio d'accordo al 100%? Molto spesso può essere così ma non sempre. Sul perdono: nel mio intervento avevo detto che, in questo caso, interpreto la parola "perdono" come decisione di continuare comunque la relazione. Anche quando tradimento è proprio la striscia di evidenziatore di cui parli, questo non è necessariamente deletereo in un rapporto. Portare in luce un vuoto può anche essere uno stimolo a colmarlo. Ma secondo me non tutti i tradimenti nascono da una carenza nel rapporto o, meglio ancora, nessun rapporto reale può essere così perfetto da non lasciare nessun vuoto. Può succedere di incontrare una persona che ci coinvolge così tanto che, anche se amiamo molto il patner e anche se il rapporto è vitale, ci facciamo trascinare dal sogno di conoscerla. Spesso, molto spesso, ci si limita a fantasticare. A volte no. Credo che anche dopo un tradimento, se tutti e due lo vogliono, si possa continuare un rapporto. Non riesco a concepire l'amore come appartenenza. Come possesso. Più che di perdono sarebbe meglio parlare di evoluzione della relazione. Quello che personalmente non potrei "perdonare" e che quindi mi porterebbe ad interrompere quella relazione è la menzogna reiterata e, ancora di più, la "scappatella erotica". La menzogna reiterata mi fa perdere la fiducia nell'altro. E senza fiducia, che rapporto sarebbe? La scappatella mi farebbe sentire non amata perchè una persona che mi ama davvero non farebbe qualcosa che può farmi soffrire solo per togliersi uno sfizio. Ma se il mio compagno mi dice che è stato fortemente coinvolto da un'altra persona ma che, nonostante questo, sceglie di restare insieme a me, allora secondo me c'è ancora qualcosa su cui basare una relazione profonda. ciao |
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28-11-2003, 13.01.12 | #78 |
Ospite
Data registrazione: 27-11-2003
Messaggi: 16
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il perdono è una cosa bellissima di cui nn tutti sono capaci, ma credo che bisogna intendersi sul signifacato di tale parola.
se il mio ragazzo,di cui sono innamorata,mi tradisse,io lo odierei. si almeno in un primo momento lo odierei, perchè avrei bisogno di allontanarmi da lui che in quel momento mi sta facendo soffrire, per allontanarmi da lui dovrei rompere il forte legame d'amore che ci unisce,e l'unico modo per smettere di amare una persona che si amava intensamente è odiarla intensamente. odiare è l'opposto di amare,ed entrambi richiedono energie mentali molto grandi.prima o poi smetterei di odiarlo,perchè l'odio fa più male a chi lo prova che a chi lo riceve,e quindi comincerei piano,piano, a perdonarlo,ma senza fretta, perchè il perdono che arriva troppo presto non è un vero perdono. alla fine di questo dolorosissimo processo io sarei riuscita a perdonarlo, a smettere di pensare al male che mi aveva fatto,a recuperare una sicurezza in me stessa e una serenità interiore,ma tutto ciò nn signifaca tornarci insieme,perchè si perdona ma nn si dimentica,perchè nn riuscirei più a guardarlo negli occhi senza pensare a quello che mi ha fatto,perchè ogni volta che tarda a un appuntamento e mi dice che è rimasto bloccato nel traffico nella mia mente penserei"sarà vero?". in conclusione, dopo un tradimento, che sia di amore o di amicizia, il rapporto nn può più essere come prima, il che nn vuol dire che deve essere necessariamente troncato,perchè ciò che nn si tronca si può modificare, ma il rapporto di prima nn torna più. baci.viky |