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Filosofia - Forum filosofico sulla ricerca del senso dell’essere.
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Vecchio 29-06-2007, 23.37.33   #41
VanLag
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Data registrazione: 08-04-2002
Messaggi: 2,959
Riferimento: Perché l’uomo è cattivo?

Citazione:
Originalmente inviato da MIMMO
causa è il desiderio....sempre....
se sbaglio mostratemi un caso dove non sia esso la causa....ma cercherete invano......
e non dico che è sempre dannoso.....semplicemente e voler cio che non è, e a volte causa violenza e rabbia!
Il desiderio non in se non è sbagliato..... lo diventa quando si trasforma in cupidigia ed avidità.
Chi o cosa ha reso l'uomo avido? Chi ha operato quella trasformazione?

Secondo me è lì' la risposta, o almeno parte di essa.

VanLag is offline  
Vecchio 30-06-2007, 23.23.56   #42
Fallen06
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Data registrazione: 12-08-2006
Messaggi: 127
Riferimento: Un virus di nome uomo.

Citazione:
Originalmente inviato da VanLag
la tua affermazione è sicuramente anche vera ma non è inerente.

Quando parlo di fede e ragione non è per metterle in una prospettiva antitetica, ma è per evidenziare come siano le due forze sinergiche che muovono l’uomo.

Eppure indirettamente le metti in posizione antitetica,quando dici che la morale -dalla fede- è soggettiva mentre l'etica -dalla ragione- è oggettiva.
Secondo me invece non si tratta tanto di soggettività ed oggettività,ma di interessi specifici diversi,almeno in parte.Inoltre,a mio parere sia etica che morale sono intersoggettive,non universali -l'oggettività,comunque,è un'altra cosa- .

Citazione:
Originalmente inviato da VanLag
Tu stesso dici che la morale è inter-soggettiva,cioè concerne grandi gruppi. Grandi gruppi, appunto e non tutta l’umanità.
La ragione, invece, a parte i fisicamente cerebrolesi, è accessibile a tutti.

Ma dico pure che se pensiamo che la morale sia legata dall'irrazionalità,dobbiamo concludere che concerne tutta l'umanità,perchè tutti gli uomini sono,almeno in parte,"animali irrazionali",come diceva Russell scimmiottando Aristotele.Se dunque c'è la possibilità,quasi per tutti,di essere razionali,c'è anche la possibilità,quasi per tutti (o forse proprio per tutti!) di essere irrazionali.
Per me,comunque,anche la morale è legata,almeno in parte alla ragione,perchè c'è una componente non riducibile di riflessione razionale nell'elaborazione delle categorie di bene e male e nell'operazione di classificazione di azioni e comportamenti in base a queste categorie.
Ma che sia legata alla ragione,intendiamoci,non significa che si possano elaborare sistemi morali "oggettivi" nel senso di "veri" (che poi cosa questo significhi,non si sà esattamente).
Fallen06 is offline  
Vecchio 02-07-2007, 09.43.39   #43
z4nz4r0
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Sarò più convincente

Per una coerente e impeccabile trattazione dell’etica rimando agli scritti di Peter Singer, professore di filosofia morale alla Princeton University

Intanto proseguo e faccio la mia parte.

Citazione:
Originalmente inviato da VanLag
Di me è della mia dieta direi che sono più vicino a Nisargadatta che diceva di se stesso: - sono nato in una famiglia onnivora, ma per altro mangio pochissimo – Laciando intendere che se gli capitava poteva mangiare anche la carne.

Mangiarne di meno significa essere complice meno influente. Ad esempio se tutti i 6 miliardi e più di umani consumassero ciascuno 1/6 della carne che consumano, il massacro riguarderebbe “solo” 1/6 degli animali che sono attualmente stipati negli allevamenti intensivi (milioni e milioni).
Dunque essere un complice “meno influente” della media non costituisce un buon esempio di pietà per gli animali non umani.

Citazione:
Anche io sono nato in una famiglia onnivora e continuo ad esserlo, anche se mangio molto raramente carne. Anche io mi sazio normalmente con poco, anche se ho come l’impressione, dopo avere visto U.G. che il pochissimo di Nisargadatta sia diverso, perché vermaente, qui personaggi, vivono con niente.

Ed anch’io sono nato in ambiente onnivoro, ma il resto della mia famiglia non ha mai avuto nulla di importante da sostenere e portare avanti, oltre che i propri geni (cfr. “Il gene egoista” di Richard Dawkins. Suppongo che non sia molto vicino al tuo interesse letterario ma alle volte esplorare nuove teorie può risultare liberatorio; dunque, poiché nessun mio suggerimento basterà ad accendere in te sufficiente interesse per leggere un libro che non hai cercato, potresti leggiucchiare un pochetto sui link riguardanti la memetica che ho sistemato nella mia firma digitale, magari senza fermarti al primo che è il più pratico e meno interessante).

Citazione:
Quanto segue spero non ti offenda ma è ciò che mi ha insegnato l’esperienza e che ho visto.
Diffido del discorso Vegetariani e Vegani, perché, ho visto in un forum in cui c’erano molti Vegan, un fanatismo ed una violenza da parte di persone Vegan

Non ho ragione di cogliere la tua diffamazione e poiché so bene da che cosa trae origine, m’interessa piuttosto metterne in dubbio il fondamento.

Coloro che ricavano profitti dallo sfruttamento animale sono riusciti a convincere i legislatori ed il popolo che ogni vigorosa opposizione a tale sfruttamento (e quindi al loro profitto) è da considerarsi “opera di fanatici che considerano gli interessi degli animali più importanti di quelli degli esseri umani”. La diffusione di questo giudizio, chiaramente di parte, ha automaticamente confuso la gente scoraggiandola a schierarsi a favore del movimento di liberazione animale.
Ipotizzo che la scarsità di sostenitori che ne deriva abbia dato motivi di frustrazione agli stessi. Frustrazione che è stata a sua volta contrastata con una maggiore enfasi difensiva, talvolta di origine aggressiva. Inutile dire che ciò ha in parte aggiunto credibilità ai veri carnefici.
Si è così venuto a creare un distacco sempre maggiore tra vegani incazzati e popolo noncurante (e modellato dal continuo bombardamento di ogni genere di pubblicità in ogni contesto e luogo; pubblicità studiate per infiacchire la guardia e dirottare l’attenzione su pseudo-valori rimpiazzanti quelli necessari per una vita intelligente ed evoluta, pubblicità alle quali la gente è resa sensibile e programmata ad accogliere credendo di esserne immune).
D’altra parte, nonostante l’ancora esiguo numero di vegani, il loro movimento è destinato a crescere poiché la loro minoranza numerica è abbondantemente bilanciata da una straordinaria determinazione che il resto del popolo non può che ammirare. Si accumula un grande potenziale rivoluzionario.



…potresti trovarlo assurdo ma anch’io fino a qualche tempo fa non avevo fiducia negli attivisti animalisti (il termine “animalista” neanche mi piace, preferisco l’espressione “promotori dell’etica”) e sentivo in me una qualche pressione, irrazionale (in quanto io stesso già vegano e forte -anche se oppresso- sostenitore della liberazione animale), a considerarli fanatici.
C’è anche da dire che non tutte le organizzazioni dette animaliste (solitamente le più grandi) siano gran che serie ( WWF, Greenpeace…).

La gente si sente a disagio a parlare di etica con i vegani ma finisce spesso col farlo. Perché in “cuor” suo vorrebbe seguire l’esempio, ma è timorosa di fare il passo; è legata a filo doppio alle opinioni di chi le sta in torno e fatica a liberarsene.
Evita di mettere in discussione le tradizioni del suo paese perché teme che facendolo verrebbe emarginata. Ma è un timore irrazionale perchè residuo di tempi passati.
Il suo pensiero è impantanato nell’opinione comune, la sua indipendenza intellettuale incasellata.
Altre volte semplicemente i valori genuini sono fatalmente rimpiazzati con vizi e sciocchezze.

Citazione:
[…]che mi ha fatto stare abbastanza male.
Mi prendi per i fondelli? L’hai visto il video o no?

Sia chiaro: i forum di vegani non prevedono frequentatori onnivori che azzardano discussioni prive di senso.

Citazione:
Una violenza ed un fanatismo al confronto del quale il fanatismo politico e religioso che trovi in certi forum era acqua di rose, posso assicurartelo.

Non ne dubito, nondimeno t’avverto che difficilmente troverai un vegano più “fanatico” di me.

Citazione:
Trovo che non sia bello mangiare gli animali, ma non credo che la cattiveria dell’uomo sia riconducibile in primis a quello. L’uomo deve riconoscere prima “l’altro da se stesso”, cosa che oggi non fa, dopo di cui potrà rispettare le altre forme viventi.

Suggerisco che il termine “cattiveria”, nel suo facile uso, è troppo semplicistico e non permette di elaborare al meglio teorie su campi complessi; sarebbe bene dunque esaminarlo in cerca di espressioni più estese e lavorabili. O, in altri casi, utilizzare dei sinonimi.

A parte questo, non credo che l’indifferenza in un ambito sia così separata dall’indifferenza in un altro ambito e non credo, dunque, che ci sia obbiettiva precedenza a curarsi di un lato piuttosto che di un altro. Fermo restando che una maggior cura è richiesta alla parte maggiormente offesa.
Ma non mi è chiara la tua espressione, non mi è chiaro cosa deve fare l’uomo e prima di che cosa; se vuoi dire che prima deve “fare pace con se stesso” e poi smetterà di flagellare gli altri animali, allora ho risposto.


Citazione:
Riguardo la mia semantica successiva alla prima risposta, era riferita un po’ a tutti ed a nessuno in particolare, per cui al limite se vuoi sviluppare un discorso, ripartirei da qui.

Ritengo di aver discusso a sufficienza.

Citazione:
Però ti premetto che non mi interessa sapere perché io sono cattivo, (ho già qualche idea su questo), ne mi interessa essere convertito a nessuna fede, ne diventare santo.

Nel mio discorso “fede” è un termine che non ci azzecca una ceppa. “Santo” altrettanto.
Proprio non capisco. Non riconosco le intenzioni che portano ad esprimersi a quel modo.



Senza fretta di rispondere e
sempre grato per ogni attenzione

z4nz4r0 is offline  
Vecchio 02-07-2007, 09.47.50   #44
z4nz4r0
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Questione di categorie

Citazione:
Originalmente inviato da Fallen06
Per me,comunque,anche la morale è legata,almeno in parte alla ragione,perchè c'è una componente non riducibile di riflessione razionale nell'elaborazione delle categorie di bene e male e nell'operazione di classificazione di azioni e comportamenti in base a queste categorie.
Ma che sia legata alla ragione,intendiamoci,non significa che si possano elaborare sistemi morali "oggettivi" nel senso di "veri" (che poi cosa questo significhi,non si sà esattamente).

Esatto.
Nel mio primo intervento ho linkato un altro mio intervento dove pretendo di avere introdotto un affronto adeguato al concetto di morale (e se interessa vedere anche pagina precedente).

Ultima modifica di z4nz4r0 : 02-07-2007 alle ore 12.03.55.
z4nz4r0 is offline  
Vecchio 02-07-2007, 18.00.24   #45
glorfindel
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Riferimento: Perché l’uomo è cattivo?

Spesso sarà capitato anche a voi di chiedervi qualè la vera natura umana.Ovviamente a metterci sulla retta strada vi sono le istituzioni religiose che ci indicano come seguire una esistenza di rettutidine la quale si estinguerà con una valutazione suprema ed, in base al nostro comportamento terreno verrà deciso un nostro posto/sezione(o come la volete chiamare)ultraterrena.Che essa si chiami paradiso,spirito senza anima,o chissà cosa è indifferente poichè tutte le religioni si assomigliano.Ebbene vi è mai capitato di pensare al corpo umano come essere vivente senza alcun fine al mondo?Come un organismo in grado di crescere,nutrirsi etc..Ma senza logica e fine ultimo?Questo annullerebbe tutti i credi umani.
Molti dicono che la malvagità dell'uomo marcia a pari passo con la sua evoluzione e tecnologia.Atri che essa non è diversa da essere animale poichè tali siamo.
Non avete mai pensato all'uomo come animale,questo si...Ma in grado di ragione, e quindi più malvagio interiormente perchè in grado di prendere coscienza dei propri atti e quindi controllarli ma al tempo stesso sfruttarli per provocare male maggiore?Per quanto controllo possa avere esso sente sempre odio e frustrazione,gelosia e per quanto uno possa raggiungere un personale stato stoitistico mai raggiungerà la perfezione...Anche al più calmo e controllato umano se istigato e "aizzato" a variabile grado reagirà con violenza...Se sommiamo tutti i sentimenti "buoni" che ci attraversano quotidianamente a quelli "cattivi" ci accorgiamo che noi siamo predominati da quest'ultimi.


Ma per sintetizzare tutto questo in una frase ecco a voi ciò in cui io credo:

"Se gli uomini fossero spogliati di qualunque tecnologia,abito,arma,cibo,bev anda etc.. e messi in un territorio limitato(pianeta,casa quello che volete)essi si combatteranno fino alla morte e all'esaurimento delle loro forza a meno che qualcuno di forza maggiore non si sovrapponga agli altri dominandoli"

Questo concetto racchiude in se molti più aspetti di quanti possa sembrare..
1_è vero(ovvio ^^)
2_Sottointende che l'uomo è di natura incline alla sottomissione o ad una divisione intellettuale al fine di sentirsi o elevarsi sempre ad un grado al di sopra di altri e quindi sentirsi superiore,potente e simili...
3_L'uomo lasciato solo con suoi simili non riesce ad istaurare un rapporto di parità ma solo uno di tipo gerarchico.E per istaurarlo sarà costretto a compiere omicidi o come malefatte a danno di altre persone.

Voi direte...E' normale anche un bestia lasciata a morire risponde con violenza per andare incontro alla sopravvivenza...Ed è vero...Ma l'uomo sfrutta la sua intelligenza per raggiungere un grado più elevato...Non vuole e non può fermarsi ad una situazione di sopravvivenza ma sfrutterà tutte le risorse a sua disposizione(armi,suoi simili)per soddisfare un proprio bisogno personale anche se questo va a scapito di altri e ne comporterà una sofferenza e un "malus Status"


Conclusione:L'uomo è malvagio
glorfindel is offline  
Vecchio 02-07-2007, 20.40.17   #46
Socrate78
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Riferimento: Perché l’uomo è cattivo?

I criteri con cui valutiamo chi è buono e chi è malvagio sono però legati al nostro egoismo. Mi spiego: ognuno di noi vuole sempre il maggior bene per se stesso (sbagliando anche a perseguire certi vantaggi, si intende ) e, pertanto, giudica "buono" chi è disponibile, accondiscendente (magari anche un po' "fesso") e disposto a gratificare l'altro. Chi non segue questi standard sarebbe "cattivo". Ora:non vi sembra che tale modo di ragionare sia egoista e un tantino infantile? Un po' l'atteggiamento del bambino che giudica la mamma "cattiva" solo perchè non lo accontenta nelle sue voglie. Forse è un paragone estremo, ma anche gli adulti giudicano gli altri con criteri (mutatis mutandis ) molto simili. Insomma, chi è estremamente "buono" alla fine trova sempre chi ne approfitta e lo strumentalizza per ottenere favori. Gli altri sono spesso dei gran rompiscatole, altrochè.........
Socrate78 is offline  
Vecchio 03-07-2007, 07.34.58   #47
paperapersa
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Riferimento: Perché l’uomo è cattivo?

Citazione:
Originalmente inviato da glorfindel
Spesso sarà capitato anche a voi di chiedervi qualè la vera natura umana.Ovviamente a metterci sulla retta strada vi sono le istituzioni religiose che ci indicano come seguire una esistenza di rettutidine la quale si estinguerà con una valutazione suprema ed, in base al nostro comportamento terreno verrà deciso un nostro posto/sezione(o come la volete chiamare)ultraterrena.Che essa si chiami paradiso,spirito senza anima,o chissà cosa è indifferente poichè tutte le religioni si assomigliano.Ebbene vi è mai capitato di pensare al corpo umano come essere vivente senza alcun fine al mondo?Come un organismo in grado di crescere,nutrirsi etc..Ma senza logica e fine ultimo?Questo annullerebbe tutti i credi umani.
Molti dicono che la malvagità dell'uomo marcia a pari passo con la sua evoluzione e tecnologia.Atri che essa non è diversa da essere animale poichè tali siamo.
Non avete mai pensato all'uomo come animale,questo si...Ma in grado di ragione, e quindi più malvagio interiormente perchè in grado di prendere coscienza dei propri atti e quindi controllarli ma al tempo stesso sfruttarli per provocare male maggiore?Per quanto controllo possa avere esso sente sempre odio e frustrazione,gelosia e per quanto uno possa raggiungere un personale stato stoitistico mai raggiungerà la perfezione...Anche al più calmo e controllato umano se istigato e "aizzato" a variabile grado reagirà con violenza...Se sommiamo tutti i sentimenti "buoni" che ci attraversano quotidianamente a quelli "cattivi" ci accorgiamo che noi siamo predominati da quest'ultimi.


Ma per sintetizzare tutto questo in una frase ecco a voi ciò in cui io credo:

"Se gli uomini fossero spogliati di qualunque tecnologia,abito,arma,cibo,bev anda etc.. e messi in un territorio limitato(pianeta,casa quello che volete)essi si combatteranno fino alla morte e all'esaurimento delle loro forza a meno che qualcuno di forza maggiore non si sovrapponga agli altri dominandoli"

Questo concetto racchiude in se molti più aspetti di quanti possa sembrare..
1_è vero(ovvio ^^)
2_Sottointende che l'uomo è di natura incline alla sottomissione o ad una divisione intellettuale al fine di sentirsi o elevarsi sempre ad un grado al di sopra di altri e quindi sentirsi superiore,potente e simili...
3_L'uomo lasciato solo con suoi simili non riesce ad istaurare un rapporto di parità ma solo uno di tipo gerarchico.E per istaurarlo sarà costretto a compiere omicidi o come malefatte a danno di altre persone.

Voi direte...E' normale anche un bestia lasciata a morire risponde con violenza per andare incontro alla sopravvivenza...Ed è vero...Ma l'uomo sfrutta la sua intelligenza per raggiungere un grado più elevato...Non vuole e non può fermarsi ad una situazione di sopravvivenza ma sfrutterà tutte le risorse a sua disposizione(armi,suoi simili)per soddisfare un proprio bisogno personale anche se questo va a scapito di altri e ne comporterà una sofferenza e un "malus Status"


Conclusione:L'uomo è malvagio

se tu avessi ragione, l'umanità si sarebbe già autodistrutta ed invece
in virtù di sentimenti e desideri continua a perpetuarsi e a cercare
di proteggere e salvaguardare tutto ciò che esiste.Mi sono stupita quando una persona che ritenevo profondamente spirituale mi ha detto che lo scopo della vita è il suo mantenimento e il suo miglioramento e poi riflettendo bene
ho compreso che in fondo se la smettiamo di dividere materia e spirito
forse aveva veramente tagione. D'altra parte la realtà che ci circonda lo dice
Chiunque lavora per il miglioramento della vita e per alleviare la sofferenza
e per prolungare l'esistente.
Ci sono certamente i bastian contrari, i cosiddetti malvagi, ma grazie a Dio
sono pochi e sempre di meno.
E' ovvio che ne basterebbe uno che sapesse come distruggere senza autodistruggersi per sterminare i suoi simili, ma a cosa gli gioverebbe?
Invece io credo che gli uomini di "buona volontà" siano tantissimi
e di tutti i gruppi sociali laici o religiosi, non importa.
Penso a uomini famosi che tu non citi, Gandhi, Madre Teresa, Mandela.
scienziati famosi etc....artisti ma penso ai milioni di uomini "insignificanti"
che riescono a dare un significato alla propria vita comprendendo
come sia bellissimo interessere e non solo essere.
D'altra parte la natura stessa esiste per interagire con l'uomo e tutto si
interseca in un processo chiamato "VITA".
Non so quanti anni tu abbia ma sei pieno di un pessimismo leopardiano che ho ben conosciuto e che fa parte del passato di molti di noi ormai un pò cresciutelli.
Ti auguro di aprire un pò di più gli occhi o di indossare degli occhiali
più luminosi.
paperapersa is offline  
Vecchio 03-07-2007, 07.47.42   #48
paperapersa
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Riferimento: Perché l’uomo è cattivo?

Citazione:
Originalmente inviato da alessiob
Sappiamo perchè l'uomo è cattivo da un pezzo.

Lo ha spiegato in maniera semplice e brillante Sigmund Freud.

L'uomo è un animale e come tale conserva ancora tutti gli istinti dell'animale.

Gli istinti degli animali sono stati bollati come "cattivi" dalla socieltà odierna.

Più riesce a reprimere questi istinti, più l'uomo è "buono", meno li reprime più è "cattivo".


Niente di più semplice.

Non si tratta di reprimere mai .........ma di indirizzarli diversamente
di usarli senza divenirne schiavi.....anche perchè tutto ciò cui resisti
persiste e poi si scatena con violenza.....
Nessuno è buono perchè fa violenza a sè stesso, e lo vediamo di continuo
che le cose peggiori accadono proprio laddove non dovrebbero (clero, monaci
etc....La bontà va coltivata, innaffiata come un seme che abbiamo sicuramente in noi esattamente come abbiamo altri semi che sono le tendenze
a fare del male.
Qui non si tratta di ricominciare a far leggere il libro Cuore ai nostri figli, ma certamente lavorare su di noi, per dare esempi di cura, attenzione, affetto,
amore, comprensione, compassione.
Nella società moderna e dei media siamo invece bombardati e circondati
da semi di violenza.....i bambini imparano dai videogames invece che da genitori attenti, da educatori esemplari etc.....
I media ci danno continuamente notizie di stragi, violenze, bombe, etc.....
Contrastare ciò è un impegno quotidiano ......
se vogliamo costruire e non distruggere.
paperapersa is offline  
Vecchio 03-07-2007, 09.20.12   #49
dany83
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Riferimento: Perché l’uomo è cattivo?

Citazione:
Originalmente inviato da VanLag
Perché l’uomo è cattivo? Ve lo siete mai chiesto.

Nonostante siano ormai passate decine di migliaia di anni da quando l’evoluzione ci ha staccati dai primati, nonostante lo sviluppo della logica, dell’intelligenza e della ragione, l’uomo continua ostinatamente e con pervicacia a fare del male all’ambiente ed ai suoi simili.

Anzi addirittura usa la logica, la ragione e se possibile anche l’intelligenza, per annientare i suoi simili, per sottometterli, per dominarli come farebbe la fiera più becera della giungla, magari raccontandosi poi come alibi che sono leggi di natura.

Ci deve essere una spiegazione razionale a questo strano incedere, voi avete mai cercato il perché e se si cosa avete scoperto?



Dio ci lascia liberi.Noi possiamo scegliere di fare del bene o del male.Molti optano per la prima e altri purtroppo per la seconda.Ma tanto chi si comporta male verrà punito,stanne certo.
dany83 is offline  
Vecchio 03-07-2007, 09.34.23   #50
glorfindel
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Messaggi: 19
Riferimento: Perché l’uomo è cattivo?

Intendi dire che il mondo è diviso in oppressi e oppressori e te puoi solo decidere se far del male o subirne??
questo è il concetto che viene emanato da Manzoni in "Adelchi"!
glorfindel is offline  

 



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