ATTENZIONE Forum in modalità solo lettura Nuovo forum di Riflessioni.it >>> LOGOS |
15-05-2008, 13.09.04 | #63 | |||||
Moderatore
Data registrazione: 18-05-2004
Messaggi: 2,725
|
Riferimento: Dio, l'onere Della Prova
Citazione:
emmeci, non sono sicuro di aver compreso a pieno la tua risposta. Il problema è dato dall'ambiguità della parola "dio". Probabilmente sarebbe meglio abolire l'uso di questa parola, parlando in modo esplicito di ciò di cui vogliamo discutere. Citazione:
Come ho appena scritto, e ho detto in molti altri topic, la parola "dio" è troppo ambigua. Citazione:
Albert, non vorrei andare troppo off-topic, quindi ti rispondo alla parte più pertinente del discorso. Bisogna innanzitutto distinguere tra "avere un concetto" e "credere in qualcosa", e mi sembra che tu non li distingua. Il fatto è che non è vero che ogni nostra credenza è stata provata, o almeno, non è vero che è stata provata sufficientemente. Citazione:
Dal punto di vista storico/sociale il tuo discorso è lecito, ma dal punto di vista filosofico unirli in un unico calderone è uno sbaglio. Citazione:
Potresti spiegare con maggior dettaglio questo punto, approfondendo l'interpretazione della parola "dio" in questo tuo intervento? [Vorrei sapere, anche, come intendi il fidarsi. "Fidarsi" può essere usato come "io mi fido di Mario" intendendo che credo a ciò che dice Mario, mi ispira sicurezza e tranquillità. In un altro senso, "fidarsi" può essere usato come "io mi fido del fatto che domani sorgerà il sole" intendendo che io credo che domani sorgerà il sole.] |
|||||
17-05-2008, 08.51.26 | #64 |
Ospite abituale
Data registrazione: 10-06-2007
Messaggi: 1,272
|
Riferimento: Dio, l'onere Della Prova
Caro epicurus, ne sai una più del diavolo per mettere in imbarazzo gli interlocutori: Ora è il momento di richiamarli al dovere di definire i concetti prima di usarli e dici addirittura che è meglio che io non usi la parola Dio, proprio in questo argomento impostato sulla possibilità di provare l’esistenza di Dio e dopo che da qualche millennio quel termine è usato (con qualche deroga al 2° comandamento)….e allora? Certo, tu potresti scegliere un altro argomento, ma come può fare chi l’ha introdotto e aspetta risposte? Dubito, d’altra parte, che anche tu ne possa trovare uno adatto, cioè uno dove chi entra a parlare sia tenuto a definire preventivamente ogni concetto che usa e a dimostrare perché lo usa. Perché, pensa se questa fosse la regola, cioè se agli uomini fosse concesso di parlare solo se conoscono vocabolario e grammatica….ho paura che il linguaggio non sarebbe mai nato, e tanto meno la filosofia. Come diceva Heidegger, l’uomo “è gettato”, cioè gettato nel pensiero e nella parola, poi all’età di cinque-sei anni, ci penserà il maestro a rattoppare le mende linguistiche e un filosofo a rattoppare le idee. E allora, visto che siamo solo tirocinanti, lasciaci un po’ di libertà di sbagliare….prova per esempio a imitare Socrate, che quando chiedeva di precisare un concetto non cominciava col denunciare l’ignoranza di chi aveva di fronte, ma accompagnava, con socratica bonaria pazienza, chi mostrava di aspirare alla verità anche se era lontano dal possederla: mentre tu la vuoi già ben formulata fin dall’inizio….col che si farebbe difficile anche la tua posizione, perché, quando usi per esempio (e l'hai usata) la parola concetto, ti si potrebbe chiedere di precisare il concetto del tuo concetto, visto che è un termine polisenso ed è possibile che ogni filosofo lo usi in modo diverso. Insomma, mi pare che ci stiamo mettendo nei guai, cioè in una posizione nella quale non c’è più possibilità di rapporto con gli altri, che è proprio l’opposto del concetto di forum…. (E, per quanto riguarda la parola Dio, voglio ricordarti che ho chiaramente detto che definirla sarebbe un controsenso, cioè sarebbe rendere l’assoluto relativo, e non resta, in mancanza d’altri argomenti, che lasciarlo alla sua ambiguità o al suo imprecisato mistero).
|
17-05-2008, 10.29.49 | #65 | |
Ospite di se stesso
Data registrazione: 29-03-2007
Messaggi: 2,064
|
Riferimento: Dio, l'onere Della Prova
Citazione:
|
|
17-05-2008, 10.37.18 | #66 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 03-12-2007
Messaggi: 1,706
|
Riferimento: Dio, l'onere Della Prova
Citazione:
Questa la ritengo di una saggezza estrema, ecco perchè secondo me si parla di Dio o di qualsiasi altro ente ipotizzabile anche se non si hanno definizioni e concetti ben precisi, perchè nulla nasce come un concetto ben preciso; è l'uomo che da alle cose o alle parole un significato. Alcune volte ci si accorda su un significato e quello diventa, per molti, il significato in sè, ma a questa consapevolezza si giunge dopo una lunga ed estrema ricerca verso la verità, e alcune volte questa ricerca non riesce a soddisfare i nostri dubbi ed accomodarsi in una definizione ben precisa, e quindi la ricerca continua. |
|
17-05-2008, 13.06.25 | #67 | |
Moderatore
Data registrazione: 30-08-2007
Messaggi: 689
|
Riferimento: Dio, l'onere Della Prova
Citazione:
|
|
17-05-2008, 20.31.38 | #68 | ||||||
Moderatore
Data registrazione: 18-05-2004
Messaggi: 2,725
|
Riferimento: Dio, l'onere Della Prova
Sul significato di "dio" ti rispondo qui, riportando la risposta che mi hai dato in questo topic e anche quella che mi hai dato nel topic "Senza dio tutto è permesso".
Citazione:
Citazione:
Forse mi sono espresso male, e allora cerco subito di chiarire il significato del mio intervento e anche il suo intento. Qui non voglio chiedere definizioni formali e perfettamente definite per specificare i criteri necessari e sufficienti del termine "dio". Chi ha introdotto l'argomento aprendo questo topic, ma anche chiunque sia interessato al problema, vuole sapere di che si sta parlando quando si chiede la prova dell'esistenza di "dio". Come ho già detto non voglio definizioni formali, ma solo una spiegazione, dato che tale termine è usato in più modi (con più significati). Non credo che sia chiedere troppo, anzi credo che sia chiedere il minimo necessario. [Tra parentesi, è stato appena aperto un topic specifico sull'argomento.] Citazione:
Appunto, tu parli di dio in senso di assoluto, ma altri ne parlano in altre accezioni. E' per evitare confusioni di questo genere che ho invitato, almeno per ora e per questa discussione, di abbandonare tale termine e parlare esplicitamente dell'entità della quale si vorrebbero le prove della sua esistenza. Citazione:
Grazie per la precisazione, ora so in che modo hai usato "verità assoluta". Per quanto riguarda "noumentico", mi riferivo al concetto espresso da Kant. Citazione:
L'"insieme di proposizioni" centra con "verità assoluta", dato che hai confermato che una verità assoluta è una "proposizione/teoria/credenza che è inconfutabile". Citazione:
E' un controsenso perché tu intendi "dio" nel senso di assoluto, ma non tutti utilizzando questa interpretazione. Capisci ora la necessità della mia esortazione alla chiarezza dell'uso del termine? Trascurando per un momento le altre possibili interpretazione del termine "dio", e considerando la tua, vorrei rispondere a "a chi spetta l'onere della prova dell'esistenza di un assoluto?". Per quanto avevo scritto nel mio primo post, l'onere non spetta a nessuno o spetta ad entrambi, dato che l'assoluto non può avere attriti con il sistema olistico di conoscenze condiviso. E per quanto riguarda "ci sono prove dell'esistenza dell'assoluto?". Se l'assoluto è indefinibile e incomprensibile, allora non potremo mai provare la sua esistenza. D'altro canto risulterebbe problematico sostenere che "assoluto" si riferisca a qualche oggetto, quindi lo stesso concetto di esistenza non si potrebbe neppure applicare a una cosa del genere. Ritorno al punto a me caro: ma se non so spiegare nulla della parola "assoluto", qual è la magia -- perché di questo staremmo parlando -- che ci permette rendere semanticamente sensata la parola? Che alchimia è che ci fornisce un referente ad "assoluto"? |
||||||
18-05-2008, 10.04.53 | #69 |
Ospite abituale
Data registrazione: 10-06-2007
Messaggi: 1,272
|
Riferimento: Dio, l'onere Della Prova
Allora tu chiedi - Epicurus - "a chi spetta l'onere della prova dell'esistenza di un assoluto?". Ma chi ha detto che l’assoluto esiste nel senso in cui tu consideri l’esistenza di un oggetto?
Perché, se sarebbe presunzione richiedere che ce ne ricordiamo, il mio argomento parte da un balzo oltre gli oggetti, cioè oltre ogni proposizione riguardante oggetti: parte da quella logica dell’assoluto che dice: una verità assoluta c’è anche se non la conosco e potrebbe essere formulata in una infinità di modi (verità fisica o metafisica, essere o nulla, dio o demonio, leviatano o farfalla…..) e risolversi perfino nella convinzione che il concetto di verità è un assurdo o che ”non c’è nessuna verità” – poiché potrebbe essere anche questa la verità….Quindi che una verità assoluta ci sia non è contestabile da nessuno, anche o proprio perché non la conosciamo. Ed è chiaro che se (“se”) la verità è Dio sarebbe un controsenso considerarlo relativo. Del resto, che la verità assoluta ci sia non è soltanto una certezza logica ma anche psicologica, cioè qualcosa che è ben dentro ciascuno di noi – scienziati o filosofi – che incominciamo a parlare solo perché siamo sicuri che la verità assoluta esiste anche se non la possiamo nemmeno sfiorare e siamo pronti ogni volta a ricominciare a cercarla. Però credo che sia arduo tener vivo un dibattito che comporta due diversi modi di intendere la verità: il riferirla a un oggetto (senza di cui sarebbe magia) e il riferirla unicamente a sé stessa, cioè a quella assolutezza cui una verità non può rinunciare. |
18-05-2008, 10.31.12 | #70 | |||
Moderatore
Data registrazione: 30-08-2007
Messaggi: 689
|
Riferimento: Dio, l'onere Della Prova
Citazione:
beh, se io definisco in un certo senso la parola "esistenza", e si concorda che, in quel senso, una determinata entità non esiste, allora per me il discorso è chiuso Citazione:
è quindi un argomento metafisico. Se, pur rispettandola, ritengo che la metafisica non mi interessi, perché non ritengo opportuno inserirla nella mia concezione generale della realtà (e cioè nella mia filosofia), anche qua il discorso non può avere ulteriori sviluppi Citazione:
Temo che sia effettivamente così. |
|||