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Psicologia - Processi mentali ed esperienze interiori.
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Vecchio 03-06-2003, 00.07.25   #31
irene
Ospite abituale
 
Data registrazione: 19-11-2002
Messaggi: 474
Per Patrizia

Cara Patrizia,
il film di Bergman a cui fai riferimento dovrebbe essere "L'occhio del diavolo".
Per restare in argomento,don Giovanni è definito da Kierkegaard non già un individuo particolare,ma "la potenza della natura,il demoniaco,che non smetterà mai di sedurre come il vento di soffiare,il mare di dondolarsi ,o una cascata di precipitarsi giù dal suo vertice..."
Per questo è così difficlie resistere a un don Giovanni,e pressocchè impossibile uscire indenni dalle sue grinfie...
Alle vittime,sul cui destino ti interroghi nel tuo post,non resa che il tumultuoso ricordo (insieme infernale e paradisiaco) di essere state possedute da una forza super-umana...immorale,o amorale,o pre-morale...e continuamente cangiante nelle mille infinite metamorfosi di cui un autentico don Giovanni è capace.
Difficile,dopo l'incontro fatale con un don Giovanni (e ogni incontro con un don Giovanni è,per definizione,fatale)adattarsi a una relazione con uomini "normali".vale a dire uomini che riconoscano leggi ulteriori e diverse rispetto al proprio desiderio.
Difficile,ma inevitabile,una volta arrese al fatto che don Giovanni non è ,costitutivamente,ontologicame nte,capace di fermarsi con nessuna donna,fosse anche la regina di Saba...
irene is offline  
Vecchio 03-06-2003, 00.15.05   #32
irene
Ospite abituale
 
Data registrazione: 19-11-2002
Messaggi: 474
Per Igro

Caro Igro,
la volontà di scegliere ad ogni istante se essere o no fedeli,se è espressione della nostra più piena e creativa libertà individuale,si pone tuttavia in contrasto con l'esigenza del rispetto di quella "continuità" tacitamente preordinata a ogni rapporto di coppia (intesa come capacità di non "tradire" un progetto,o,se preferisci,un sogno)
Potremmo dire che si scontrano due esigenze opposte:
da un lato,la necessità di restare fedeli al patto a due che legittima l'esistenza di una coppia,dall'altro la necessità di restare fedeli a sè stessi,al proprio desiderio,alla propria volontà a cogliere intensamente l'attimo presente fuori d'ogni obbligo precostituito.
Alla libera determinazione di ciascuno,dunque,scegliere a quale delle due esigenze accordare la priorità.
irene is offline  
Vecchio 03-06-2003, 11.30.19   #33
visir
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Seduttori e sedotti

Sento parlare di Don Giovanni e mi sorge spontaneo il parallelismo con il suo omologo italiano per eccelenza Giacomo Casanova.
Se, come sembra, vissero in tempi e luoghi diversi le diversità non finiscono quì.
Se il primo (Don Giovanni) appartiene all'immaginario, al mito forse alla realtà romanzata, il secondo è certamente figlio di quell'epoca di splendori (il 700') che non venne mai più eguagliata. Fu vero personaggio, reale, in carne e sangue.

La differenza fra i due è abissale e sostanziale, ma che sfugge ai più.
Don Giovanni è un seduttore cinico, quasi meccanico, nel suo continuo lavoro di copule instancabili, collezionando donne in continuazione e senza soluzione all'ansia di seduzione.
Egli vive senza saziare la propria fame atavica inestinguibile, è quindi dominato dal numero più che dalla qualità (celebre nell'opera mozartiana il ritornello "in Spagna, in Spagna son già milletre"). Egli è spietato nel falciare continuamente nuovi cuori saziandosi non della gioia ma della sofferenza che procura egli è in definitiva un misogino. Egli è in definitiva la seduzione del male.

D'altra pasta è il Casanova che non è un seduttore se non d'aspetto, ma bensì un sedotto.
Sedotto dall'universo femminile, che esercita un fascino magico su di lui (e non solo su di lui direi!) ben sapendo che per un uomo in quanto uomo è incoglibile, se non nel breve tempo dell'amplesso e dell'innamoramento a cui una donna concede di entrarvi.

La donna è uno psicopompo (scusate l'assonanza), è un traghettatore di qust'anima raminga e curiosa dell'universo femminile.
Grazie alle sue grazie (femminee) essa (la Donna) socchiude questa porta, che può essere solamente attraversata, ben sapendo che ogni uomo è un'ospite momentaneo in questo tempio della femminilità.

Egli (il nostro Giacomo) vive quindi l'eterna frustrazione dell'abbandono da questo universo, ogni volta che "apparentemente" lascia una donna per un'altra, ma in realtà è lui alla fine, uomo solo, il sedotto da questo incantamento.
Lui è costretto a provare tutte le porte poichè in realtà non possiede nessuna chiave, questo è il paradosso di un'esistenza che finì nella sconfitta quale mai assomigliò di più a una vittoria.
visir is offline  
Vecchio 04-06-2003, 15.45.22   #34
medea
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Ciao igro

ammesso e non concesso che la vera libertà ...sia un concetto soggettivo... credi davvero che consista nell'essere fedeli o meno?? non potrebbe dimorare nel fatto che si possa scegliere se stare con una sola persona o avere tante avventure?

medea is offline  
Vecchio 04-06-2003, 22.03.57   #35
igro
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Messaggi: 22
Cara Irene e cara Medea,
certamente mi sono spiegato male e rrileggendomi ne colgo le ragioni.
Non volevo intendere che la libertà è una forma di libertinaggio che ci consente nello stesso rapporto di comportarci irragionevolmente senza il rispetto di regole alcune...mi riferivo a stadi interiori dell'essere, nel senso che per scegliere se essere fedeli o no dobbiamo aver attraversato entrambe le esperienze senza sentirci costretti ad essere in un modo o nell'altro.....
vi abbraccio...
igro is offline  
Vecchio 21-06-2003, 12.41.47   #36
artista
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Messaggi: 91
Re: tradimento...

Citazione:
Messaggio originale inviato da little star
Se il/la vostro/a ragazzo/a vi tradisse cosa fareste?
E' poi tanto giusto parlare di perdono sempre e comunque? Ma d'altra parte se non si perdona si perderebbe la persona amata per sempre...
Rispondetemi... è da un po' di giorni che ci penso, volevo rendervi partecipi...

*little star*


Little Star

Semi tradisci, io tiho già tradita,
ma se mi pensi,
io sono già da te.....


Ciao
Artista
artista is offline  
Vecchio 22-06-2003, 16.01.04   #37
Alambra
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Data registrazione: 09-06-2003
Messaggi: 40
Re: tradimento...

Citazione:
Messaggio originale inviato da little star
Se il/la vostro/a ragazzo/a vi tradisse cosa fareste?
E' poi tanto giusto parlare di perdono sempre e comunque? Ma d'altra parte se non si perdona si perderebbe la persona amata per sempre...
Rispondetemi... è da un po' di giorni che ci penso, volevo rendervi partecipi...

*little star*

Un noto psicologo disse che ci sono corna di prima classe e corna di seconda classe:
quelle che ti fa con tua sorella sono di prima classe e lì ti devi incazzare. Quelle che ti fa con una sconosciuta sono di seconda.
Io non sono d'accordo, pero' ametto che se il mio uomo mi tradisse per sesso, forse lo perdonerei, se mi tradisse perchè si è innamorato di un'altra e ancora non mi ha lasciata....credo che reagirei in maniera differente!
Parlare di perdono sempre e comunque non è ne giusto ne sbagliato. Dipende da chi sei tu e che valore dai al tuo perdono, se non perdoni e perdi la persona amata vuol dire che in te ha fatto clic un meccanismo per il quale il tuo lui o lei non merita di essere perdonato e quindi credo che a questo punto non si debba parlare più di persona amata....
Insomma, se te la senti di perdonare perdona, altrimenti lascia stare: non mettere delle pezze che prima o poi cadon giù.
Alambra is offline  
Vecchio 23-06-2003, 10.16.30   #38
Paola
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Messaggi: 70
perdonare ... mettere delle pezze....

il problema credo che sia in entranbe i casi di rielaborazione...mi spiego: io posso perdonare ma se poi non sono capace di mettere mano alla situazione che si è creata e vederla con occhi comunque nuovi, con uno sguardo che va al di là del tradimento e mi sento comunque e sempre sulle spine, in ansia per la fiducia che non riesco a ridare e che il mio compagno non riesce a riconquistarsi...è inutile che io menta a me stessa raccontandomi che posso "perdonare". Dimenticare non si dimentica. Credo che sia davvero la capacità di ricostruire ....

Francamente io ne non sono capace, ci ho provato e mi sono ritrovata a sentirmi ancora più sola di quanto già non mi sia sentita nel momento della "scoperta", ho provato per più di un anno ....ma alla fine il pensiero, la sensazione orribile di tradimento faceva parte del mio presente intaccando la relazione...fino a farmi ammettere che non faceva per me: nè lui, nè la "pezza-perdono" apparente...
E' anche vero che non si può generalizzare, intervengono tante variabili: età, significato del rapporto, direzione che prende quest'ultimo, il progetto comune, il fatto in sè del tradimento come e dove si colloca....
Paola is offline  
Vecchio 23-06-2003, 10.51.02   #39
rain
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Rispetto a questo tema sono d'accordissimo sul fatto che per me è peggiore un tradimento mentale che fisico...mentale coinvolge le parti più vere e profonde, è più puro e difficilmente dimenticabile.
Il tradimento fisico...è l'avventura di una sera, niente di più (nella maggior parte dei casi), forse riuscirei a perdonarlo più facilmente.
Mi risulterebbe comunque difficle perdonare, forse è un mio limite ma non potrei stare con una persona che anche se incapace di intendere e volere in quell'istante, ha baciato un'altra donna...

Ciao,
Rain
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Vecchio 23-06-2003, 14.42.36   #40
visir
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Perdonatori

Chi è senza peccato scagli la prima pietra!

Non aggiungo altro a voi perdonatori...perchè invece di riflettere su banalità come le corna per sesso o con il pensiero, non vi domandate con sincerità cosa veramente si intenda per amare un'altra persona e cosa significhi essere fedeli, il sesso centra poco a parte la difesa di un nostro piccolo ego ancorato alla morale comune.
visir is offline  

 



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