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26-11-2015, 20.15.27 | #54 | |
Moderatore
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Riferimento: Il tramonto della metafisica
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27-11-2015, 08.06.44 | #55 | |
Ospite abituale
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Messaggi: 1,234
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Riferimento: Il tramonto della metafisica
Citazione:
No, scusa, secondo me la particella di cui parli, "invisibile, mai vista né [direttamente, N.d.R.] sperimentata fenomenicamente" non esiste realmente "solo in quanto razionalmente esiste", bensì può pensarsi veracemente che esista realmente solo in quanto questa tesi sia suggerita da (compatibile con) precedenti osservazioni empiriche della natura (anche se non direttamente della particella in questione) e in quanto consenta di ipotizzare e praticare osservazioni empiriche della natura in grado di confermarla o falsificarla (non direttamente l' esistenza della particella, ma comunque indirettamente, attraverso la verifica o falsificazione della teoria includente l' esistenza reale della particella stessa). In caso di falsificazione della teoria esiste solo il pensiero della particella, ma non può veracemente pensarsi che esista realmente la particella stessa. |
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27-11-2015, 19.59.53 | #56 | |
Nuovo ospite
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Riferimento: Il tramonto della metafisica
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27-11-2015, 23.20.09 | #57 | |
Moderatore
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Riferimento: Il tramonto della metafisica
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Ultima modifica di and1972rea : 28-11-2015 alle ore 13.23.59. |
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28-11-2015, 18.19.38 | #58 | ||
Ospite abituale
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Riferimento: Il tramonto della metafisica
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Se così fosse osserverei (realmente; non : mi piacerebbe che...) continuamente donne bellissime disposte ad accontentarmi in ogni mio desiderio. Ma purtroppo così non é (peraltro mi so accontentare di ciò che la vita mi da, e di conseguenza mi sento ugualmente felice). Citazione:
Se osserviamo realmente ciò che osserviamo é perché osserviamo realmente ciò che é reale (come "contenuto dell' osservazione") come che sia, e non perché si tratterebbe per forza, sempre, unicamente di un dato razionale: se ciò che realmente osservo (sento, avverto) é un ragionamento (per esempio la dimostrazione di un teorema della geometria), allora si tratta di un dato razionale o una serie di dati razionali; se é un sentimento (per esempio gioia di vivere), allora si tratta di un sentimento; se é una fantasia (per esempio una favola che mi sto inventando), allora si tratta di una fantasia; se si tratta di un dato empirico naturale materiale (per esempio l' attuale visione dello schermo del computer) allora si tratta di un dato empirico naturale materiale; ecc., ecc.,ecc. E tutte queste sensazioni fenomeniche possono accadere e spesso di fatto accadono anche senza che accada (-no le ulteriori sensazioni fenomeniche costituenti) la consapevolezza dell' accadere di esse (per esempio quasi mai mentre vedo lo schermo del computer penso: "sto vedendo lo schermo del computer"). E se contraddittoriamente pensassi: "sto vedendo lo schermo del computer e inoltre non lo sto vedendo) continuerei ugualmente a vedere realmente lo schermo del computer: il dato empirico continuerebbe ad essere realissimo alla faccia del mio irrazionalistico pensare autocontraddittoriamente. Falsificazione delle tua ultima affermazione attraverso un' esempio reale di produzione da parte della ragione di una proposizione razionalissima (nessuna contraddizione o assurdità nel suo ambito: solo falsità, ovvero contrarietà al reale) che ovviamente in quanto proposizione (pensiero) é reale, ma il cui contenuto non é affatto reale: "in questo momento una turba di donne bellissime si sta accalcando, sgomitando forsennatamente, alla mia porta per potermi accontentare in ogni mio desiderio" (ma non prendetemi per un maniaco sessuale o per un sessualmente insoddisfatto: sto solo facendo dell' autoironia!). D' altra parte il monte Bianco (come tantissime altre cose) era realissimo anche prima della comparsa dell' umanità, allorché nessuno poteva "razionalmente concepirlo"; e altrettanto reali sono chissà quante altre montagne su pianeti diversi dal nostro e disabitati, montagne che dunque non saranno mai oggetto del pensiero di nessuno, che nessuno mai "concepirà razionalmente". Ultima modifica di sgiombo : 28-11-2015 alle ore 21.57.15. |
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29-11-2015, 10.30.13 | #59 | |
Moderatore
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Riferimento: Il tramonto della metafisica
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29-11-2015, 15.42.41 | #60 | |
Ospite abituale
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Riferimento: Il tramonto della metafisica
Citazione:
Allora dobbiamo intenderci su cosa intendiamo per "razionale". Non credo si possa intendere un sinonimo di "reale" perché altrimenti l' affermazione di Hegel e tua per la quale "tutto ciò che é razionale é reale e tutto ciò che é reale é razionale" si ridurrebbe a una banalissima tautologia. Secondo me é reale ciò che é logicamente corretto, non contraddittorio. In questo senso la famosa calca di donne bellissime alla mia porta é certamente poco o punto realistica (oltre che per nulla affatto reale), ma comunque del tutto razionale: sarebbe casomai irrazionale (il concetto di) una calca di donne bellissime e inoltre bruttissime, o vogliosissime e anche "che se la tirano tantissimo", oppure una calca presente e anche assente (davanti alla porta). Beh mentre osservo il monte Bianco e penso al fatto di osservare il monte Bianco non sono affatto il monte Bianco, bensì Sgiombo. La tua motivazione dell' affermazione che sarei il monte Bianco (mentre lo guardo e ci penso), "poiché il Razionale è il Reale" è una petizione di principio: che il razionale è il reale (preferisco evitare sobriamente le maiuscole) é appunto ciò che dovresti dimostrare con questo ragionamento, e dunque non puoi presupporlo pretendendo di "dedurlo da se stesso" E anche ammesso e non concesso che (per assurdo!) mentre guardo il e penso al monte Bianco fossi il monte Bianco, razionalmente ha (avrebbe) perfettamente senso affermare che ora sarei quel monte, mentre ieri o domani (nel senso di "in passato o in futuro"; quando guardavo e pensavo o guarderò e penserò ad altro, o magari non c' ero ancora o non ci sarò più, o addirittura non c' era ancora o non ci sarà più nemmeno il monte Bianco steso) non lo sarò più, mentre non é affatto vero che avrebbe invece senso dire che ieri, oggi e domani (cioé anche nel passato e nel futuro; anche in assenza mia e magari pure del monte Bianco) continuerò ad essere quel monte (alla faccia del razionalismo: queste sono irrazionalistissime autocontraddizioni!). Inoltre non sono affetto da delirio di grandezza (anzi: di immensità!) per pensare di essere "tutto ciò che è Reale". Inoltre mi sembra un' ulteriore patente contraddizione (più o meno l' esatto contrario di "ciò che é razionale"!) l' affermazione che (reale e dunque) razionale sarebbe tutto ciò che "è razionalmente comprensibile, o non ancora compreso o non razionalmente comprensibile dall' Uomo [evidenziazione in grassetto mia]". Sentimenti contrastanti (come per esempio amore-odio) sono talmente all' ordine del giorno da essere quasi diventati luoghi comuni letterari (perfino di bassa lega: da fiction televisive!): quante volte vorrei mangiare quantità enormi di gustosissimi ciccioli o di cioccolatini, ma contemporaneamente vorrei che la mia colesterolemia o la mia glicemia non aumentassero troppo per poter coltivare la fondata speranza di vivere più a lungo (anche per poter ...mangiare pure in futuro altri ciccioli e altri cioccolatini)! Almeno su una tua affermazione sono d' accordo (a parte l' uso delle maiuscole): non si può razionalmente (né realisticamente, per tua soddisfazione!) affermare che l' uomo abbia in sé il monopolio della ragione, e soprattutto che possa padroneggiare in modo assoluto lo strumento dell'intelletto: in natura nulla é assoluto! |
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