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04-04-2006, 18.22.06 | #85 |
Non lo so...o forse si...
Data registrazione: 19-02-2006
Messaggi: 46
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intendevo dire che la religione dice che non esistiamo prima di nascere, dando, a mio avviso, una prova evidente che il loro scopo è quello di confortare da un problema di nome morte. ma loro stessi non dicono che i problemi vanno affrontati e superati? inventandosi delle storie di paradisi o robe così, questo è superare un problema?
io ritenevo che la morte fosse un problema, io ho riflettuto, ho capito e ora sono un ateo sereno. vi sembra giusto che sin da bambini ci obbligano ad andare a catechismo, ci dicono che dio c'è. L'altro giorno mi trovavo in una elementare e un bambino stava dicendo qualcosa a proposito dell'esistenza di dio, e l'insegnante lo ha fermato dicendoli che dio c'è e basta. questo non è un caso isolato. vi sembra giusto? |
10-04-2006, 10.56.28 | #86 |
Ospite
Data registrazione: 09-04-2006
Messaggi: 18
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risposte
Le dimensioni: Dio si trova in un luogo preciso, spirituale.....per cui manifestando se setsso in tutto ha creato dei luoghi cioe' delle dimensioni di spazio, il tempo , la quarta dimensione ha la sola funzione di annullare la dimensione dello spazio e farci scoprire il vero luogo (dimensione) in cui si trova Dio cioe' lo spirito il pensiero.
La materia non diventa mai pensiero...e' il pensiero che diventa materia, pensa a un architetto che progetta una casa,,,,,e gli animali non hanno un anima un pensiero, mille scimmie non scriveranno mai la divina commedia ma neppure una frase con senso, pensare e' poter vedere la realta' da un punto di vista diverso dal momento in cui ci troviamo, dal luogo in cui ci troviamo e dal corpo in cui ci troviamo, l'animale non ha questo potere. Si tutti abbiamo bisogno di qualcuno da amare, ma solo Dio non ci delude: 1-E' eterno 2-Ci accetta per quello che siamo 3-conosce tutto di noi 4-non ha segreti per noi. Ci si puo staccare dal mondo solo ascoltando Dio, tu puoi dimenticarti di te stesso solo ascoltando uno che parla, se e' un uomo non puo che parlarti di materi, ma dio ti parla di altro. Le certezze della vita?Se tu cerchi qualcosa fuori di te e' perche' lo hai presente in te...quindi se tu cerchi qualcosa di eterno nel mondo lo hai gia presente in te se non non lo potresti cercare. Buñuel diceva :Sono ateo grazie a Dio.....purtroppo e' una verita' assoluta!! L'unica rispsta che ci cambia la vita e' sapere chi e' Dio. |
10-04-2006, 19.50.20 | #87 |
Nuovo ospite
Data registrazione: 10-04-2006
Messaggi: 1
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Parere personale
Scrivo queste mie opinioni un po frammentarie per provare ad offrirvi qualche spunto di riflessione.
Il problema dell'uomo non è l'esistenza di Dio, ma il rapporto che l'uomo ha con se stesso. Non vorrei sembrare eccessivamente retorico, ma nonostante l'uomo concepisca pienamente l'essenza di Dio e quindi il suo "significato", ciò non influenza il suo libero arbitrio come millenni di tradizione vorrebbero farci credere. Difatti l'uomo riesce a concepire le sue azioni anche al di fuori dell'influenza divina. Le azioni degli uomini da sempre sono state dominate dall'etica sociale, non religiosa, in quanto i legami tra uomo e fede si istaurano solo dopo la "civilizzazione". L'unico "problema" della reliogione è l'istituzione di culti positivi, poichè ciò provoca un' ulteriore frammentazione dell'Uomo che non riesce a specchiarsi nei suoi simili e che quindi tende a cercare al di fuori di sé. Io credo nell'esistenza di un'entità che esiste al di fuori di noi ma che è un pò pretenzioso chiamare Dio. Secondo me gli atei si fermano al momento dell'intuizione dell' esistenza mentre i credenti cattolici o meno tentano di passare al momento dell'interpretazione. Spero in una vostra risposta |
13-04-2006, 00.39.07 | #88 | |||||
Moderatore
Data registrazione: 18-05-2004
Messaggi: 2,725
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Re: Dubbi
Citazione:
mi sembra difficile crederlo (per le diversissime forme di amore), ma penso che sia anche possibile (almeno con la fantasia) che esista una persona che non ama nessun'altro. ma non credo che se una persona ama qualcun'altra, allora necessariamente sitamo parlando di abitudine o programma genetico, tanto meno di una debolezza. uno può essere debole e quindi amare (perchè si sente protetto, ad esempio), ma anche essere debole e quindi non amare (ha paura di soffrire, o non riesce ad instaurare rapporti interpersonali, etc.). naturalmente molti amano, ma non per debolezza. ma neppure per abitudine o per ciò che il dna ci impone di fare. certo ci può essere anche abitudine (magari dopo parecchi anni), ma l'amore può essere anche vero e genuino volersi bene. quindi le emozioni importano molto, ma anche i propri valori. Citazione:
come ho già detto nell'altra discussione, l'evoluzionismo ci ha già risposto. comunque voglio sottolineare che non in tutte le circostanze (anzi) l'istinto di sopravvivenza regna sovrano, infatti l'uomo è sempre in grado di scegliere autonomamente. Citazione:
cambierebbe che noi non esisteremo più. filosofi e sempre più cognitivisti hanno scoperto che l'apporto dell'ambiente (e della cultura) è necessario per l'esistenza della nostra mente. Citazione:
che quello che hai scritto ha un significato, può essere? Citazione:
l'universo di discorso (ciò su cui possiamo parlare) non è definibile a priori una volte per tutte: noi (come umanità, ma anche come singolo) siamo sempre in cambiamento, e continuamo a volgere l'attenzione sempre su cose nuove e il nostro linguaggio si arricchisce. essendo l'insieme delle domande possibili non definibile (ed in continua mutazione), avremo sempre nuove domande su cui interrogarci. epicurus |
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