ATTENZIONE Forum in modalità solo lettura Nuovo forum di Riflessioni.it >>> LOGOS |
07-03-2009, 17.15.02 | #35 |
Ospite abituale
Data registrazione: 28-12-2007
Messaggi: 52
|
Riferimento: riflessioni sul "femminile"
Beh, ahimè, non so chi o cosa citare, nè da dove cominciare, ehm . E' tutto molto interessante per essere la solita pi**a mentale sui ruoli ultradefiniti (la cultura deriva dalla natura, non viceversa, sì, però ci possiamo anche reinventare) ritornano i clichè simpatici dei valori che apparterrebbero alla donna ed all'uomo ed alla donna che quanto assertiva, cinica o aggressiva scimmiotterbbe l'uomo. Non so, a meno che non si stia consapevolmente parlando di archetipi questo svilisce sia il maschile che il femminile. Ogni tanto voi dite che sono archetipi a volte affondate nell'assoluto. Chi legga qui e magari diventa misogino a leggere certe cose si levi la scusa, le donne genio comunque esistono, (si pensi alla Montalcini od alle astrofisiche, giusto per fare un esempio) anche le filosofe, si pensi che c'è una vera e propria riunione e ogni tanto ne invitano in TV. Poi certe donne sono indubbiamente retrive e vigliacche nel ferire certi uomini e preferire i bastardi. Infatti è una grande scempiaggine che gli uomini tranquilli siano meno brillanti o interessanti. Ora, non credo che siate tutti single qui, bè, chi non lo è spero non sia o si senta bastardo.
Non penso che la manager cinica scimmiotti l'uomo più di tanto, o l'avrebbe fatto anche la regina Elisabetta I? Tanto l'uomo ha trasposto l'istinto alla lotta per la vita al concetto di leadership aziendale tanto l'ha fatto la donna. D'altronde talvolta la natura "sbaglia" anche evoluzionisticamente, per retaggio biologico ,infatti, siamo portati all'incesto, ma con la cultura derivante credo dalla nostra esperienza empirica, l'abbiamo scartato in quanto inefficiente, la stessa cosa può essere capitate alle donna, ma molto prima del secolo scorso, anche se con casi più sporadici. Al di la di tutto, però condivido in pieno quanto lo strafottente ed il "bastardo" sia solo una figura mitizzata come forte, invero repressa affettivamente ed insicura del proprio valore (pensa che sennò gli cadano le palle??), ma non per questo è colpa tutta delle donne che lo selezionano, e il mito proviene molto più dall'alto, secondo me. Comunque anch'io mi incavolo quando sento quella storia delle donne emancipate come più aggressive e dell'uomo non all'altezza, perchè se si tratta di essere riconosciute come persone, giudicabili come tali, e come indipendenti, rispettate, riconosciute come pari etc. sono d'accordo, non capisco cosa dovrei temere. Ma, se come ha detto Franco, si tratta di pretendere di più, come più solti più potere, più prestigio o riverenza , beh questo è quanto di più patetico e lontano dall'emancipazione, ma di che emancipazione si andrebbe cianciando? Di cosa parlano quegli articoletti equivoci... ? Ovviamente, per fortuna, c'è anche quella vera. |
16-03-2009, 11.26.15 | #36 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 01-04-2004
Messaggi: 1,006
|
Riferimento: riflessioni sul "femminile"
Citazione:
gentile AntOne ... veramente “maschile” e “femminile” si stanno uniformando, nel linguaggio e nelle tendenze di pensiero. Ma suppongo tua sia una ragazza ho parlato a lungo dell'amore e non solo qui. A nome di precise esperienze, confidenze e vissuti non solo teorici; spero fuori da improvvisazioni e condizionamenti pregiudiziali come spesso avviene, essendo rimasto, almeno nelle intenzioni, equidistante da “femminismo” e “maschilismo”, sia pure che i concetti storici mutino e si crei un po' di caos. Dedico ancora questo post a te come a tutte le donne. Amore è condivise emozioni Solo chi ha imparato ad esaltare la vita emotiva ama e si migliora per poter migliorare l'altro in un divenire reciproco. E' tradire l'amato anche il non coinvolgerlo in altre vitali situazioni di gioco, intelletto, cultura, relegati in un asfittico “noi di coppia; senza la redenzione di una reciproca crescita di mente e di cuore. Secondo molte donne l'uomo in genere si comporta “come se” amasse, incapace d'altro e più profondo sentire. Per educazione socio-familiare dev'essere freddo e impoetico e di scarne e sbrigative parole, se in coppia stabile; prive di un'autentica intimità profonda e confidenziale. E' una spina per le donne di ogni età, fino alla depressione e allo sfogo compensatorio presso un terapeuta; sempre che sia capace di ascolto. Il maschio della tradizione difficilmente riesce , o ambisce, ad autorealizzarsi in un amore totalizzante. Eppure da tale maschia mediocrità molte donne, loro malgrado sono attratte. Ma quando un spregevole s'insedia nel loro immaginario è tragedia, più che mai attuale conferma delle violenze alle donne in seno alla famiglia. L'uomo certamente può soffrire per un abbandono o per una ferita narcisistica, pure e comunque sempre una perdita, o per uno smacco al suo amor proprio, anche alla fine di un amore senza amore. Conta possedere un bagaglio di parole dialogiche e non vacue? Oggi non molto, anzi può essere controproducente essere diversi dalla gran massa, essendo la scintilla amorosa spesso determinata da condizionamenti socio- culturali e non da effettive doti dell'amato. Tuttavia aprendo la bocca fatalmente ci si rivela, oltre le apparenze: ovviamente se dall'altra parte si vuole veramente sentire e vedere, essendo la peculiarità dell'amore soprattutto la visionarietà. L'amore vive d'immaginario, come online, dove il corpo viene sublimato nel simbolo. Chi è nulla, o si crede tale, potrebbe recitare altro da sé, svelandosi ad occhi critici; chi ha raggiunto una propria individuale identità la difende ed esprime, la scopre lui stesso e la arricchisce in permanenza, essendo se stesso, in ogni relazione proficua e a qualsiasi età. A volte basta sentirsi compresi anche se non si esce dalla fantasia. |
|
19-03-2009, 01.33.55 | #37 | ||
Ospite abituale
Data registrazione: 28-12-2007
Messaggi: 52
|
Riferimento: riflessioni sul "femminile"
Citazione:
Te ne do atto, molte, purtroppo lo sono. E sono nemiche di loro stesse e dell'emancipazione. Talvolta si rimane troppo legati all'animalità, all'idea che bastardo voglia dire protettivo. Che la donna ora sia (o dovrebbe essere) indipendente come l'uomo ce lo si dimentica allegramente. Ma ciò è squallido perchè sembra legato ad'una inconscia convenienza naturalista. Secondo me invece ci si dovrebbe amare con più leggerezza, senza con ciò intendere scazzo o disimpegno. Però talvolta anche l'uomo cerca la stron.za, una che magari vuole fare solo una notte ma lui si aspettava di più, talvolta nemmeno quello: se la tira e basta. Non è intelligente, ma la natura gli dice che ha le curve giuste per la riproduzione, e lui non pretende altro, non cerca altre garanzie su cui basare la sua selezione. Per fortuna, però, in entrambi i casi parliamo in generale. Troppo spesso l'etologia ha il sopravvento ahimè. Citazione:
Ahimè gli umani tendono ad essere masochisti e controproducenti nel selezionarsi. Certo da fastidio se ad assortirsi con certi elementi siano donne affermate, autonome, ed indipendenti, (e via pregiando, insomma ci siamo capiti )però teniamo anche conto che purtroppo non sempre la gente si rivela subito per quello che è, quindi qui il discorso deraglierebbe. Tornando ai condizionamenti culturali e alla "discutibile urgenza per cui è indispensabile uniformarsi alla media" tu e molti altri avete detto che il "bastardo" è comunque una figura mitizzata e ipersopravvalutata, persino nei suoi presunti punti di forza. E' una canonizzazione, una convenzione sociale su ciò che sarebbe forte e vincente così anche lì l'uomo e la donna pecora si comportano di conseguenza. Pure pensando ad una cosa banale come i peli sulle ascelle, gli uomini, a cui ora in gran parte fanno schifo negli anni 60 ne erano estimatori (qualcuno però è rimasto ), o almeno gli era quasi indifferente, nel senso che era un po' mal visto il contrario. Un segno del "progresso" è che ora forse sta finalmente nascendo qualche modello femminile basato sul carattere e non solo sull'aspetto fisico .. mah, meglio di niente . Bisogna essere sempre critici sui modelli predigeriti, sarò pure banale. Per di più una donna oggi dovrebbe uscire dallo stereotipo e talvolta approcciare lei e vedere come va (se lui pensa male è uno scemo) e aspettare meno il cavaliere, non essere più, in una relazione la parte passiva di una strategia di conquista, attiva solo nella scelta finale, ma scegliere insieme, in qualche modo. Anche l'uomo dovrebbe però finirla di etichettare una a cui piace il sesso come a molti di loro una "facile" in senso negativo, per il motivo che ho detto prima, a proposito della leggerezza, come se si fosse una merce da offrire centellinando al maschio e mai viceversa. Anche un uomo che si "concede" non sarebbe male . Ovviamente è questione di trovare la persona adatta, invece di adeguarsi ad un modello che dovrebbe piacere per fare auditel, non avere questo pessimismo che poi è la "presunzione" di pensare che tu sei l'unica eccezione. Il tuo ultimo post mi è piaciuto, ma in altri è trasparsa l'idea che le eccezioni sono più frequenti tra uomini che tra donne, queste più omologate. Non sono molto d'accordo. A presto. |
||
20-03-2009, 09.47.16 | #38 |
Ospite abituale
Data registrazione: 30-09-2004
Messaggi: 2,009
|
Riferimento: riflessioni sulla sessualità
Che le femmine siano attratte dal maschio con caratteristiche di mascolinità più spiccate fa parte della realtà naturale.
Che un corpo maschile ben strutturato, muscoloso e coi caratteri primari e secondari della sessualità ben sviluppati risuti attrattivo per l'istinto femminile risponde alla "logica" della vita. Potendo quegli elementi morfologici e fisiologici influenzare il successo riproduttivo individuale. Non ci trovo alcunché di scandaloso. Come non trovo scandaloso che i maschi meno alfa, per così dire, competano con gli alfa per la conquista delle femmine e non potendolo fare sul piano puramente fisico usino le armi della cultura, fra le quali l'ironia ed il "disprezzo". Mi domando però: quanti maschi non desidererebbero avere i caratteri alfa, un corpo muscoloso e ben strutturato? Nell'arte della guerra ci si potrebbe far consigliare da Sun Tzu: quando vedi il nemico pronto, preparati contro di lui; ma evitalo, dove è forte Irrita il tuo nemico così da disorientarlo. Preferibilmente con l’ironia. Simula inferiorità e incoraggiane l’arroganza. Attacca il nemico dove non è preparato. Esaltiamo i suoi pregi, lo “gonfieremo”, e rischierà di diventare superbo e la superbia è sempre ridicola. Facciamolo parlare per scoprirne l’impreparazione e quindi affondiamo i colpi. Solo valutando tutto esattamente si può vincere, con cattive valutazioni si perde. Quando sei inferiore in tutto, se puoi ritirati. Questi due ultimi consigli riguardano, mi sembra, l’umiltà: ammettiamo che un corpo bello sia desiderabile non neghiamo questa verità per non essere simili a quella volpe che non riuscendo ad arrivare all’uva la diceva acerba. E ammettiamo anche di essere invidiosi, col sorriso. Se proprio il nemico ci è superiore anche nei campi in cui ci sentiamo più preparati ebbene non ci resta umilmente che ritirarci, ma sempre col sorriso… in fondo non è una guerra capitale. Istruzioni per l’uso…per sorridere di noi stessi. Questo ci renderà più forti. ( Sorriso) Ultima modifica di Giorgiosan : 20-03-2009 alle ore 10.55.43. |
20-03-2009, 10.46.26 | #39 |
Ospite abituale
Data registrazione: 30-09-2004
Messaggi: 2,009
|
Riferimento: riflessioni sulla sessualità
Che le femmine siano attratte dal maschio con caratteristiche di mascolinità più spiccate fa parte della realtà naturale.
Che un corpo maschile ben strutturato, muscoloso e coi caratteri primari e secondari della sessualità ben sviluppati risulti attrattivo per l'isitnto femminile risponde alla "logica" della vita. Potendo quegli elementi morfologici e fisiologici influenzare il successo riproduttivo individuale. Non ci trovo alcunché di scandaloso. Come non trovo scandaloso che i maschi meno alfa, per così dire, competano con gli alfa per la conquista delle femmine e non potendolo fare sul piano puramente fisico usino le armi della cultura, fra le quali l'ironia ed il "disprezzo". Mi domando però: quanti maschi non desidererebbero avere i caratteri alfa, un corpo muscoloso e ben strutturato? Nell'arte della guerra ci si potrebbe far consigliare da Sun Tzu: Quando vedi il nemico pronto, preparati contro di lui; ma evitalo, dove è forte Irrita il tuo nemico così da disorientarlo. Preferibilmente con l’ironia. Simula inferiorità e incoraggiane l’arroganza. Attacca il nemico dove non è preparato. Esaltiamo i suoi pregi, lo “gonfieremo”, e rischierà di diventare superbo, e la superbia è sempre ridicola. Facciamolo parlare per scoprirne l’impreparazione e quindi affondiamo i colpi. Solo valutando tutto esattamente si può vincere, con cattive valutazioni si perde. Quando sei inferiore in tutto, se puoi ritirati. Questi due ultimi consigli riguardano, mi sembra, l’umiltà: ammettiamo che un corpo bello sia desiderabile, non neghiamo questa verità per non essere simili a quella volpe che non riuscendo ad arrivare all’uva la diceva acerba. E ammettiamo anche di essere invidiosi, col sorriso. Se proprio il nemico ci è superiore anche nei campi in cui ci sentiamo più preparati ebbene non ci resta umilmente che ritirarci, ma sempre col sorriso… in fondo non è una guerra capitale. Istruzioni per l’uso…per sorridere di noi stessi. Questo ci renderà più forti. Ultima modifica di Giorgiosan : 20-03-2009 alle ore 21.08.42. |
21-03-2009, 14.00.21 | #40 |
Ospite abituale
Data registrazione: 21-10-2005
Messaggi: 508
|
Riferimento: riflessioni sulla sessualità
Giorgiosan,
il corsivo sarà tuo: "Che le femmine siano attratte dal maschio con caratteristiche di mascolinità più spiccate fa parte della realtà naturale. Che un corpo maschile ben strutturato, muscoloso e coi caratteri primari e secondari della sessualità ben sviluppati risulti attrattivo per l'isitnto femminile risponde alla "logica" della vita. Potendo quegli elementi morfologici e fisiologici influenzare il successo riproduttivo individuale. Non ci trovo alcunché di scandaloso." Vorrei comprendere meglio il "chi" e il "cosa" assunti ad oggetto del tuo discorso. Che le "femmine" siano attratte dal maschio con caratteristiche di mascolinità più spiccate è già una bella generalizzazione. Parli forse da maschio con i caratteri sessuali di cui sopra? Perchè se così non fosse farei una certa difficoltà ad individuare il fondamento della tua tesi. Generalizzazioni come la tua presupporrebbero e presuppongono anni ed anni di esperienza in prima persona. Cosa sarebbero poi i caratteri sessuali primari e secondari ben sviluppati? Grande pene e grande scroto? E' questo ciò che intendi? Dal modo in cui discorri si dedurrebbe inoltre una sostanziale equiparazione di umanità ed animalità entro i costumi sessuali. Oltremodo interessante. Un'altra prova forte dell'evoluzionismo darwiniano. Franco Ultima modifica di Franco : 21-03-2009 alle ore 15.42.32. |