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27-06-2007, 22.39.09 | #32 | |
Ospite abituale
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Riferimento: senza trascurare alcuni passaggi
Citazione:
Ma ho come l’impressione di avere messo un’altra volta il piede in fallo dando per scontato, non che esista un denominatore comune che ci lega assieme, cosa di cui sono certo, bensì che altri, oltre me, vedano questo denominatore comune. D’altro canto, se tutto è soggettivo, voi non sareste altro che mie proiezioni ed io potrei, intelligentemente, risparmiare il tempo di riflessione da qui allo schermo, dallo schermo a voi, da voi allo schermo e dallo schermo a me, chiedendo direttamente a me stesso perché l’uomo è cattivo. Ovviamente nell’atto in cui lo chiedo a voi, ho già affermato implicitamente che, per me, esiste un mondo oggettivo e che riconosco questo mondo oggettivo come matrice comune a tutti noi. Questo mondo esiste nonostante la nostra incapacità nel coglierlo nella sua oggettività. Capisco altresì bene l’esigenza di filtrare e parcellizzare la realtà di questo mondo oggettivo, che, se accolta nella sua intierezza, ovvierebbe la nostra stessa identità, in quanto, di quel mondo oggettivo è essa stessa parte. |
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28-06-2007, 20.51.57 | #33 | ||
Ospite abituale
Data registrazione: 08-04-2002
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Riferimento: Un virus di nome uomo.
Citazione:
Al tuo modo di leggere gli eventi contrappongo un sistema di valori, mutuato dell’etica che, secondo me è associata alla ragione, peculiarità che diversamente dalla fede appartiene a tutti gli uomini, anche se potrebbe soffrire anch’essa di una certa soggettività ma attraverso di essa si potrebbe trovare un sistema di valori condiviso, tendente all’oggettività. Citazione:
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29-06-2007, 09.46.16 | #34 | |
Ospite abituale
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Riferimento: Perché l’uomo è cattivo?
Citazione:
Il tuo SAPERE è alquanto distorto e opinabile nonché focalizzato esclusivamente su di un aspetto naturale dell’uomo che viene da te stravolto e preso ad emblema per un retto comportamento. Come dire che se il problema dell’occidente risiede nella smania di denaro, allora potrò dirti che tipo di uomo sei se mi dici quanto guadagni al mese. Partendo da questi presupposti, meno si guadagna e meno si consuma (in tutti i sensi) pertanto, degno di questo pianeta, sarà colui che in occidente, con 1000 euro al mese, garantirà vitto ed alloggio ad un’intera famiglia. Basare il nucleo portante del proprio pensiero sull’aspetto dei consumi e sviluppare attorno ad esso qualsiasi altro concetto, morale compresa, porta ad avere visioni alquanto distorte. In una discussione riguardante il “male” intervenire additando il “consumo” quale responsabile ne è la prova. Non dimentichiamoci mai che l’antesignano del cibo “eticamente corretto” è stato Hitler. |
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29-06-2007, 10.37.19 | #35 |
Ospite abituale
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Riferimento: Perché l’uomo è cattivo?
causa è il desiderio....sempre....
se sbaglio mostratemi un caso dove non sia esso la causa....ma cercherete invano...... e non dico che è sempre dannoso.....semplicemente e voler cio che non è, e a volte causa violenza e rabbia! |
29-06-2007, 11.57.04 | #36 | ||||
weird dreams
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Riferimento: Perché l’uomo è cattivo?
Premetto che in realtà non mi è chiaro in che relazione stia la tua risposta con la mia domanda.
Citazione:
Ed io allora potrei rispondere: non ho capito se sei vegano o vegetariano. Ma il conto non mi torna e il tuo misticismo m’offusca l’intuizione; speravo in una risposta meno vaga e più vegana. Poiché vegano bisogna dichiararsi con fierezza! ..e di questa la mancanza m’insospetta. Citazione:
Il denominatore comune (dei prodotti “cruelty full”) l’ho già smascherato: è l’ignoranza (che chiamerei anche “inconsapevolezza al quadrato”, in quanto non si limita al non sapere ma va oltre: è un atteggiamento atto ad ostacolare il percorso che l’informazione deve seguire per “lavorare sulla coscienza”). L’informazione prorompe e scuote. Scuote quelle abitudini stridenti che usurano e violentano la propria comprensione della coerenza. L’ignoranza agisce nell’interesse di conservare lo stato attuale delle cose perché si ha timore che avvenga un cambiamento: c’è paura di sconvolgersi! (un esempio si è da poco manifestato) Citazione:
Hai fatto bene ad esporti, così possiamo mettere delle cose in discussione. Citazione:
Mi permetto di levigare la tua frase: “Capisco altresì bene l’esigenza di filtrare e parcellizzare la realtà di questo mondo oggettivo,”[…] in quanto senza una interpretazione della realtà oggettiva non c’è bisogno di una identità nella stessa. Abbiamo colto una equivalenza: interpretazione<==>identità. Bene, interessante davvero. Ma ancora non mi è chiara la relazione con il mio intervento. In verità la tua semantica mi induce a interpretare il tuo pensiero in questo modo: le mucche, i polli, i maiali, pecore, conigli, pesci ed altre specie animali allevate e consumate dagli uomini (avidi), debbono le loro miserabili condizioni di sofferenza alla loro interpretazione della realtà e quindi alla loro individualità (e stringi, stringi alla loro incompetenza a meditare). Cioè, stai facendo un discorso buddisticamente orientato dove affermi che “la sofferenza deriva da un attaccamento ad una certa forma (interpretazione) della realtà.” Per ragioni estetiche e di simmietria, generalizzerei la buddistica ipotesi come segue: Ogni sensazione deriva dal rapporto di una “forma” con il cambiamento. O, ancora meglio: La sensazione è il rapporto tra forma e cambiamento. O, speculando: L’esperienza è il rapporto tra materia ed energia. Rapporto che può essere di resistenza o di induttanza. A resistenza si associa sofferenza e a induttanza si associa piacere. A questo punto è venuto il momento di dire che le cose stanno cambiando velocemente e chi prima se ne accorge meglio si adegua. Mi rendo conto di aver dirottato il tema iniziale ma, davvero, mi pareva un binario morto. Un po’ come questo. Prego, guardare il video prima di continuare la lettura. Seguono aforismi di famosi autori vegani e vegetariani: Niente è più forte di un'idea per cui il tempo giusto è arrivato. Victor Hugo Non si può risolvere un problema usando lo stesso modo di pensare che ha creato quel problema. Albert Einstein E' pericoloso vivere nel mondo non a causa di chi fa del male ma a causa di chi guarda... e lascia fare. Albert Einstein Tutto il nostro osannato progresso tecnologico, la nostra reale civilizzazione, è come un'ascia nelle mani di un criminale psicopatico. Albert Einstein Solo quelli che sono abbastanza folli da pensare di poter cambiare il mondo, lo cambiano davvero. Albert Einstein Nulla sarà più benefico per la salute umana e aumenterà le possibilità di sopravvivenza della Terra dell'evoluzione verso una dieta vegetariana. Albert Einstein Impossibile non è un dato di fatto, è un'opinione! (Anonimo) Qualsiasi cosa tu faccia sarà insignificante, ma è molto importante che tu la faccia. Gandhi Siate il cambiamento che volete vedere nella società Gandhi Un passo alla volta mi basta. Gandhi Un mondo diverso è possibile... per tutti! (Genova 2001) Nel tempo dell'inganno universale, dire la verità è un atto rivoluzionario. George Orwell Tutti pensano di cambiare il mondo, nessuno di cambiare se stesso. Lev Tolstoj Che cosa, dunque, è il bene? E' la conoscenza della realtà. E il male? L'ignoranza. Seneca Gli animali della terra esistono per se stessi. Non sono stati fatti per gli umani, così come i negri non sono stati fatti per i bianchi, né le donne per gli uomini. Alice Walker Noi non abbiamo due cuori, uno per gli animali, l'altro per gli umani. Nella crudeltà verso gli uni e gli altri, l'unica differenza è la vittima. Alphonse de Lamartine Quando un uomo vuole uccidere una tigre, lo chiama sport; quando una tigre vuole uccidere lui, la chiama ferocia. Bernard Shaw Cara tu dici che ami i fiori e li strappi dai campi, dici che ami gli animali e te li mangi. Cara, quando dici che mi ami, io ho paura! Dino Ignani E a forza di sterminare animali, s'era capito che anche sopprimere l'uomo non richiedeva un grande sforzo. Erasmo Da Rotterdam (ad una mucca) Adesso posso guardarti negli occhi. Non ti mangio più! Franz Kafka Ciò che i Nazisti hanno fatto agli Ebrei, gli umani lo stanno facendo agli animali. Isaac Singer Il problema non è Possono ragionare? né Possono parlare? ma... Possono soffrire? Jeremy Bentham Se i mattatoi avessero le pareti di vetro tutti sarebbero vegetariani. Linda Mc Cartney Prova a mettere un bambino in una culla con una mela e un coniglio. Se mangia il coniglio e gioca con la mela ti regalo un'auto nuova. Harvey Diamond I vegetariani sono strani? Ippocrate, Gandhi, Darwin, Einstein, Freud, Galileo, Goethe, Kafka, Leonardo, Luther King, Newton, Pascal, Pitagora, Platone, Rousseau, Seneca, Shaw, Tolstoj, Voltaire, Wagner? e Tu !?! (Anonimo) PS: attualmente sto provando piacere. Spero tu non voglia opporti. PS 2: raccomando di guardare il video prima di rispondere. Vi ringrazio per l’attenzione concessa e buona riflessione a tutti Ultima modifica di z4nz4r0 : 29-06-2007 alle ore 13.16.30. |
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29-06-2007, 13.16.21 | #37 |
Combattente!
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Riferimento: Perché l’uomo è cattivo?
L'uomo non è cattivo, ma peggio è egoista!
Tutto ciò che si fa, anche la carità si fa per egoismo... L'uomo fa del bene per sentirsi meglio con se stesso; l'uomo fa cose sbagliate, solo perchè a lui piace e vuole; ecc. Così è l'uomo, ma fa le leggi, perchè capisce che così (entra in gioco la logica) nonb può andare avanti perchè per lui diventa pericoloso. Tutto è Egoismo. |
29-06-2007, 16.14.19 | #38 | ||
Ospite abituale
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Riferimento: Un virus di nome uomo.
Citazione:
Non si può fare paragone tra ragione-etica e fede-morale,dicendo che la ragione è comune a tutti gli uomini e quindi l'etica può essere oggettiva,mentre la fede non è comune a tutti e quindi la morale è soggettiva. Il contrario della ragione non è la fede -religiosa-,ma è l'irrazionalità.Invece di "irrazionalità" possiamo anche dire "fede",ma solo se intendiamo quest'ultima come acriticità,non come credenza religiosa. E l'irrazionalità,e l'acriticità,queste sì che,come la ragione,sono comuni a tutti gli uomini. Quindi,seguendo il tuo ragionamento,se una cosa è comune a tutti può essere oggettiva,o almeno tendente all'oggettività;perciò la morale può essere tendente all'oggettività,perchè comune a tutti -perchè legata all'irrazionalità,che è comune a tutti- .. Direi,piuttosto di costruire categorie in base alla razionalità e al grado di oggettività,che l'etica è lo studio della condotta di gruppi e persone,o anche l'insieme delle norme di comportamento e dei valori,in sè. La morale è definibile in relazione al problema del bene e del male,del giusto e dello sbagliato.Com'è evidente,quindi,fra etica e morale i confini non sono netti e lo sconfinamento è possibile,anzi direi costante. Del resto,il rischio di soggettivismo,che hai messo in evidenza,a mio dire non esiste,almeno non esiste per come lo hai delineato. Infatti,la morale -il giudizio basato sul bene e sul male- non è soggettiva (anche se può esserlo) ma è inter-soggettiva,cioè concerne grandi gruppi. Gli esseri umani creano i loro sistemi etici e morali in una dimensione collettiva,ed il richiamo ai "Valori",con la v maiuscola,attuato ancora oggi,è sintomo del fatto che le persone si riconoscono in sistemi comuni,e non sono -almeno finora non lo sono state- isole. Citazione:
Su questo sono d'accordo fino ad un certo punto;infatti,se da un lato è vero che nell'uomo civile l'intelligenza piega a sè l'istinto,non annullandolo ma incanalandolo e sfruttandolo per i suoi scopi,è anche vero che l'istinto non è come il mucchio di sabbia con cui il bimbo,sulla spiaggia,costruisce un bellissimo,fragile castello.L'istinto è anche una bestia recalcitrante,è anche un fiume in piena che straborda,esce dagli argini ed invade i campi circostanti. L'istinto è ciò che è sempre al limite del controllo,è per noi il memento della nostra animalità. Non credo nel progresso sempre maggiore,insomma. |
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29-06-2007, 23.05.00 | #39 | |
Ospite abituale
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Riferimento: Perché l’uomo è cattivo?
Citazione:
Provo a rispondere….. seriamente alla tua domanda, perché precedentemente non mi era sembrata molto seria e l’avevo, diciamo, aggirata. Che mangio solo carboidrati è una perifrasi che ho rubato a U.G. che viveva di panna montata e cuscus. Rifiutava anche cibi fatti con grasso animale e scherzando di se stesso diceva: - sono uno strano vegetariano che non mangia neppure verdura – Di me è della mia dieta direi che sono più vicino a Nisargadatta che diceva di se stesso: - sono nato in una famiglia onnivora, ma per altro mangio pochissimo – Laciando intendere che se gli capitava poteva mangiare anche la carne. Anche io sono nato in una famiglia onnivora e continuo ad esserlo, anche se mangio molto raramente carne. Anche io mi sazio normalmente con poco, anche se ho come l’impressione, dopo avere visto U.G. che il pochissimo di Nisargadatta sia diverso, perché vermaente, qui personaggi, vivono con niente. Quanto segue spero non ti offenda ma è ciò che mi ha insegnato l’esperienza e che ho visto. Diffido del discorso Vegetariani e Vegani, perché, ho visto in un forum in cui c’erano molti Vegan, un fanatismo ed una violenza da parte di persone Vegan che mi ha fatto stare abbastanza male. Una violenza ed un fanatismo al confronto del quale il fanatismo politico e religioso che trovi in certi forum era acqua di rose, posso assicurartelo. Trovo che non sia bello mangiare gli animali, ma non credo che la cattiveria dell’uomo sia riconducibile in primis a quello. L’uomo deve riconoscere prima “l’altro da se stesso”, cosa che oggi non fa, dopo di cui potrà rispettare le altre forme viventi. Il fanatismo di cui ti parlavo prima era proprio del tipo che quei vegan che scrivevano, avrebbero sbranato, quelli che non avevano la loro sensibilità verso gli animali, dimostrando così, secondo me, di essere solo preda di una fede cieca. Riguardo la mia semantica successiva alla prima risposta, era riferita un po’ a tutti ed a nessuno in particolare, per cui al limite se vuoi sviluppare un discorso, ripartirei da qui. Però ti premetto che non mi interessa sapere perché io sono cattivo, (ho già qualche idea su questo), ne mi interessa essere convertito a nessuna fede, ne diventare santo. La mia domanda iniziale era sulla cattiveria dell’uomo come specie, (chi più e chi meno). |
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29-06-2007, 23.16.34 | #40 | |
Ospite abituale
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Riferimento: Un virus di nome uomo.
Citazione:
Non mi convince il tuo discorso che tende ad invalidare il mio dicendo che: - Il contrario della ragione non è la fede -religiosa-,ma è l'irrazionalità – Cioè la tua affermazione è sicuramente anche vera ma non è inerente. Quando parlo di fede e ragione non è per metterle in una prospettiva antitetica, ma è per evidenziare come siano le due forze sinergiche che muovono l’uomo. Cuore(1) e testa(2), passione(1) e ragione(2), sentimento(1) e intelligenza(2)…etc…. Sono due pistoni di uno stesso motore, non in contrapposizione ma con specificità diverse. Il primo, l’(1) ha funzionalità all’interno dell’uomo, nella sua vita, affettiva, emozionale e di relazione, il secondo il (2) dovrebbe guidarlo nell’interazione sociale nelle scelte e nella realizzazione delle strutture complesse, perché è su quel livello che possiamo trovarci. Tu stesso dici che la morale è inter-soggettiva,cioè concerne grandi gruppi. Grandi gruppi, appunto e non tutta l’umanità. La ragione, invece, a parte i fisicamente cerebrolesi, è accessibile a tutti. Mi fermo perché sono un po’ stanchino ma al limite cercherò di tornarci sopra o di riprendere il discorso se lo svilupperai ulteriormente. |
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