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04-01-2016, 20.34.59 | #82 | |
Moderatore
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Riferimento: Il tramonto della metafisica
Citazione:
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05-01-2016, 09.08.17 | #83 | |||
Ospite abituale
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Riferimento: Il tramonto della metafisica
Citazione:
Non sono d' accordo: già nella fisica newtoniana gli effetti gravitazionali della causa costituita dalla massa di un corpo si esercitavano immediatamente, istantaneamente e non a distanza di tempo finito. E nella fisica moderna (o per meglio dire novecentesca) così é nel caso dell' entanglement quantistico. * * * * * * * * * * * * * * * * * * * E la simultaneità é del tutto spiegabile nei termini propri delle spiegazioni scientifiche (applicabili alla realtà naturale; ovviamente non in quelli finalistici che sono sensatamente applicabili solo alle attività coscienti e intenzionali, ad esempio e per lo meno umane). Citazione:
Infatti in questo Einstein sbagliava (non a proposito della relatività, ma dell' entanglement quantistico, peraltro scoperto dopo la sua morte). * * * * * * * * * * * * * * EPR presentarono il loro esperimento mentale ben prima della teorizzazione da parte di Bell dell' azione a distanza e della sua ulteriormente successiva conferma sperimentale, allo scopo di sostenere l' ipotesi delle "variabili nascoste" contro l' interpretazione -ontologica- di Copenhagen dell' indeterminismo quantistico, per un' interpretazione gnoseologica o epistemica. Citazione:
Di EPR fu smentito l' assunto della località o non azione a distanza, ma non quello (dell' ammissibilità) delle variabili nascoste e del carattere gnoseologico o epistemico dell' indeterminazione quantistica. A mio modestissimo (criticabilissimo ovviamente, ma del tutto lecito) parere Bohm subì un' involuzione misticheggiante e irrazionalistica nella seconda parte della sua vita, allorché aderì all' “olismo e affini” (mi scuso per l' approssimazione di questa espressione, che non vuole essere irrispettosa); personalmente sono un grande ammiratore del “primo Bohm, quello razionalista” (spericolata definizione mia personale). Il non si curarsi delle implicazioni di significato, ma considerare solo gli aspetti matematico funzionali dei modelli é a mio avviso l' atteggiamento sostanzialmente (vetero-) positivista oggi purtroppo dominante; e presente anche in Heisenberg e Bohr (che é uno dei motivi per i quali, credo del tutto lecitamente, anche se com' é ovvio discutibilmete, mi permetto di ritenerli ottimi scienziati ma, contrariamente ad Einstein, e, per esempio, a Schroeddinger, pessimi filosofi irrazionalisti). Concordo che comunque è del tutto razionale ammettere (anzi, a mio avviso "pretendere", "rivendicare"!) che la ragione ha dei limiti oltre ai quali la spiegazione razionale (e quindi completamente deterministica) non va. Tuttavia non credo ciò riguardi il mondo fisico (materiale – maturale, per importanti aspetti identificabile con la cartesiana res extensa), bensì il mondo mentale (la res cogitans). |
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05-01-2016, 11.28.53 | #84 | |
Moderatore
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Riferimento: Il tramonto della metafisica
Citazione:
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05-01-2016, 13.03.46 | #85 | |||
Ospite abituale
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Riferimento: Il tramonto della metafisica
Citazione:
Come no? La gravità newtoniana é causa istantanea dell' attrazione fra corpi massivi. Solo se pregiudizialmente si assume che il principio di causa ed effetto debba per forza comportare uno sfasamento temporale si può pensare che non abbia nulla a che fare con esso. Citazione:
E allora si tratta evidentemente di relazioni (di causa-effetto) istantanee, se "coinvolgano immediatamente fra loro e nel loro insieme tutti i fenomeni che riusciamo a percepire". Per parte mia ritengo reciprocamente discernibili (razionalmente) i fenomeni che percepiamo e le interazioni fra di essi. Citazione:
Non ritengo vera la teoria cosmologica conformistica (ma non unanimemente accettata). Tutti gli eventi naturali sono ovviamente reciprocamente correlati, ma discernibili razionalmente. |
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05-01-2016, 23.31.13 | #86 | |
Moderatore
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Riferimento: Il tramonto della metafisica
Citazione:
Affermare che la gravità è causa dell'attrazione di corpi massivi, è come affermare che l' amore è causa del sentimento attrattivo di amanti innamorati...assai poetico, ma tautologico. |
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06-01-2016, 07.02.00 | #87 | |
Ospite abituale
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Riferimento: Il tramonto della metafisica
Citazione:
Affermare che la forza di gravità (newtoniana) é la causa istantanea dell' attrazione fra corpi massivi non é tautologico come affermare che l' amore è la causa del sentimento attrattivo di amanti innamorati, bensì (mutatis mutandis: in buona parte res cogitans in questo caso, solo res extensa in quello!) che l' amore o sentimento attrattivo é (non affatto tautologicamente) causa di molti fatti: desideri, preoccupazioni, momenti di felicità, dichiarazioni, regali, di un' ampia gamma di rapporti intimi (dal quasi unicamente platonico al prevalentemente carnale), gelosie, ecc., ecc. , ecc.. Infatti gli effetti istantanei della forza di gravità (newtoniana) vanno dalle cadute delle mele mature, alle traiettorie dei proiettili di artiglieri, ai moti dei pendoli, alle maree, agli spostamenti dei gas e dell' acqua allo stato liquido nell' atmosfera e conseguenti variegatissimi fenomeni meteorologici, ai moti planetari, a quelli stellari, ecc., ecc, ecc. |
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06-01-2016, 19.24.00 | #88 | |
Moderatore
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Riferimento: Il tramonto della metafisica
Citazione:
Evidentemente ,non posso concordare su quasi nulla , però devo ammettere che il concetto di Amore racchiude in sé molte analogie rispetto al concetto junghiano di sincronicita', e molteplici incompatibilità con quello di causa ed effetto; il primo, infatti, si discosta dal concetto fisico di sincronismo proprio perché esso congiunge eventi che avvengono sincronicamente non casualmente e in modo non statisticamente prevedibile , e non fisicamente spiegabile. Allo stesso modo, anche in natura hanno luogo eventi statisticamente non spiegabili, ma che , nonostante la fisica statistica, non avvengono casualmente ( vedi l'esperimento mentale della mitragliatrice di Dirac). |
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07-01-2016, 08.03.06 | #89 | |
Ospite abituale
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Riferimento: Il tramonto della metafisica
Citazione:
Anche a me il disaccordo pare pressocché completo, dal momento che per me: a) il concetto di causalità fisica é compatibilissimo con quello di sincronicità (esempi: nella fisica newniana gli effetti gravitazionali; nella fisica odierna l' entanglement quantistico); b) gli eventi fisici non sono casuali ma avvengono ordinatamente secondo regolarità o leggi universali e costanti, se la conoscenza scientifica é vera (il che é indimostrabile: Hume!); ordine e regolarità che ritengo siano di tipo deterministico-meccanicistico (ontologico; anche se in parte conoscibili -sul piano gnoseologioco o epistemico- in linea di pricipio solo probabilisticamente-statisticamente), ma che per lo meno devono necessariamente essere ammesse essere di tipo probabilistico-statistico (sul piano ontologico) per poter ammettere la conoscibilità scientifica della realtà naturale - materiale; c) gli eventi fisici sono statisticamete prevedibili e spiegabili in linea di principio (infatti non avvengono casualmente; e solo su questo mi pare di concordare). |
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07-01-2016, 14.25.59 | #90 | |
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Riferimento: Il tramonto della metafisica
Scusate l'intromissione, ma il punto b) elencato qui sopra da Sgiombo mi lascia perplesso.
Vi si dice infatti: Citazione:
Certo, si potrebbe dire che "la conoscenza scientifica è vera" ha piuttosto la valenza di una di quelle cause finali di cui si parlava prima con Sgiombo, ossia uno scopo, (e, come tutti gli scopi, non sottoponibile a un giudizio di verità oggettiva), ossia un progetto della volontà che deve progettare una realtà deterministicamente ordinata per realizzarsi. Quindi la frase significa: la volontà progettuale di una conoscenza scientifica (deterministica) vera deve implicare che (tutti) gli eventi fisici avvengano in modo regolarmente ordinato da leggi universali, escludendo ogni altro caso che possa verificarsi. Il problema è che se la mettiamo così, ossia se la regolarità ordinata secondo leggi universali è l'effetto di uno scopo progettualmente stabilito (al quale Sgiombo sente di aderire, ma al quale altri possono anche non aderire), essa non sembra proprio per nulla deterministicamente fondata. |
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