Citazione:
Messaggio originale inviato da Catharsis
Una cosa è l'essenza, ciò che esiste, la realtà; ed una cosa sono le proiezioni che ci appiccichiamo sopra, la fantasia.
In linea di massima esistono esistenze buie ed esistenze luminose e rari casi di esistenze e basta.
E cmq un essere si rende conto di esistere quando si accorge di non essere finto ...sempre se non lo è, finto; sempre se la sua non è veramente una falsa esistenza... perciò...
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Ciao Catharsis, prima di tutto mi affianco ad un'osservazione fatta da Gest 0 - però non vorrei sbagliarmi, magari Gest 0 non voleva sostenere ciò - nei tuoi confronti. Parlando di cose che esistono e basta (senza interpretazioni di sorta) mi sembra che tu stia tirando in ballo il noumeno kantiano, ma questo concetto è altamente problematico e - io credo - in ultima analisi contraddittorio o confuso.
La mia seconda osservazione è una critica a quello che dici quando scrivi:
"un essere si rende conto di esistere quando si accorge di non essere finto ...sempre se non lo è, finto; sempre se la sua non è veramente una falsa esistenza"
Mi sembra che quello che scrivi sia una gran confusione. Cosa vorrebbe dire che un essere finto si rende conto di non esistere quando ... ?
Inoltre:
Cosa significa 'essere finto'? E' semplicemente sinonimo di 'essere non esistente'? Ma se è così a che pro introdurre questa nuova espressione? E soprattutto se alla domanda "come si fa a capire se si esiste?" (che già non ha senso) si risponde - come tu fai - "Basta guardare se si è falsi o meno", se le due espressioni sono sinonimi, non hai assolutamente risposto alla domanda.
epicurus