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06-05-2008, 14.47.29 | #12 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 11-10-2007
Messaggi: 663
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Riferimento: Dio, l'onere Della Prova
Citazione:
Io non credo che sia proprio così. Mi risulta difficile credere che un bambino abbia innata la "fede", se non quella dell'ambiente in cui cresce. Più realisticamente notiamo che si viene indottrinati fin da bambini, poi in età di ragione si può scegliere se credere oppure no. E non è vero che l'uomo ha sempre "creduto" o perlomeno nella sua storia ha creduto in divinità diverse e con modalità e fini diversi. |
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06-05-2008, 14.52.38 | #13 |
Ospite abituale
Data registrazione: 10-06-2007
Messaggi: 1,272
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Riferimento: Dio, l'onere Della Prova
Qual è, alla fine, il paradosso che si cela in ogni tentativo di cercare una prova dell’esistenza di Dio? Il paradosso – banale fin che volete - sta in ciò: che Dio ha bisogno di prove solo nel momento in cui non si crede in lui, cioè non si crede che egli sia l’assoluto, che è veramente il momento in cui nasce la fede: anzi il momento in cui logica e fede si uniscono.
Solo che la condizione che ne discende è che questo Dio non ha nome né forma ed è quindi al di sopra (o al di sotto?) di tutto ciò che gli attribuiscono le religioni con quegli aggettivi – onnipotente, onnipresente, onnisciente, giusto e misericordioso, necessario, eterno …. – che naturalmente non lo definiscono e che sollevano alternativamente esaltazioni o critiche e perfino accuse da parte di robusti intelletti e disperati poveri nello spirito. Dunque la condizione per credere è proprio quella di avere fede senza prove e senza ragione – qualcosa di prossimo al famoso “credo quia absurdum” di Tertulliano – che difatti non è stato molto ben visto dai religiosi perché il suo è un Dio che sembra non rafforzare ma far vacillare la fede e lasciarci soli in mezzo a un deserto. Eppure un Dio così concepito (se si può chiamare concezione un credere nell’assoluto senza attributi) è ciò che sarà sempre possibile in questo o in un altro pianeta, in questo o in un altro universo – cioè è il Dio che non morrà mai. E, soprattutto, quello che non ha bisogno di prove: mentre gli atei potranno elencare mille ragioni per dimostrare che Dio non esiste. Certo, questo esonero dalle prove non è gratuito e non è neppure una grazia, perché la condizione di questa fede assurda è che il fedele non vedrà mai il volto di Dio e non avrà da lui insegnamenti o decaloghi – tanto meno un catechismo o un rosario da far scorrere fra le dita. Anzi, si potrà perfino pensare che questo Dio sia simile al nulla, oppure sia non un alato spirito ma la materia fisica o l’insieme di atomi e fotoni che sono sprizzati dal nulla e hanno - forse - un’esistenza infinita. Certo, la nostra mente è coriacea, e ci è difficile pensare che Dio possa essere altra cosa che simile a una di quelle belle immagini che hanno effigiato pittori e scultori; che egli rinunci a quel serto di qualità con cui si usa adornarlo in chiesa: ma se gli sottraiamo ogni qualifica umanizzante o comunque naturalistica, se ci distacchiamo da quella maschera umana o da quello che è alla fine soltanto l’idolo della domenica - se ascendiamo col pensiero all’assoluto vietandoci di definirlo in qualunque maniera – non c’è più bisogno di prova. L’assoluto – come tutti riconoscono dentro di sé – è inconfutabilmente certo: a condizione che non pretendiamo di dargli una forma ed un volto. Chi sa? – forse nemmeno un nome, nemmeno il nome di Dio. (E’ questo – alla fine – non il paradosso ma il mistero di Dio: quello che lo rende eternamente possibile in questo e in qualunque altro universo). |
06-05-2008, 15.15.11 | #14 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 27-06-2007
Messaggi: 78
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Riferimento: Dio, l'onere Della Prova
Citazione:
non spetta all'uomo dare le prove, l'uomo che crede può solo condurre un altro sulla soglia, la spinta per entrare deve venire dall'alto, leggendo i segni giorno per giorno. questo ovviamente è solo il mio parere. vi auguro una buona e consapevole lettura a tutti. daria |
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06-05-2008, 15.32.33 | #15 | ||
Ospite abituale
Data registrazione: 23-05-2006
Messaggi: 143
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Riferimento: Dio, l'onere Della Prova
Citazione:
Il Dio cristiano è lo stesso di quello islamico ed ebraico,ma non mi risulta che il loro sia infinitamente buono (senz'altro non lo è Allah), ed io di fatto, alle qualità morali di Dio non ci credo affatto, che possono quindi essere attibuite senz'altro alla teologia cristiana. Citazione:
La prova o la controprova di Dio sta nel creato. Non so cosa abbia lasciato il Grande Puffo o Mario Pacheco do Nascimento a loro testimonianza. Ripeto, se si vuole confutare Dio, basta dimostrare che l'universo non è stato creato. Visto che Dio non esiste, non dovrebbe essere una cosa poi così difficile. |
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06-05-2008, 16.57.57 | #16 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 19-03-2007
Messaggi: 216
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Riferimento: Dio, l'onere Della Prova
Citazione:
L'esistenza della fede non dimostra l'esistenza di ciò in cui si ha fede. Ps: il relativista non dice che Dio non esiste, ma che non è possibile dimostrare che esista. |
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06-05-2008, 17.36.43 | #17 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 09-10-2007
Messaggi: 98
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Riferimento: Dio, l'onere Della Prova
Citazione:
Sei in contraddizione! Se il Dio cristiano è lo stesso di quello islamico ed ebraico come fai ad affermare che quelli non sono buoni? E se poi non credi nelle qualità morali del Dio cristiano che Dio rimane? il Grande Puffo e Mario Pacheco do Nascimento hanno lasciato a loro testimonianza l'uno una grande felicità nei bambini, l'altro un sacco di rovine negli adulti. Che significa che la prova o la controprova di Dio sta nel creato? Forse che il tuo Dio è fatto di atomi e quark ed energia oscura o gravità? Allora i credenti pregano cosa? Un “agglomerato” dei componenti dell’Universo (o multiverso)? Un Dio, come dire, spiegabile con la MQ e soprattuto sottoposto alle leggi che lui stesso avrebbe inventato... L’Universo è qui, ora. Lo vediamo, studiamo e cerchiamo di capirlo. Io dico che l’Universo esiste, Dio no. Confuta. (nota: uso la maiuscola per la parola Dio, per rispetto ai credenti, temo che lo stesso rispetto per gli atei -minuscolo- i credenti mah!) |
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06-05-2008, 17.58.12 | #18 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 25-03-2008
Messaggi: 146
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Riferimento: Dio, l'onere Della Prova
Citazione:
Concordo sul fatto che non sia lecito affermare alcunché senza in qualche modo argomentare, ma attenzione all'eccessiva pretesa di 'dimostrazioni'. Se il mio discorso dovesse limitarsi a ciò che sono in grado di dimostrare, allora potrei parlare solo di me stesso a me stesso, perché tutto ciò di cui sono certo si riduce al mio io-pensante: sulla reale esistenza dell'universo fisico nulla posso dire, potrebbe essere una maligna illusione, come illusione sarebbe credere che questo messaggio sia letto da altri io-pensanti... voi. Ma se vogliamo parlare di qualcosa, bisognerà pur uscire dal solido guscio del mio io-pensante, e per farlo non c'è altro modo che postulare la validità di qualche principio, che appaia più fondato e ragionevole di altri e che possa meglio render conto degli atroci dubbi che mi stringono, e superarli. |
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06-05-2008, 18.12.22 | #19 | ||
Ospite abituale
Data registrazione: 25-03-2008
Messaggi: 146
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Riferimento: Dio, l'onere Della Prova
Citazione:
Citazione:
Il materialismo è in verità più dogmatico e fideistico dell'idealismo. |
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06-05-2008, 18.30.58 | #20 | ||||
Utente bannato
Data registrazione: 14-04-2008
Messaggi: 169
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Riferimento: Dio, l'onere Della Prova
Citazione:
Pensare che si tratti di un a-priori è logico ma non si può pensare di modificare un a-priori a-posteriori, non credi? Citazione:
Dispiace che ti dimentichi dei 10 comandamenti... Vedi, si tratta di un processo graduale. In realtà nella Bibbia è contenuta anche un'altra espressione "Dio degli eserciti". Ggli eserciti rappresentano la conflittualità da sempre esistente tra i popoli e gli uomini. "Dio degli eserciti" vuol dire che esiste un unico Dio per tutti i popoli anche se loro sono in conflitto. Il fatto che si considerassero popolo prediletto non era una forma di "razzismo" perchè era un'identità basata sulla fede e quindi su un'idea. Aderendo a tale idea si diventava parte del popolo eletto. Se ti sforzi di abbandonare le categorie moderne puoi capire il problema che è questo: Ai tempi della Bibbia i popoli avevano ognuno una propria teogonia, una propria mitologia. Ogni popolo era stato procreato da un Dio tramite un semi-dio che era stata il primo re. Il re quindi era l'erede di quella figura. Gli altri popoli non erano stati fatti dallo stesso dio e quindi erano "geneticamente" (per usare una categoria assurda ma modernamente comprensibile) "diversi", figli di altri dei. Ovviamente perdenti nelle loro teogonie. Perciò era giusto farli schiavi, fare sacrifici umani ecc. L'idea di un Dio unico anche se pare autoritaria perchè è quello di Tizio piuttosto che di Caio è stata la prima forma di pensiero dell'uguaglianza umana. Il pensiero laico, la rivoluzione scientifica e la rivoluzione francese che sono i miti moderni (ahimè!) non avrebbero mai potuto esistere senza questa tappa fondamentale del processo del pensiero e della civiltà. Ammirare e rispettare le altre culture del mondo va bene ma adorarle come fossero paradisi perditi dell'uomo è assurdo. E poi attenzione, l'idea che il mondo era un'arcadia felice e che sia stato rovinato da una genia che ha portato il male del monoteismo nel mondo è un'idea diffusa nel novecento con le teorie sull'antisemitismo e purtroppo radicata, la sua origine è quella anche se ovviamente non pensi questo... Citazione:
veramente non è che ai tempi di Confucio e di Buddha, che vuol dire, circa nel IV-V secolo A.C, ci fossero 1 miliardo e mezzo di persone in Cina e in India un'altro miliardo! In Europa nel 1° secolo D.C c'erano appena 40 milioni di persone... Tutte quelle persone sono venute grazie alle medicine e alla scienza. Infatti la popolazione mondiale è passata da 800 milioni a 6 miliardi dal 1800 a oggi. Medicine e scienza portati grazie al colonialismo, quel mostro... Ho la sensazione che devi rivedere i fondamenti della tua teoria Citazione:
Infatti inorridisco davanti a siffatto mostro che è la filosofia "turistica" della storia, scusami! |
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