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18-11-2005, 21.20.53 | #12 | ||
Ospite abituale
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Hitler pensava che il "sole” era la conquista del “lebensraum”, cioè la terra, le lande, per il suo popolo e per quella visione ha coperto il mondo di dolore e di guerra. I nostri nonni pensavano che il “sole” era nel nuovo mondo e per seguire la loro visione, lo hanno conquistato al prezzo del genocidio del popolo pellerossa. Ora l’America è la nazione più progredita del mondo ma quei 20 milioni di indiani pellerossa sono un macigno sulle nostre coscienze, anche se ci stordiamo per non pensarci. Io credo proprio che in fondo alla strada non c’è nulla più di ciò che vediamo attorno a noi.…… Anzi credo che non c’è neppure strada. Ultima modifica di VanLag : 18-11-2005 alle ore 21.37.14. |
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18-11-2005, 21.27.51 | #13 | |
Ospite abituale
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Re: riflessione
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18-11-2005, 21.58.02 | #14 |
Ospite abituale
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Se qualcuno fosse interessato al dibattito, c’è un altro mio 3d in cultura e società, che ricalca questa idea di conflitto tra fede e ragione I “bright” e la discriminazione verso gli atei....”. Che poi è anche il tema presente nella mia ultima lettera online dal titolo: "Ma i comunisti mangiano i bambini?"
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18-11-2005, 23.06.35 | #15 | |
Ospite abituale
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La storia è piena di visionari, esploratori, avventurieri, santi, in una parola gente che rischia per raggiungere qualcosa di “predefinito”, che senso ha non rischiare e restare immobili a godersi la contestualità…..è un’illusione autoconsolatoria, non mascheriamoci dietro le stragi e le guerre – frutto di visioni scellerate - per giustificare la nostra paura di vivere. Vale sempre la pena tentare di vivere, anche se si rischia di morire. Ho sempre pensato che la realizzazione della personalità umana avvenga attraverso progetti, cioè pensieri predefiniti cui seguono azioni. Come si può restare fermi al palo: ricorda la parabola dei talenti (n.b.: non sono cristiano): l’errore sta nella rinuncia, non nello sbaglio. Tuttavia ammetto di non conoscere bene la filosofia della rinuncia preventiva, che non è un sofferto “negativo” ma un togliersi di mezzo. |
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18-11-2005, 23.45.52 | #16 | |
Ospite abituale
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Citazione:
La lotta per un bene esistente, non mossa da passioni ideali, può essere dura ma saprebbe essere etica, la lotta per un bene ideale non si ferma davanti a nulla, perché si sente autorizzata a tutto dall’altezza vertiginosa dell’ideale stesso. I sapienti moderni lo hanno capito e con i loro insegnamenti ci spingono a prendere coscienza di questo fatto. Dietro ai crimini contro l'umanità c'è qualcuno che si sente migliore, cioè lui, proprio lui e solo lui, qualche cosa di speciale. Prova a chiederti da dove viene questa convinzione! |
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19-11-2005, 10.23.49 | #17 |
Utente bannato
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L'unica verità della fede.
Salve,
l'unica verità della dottrina cristiana che può essere provata scientificamente è l'infallibilità del Papa. Come? Materiale occorrente: 1 : Un trapano con punta per acciaio da mm 9. 2 : 10 francobolli da 85 cent. 3 : Un fucile-giocattolo a molla. 4 : 10 monete da 20 euro. 5 : Due pistole Smith & Wesson calibro 9 Procedimento: Perforare con il trapano le 10 monete e attaccare su ognuna un francobollo. Consegnare le pistole al papa e dirgli di sparare alle monete quando saranno in aria. Sparate e poi raccogliete le monete :vedrete che ogni moneta avrà un foro cirlolare di 9 mm, ma solo sulla carta dei francobolli,non sul metallo delle monete. CVD. Saluti. kantai. |
19-11-2005, 10.44.37 | #18 |
ospite sporadico
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Kantaishi trovo che come esempio sia piuttosto macchinoso e non attinente neanche metaforicamente, poi hai sbagliato in scrittura perchè le monete saranno bucate ma non il francobollo.
Van... problema.... ammettiamo che tutti si "svegliassero" di colpo (cosa impossibile) ovviamente finirebbe la vita come la conosciamo no? E' vero che dietro i grandi crimini c'è qualcuno che si crede il migliore... e dietro i grandi gesti? Forse viene tenuto a bada... perchè altrimenti non sarebbe possibile il grande gesto ma si scadrebbe nel crimine... però ci deve essere una base che faccia pensare quell'individuo che sia possibile fare qualcosa..... Questo discorso non finisce così è ben più complesso, aspetto prima che rispondi (tu o altri) se vuoi. |
19-11-2005, 11.04.07 | #19 |
Ospite abituale
Data registrazione: 05-07-2005
Messaggi: 464
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Io penso che la fede sia fatta di sapienza, ma non la sapienza umana, una sapienza che è quella di Dio, per cui credere a Dio e avere fede non è ignoranza... si cerca sempre di catalogare i credenti come persone con il paraocchi, invece la fede comporta un percorso che non è mai finito, ma sa anche che quando non c'è più speranza umana la fede fa miracoli... se questi non accadono è perchè abbiamo troppa poca fede...
Per il momento mi fermo qui, ma il discorso è molto più lungo. Ciao |
19-11-2005, 12.13.21 | #20 | |
Ospite abituale
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Va bene, provo a chiedermelo. Prendiamo Hitler e Stalin, tanto per cambiare, erano idealisti? No secco. L’ideale è qualcosa che sta fuori di noi, se siamo noi stessi si chiama culto della personalità. Certo loro si muovevano in nome di qualcosa, ma quella era la facciata per il popolo, è evidente che loro erano pieni di sé stessi anziché di ideali, erano mostruosamente pieni di sé, abbondantemente oltre il livello che determina l’autostima. E il popolo che li ha seguiti, almeno nel caso di Hitler, era pieno di ideali? Neanche per sogno, era dominato da sentimenti egoistici, come la rivincita, la rabbia per ritenere di essere ingabbiato molto sotto i meriti, ecc. Ma allora cosè l’ideale? Sicuramente perseguire un ideale non fa compiere crimini contro l’umanità, è la loro mancanza che fa questo. L’ideale sta fuori di noi, non dentro, e certo non si configura in forme di egoismo. I saggi (dire saggi moderni è una contraddizione in termini, la saggezza è atavica) parlano di autorealizzazione attraverso ideali, l’attività più nobile dell’umanità. Una persona che si dedica a sé stessa cortocircuita, si involve: solamente rivolgendo l’attenzione al di fuori di sé la tensione di vita va in fase, si realizza, proprio perché trova uno scopo, una “massa” cui donare (proprio così, donare, cioè compiere un atto d’amore) sé stessi. Il più nobile e completo ideale è la ricerca di Dio, attuabile solo attraverso l’autodonazione (altro che crimini verso l’umanità), ma qui si apre un capitolo nuovo. |
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