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04-11-2005, 15.15.02 | #162 |
Ospite abituale
Data registrazione: 06-10-2003
Messaggi: 672
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Argomenti interessanti, soprattutto per chi pensa che giri sempre tutto intorno al sesso... non tutti sono concordi comunque.
Ma, il punto era: può una coppia formata da due persone dello stesso sesso essere in grado di prendersi cura della crescita di un figlio (adottivo, naturale di uno dei due, in provetta... che sia)? PUO'? Quali sono le ragioni per cui una coppia di persone dello stesso sesso, ma aventi tutti gli altri requisiti necessari per adottare procreare come viene concesso ai loro pari etero, non dovrebbero essere in grado di farlo? |
04-11-2005, 15.34.38 | #163 | |
può anche essere...
Data registrazione: 11-09-2002
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Citazione:
mi sembra che il sesso sia un elemento fondamentale nel discorso sull'-omo/sessualita'. ma omosessualita' maschile e effeminatezza, e omosex femminile e mascolinita, centrano qualcosa |
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04-11-2005, 15.57.15 | #164 |
Ospite abituale
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Messaggi: 672
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Sul discorso sull'omosessualità sì, ma pensi anche sulla capacità o meno di crescere un figlio? Crescerlo bene intendo, ovviamente non è solo un discorso di nutrire e dare un tetto, ma educare. Ecco! Pensi che una coppia omosessuale possa avere meno capacità di educare un figlio? Manca loro qualcosa in particolare dovuto nello specifico alla loro condizione di omosessuali? Perchè se parliamo di limiti dobbiamo anche evidenziare quali sono quelli imputabili alla condizione di omosessuale, non certo dei limiti che possono avere tutti.
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04-11-2005, 21.41.13 | #165 |
Ospite abituale
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Messaggi: 383
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>Pensa a tutti i casi di omosessuali che si scoprono tali a 30 >anni, io ne ho sentito parlare.
Queste parole non stanno a significare che una mattina, uno si sveglia e scopre all'improvviso che gli piace il c.... E' una espressione da intendersi nel senso di: ho preso atto di quello che sono, non voglio più nascondere a me stesso cosa mi piace. Anche le persone che iniziano tardi le prime esperienze gay (e ne ho conosciute!) riconoscono di aver avuto fantasie gay fin dall'adolescenza. Si tratta ovviamente di una ricostruzione a posteriori dato che un 12-13enne nemmeno conosce il significato della parola omosessualità e non può certo avere quella consapevolezza che si acquisisce più avanti nell'età. Sul resto mi pare di averti già risposto. L'omosessualità non è più considerata una malattia, né da un punto di vista medico, né psichico. Quindi non puoi affermare che delle cause psicologiche sono alla base dell'omosessualità. Se poi tu ne sei convinto (chissà perché) del contrario, fa pure. Vedo che la cosa ti rende felice. Contento te. |
04-11-2005, 22.02.45 | #166 | |
può anche essere...
Data registrazione: 11-09-2002
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Citazione:
a beh, se questo è il tuo modo di ragionare! Se l'ha detto la tv dev'essere vero |
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04-11-2005, 22.06.45 | #167 |
Ospite abituale
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Vabbè ragaz, in fondo è un problema di civiltà, non mio personale. Peccato perchè alla fine ci rimettono tante persone degne e soprattutto i bambini abbandonati, ma se è dal piccolo che si vede l'andazzo generale della società, abbiamo già capito... pietra sopra!
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04-11-2005, 22.28.39 | #169 | |
può anche essere...
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Citazione:
Secondo me il cuore della questione non sono i bambini abbandonati. Perchè l'adozione gay non sarebbe una soluzione al problema: quanti bambini abbandonati ci sono, al mondo? Quanti ne verrebbero adottati dalle coppie gay? Insomma, non è questa la soluzione all'abbandono e alla povertà. Forse i gay sono dei buoni genitori, e sarebbe da dimostrare, e allora si potrebbero dar loro in affidamento dei bambini, pochi, ma comunque salvati dalla strada o dalla povertà. Meglio pochi che niente. Ma ovviamente nessuno può credere di sostenere la bontà della genitorialità gay con frasi di questo tipo: "esistono molti gay padri e madri". Inoltre dico un'altra cosa: i gay potrebbero dimostrarsi effettivamente buoni padri e madri, ma questo potrebbe non portare automaticamente all'adottabilità da parte dei gay. Infatti questo è un tema di ampia portata sociale, che coinvolge usi e costumi e tante altre cose, e quindi è un tema che deve essere analizzato da un più ampio punto di vista, dalla società. |
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04-11-2005, 22.35.05 | #170 |
Ospite abituale
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oh! e basta sproloquiare, finalmente!
Lo capisco bside, se anche la legge desse la possibilità, la nostra società, ancora fortemente imparanoiata dai retaggi religiosi più conservatori, non permetterebbe di praticare serenamente questo diritto. E' vero, ma i pionieri hanno sempre avuto più coraggio degli altri no? Intanto bisognerebbe far ragionare le persone sul "perchè no?". Ma motivando, perchè mi sembra un pò pochino dire semplicemente "credo che possa nuocere allo sviluppo psicologico del bambino", non pensi? Quello che ho fatto io è immaginare la situazione su me stessa. Mi sono immaginata innamorata di una donna, di vivere con lei esattamente la stessa situazione che vivo col mio compagno. Perchè non potrei essere in grado di allevare un figlio in quella situazione? Io sarei sempre io, con le mie idee, la mia cultura, la mia intelligenza (quella che è ) la mia volontà di trasmettere i miei stessi ideali, educando a conoscere e rispettare le diversità, anzi ad essere consapevoli dell'arricchimento che la diversità tra le persone porta e a non temerle. Insegnerei le stesse cose se avessi un figlio ora col mio compagno. Non bisogna temere di cambiare le cose! |