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05-06-2009, 21.33.02 | #32 | |
Moderatore
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Riferimento: perche' il divenire ama piu' il tempo dello spazio?...l'uno e' piu' bello dell'altro?
Citazione:
Saluti |
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06-06-2009, 07.04.11 | #33 | |
Ospite abituale
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Riferimento: perche' il divenire ama piu' il tempo dello spazio?...l'uno e' piu' bello dell'altro?
Citazione:
A me pare invece che non vi sia altro che movimento e che nessun corpo possa "stare fermo" in alcun momento. Le condizioni in cui si può teorizzare che la materia si fermi sono irraggiungibili, ovviamente... (vedi:zero assoluto). Ciao |
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06-06-2009, 22.22.25 | #34 | |
Moderatore
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Riferimento: perche' il divenire ama piu' il tempo dello spazio?...l'uno e' piu' bello dell'altro?
Citazione:
ciao |
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08-06-2009, 13.50.01 | #35 | |
Ospite abituale
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Riferimento: perche' il divenire ama piu' il tempo dello spazio?...l'uno e' piu' bello dell'altro?
Citazione:
Già... La mia opinione in questo caso è diversa dalla tua. Il tempo per me è un flusso continuo mentre la sua scansione , t1... t2... tn, è un artifizio utile e necessario alle scienze fisiche, ma nulla più. Anche lo scandire dell'orologio è un "operazione" che non corrisponde certo alla percezione che l'essere umano ha del tempo. Mentre per lo spazio sono d'accordo che la percezione corrisponde più al modello newtoniana . Sembra, cioè, lo spazio uno "scenario immutabile". Einstein ha tuttavia una visione scientifica diversa...e non solo lui. Ciao Ultima modifica di Giorgiosan : 08-06-2009 alle ore 15.35.33. |
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08-06-2009, 21.00.34 | #36 | |
like nonsoche in rain...
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Qualche altro spunto...
Citazione:
Questa mi sembra proprio una cosa che leghi il tempo fisico a quello interno, psicologico. Visto state procedendo a mo' di domande, vi chiedo: che cos'è un oggetto se pensiamo di non attuare questa scansione temporale? Pensiamo, per semplicità, ad un oggetto che percepiamo come puntiforme, ovvero senza un'apprezzabile estensione spaziale: cosa ne sarà di questo punto senza la necessaria scansione temporale, visto è proprio essa che ce lo fa percepire in questo modo? Io dico che non esista, a questo livello spaziotemporale, come “punto”; semmai è diventato una linea ed il punto è solo l'oggetto che percepiamo se sezioniamo questa linea con un piano del presente, di simultaneità, ovvero a tempo costante (tralasciando, per il momento, ogni considerazione relativistica). Immaginate proprio una linea e di intersecarla con un piano: l'immagine-intersezione della linea sul piano è proprio un punto, quel punto che a quell'istante noi (e la scienza) percepiamo in quel modo. Pensiamo ora allo spazio come composto, ancora per semplicità di intuizione, da due sole dimensioni x e y, tipo flatlandia: noi siamo come frittelle 2D in questo spazio, senza poter avere la percezione della terza dimensione spaziale. Per queste frittelle, così come per ogni oggetto materiale, non può non passare il tempo. Dunque nello spaziotempo (a 3 dimensioni ora e non 4) la nostra frittella diventa un solido 3-dimensionale; senza il sezionamento “saremmo” una sorta di cilindro nello spaziotempo... ma attenzione... a questo livello non è possibile parlare di un cilindro o oggetto in divenire (nel tempo), poiché il tempo già lo abbiamo compreso! Nell'universo ove comprendiamo anche la dimensione temporale come non scissa dalle altre, per fini fisici o percettivi, il divenire non esiste a rigor di termini, anche se certamente esiste a livello della nostra esperienza. E' l'atto della percezione che seziona lo spaziotempo, scindendolo in spazio e tempo cioè spazio nel tempo. Ad un livello, parallelo e com-presente al nostro, in cui possiamo però considerare non agente la percezione, per come la intendiamo noi, il divenire sembra non poter esistere... tutto si cristallizza. Ciò sembra compatibile con il considerare assurdo il divenire dell'essere. Il divenire esiste in quanto percepito da noi, ma possiamo pensare e sentire un livello in cui non abbia senso considerarlo. |
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08-06-2009, 22.42.23 | #37 | |
Moderatore
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Riferimento: perche' il divenire ama piu' il tempo dello spazio?...l'uno e' piu' bello dell'altro?
Citazione:
Lo spazio ed il tempo rimangono immutabili in se' stessi anche per Einstein, perche' egli usa lo stesso arcaico concetto di spazio e di tempo che usava Newton, semmai li relativizza fra i sistemi in movimento , ma non certo all'interno di loro stessi;...hai mai visto il capitano Kirck invecchiare o ritardare i propri riflessi dinanzi agli occhi di Spack o del signor Sulu durante un salto nell'iperspazio a curvatura 5 ? ...no...: hai visto solo rallentare il loro tempo e dilatarsi il loro spazio dinanzi ai tuoi occhi di osservatore esterno al loro sistema di riferimento, ma tutti loro ,in quel sistema di riferimento (l'Uss Enterprice), condividono lo stesso antico e monolitico concetto di spazio e di tempo e per loro il tempo fluisce normalmente con la stessa identica cadenza di sempre, ...la consolle dei comandi non cambia dimensioni per il sig Sulu in alcuno dei suoi istanti... ..la mia domanda allora e'...perche' possiamo immaginare lo spazio che corre attraverso il tempo ma non riusciamo ad immaginarci il tempo che fluisce nello spazio?..perche' posso immaginare una particella con un prima e con un dopo, ma non posso immaginare congiunti il prima e il dopo di quella particella che si estende ad ogni punto dello spazio che la circonda? ....possibile che nessuno di voi se lo sia ancora chiesto? ..sono io che sto farneticando? Ciao |
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09-06-2009, 01.17.24 | #38 | |
like nonsoche in rain...
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Riferimento: perche' il divenire ama piu' il tempo dello spazio?...l'uno e' piu' bello dell'altro?
Citazione:
Se ho capito quanto scrivi, un qualcosa non mi sembra possa scorrere, come chiedi, nello stesso tempo in “spazi diversi”, poiché se parli di scorrere, che è “andare ad una certa velocità da una parte ad un'altra”, per far ciò occorre del tempo ed ecco, dunque, che ciò non può avvenire istantaneamente, tranne nel caso in cui la velocità di “scorrimento” non sia infinita, ovvero scorrimento istantaneo. Non possiamo immaginarci il tempo che fluisce nello spazio poiché il tempo non è un qualcosa di materiale; se lo fosse, se fosse possibile anche solo pensare ad un tempo che fluisce nello spazio, vorrebbe dire che esiste un altro parametro a carattere temporale in base a cui il primo scorre, fluisce e fa le sue cose ed allora sarebbe inutile chiamare il primo “tempo” e chiameremmo così il secondo. Vedi anche se trovi un qualche tipo di risposta nel mio post precedente. Ciao. |
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09-06-2009, 21.55.18 | #39 | |
Moderatore
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Riferimento: perche' il divenire ama piu' il tempo dello spazio?...l'uno e' piu' bello dell'altro?
Citazione:
Cerchiamo allora di andare oltre nexus...: tu dici che non ti capaciti di come un qualcosa, la stessa cosa, possa “scorrere” istantaneamente in spazi diversi...eppure e' cio' che accade in natura, in fisica :a milioni di anni luce l'una dall'altra due particelle possono scambiarsi ( fanno scorrere) istantaneamente la stessa “informazione”, oltre qualsiasi velocita' possibile immaginabile..perche'? ciao |
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09-06-2009, 22.24.01 | #40 | |
Ospite abituale
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Riferimento: Qualche altro spunto...
Citazione:
La concezione scientifica quantitativa del pensiero scientifico è inadeguata per la riflessione filosofica sul tempo, e le scienze della natura , quando siano ben intese, non pretendono di esserlo. La mia opinione riguardo al tempo coincide con quella di Bergson. I dati della coscienza non sono quantitativi ma qualitativi. I modelli scientifici inevitabilmente spazializzano il tempo e quindi non lo possono che concepire che in modo puntiforme. Puoi leggere il “Saggio sui dati immediati della coscienza”, se già non lo conosci, e capirai meglio quello che voglio dirti. La coscienza è un flusso continuo non puntiforme o atomizzata o una successione di momenti. La coscienza non ha soluzione di continuità. Ciao Nexus, ben tornato. |
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