Jambo!!! Habari?
Ho trovato, leggiucchiando qua e la, delle curiose storielle, che hanno a che fare in parte con l'argomento in questione...
Ecco la prima:

Ogni giorno il discepolo poneva la stessa domanda: "Come posso trovare Dio?". E ogni giorno riceveva la stessa misteriosa risposta: "Devi desiderarlo".
"Ma io lo desidero con tutto il mio cuore, no? Allora perché non lo trovo?".
Un giorno, il maestro si stava bagnando nel fiume con il discepolo. Spinse la testa del giovane sott'acqua e ve la tenne mentre il poveretto si dibatteva disperatamente per liberarsi.
Il giorno dopo fu il maestro a iniziare la conversazione: "Perché ti dibattevi in quel modo quando ti tenevo la testa sott'acqua?".
"Perché cercavo disperatamente aria".
"Quando ti sarà data la grazia di cercare disperatamente Dio come cercavi l'aria, lo avrai trovato".

Ora mi sorge un dubbio, quelli che si definiscono agnostici (o atei)quanto stanno cercando seriamente Dio?

Seconda storiella:

Un uomo che si proclamava ateo cadde da un dirupo. Con prontezza di riflessi riuscì ad attaccarsi ad un cespuglio che sporgeva dalla proda. Rimase in bilico sul precipizio e cominiciò ad urlare senza ritegno: "Signore Iddio, salvami!".
Un silenzio totale accolse il suo grido. Ma l'uomo continuò ad urlare: "Dio salvami!".
Si udì una voce dall'alto: "Dicono tutti così quando sono nei pasticci". "Io no, Signore! Sono assolutamente sincero. Parlerò di te a tutti. Crederò a tutte le tue parole!", protestò a gran voce il poveretto.
"Va bene. Allora molla il ramo", disse Dio.
"Mollare il ramo? Non sono mica scemo!".

Quanti sono disposti a rinunciare al proprio ego, al proprio io?

Terza storiella:

Il maestro divenne famoso mentr'era ancora in vita. Raccontavano che Dio stesso una volta avesse cercato il suo consiglio:
"Voglio giocare a nascondino con l'umanità. Ho chiesto ai miei angeli quale sia il posto migliore per nascondersi. Alcuni dicono le profondità dell'oceano. Altri la vetta della montagna più alta. Altri ancora la faccia nascosta della luna o una stella lontana. Tu cosa mi consigli?".
Rispose il maestro: "Nascondimi nel cuore umano. È l'ultimo posto a cui penseranno".

E voi, dove vi sareste nascosti?

Bene, vorrei precisare ora che con queste storielle non volevo affermare alcuna verità in particolare, ma solo farvi riflettere un po'. Dubito che un qualche agnostico cambierà idea...

Ciao
Elia

qui gli agnostici sono pochini a dire il vero....

Ora mi sorge un dubbio, quelli che si definiscono agnostici (o atei)quanto stanno cercando seriamente Dio ?

abbisogni comprendere che:

- C'è chi cerca Dio

- C'è chi cerca la verità

I primi generalmente trovano quel che cercano e su di lui la sanno sempre più lunga dei secondi.

I secondi è facile che si definiscano atei o agnostici, ma in quanto a verità, la sanno sempre più lunga dei primi.

Dio è la verità, chi cerca Dio cerca l'essensa del sapere, l'inconoscibile. Non credo che chi cerca la verità possa trarre migliori conclusioni di chi cerca Dio, semplicemente perchè le cose si identificano nei credenti mentre negli agnostici la verità prende solamente altre forme che però non sono ne più ne meno supertiziose di quella cristiana. Comunque sia quasiasi conclusione si prenda in questo campo si parla sempre di fede, indipendentemente dall'oggetto di questa fede. E anche i cosiddetti agnostici come anche gli scettici hanno fede in uqalcosa xchè è prerogativa dell'uomo porsi delle domande e cercare x quanto gli concerne delle risposte.

Già....

- c'è chi ha fede nell'immacolata concezione

- c'è chi ha fede nel modello base della fisica

il mondo è vario....




e bizzarro...

Bravo hai capito perfettamente quello che intendevo. C'è chi ha fede nella giustizia, chi nel dovere, chi nelle idee e questo in un certo senso cancella sia la definizione di agnosticismo sia di scetticismo

Mi ricordi un'altra Salomè... di tanti anni fa...

Anche lei aveva fede in ciò che non comprendeva, e conoscenza in ciò che sperimentava e trovava vero.

Posso chiederti come mai hai scelto "Salomè" per nick?

Niente a che fare con il personaggio, mi riferisco all'omonima opera di Oscar Wilde, un testo sublime e un autore di cui sono appassionata da anni

Il quesito ha del paradossale perché parte da un dato di fatto: la non esistenza di Dio? Chi ci garantisce che sia così? Forse andava posto diversamente e magari qualcuno ha già obiettato ciò (abbiate pazienza ma dovrei rileggermi tutti gli interventi... col tempo magari... )

era umoristico? O no?