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11-01-2005, 18.51.41 | #32 |
L' Emigrato
Data registrazione: 26-05-2004
Messaggi: 637
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Una piattaforma di base, per essere
per essere seria, mi sembra dovrebbe tener conto dei VALORI.
Introdurre i Valori non solo é necess. per essere competitivi, ma si potrebbe solo se si inventano gli strumenti adeguati per copiarli (dal resto della U.E.) LA LAPIDE Leggo un quotidiano italiano. Nausea abbondante. Decido di scrivere una lettera al giornale, per listare le CAUSE apparenti di tante emrgenze, di tanta melma fangosa, che ostacola il cammino di tanti Italiani. Mia moglie “Lascia perdere, il giornale non te lo pubblica”. “Perché ?” “Perché tu dici la verità ! Il giornale non te la pubblica la verità”. “Lascio perdere ?”. “Prova con una filastrocca”, lei mi dice. Ci provo, sui VALORI. LA FILASTROCCA Un emigrato legge il giornale. “Solo valori negativi ! Dove stanno quelli positivi ?”. “Positivi ? gli Italiani non amano costruire !” Come costruire, se manca la chiarezza ? Come reinserire la chiarezza, se manca la coerenza ? Come diffondere la coerenza, se si é diffuso il doppio linguaggio ? Come eliminare il doppio linguaggio, se lo scopo dei politicanti non é costruire, ma guadagnare....... potere ? Come togliere il potere ai politicanti ? Ci vorrebbero i tecnici, i professionali, quelli che non vendono chiacchiere......... ? Dove trovare i professionali, se le persone che hanno una buona posizione, che hanno fatto esperienza ad alto livello, sono state scelte col comparaggio e l’ omertà ? Come eliminare il comparaggio e l’ omertà, se non ci’ abbiamo una proposta seria per poterlo fare ? Come preparare una proposta solida e seria, se non si conosce più, nello Stivale, la chiarezza, la coerenza, l’ efficienza, l’ onestà, la dirittura, il rigore, la responsabilità, il realismo, il valore, il merito che genera impegno ? Ritrovare i VALORI , le forze positive? ....... Ma bisogna andare a comprarli in U.E. ? Andare a comprare i VALORI in U.E. ? .... Forse, ...ma é proprio quello che fanno gli emigrati ! Solo che, una volta imparati i VALORI, ci restano, nei Paesi europei. Gli conviene..... ............................ anziché rientrare nella melma fangosa. Ho capito, ordino una lapide al marmista dietro l’ angolo. “Che ci scrivi ?”, chiede la moglie. Ci scrivo: “Alla memoria: della chiarezza, la coerenza, l’ efficienza, l’ onestà, la dirittura, il rigore, la responsabilità, il realismo, il valore, il merito e l’ impegno”. Che metto in un cimitero italiano. Qualsiasi. L’ emigrato Antonio Greco ANGREMA@wanadoo.fr |
12-01-2005, 15.29.23 | #36 |
Ospite abituale
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Fintanto che una sola persona in più raggiungerà la consapevolezza di cui si parla le probabilità di cambiamento aumenteranno sempre. Stare ad aspettare tutti gli altri va bene solo per darsi tempo di riposarsi, ma appena rinfrancati la ricerca deve continuare.
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12-01-2005, 19.01.59 | #37 |
L' Emigrato
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EVOLUZIONI
Caro Rocco,
tu dici "Credo che questa affermazione racchiuda il nocciolo per cui a parole siamo tutti bravi , ma poi , nei fatti.....". A proposito dei valori, giusto. Infatti quando un emigrato viene in visita a Roma é nauseato da quella filosofia. Secondo me, non deve sorprendere questo spiacevole scenario se si pensa che, nella società italiana: - sono stati eliminati i bastoni e le carote; - per via dell' organizzazione e della chiarezza speciale italiana, la giustizia ed altre istituzioni non funzionano (°); - sono stati eliminati i VALORI; - sono stati eliminati in pratica i paletti: - mandiamo a scuola di furbismo i ragazzi dalle elementari. Che vogliamo aspettarci colme risultato ? A. Greco --------------- (°) Ha detto il procuratore generale: "81 % dei delitti sono impuniti". Cinque anni fa il premier d'Alema disse: "70 % dei deliti sono impuniti". Questo é uno dei segni delle evoluzioni italiche. Inefficienze e confusioni permettendo. |
13-01-2005, 23.48.03 | #38 |
Ospite abituale
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Fintanto che una sola persona in più mancherà della consapevolezza di cui si parla le probabilità di cambiamento diminuiranno sempre.
Di quest'altro fatto, purtroppo, gli esempi sembrano decisamente più abbondanti. |
14-01-2005, 09.46.26 | #39 |
Ospite abituale
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.........scusa
..........
..mi è scappata una risata ...( piuttosto amara , fra l'altro ) ....concordo al 101%..... E purtroppo è proprio di questo che la gente sembre essere poco convinta ........ E' il discorso dei tanti che buttano la carta fuori dal finestrino pensando di non fra danno ...ed è per questo che poi gli spartitraffico delle autostrade sono lerci e necessitano di essere puliti con conseguente rischio di vita per gli addetti....... Sembrerà a q.cuno una esagerazione ed una grandissima c** , ma.. attenzione ! .......nulla o quasi accade per caso fortuito nella vita ...... Rocco |
15-01-2005, 01.11.53 | #40 |
Ospite abituale
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nuovi inizi e perplessità
Dovrei tornare a citare le strategie frequenza-dipendenti, ma ve lo risparmio.
Torno piuttosto al precipuo tema della discussione (si può dire precipuo qui? a me sembra di sì ma non ne sono sicuro): si può rifondare la politica? Credo di dar l'impressione di essere un po' troppo fissato con quest'argomento, ma non riesco a convincermi ad abbandonarlo: troppo invasiva è l'influenza politica sulla vita di tutti i giorni per non darvi il giusto peso e la dovuta considerazione. Purtroppo la pervasività della politica ha decisamente raggiunto ed informato di sé anche il linguaggio comune, dunque anche il senso comune, dunque anche le categorie secondo le quali noi cittadini interpretiamo, valutiamo e cerchiamo di modificare la realtà. A quest'ultimo punto è soprattutto rivolta questa riflessione, perché fintanto che la gente ragiona secondo quanto i politici propagandano sui massmedia sarà ben difficile che qualcosa cambi. Serve piuttosto svelare cosa nascondono le oscure formule usate dagli uomini dell'apparato, capire cosa davvero si muove dietro il palcoscenico, smascherare il gioco degli attori, riportando le primedonne coi piedi per terra e facendo vedere a tutti che dietro il prestigio che loro riconosciamo vi è sempre e comunque una persona come le altre, per la quale dovrebbero valere le stesse regole comportamentali che usiamo con vicini e conoscenti. Mi son chiesto ultimamente: perché se io non corrispondo alle promesse fatte al mio vicino, questo non mi rivolge più la parola né accetterà di venirmi incontro fintanto che io non avrò fatto ammenda (e talvolta nemmeno allora), mentre se lo stesso fa un politico per cui ha votato, la volta successiva lo rivota? un perplesso Giovanni |