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Vecchio 02-03-2006, 14.08.39   #51
nonimportachi
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Messaggio originale inviato da and1972rea
L’ateo fonda tutta la sua credenza sulla possibilità per lui razionalmente plausibile ,anche se non dimostrabile, che dio non esista......

........la dignita’ dell’ateo non va ricercata nel fondamento razionale,…nulla di razionale…, la sua dignita’ sta unicamente nella fede e nel cuore di non voler credere a dio.

Eppure è veramente strano strano......

proprio non capisco perchè io debba giustificare perchè NON credo in qualcosa....


Carissimerrimo and1972rea, come mi giustifichi il fatto che non credi a Peter Pan? sei in grado di dimostrare l'inesitenza dll'isola che non c'é?

..........se non sei in grado di argomentare sull'inesistenza dell'isola che non c'è, sei proprio un bel fideista! la tua dignità sta unicamente nella fede e nel cuore di non voler credere all'isola che non c'è!

e non venirmi a chiedermi qualche prova dell'esitenza dell'isola che non c'è, non sono io che devo occuprami di questo, sei tu che mi devi dimostrare che non esiste....
nonimportachi is offline  
Vecchio 02-03-2006, 15.30.24   #52
Ish459
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L'avatar di Ish459
 
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Messaggi: 403
Mi attira la discussione così, me è impostata.... "dubbi"... Avere dubbi sembrerebbe (in genere si pensa così) una cosa potenzialmente negativa... vorrebbe dire non solo non essere a conoscenza di qualcosa bensì non avere l'assoluta certezza di una cosa concreta...
Invece apprezzo chi dubita, chi si porge delle domande, perché ha una mente sveglia e un anima che cerca, che cerca in continuazione. Basta non essere dominati dal dubbio, bensì usarlo come arma vincente arrivare a quella sorta di illuminazione che nulla ha di divino... ma che è soltanto il risultato delle nostre costanti sfide personali...
Io non mi porgo l'argomento "Dio" come dubbio, semplicemente perché non ci credo, quindi il dubbio non ce l'ho. Ma mi porgo l'argomento "dio" come dubbio degli altri o come scelta di tanti per risolvere il problema del "dubbio"...
Lo ammetto... è già da molto che ho smesso di farmi domande adolescenziali del tipo "chi sono, da dove vengo, dove vado, che senso ha la vita, ecc..." ma provo una strana avidità per ascoltare le risposte ai dubbi degli altri... religione compressa... È come se cercassi di avvicinarmi a mille anime piuttosto che avvicinarmi ad un solo oggetto divino... beato chi riuscirà a capirmi... Mi piace scovare nel modo in cui l'individuo riesce a trovare quelle risposte che io non cerco (adesso mi limito all'argomento religione) e non cercandole mi permettono di aprire la mia mente, la mia conoscenza alla vera essenza dell'essere umano, che mi interessa molto di più del loro "Dio"...
"Solo gli imbecilli hanno dubbi" diceva qualcuno, Ateo? Poveri di anima piuttosto quelli che credono di vivere nella certezza perché rimarranno lì fermi, senza evolversi, senza crescere, senza domandarsi... Sí, cercare, crescere... senza forse mai arrivare.... (sottolineo quanto hai detto in quel pezzo del tuo scritto).
Ah, parli anche d'amore... chi la certezza anche su questo? Non è questione di sopravvalutarlo, semplicemente è un mattone fondamentale della nostra essenza e... vorremmo sapere di cosa è fatto...
dubbi,dubbi.. domande, domande... non sono per caso le bolliccine della vita?
Ish459 is offline  
Vecchio 02-03-2006, 15.43.54   #53
and1972rea
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Messaggi: 781
per nonimportachi

Tu non devi giustificarti per la tua fede nel nulla, cosi’ come un bimbo non deve giustificare razionalmente la sua fede in Babbo Natale o il suo amore per la propria mamma. Il cuore non deve rendere conto alla ragione…lo sappiamo tutti.

Saluti
and1972rea is offline  
Vecchio 02-03-2006, 15.45.19   #54
maxim
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Citazione:
Messaggio originale inviato da nonimportachi
Eppure è veramente strano strano......

proprio non capisco perchè io debba giustificare perchè NON credo in qualcosa....


Carissimerrimo and1972rea, come mi giustifichi il fatto che non credi a Peter Pan? sei in grado di dimostrare l'inesitenza dll'isola che non c'é?

..........se non sei in grado di argomentare sull'inesistenza dell'isola che non c'è, sei proprio un bel fideista! la tua dignità sta unicamente nella fede e nel cuore di non voler credere all'isola che non c'è!

e non venirmi a chiedermi qualche prova dell'esitenza dell'isola che non c'è, non sono io che devo occuprami di questo, sei tu che mi devi dimostrare che non esiste....

Mi permetto di rispondere io così mi collego anche all'ultimo post di Epicurus.

Se una cosa è "identificabile" e quindi di portata terrena, gli elementi per poterla discutere ci sono.
So che Peter Pan è una favola, un libro, un film e quindi ho quasi la certezza matematica che io non incontrerò mai nella realtà che mi è propria, un Peter Pan volante.
Se qualcuno afferma il contrario lo considero matto.

Il dio occidentale è "identificabile". Le mie esperienze di vita e l'attuale capacità di ragionamento mi porta a pensare che sia improbabile se non impossibile che esista un dio a nostra somiglianza, così identificabile, e che possiede le caratteristiche descritte in quel libro creato da umani che per certi versi tanto assomiglia alla favola di Peter Pan. Poi perchè lui e non Manitù o l'altra miriade di simboli che mente umana ha creato?
Mi ritengo quindi ateo (nella linea graduata tendo a zero) per questi simboli.

Quando parlo di dio (DIO) non intendo qualcosa di identificabile ma tutto ciò che mente umana non può conoscere. Intendo il mistero della vita, quella percezione di immenso che ho nel momento in cui vedo sorgere il sole, il senso (sconosciuto) della vita e migliaia di altre parole che non è possibile scrivere. E' quel qualcosa che si sente o non si sente.

Lasciando quindi perdere le favole di Peter Pan e del dio occidentale (che si possono sempre argomentare) a mio avviso è impossibile dichiararsi atei per quel DIO che ho cercato, molto vagamente, di descrivere nel secondo punto.

maxim is offline  
Vecchio 02-03-2006, 16.54.24   #55
SebastianoTV83
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semplicemente, dovremmo ammettere la nostra fallibilità e dichiarare che con gli strumenti attuali possiamo fondare le nostre posizioni solo su opinioni più o meno arbitrarie.
le divinità della religione si sono comunque dimostrate principalmente delle rappresentazioni, dei sistemi di classificazione di elementi naturali. qui non ci sono dubbi.

abbiamo studiato tali fenomeni, come funzionano. ma continuiamo a non conoscerne l'origine, il senso, il ruolo all'interno dell'universo. perchè? ecco l'unica domanda che non ci possiamo porre e su cui insistiamo, atei, agnostici, credenti, ciascuno convinto di avere la Verità.. abbiamo la Ragione per indagare la realtà ma la verità mi sa che non possiamo raggiungerla.
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Vecchio 02-03-2006, 17.01.13   #56
Elijah
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Citazione:
Messaggio originale inviato da epicurus
Gli atei non hanno giustificazioni sufficienti per provare la verità della loro tesi, ma non dimentichiamoci che pure i teisti si trovano in questa situazione, caro elia
A volte mi sembra che tratti l'irrazionalità atea come una prova per la verità del teista.

No, epic, la verità è un'altra...
La verità è che gli atei esistono solo in quanto arrivano e cercano di confutare e distruggere qualcosa che un'altra persona pensa essere vero, cioè Dio... L'ateo, senza Dio, o meglio senza delle persone che pensano a Dio e lo considerano vero, non potrebbe esistere, in quanto già il termine in sé - a.teo - sta ad indicare una negazione di Dio, quindi di qualcosa di esistente in una certa qual forma... (Reputo impossibile negare qualcosa che non c'è... Sarebbe da manicomio... )
E sai, è proprio questo voler ridicolizzare e distruggere il parere degli altri che non trovo molto gentile da parte degli atei... Che si creino un loro mondo con le loro spiagazioni, senza utilizzare il termine Dio nemmeno negandolo... perché facendosi chiamare atei, il termine Dio continuano ad usarlo nonstante loro non ci credono...
Se gli atei facessero discorsi costruttivi - ci sono persone che non credono nella Bibbia, e che fanno discorsi costruttivi in altre direzioni, ma non si fanno chiamare atei - io non avrei problemi... ma quando arrivano quegli atei che deridono la fede della povera gente, come se fossero degli imbecilli... lo trovo leggermente scorretto e anti fair-play...

Citazione:
Il latte di Dio (da Ferrero, Il segreto dei pesci rossi)

Quando errava nel deserto, un giorno, Mosè incontrò un pastore. Passò tutta la giornata con lui e aiutò a mungere le pecore. All'imbrunire, Mosè vide il pastore che versava un po' di latte migliore in una scodella che poi depose su una pietra poco distante dalla capanna dove si trovavano.
Mosè domandò a che cosa servisse quel latte e il pastore rispose: "È il latte di Dio".
Incuriosito, Mosè gli chiese di spiegarsi. Il pastore gli disse: "Metto sempre da parte il latte migliore e lo offro a Dio".
Mosè sentì il bisogno di correggere la fede ingenua del pastore, e insistette: "E Dio lo beve?".
"Certo!" rispose il pastore.
Mosè cominciò a spiegare che Dio è puro spirito e quindi non può bere latte. Il pastore non gli credeva e Mosè gli suggerì di nascondersi dietro un cespuglio per vedere se Dio sarebbe veramente venuto a vere il suo latte.
Il pastore si nascose appena scese la notte. Al chiarore della luna, vide un volpacchiotto arrivare dal deserto trotterellando. Dopo aver guardato a destra e a sinistra, l'animale si buttò sul latte che lappò golosamente. Poi sparì di nuovo nel deserto.
Il giorno dopo, Mosè vide il pastore triste. "Qualcosa non va?" gli chiese.
"Avevi ragione tu" gemette. "Dio è puro spirito e non vuole il mio latte!".
Sbalordito, Mosè esclamò: "Dovresti essere contento. Adesso sai qualcosa di più su Dio rispetto a qualche giorno fa".
"Sì" ammise il pastore. "Ma la sola cosa che avevo per mostrargli il mio amore mi è stata tolta".
Mosè comprese. Si ritirò in solitudine e cominciò a pregare con tutte le sue forze. Nel corso della notte, Dio gli apparve e gli disse:
"Mosè, hai sbagliato. È vero che sono puro spirito, ma accettavo con piacere il latte offerto dal pastore, in segno del suo amore; però, dal momento che non avevo bisogno del suo latte, lo dividevo con quel volpacchiotto che ne è goloso".

Ci sono uomini che si credono molto sapienti e deridono la fede dei semplici e delle "vecchiette".
Dobbiamo ricordare sempre la gioiosa preghiera di Gesù:
"Io ti rendo lode, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e agli intelligenti, e le hai rivelate ai piccoli. Sì, Padre, perché così ti è piaciuto."


Questa storiella non rivela di certo delle verità oscure o scoinvolgenti, ma sta solo ad indicare come in diversi casi, distruggendo delle credenze semplici, ingenue, ma costruttive degli altri, si peggiorano le cose piuttosto che migliorarle... e che anzi, sarebbe sempre opportuno partire dal credo che una persona ha, per poi ricavarne fuori ciò che conta nella vita...

Per chi fosse interessato, passo qua anche un link concernente Gandhi e le religioni... Un modo di vedere le cose che io ammiro...

L’essenza del vero insegnamento religioso consiste nell’idea che si debba servire e aiutare tutti. È piuttosto facile essere amichevoli con gli amici. La religione vera sta nell’aiutare chi ti considera un nemico. L’altra è ben poca cosa. Gandhi

http://www.nonsiamosoli.org/Nss4_art..._religioni.htm

E sempre dallo stesso sito, ecco qua qualcosa legato al significato di religione...

Chi è religioso, indipendentemente dalla fede che professa o non professa, sente nel suo cuore la meraviglia davanti al Cosmo, alla Natura, all’essere umano e ad ogni cosa creata. Sente di essere profondamente unito a questa meraviglia, è capace di commuoversi e di ringraziare per la vita, per il semplice fatto di vivere. Chi è religioso sente il bisogno di amare e partecipare attivamente alla vita, vuole comprenderla e comprendere se stesso.

http://www.nonsiamosoli.org/Nss4_art..._religione.htm

Non metto in dubbio che anche un'ateo possa provare le stesse cose... ma l'ateo ha rispetto delle religioni nonostante tutti i loro difetti?


Elia

Ultima modifica di Elijah : 02-03-2006 alle ore 17.12.49.
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Vecchio 02-03-2006, 17.19.12   #57
SebastianoTV83
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non sono d'accordo.. è come affermare che l'ateo non ha l'anima perché non crede in Dio. l'anima ce l'ha comunque. e sente comunque l'unione con il mondo, la gratitudine, il mistero della vita. lo interpreta diversamente da un credente però.
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Vecchio 02-03-2006, 17.34.31   #58
Elijah
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Messaggio originale inviato da SebastianoTV83
Non sono d'accordo.. è come affermare che l'ateo non ha l'anima perché non crede in Dio. L'anima ce l'ha comunque, e sente comunque l'unione con il mondo, la gratitudine, il mistero della vita. Lo interpreta diversamente da un credente però.


Ehm...
Citazione:
Io scrissi pochi minuti fa...
Non metto in dubbio che anche un'ateo possa provare le stesse cose...

Che tradotto sta a significare: su questa terra siamo tutti uguali... di conseguenza tutti dovrebbero provare quel senso di meraviglia di fronte al mondo...
Ma curiosa è l'osservazione fatta da alcuni teisti durante alcuni dibattiti tra atei&teisti... Gli atei hanno al centro del loro credo cosa? Immagino la materia, la chimica, la biologia, la scienza, ecc.
E i sentimenti, cosa sono per un ateo coerente con le teorie atee?
Semplici mutamenti chimici...
Ammazza che bella visione del mondo...
E le emozioni, che fine hanno fatto?
L'Amore, cos'è per un ateo?
E il male?
L'ateismo vero che visione ha del mondo che ci circonda?


Elia
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Vecchio 02-03-2006, 18.11.42   #59
Ateo
Non lo so...o forse si...
 
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Elia, se uno nega al 100% l'esistenza di dio non vuol dire che nega tutto il resto. Egli è soltanto una persona che ha il buon senso di non credre alle favole. Perchè la serenità sta nei sogni, ma la felicità sta nella realtà. Comunque io rispetto le opinioni di tutti, tranne quelle dei cattolici. Un vero ateo non capirà mai un vero credente, e viceversa. Un ateo vero ama, un ateo vero si fa domande, un ateo vero è felice di esistere, perchè se così non fosse cadrebbe come i deboli nella "trappola dio". Ci vuole coraggio a essere atei nel cuore, ma se ci riesci sei sicuramente felice. Con l'evoluzione dell'intelligenza umana l'ateismo si diffonderà, senza bisogno di illusionisti portavoce.
Ateo is offline  
Vecchio 02-03-2006, 18.17.21   #60
nonimportachi
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Messaggio originale inviato da maxim
.....Quando parlo di dio (DIO) non intendo qualcosa di identificabile ma tutto ciò che mente umana non può conoscere......

Ciò che non è identificabile e che mente umana non può conoscere, è proprio tutto ciò che non esiste.

L'esistenza è una proprietà intrinseca di ciò che esiste? .....oppure è solo una parola con cui identificare ciò che è umanamente riscontrabile ?


......a mio avviso è impossibile dichiararsi atei per quel DIO

a mio avviso è invece impossibile che sia esistente ciò che per definizione non è identificabile.
nonimportachi is offline  

 



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