In realtà è già assai difficile citare un qualche ateo convinto al 100%...
Russell? Epicuro? Darwin? Siddhartha?
C'è chi in un qualche modo vuole farli passare per atei... ma lo erano veramente?
Un qualcuno di ateo al 100% lo si troverà di certo, ma quanto convincenti risulteranno?

Più che una sfida... credo che ormai non esistono più atei con le prove alla mano per sostenere la loro tesi (e non distruggere quella degli altri...)

D'altra parte, esistono ancora degli atei dogmatici... vedi appunto Ateo...


Elia

Uhmm.....

dunque...

bhe.... francamente.....

proprio non riesco ad argomentare.....

Azz.... quasi quasi comincio a credere....

anzi... sìsì.... direi che mi sento già credente!

Spiritosone che non sei altro...

"Qual è la via più breve per incontrare Dio?".
"Vivere su una sedia a rotelle" rispose un uomo senza gambe.

"Non c'è peggior sordo di chi non vuol vedere" diceva Lao Tze...

Chi ci pensa
Due pesci rossi vivevano in un vaso di vetro. Nuotando pigramente in tondo avevano anche tempo per filosofare.
Un giorno un pesce chiese all'altro:
"Tu credi in Dio?".
"Certo!".
"E come fai a saperlo?".
"Chi credi che ci cambi l'acqua, tutti i giorni?".

La vita scorre dentro noi come un fiume tranquillo ed è un miracolo.
Ma facciamo l'abitudine anche ai miracoli.
Ogni giorno è un dono tutto nuovo, una pagina bianca da scrivere.
Dio ci cambia l'acqua tutti i giorni.

Dio non muore il giorno in cui cessiamo di credere in una divinità personale,
ma noi moriamo il giorno in cui la nostra vita cessa di essere illuminata dalla radiosità costante,
e rinnovata giorno per giorno,
di un miracolo,
la cui origine è al di là di ogni ragione.


Ma Dio dove abita?
Un giorno che ricevette degli ospiti eruditi, Rabbi Mendel di Kozk li stupì chiedendo loro a bruciapelo: "Dove abita Dio?". Quelli risero di lui: "Ma che ti prende? Il mondo non è forse pieno della sua gloria?".
Il Rabbi diede lui stesso la risposta alla domanda.
"Dio abita dove lo si lascia entrare".
Ecco ciò che conta più di tutto: lasciar entrare Dio. Ma lo si può lasciar entrare solo là dove ci si trova, e dove ci si trova realmente, dove si vive, e dove si vive una vita autentica.
"Io sto alla porta e busso", dice Dio.
Aprirai, oggi, la tua porta?


Elia alias Ferrero

Siddharta ed Epicuro non erano affatto atei!

affermavano piuttosto che gli dei, se dovessero esistere, non si interessano alle vicende umane.

lo stesso darwin non mi pare abbia mai apertamente dichiarato adesione all'ateismo, anche se oggi ne è diventato un simbolo.

Russell stesso (il "più ateo" dei 4) si definiva "agnostico filosoficamente" e "ateo praticamente", affermando che per lui il Dio cristiano ha lo stesso valore di uno Zeus.

saluti

Certo... la stessa cosa vale anche per me... ma non per determinate persone...
Nemmeno io considero atee Epicuro, Siddhartha, Darwin e Russell.... però sai com'è... al giorno d'oggi si tirano in ballo idee di Epicuro per eliminare il Dio che da la morale, si utilizza l'evoluzione per contrastare il creazionismo legato a Dio, si parla di Russell per quanto riguarda il problema legato ai profilattici vietati da un certo Papa che sembra avere dei contatti diretti con Dio... E non parlo di cosa si dice su Siddhartha, perché è meglio...

Ma se quelle persone non erano atee... perché si utilizzano le loro ipotesi per rafforzare l'ateismo...?

Mistero...


Elia

P.S.: pirata... toglimi una curiosità, se ti chiedessi una lista con su 5 atei al 100%, che nomi mi daresti tu? È solo una mia curiosità...

beh, sicuramente per portare acqua al proprio mulino

si tratta di figure di enorme importanza e intelligenza, è normale che ciascuno le voglia "dal proprio lato".

e tuttavia gli atei (quelli meno estremi) se ne appropriano forse in virtù di un altro motivo:

essi, infatti, pur essendo agnostici (e forse qualcuno credente) volevano semplicemente sottolineare come gli uomini speculassero troppo (e male) circa il divino, che invece è una questione seria (oltre che, probabilmente, inconoscibile)

una lista di 5 atei... mmh...

Diagora di Mileto, Crizia, Protagora
(ok, lo ammetto, ho copiato )

su wikipedia è trattato benino, con la solita possibilità dell'hyperlink


saluti

Ho letto il link suggerito da Jack ma non ho trovato risposte soddisfacenti a sostegno dell’ateismo.
Riporto un piccolo estratto che sembra essere il succo del discorso:
Sul piano filosofico, alcuni atei rifiutano di essere definiti secondo la contrapposizione «Dio esiste / Dio non esiste», e affermano semplicemente di possedere una visione naturalistica del mondo, che rifiuta tutti gli approcci mistici o soprannaturali, relegandoli all'ambito della superstizione e delle credenze: il concetto è esemplificato da questi ultimi con l'asserzione: Non credo in Dio per lo stesso motivo per cui non credo a Babbo Natale o alla Befana.

Ripeto…
Il concetto è esemplificato dagli atei con l’asserzione “Non credo in Dio per lo stesso motivo per cui non credo a Babbo Natale o alla Befana”.

L’esempio non regge perché noi sappiamo benissimo chi è babbo natale e la befana, mentre non sappiamo chi è dio.
Inoltre se paragoniamo dio a babbo natale dobbiamo per forza di cosa ammettere la sua esistenza…perché?
Prendiamo il caso di mio figlio che ha 7 anni. Crede in un babbo natale, dotato di poteri magici, che vola di casa in casa in una slitta trascinata da renne (MIO FIGLIO E’ UN CREDENTE).
Tra un paio d’anni comincerà a dubitare dei poteri magici di babbo natale (MIO FIGLIO DIVENTERA’ AGNOSTICO)
Passa il tempo e scopre che babbo natale è quello scemo di papà (MIO FIGLIO IN QUESTO MOMENTO SARA’ ATEO).
Ma io e mio figlio possiamo dire che babbo natale non esiste? No di certo. Babbo Natale, per come è stato concepito, esiste eccome. E’ sparita solo l’idea di quel babbo natale iniziale fatto in un certo modo.
Pertanto si può essere atei solo di una qualcosa che conosciamo.
Esempio:
So cos’è la bibbia. Non credo nella bibbia perché è stata scritta da persone mortali come me.
Dicono che Cristo abbia trasformato l’acqua in vino. Non ci credo perché nessuna legge naturale potrebbe provare una cosa del genere.

Io stesso mi ritengo ateo del dio cristiano ma fortemente agnostico nel senso di quella religiosità cosmica tanto ben descritta da Einstein.

E’ sufficiente comprendere i limiti della ragione umana, ammirare con stupore e percepire quella sensazione del lato misterioso della vita per nutrire forti sentimenti religiosi.

Presuntuoso chi si definisce ateo. La non esistenza di dio può essere confermata solo attraverso altrettanti poteri divini. Solo dio può affermare la sua non esistenza.

che la completa negazione dell'esistenza di dio sia indimostrabile (almeno ora) è un fatto appurato, quindi -- come più volte è stato ripetuto in altre discussioni -- gli atei non hanno giustificazioni sufficienti per provare la verità della loro tesi. ma non dimentichiamoci che pure i teisti si trovano in questa situazione, caro elia a volte mi sembra che tratti l'irrazionalità atea come una prova per la verità del teista.

ciaociap
epicurus

be', basta mettersi d'accordo sul senso delle parole. se vogliamo parlare (come solitamente si fa, almeno qui in italia) de dio della tradizione occidentale (essere onnipotente, onnisciente, eterno, creatore dell'universo, etc.) allora sappiamo il significato di 'dio', e quindi possiamo discuterne.

Sempre sullo spunto di Epicurus:
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L’ateo fonda tutta la sua credenza sulla possibilità per lui razionalmente plausibile ,anche se non dimostrabile, che dio non esista; egli fa della sua incertezza una incertezza un po’ meno incerta delle altre, come a dire che fra due donne gravide una potrebbe essere meno incinta dell’altra. ….Epicurus fa bene a non dichiararsi sopra simili posizioni (difatti e’ agnostico) perche’ la dignita’ dell’ateo non va ricercata nel fondamento razionale,…nulla di razionale…, la sua dignita’ sta unicamente nella fede e nel cuore di non voler credere a dio.

Saluti