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26-10-2006, 08.14.48 | #92 | |
Ospite pianeta Terra
Data registrazione: 17-03-2003
Messaggi: 3,020
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Riferimento: Il ricordo di sè
Citazione:
mi fa piacere che anche nel Bon.. cio conferma che dopo tutto..l'essenza degli insegnamenti si perpetua.. può cambiare la forma ma non la sostanza.. per il resto è così... i problemi quotidiani restano.. ma siamo "noi" ad essere diversi.. a prenderli con più Spirito (è il caso di dirlo.. ) con un fondo di Silenzio maggiore.. la mente discorsiva non c'è più.. e non credo sia imputabile solo alla meditazione, ma al miglioramento di quel lavoro spirituale, di quella Passione che un po' tutti abbiamo avuto, chi più chi meno.. direi quella serietà che nella ricerca ci ha accompagnato.. Già.. che è scomparso? il dialogo interiore.. l'ansia.. il panico...la paura (intesa vedere il mondo senza esagerazioni ed esasperazioni).. il respiro ora è molto più lento ed il battito del cuore rallentato.. Tornando alla paura, agli stati generati della paura, tanto per rispondere anche a vagabondo del dharma, direi che la paura istintuale resta attiva anche se va a basso regime.. faccio un esempio.. avevo paura dei cani grossi perchè da piccola, due anni, ho subito uno shock.. ora con più consapevolezza di ciò che mi accade, ogni qualvolta un cane di grossa tagli abbaia al mio fianco, parte una reazione emotiva, ma assente di palpitazioni, che fa riaffiorare alla memoria la paura passata.. Prontamente viene testimoniata..osservata..(l'azione del Maggiordomo per dirla alla Gurdji??) e non più affrontata reattivamente come prima (palpitazioni, sudorazione fredda ecc.. fino alla fuga).. ma riappare..e credo sempre riapparirà.. stessa cosa per altre situazioni che ci avranno caratterizzato... Insomma, al di sotto della mente pensante e logorroica c'è quella consapevolezza pura.. che testimonia e non giudica... questa consapevolezza ha tanti nomi ed è difficile mettersi d'accordo,farsi capire... ma è ciò che entra in funzione con il corretto funzionamento dei centri, cioè portare l'Attenzione di Sè costante.. |
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26-10-2006, 11.51.32 | #93 |
Ospite abituale
Data registrazione: 27-10-2004
Messaggi: 1,774
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Riferimento: Il ricordo di sè
Buon giorno!
bel dialogo ma una cosa.......non diretta al singolo ma a tutti :la bellissima chitarra di Ry Cooder...e la voce narrante in inglese....stavo cercando di capire cosa dicesse e ho chiesto a mio figlio se capiva...lui mi ha risposto che non stava ascoltando...al che ho riso e gli ho detto: "mah, sara' la meditazione che ho praticato, ma la mia mente e' sempre incollata al presente". cosa ci fa presupporre che la mia percezione del "presente" debba essere universale.......il ragazzo viveva il suopresente ugualmente incollato al momento,mi auguro. claudio |
26-10-2006, 15.07.15 | #94 | |
Sii cio' che Sei....
Data registrazione: 02-11-2004
Messaggi: 4,124
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Riferimento: Il ricordo di sè
Citazione:
Non si tratta di "presupposizioni" ma di vedere quella nebbiolina che oscura la Realta' (qualcuno la chiama Maya ....). Questo, pero' non si puo' fare senza un'adeguata disciplina. Quella nebbiolina sono i processi di pensiero automatici legati ad ansie, paure, speranze, desideri e altre macchinazioni varie.... Chiamala distrazione se vuoi, e' scientifico che quando si fa una cosa non si puo' pensare ad un altra senza delle conseguenze negative....in cio' che si sta facendo o semplicemente vivendo. Il fatto e' che noi se vediamo una persona per strada che parla da sola pensiamo che sia pazza, senza renderci conto che stiamo facendo la stessa cosa...tra noi e noi.... Questa scissione interna all'uomo e' patologica e origine di vari disturbi che si manifestano come conseguenze, che vanno da quelli psichici a quelli fisici. Un respiro breve, per esempio, e' infatti associato ad una mente vorticosamente identificata con tutto cio' che passa, dentro e fuori (l'energia e' tutto il fenomenico). Non bisogna, pero', confondere la pura Concentrazione con la liberta' dai condizionamenti, sono due cose diverse. Una persona molto concentrata puo' infatti non avere alcun senso etico, per esempio. Concentrazione, senso etico, vigore, pazienza, generosita', visione profonda...sono le sei paramita del Buddismo e sono qualita' spontanee della Consapevolezza di Se' o pura presenza. Un essere umano equilibrato le manifesta spontaneamente, chi piu' chi meno. Si chiamano perfezioni perche' qualificano un Sadhaka (persona sul sentiero spirituale) ...che le dovrebbe manifestare sempre di piu'. |
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26-10-2006, 16.03.04 | #95 |
Ospite abituale
Data registrazione: 24-11-2005
Messaggi: 3,250
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Riferimento: Il ricordo di sè
in sostanza si trasforma il re-agire (legato al passato)
in agire (legato al presente) viene fatta "chiarezza" (luce) su cosa non fare (menarsela) attraverso l'esperienza (meditativa) in modo da affrontare le apparenti "burrasche" che a quel punto diventano "acqua quieta" ciao |
26-10-2006, 17.52.57 | #96 |
Ospite abituale
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Riferimento: Il ricordo di sè
Buona sera!
il mio pensiero non è stato chiaro, il quesito più direttamente è: chi mi dice che l'ascolto del brano musicale (la mia percezione del momento vissuto) sia il momento in assoluto e non il [mio cogliere l'attimo claudio |
26-10-2006, 18.36.14 | #97 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 24-11-2005
Messaggi: 3,250
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Riferimento: Il ricordo di sè
Citazione:
la seconda che hai detto a mio sentire ego incanalato verso l'ascolto |
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26-10-2006, 20.16.38 | #98 | |
Sii cio' che Sei....
Data registrazione: 02-11-2004
Messaggi: 4,124
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Riferimento: Il ricordo di sè
Citazione:
Quando sei attento e sveglio lo sei a cio' che c'e' in quel momento, cio' che oscura la tua chiara e nitida percezione dell'istante presente e' quel lavorio mentale in cui sei identificato con il pensiero, a meno che tu non stia leggendo o lavorando o pianificando qualche furbissima strategia del tuo ego onde ricavarne un qualche profitto....e in questo potrebbe benissimo rientrare l'ascolto di un brano musicale... Scherzo. Ci vuole un po' di buon senso per discriminare le fantasie dovute a desideri, paure, angosce e ansie ecc. ecc. e cio' che non lo e'. |
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26-10-2006, 21.37.38 | #99 |
Moderatore
Data registrazione: 16-10-2003
Messaggi: 1,503
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Riferimento: Il ricordo di sè
Fallible dice: "chi ha detto che l'attimo di realtà sia la musica che ascolta Yam e non il pensiero in cui è perso suo figlio?" O, ancora più difficile dico io: se suo figlio guarda fuori dal finestrino e vede una qualsiasi scena di vita vissuta, chi è che è più aderente alla realtà?
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26-10-2006, 22.37.23 | #100 |
Ospite abituale
Data registrazione: 27-10-2004
Messaggi: 1,774
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Riferimento: Il ricordo di sè
Buona sera! Fallible dice! che Quando sei attento e sveglio lo sei a cio' che c'e' in quel momento è molto difficile definire ciò che è in quel momento per se stessi per i giustisimi motivi o meglio per quel" lavorio mentale" che tanto ci inganna figuriamoci definire l'"è" degli altri anche se sono i nostri figli che tanto crediamo di conoscere claudio
ps nella mia esperienza terrena ho "visto" chiaramente che anche nel più miserrimo c'è la luce che risplende in tutti; è nel nostro "agire" la capacità di coglierlo |