ATTENZIONE Forum in modalità solo lettura Nuovo forum di Riflessioni.it >>> LOGOS |
20-10-2005, 13.29.21 | #53 | |
like nonsoche in rain...
Data registrazione: 22-09-2005
Messaggi: 1,770
|
Re: Re: Re: automonitoraggio non implica autocoscienza
Citazione:
Ultima modifica di nexus6 : 20-10-2005 alle ore 13.42.27. |
|
20-10-2005, 14.45.40 | #54 |
Moderatore
Data registrazione: 18-05-2004
Messaggi: 2,725
|
nexus, le regolarità naturali possono essere chiamate 'necessità' solo in senso lato, in modo più morbido, infatti nulla ci assicura - proprio come sostenne Hume - che tali regolarità si presentino anche in futuro (anche se crederlo è ragionevole).
Ma qui il fatto è che rubin non vede necessario che da un sistema enormemente complesso, in grado di elaborare un'infinità di informazioni (e prendendo come input persino gli stati interni di sè, ovviamente con i dovuti limiti per evitare una ricorsività impossibile) e che crea un fittissimo reticolo interconnesso di atteggiamenti proposizionali, diventi una mente autoconsapevole di sè. E io gli ho risposto: non è (logicamente) necessario, ma nulla in natura lo è; eventualmente potremo dire che questa è una regolarità che la natura ci presenta. |
20-10-2005, 15.34.06 | #55 |
può anche essere...
Data registrazione: 11-09-2002
Messaggi: 2,053
|
Esatto, non ne capiamo la necessità, ossia la causa che determina questo fenomeno dell'autocoscienza. Una causa che siamo darwinisticamente portati a identificare con un bisogno, quello di sopravvivenza. Un organismo complessissimo come quello che abbiamo descritto potrebbe sopravvivere benissimo senza autocoscienza.
Ma in effetti non è detto che la causa necessaria che non vediamo non esista. E nemmeno che qualcosa possa esistere solo avendo una causa, e tantomeno una causa come quella darwiniana, o sbaglio? |
20-10-2005, 15.51.57 | #56 | |
può anche essere...
Data registrazione: 11-09-2002
Messaggi: 2,053
|
Citazione:
Nel nostro linguaggio definiamo l'autocoscienza come la consapevolezza che un'io\identità ha di sè. Quindi dire che l'autocoscienza implica un io autocosciente è una..come si chiama..beh, diciamo ripetizione. Ma il problema è sapere da dove proviene questa identità autocosciente, perchè sembra veramente superflua! Infatti un organismo potrebbe esistere benissimo senza quell'identità, un'organismo con un cervello complesso e creativo capace di automonitoraggio: come un robot dotato di sensori nel corpo, ognuno dei quali è collegato tramite cavi elettrici, lungo cui scorrono segnali, ad una mappa neurale collocata nell'hardware cerebrale del robot, cioè ad una specie di disegno del corpo del robot inciso nel suo cervello, composto dalla zona dei piedi delle gambe del braccio e così via, zone che si attivano in risposta ai segnali inviati dal vero piede del corpo, braccio eccetera. Così se il robot resta incastrato col piede in una grata, i sensori spediscono un messaggio al piede del disegnino, che a sua volta attiva un repertorio di "idee-soluzioni" connesse al problema rilevato, ad esempio, sforza il piede e vedi se riesci a disincastrarlo, oppure attiva la fiamma ossidrica che hai installata nell'indice per sciogliere il tombino eccetera.. sceglie quella che sembra la migliore idea e procede nella sua corsa alla sopravvivenza. Ma senza bisogno che al suo interno ci sia un "qualcuno" che senta di avere un piede incastrato, che si irriti per questo eccetera. |
|
20-10-2005, 15.52.35 | #57 |
Moderatore
Data registrazione: 18-05-2004
Messaggi: 2,725
|
rubin, il fatto è che di cause primitive e necessarie in nature non esistono e prima o poi ti devi fermare.
(siamo sulla terra) cade il bicchiere dal tavolo; xkè --> è stato spingo e ha perso l'appoggio del tavolo, xkè un oggetto senza appoggio cade? E qui dobbiamo fermaci (evito di addentrarmi nella teoria dello spazio-tempo curvo) e dato che non siamo capaci di proseguire allora diciamo che siamo di fronte ad una regolarità naturale, o legge naturale. Poi, magari nel futuro, la nostra spiegazione avanzerà ma dovremo fermarci ugualmente in un altro punto: ugni legge di natura, quindi, rappresenta un punto oltre al quale non riusciamo a spiegare. Così anche nel caso dell'autocoscienza non riusciamo a spiegare perchè da una sistuazione A si ha che un essere sia autocosciente; la situazione A non è certo necessaria per far si che un essere sia autocosciente, ma tutto è normale, infatti non è neppure necessario che il bicchiere cada se non ha un appoggio. |
20-10-2005, 15.57.27 | #58 |
può anche essere...
Data registrazione: 11-09-2002
Messaggi: 2,053
|
Già.
Oppure bisognerebbe ripercorrere a ritroso la catena di cause fino a giungere ad un dio che ha creato in questo modo il mondo.. perchè..? Perchè è il migliore dei mondi possibili, e dio agisce nel miglior modo possibile perchè perfetto. E perchè è perfetto? Perchè è dio! |
21-10-2005, 11.02.19 | #60 |
like nonsoche in rain...
Data registrazione: 22-09-2005
Messaggi: 1,770
|
Sono d'accordo con quanto afferma Hume, ma comunque le leggi di natura non possono vedersi come espressioni di necessità? Come farei ora a scrivere davanti al PC?
Ho capito che nulla ci può assicurare che le regolarità si presentino in futuro, questo dovrebbe essere chiaro... ma è un dato di fatto che si ripresentano con una regolarità straordinaria; ora questo non può essere un caso..., ma potrebbe essere espressione di necessità sottostanti. Ultima modifica di nexus6 : 21-10-2005 alle ore 11.13.55. |