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15-09-2005, 18.25.15 | #122 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 04-09-2003
Messaggi: 766
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Citazione:
si potrebbe dire, un insieme di INPUT che interagiscono con la macchina CERVELLO, differenti dai tuoi... crdimi, NULLA di piu'... ed il bello, la cosa staordinaria è che questi input, credono di essere VITA interagiscono tra loro, cambiano, si scontrano, si modificano dando vita ad una strana sensazione... |
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15-09-2005, 18.38.32 | #123 |
Utente bannato
Data registrazione: 05-11-2002
Messaggi: 1,879
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Spirito, Anima, "posseggo"...
Giù la cresta! Le corone di cartone dorato "VALGONO" solo nella fantasia di un bimbo che gioca. Noi siamo "gruppi", "collezioni". Quel che rende di valore una collezione non è il tale "pezzo" che si "ha" (che casomai è il pezzo a valere), ma è la completezza! Collezioni incomplete valgono una cicca bagnata, nella stima di chi " E' " una collezione completa, ...ed anche in quella di chi è una "meno incompleta". Quel che ci fa diversi l'uno dall'altro non è quel che "abbiamo", ma quel che ci "MANCA". Siamo quel che siamo perchè non siamo completi. Se fossimo completi saremmo tutti uguali ad Uno solo e risulteremmo proprio LUI: la "Collezione delle Collezioni"... Giù la cresta, "possidenti" ! |
15-09-2005, 18.38.36 | #124 | |
Perfettamente imperfetto
Data registrazione: 23-11-2003
Messaggi: 1,733
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Citazione:
Ok, se per ora ciò ti convince. Per quanto riguarda quello che ho detto nel post precedente non volevo essere irrispettoso nei tuoi confronti, credimi. Invece per quanto concerne la Conoscenza di sè, la grande risposta al "Chi Sei tu?" non è così semplice...come potrebbe sembrare. Comunque, sapendo chi Sei ti invio il "mio"saluto preferito: Namastè * P.S. Namastè* significa: onoro il divino che e' in te. Nella religione induista e filosofie orientali, il divino e' in ognuno di noi e nel saluto gli indiani uniscono le mani sotto il mento e inchinando reverenzialmente il capo onorando il divino che e' dentro la persona che hanno di fronte. Ho citato la preparata e atea La viandante Ultima modifica di Mirror : 15-09-2005 alle ore 18.57.28. |
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18-09-2005, 18.06.11 | #125 |
Utente bannato
Data registrazione: 11-05-2005
Messaggi: 639
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Beh, gli input entrano nel cervello, tu bluemax ti illudi di essere vita.. uhmm, interessante teoria. Dunque tu ti illudi di essere umano o comunque un'entità differente dalla somma delle tue parti e dall'interazione di esse con il mondo fisico? Bene, da qui via tutti i diritti umani che ti concernono, sono illusioni date dal credere che l'uomo abbia una dignità oggettiva proveniente dalla propria natura morale.
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20-09-2005, 01.11.21 | #126 |
Moderatore
Data registrazione: 18-05-2004
Messaggi: 2,725
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Piccolo cambio di prospettiva:
Prima di poter dire "è necessario avere una anima per poter essere come sono gli esseri umani", bisognerebbe avere un'idea chiara di che cosa sia l'anima, ma dato che nessuno qui ha una teoria approfondita dell'anima (e quindi, nessuno sa più o meno cosa sia l'anima) tale proposizione non può essere ritenuta vera: o meglio, tale proposizione non è proprio comprensibile.
Comunque, se anche per amor di discussione si accettasse l'intelliggibilità dell'anima, il problema non riguarda di cosa siamo fatti: potremo esser fatti di anima, di cervello, di nuvole o di sistemi idraulici. La questione centrale è: come funzioniamo? E' infatti chiaro che sistemi come noi possono essere implementati - almeno in principio - su diverse strutture (fisiche o non); non importa, infatti, con cosa siamo fatti, bensì l'importante è che cosa riusciamo a fare e che capacità abbiamo. (Parallelo: a noi non interessa su cosa è implementato un programma per l'ordinamento di dati per qualche criterio - e di sistemi adatti per questa implementazione ce ne sarebbero infiniti - ma a noi interessa proprio il fatto che tale sistema faccia il suo dovere, e cioè che ordini in un certo modo dei dati.) |
20-09-2005, 01.15.00 | #127 | |
Moderatore
Data registrazione: 18-05-2004
Messaggi: 2,725
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Citazione:
Quindi, detto tutto quello che ho detto sopra, se il messaggio di bluemax volesse (almeno per ipotesi) affermare che egli non ha anima, non potrei proprio capire con quale pretesto si dovrebbe trattare bluemax come se non avesse dignità e diritti. Questa sarebbe un'espressione immotivata di razzismo. Ripeto: l'importante non è con che cosa siamo fatti, ma come funzioniamo, cioè come interagiamo con il mondo. |
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20-09-2005, 20.55.14 | #128 |
Utente bannato
Data registrazione: 11-05-2005
Messaggi: 639
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Non posso essere d'accordo. Anzitutto se bluemax non ha anima (cioè un principio esterno al susseguirsi degli eventi/fenomeni e capace di osservazione e azione libere) non può compiere scelta. I suoi neuroni sono semplicemente una rete di cellule che reagiscono a stimoli provenienti dal mondo fenomenologico e quindi è semplicemente una macchina che reagisce a stimoli senza libertà reale e quindi senza reale responsabilità. Se io uccido in queste condizioni non posso essere colpevolizzato perché sono vittima senza scelta delle circostanze. La scelta è il fondamento di tutto: scegliere vuol dire poter osservare i fenomeni da un punto di vista ben preciso. Vuol dire agire e alterarne il corso a proprio favore, con consapevolezza e con obiettivi che permettono la costruzione di strategie chiare e non semplici meccanismi di azione/reazione. Per questo, ammettendo che bluemax è un entità senz'anima (cosa, mi spiace per lui, impossibile), non ha alcun genere di diritto o dovere nei confronti della realtà ed è quindi un oggetto che ha dignità limitata alla funzione che può ricoprire in questo momento.
Bluemax, non penso tu sia oggetto ma soggetto e che tu abbia piena dignità. Prendila a livello puramente esemplificativo. |
21-09-2005, 21.04.06 | #129 | |
Pirate of the Caribbean
Data registrazione: 23-05-2005
Messaggi: 363
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Citazione:
credo che bisogna chiarire un po' questa questione "legale". leggevo proprio ieri su "mente e cervello" un articolo di uno studioso che si poneva la seguente domanda: "se l'uomo è materia e non possiede libero arbitrio, lo possiamo punire e mettere in carcere?" la mia risposta è certamente si; e per due motivi. intanto il fatto che non possediamo libero arbitrio non significa che ciò che facciamo debba restare impunito; è innegabile che possediamo un sentimento(libero o no ha poca importanza) che ci pone in armonia con l'universo e ci spinge ad amare le altre persone; questo istinto ci spinge a giudicare un assassino, e anche se è un istinto "controllato dalla causalità" e non libero non vedo perchè debba essere accantonato. secondo, prendete una società di insetti minuscoli e senza libero arbitrio, i più semplici che riuscite a immaginare. potete pensare addirittura a dei batteri. ebbene, ipotizziamo che tra le loro peculiarità vi sia quella di "fare gruppo" CONTRO chi va le regole della società di quei batteri. ecco: sebbene un batterio assassino NON sia colpevole dal punto di vista di un giudice universale super-partes (quale potrebbe essere un biologo), di certo SARA' colpevole per il tribunale dei batteri. quindi, criminali, state tranquilli. con o senza anima andate al fresco |
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22-09-2005, 01.28.12 | #130 | ||
Utente bannato
Data registrazione: 05-11-2002
Messaggi: 1,879
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Citazione:
L'uomo dunque è "anche" materia, ma soprattutto è energia. Nell'ordine naturale delle cose nell'universo, la capacità di interferire nel proprio ambiente dipende dalla propria quantità di energia, di qualunque genere si tratti moltiplicato per una variabile "X" di casualità: venti grammi di piombo sono normalmente molto meno "reattivi" di un creativo ed inquieto essere umano, ma se quei 20 grammi di piombo li lanci cineticamente contro quell'umano e lo colpiscono nel punto giusto... venti grammi di piombo diventano molto più reattivi di qualunque geniale persona umana. Il "libero arbitrio" se l'è dato da sè, l'uomo, La scienza non ammette principi di libero arbitrio diversi dalle leggi dell'universo... e queste sono il volere di un Essere che è imprescindibile, dunque l'unico libero arbitrio che c'è è quello cui siamo sottoposti necessariamente ed è quello del Dio Tutto. Citazione:
Dato che ogni cosa esistente è un gruppo, ogni "gruppo minore" deve sottostare alle regole di un gruppo energeticamente di maggior valore e particolarmente a quel "gruppo maggiore" contro i quali interessi il minore va ad interferire. Questo è in armonia con la teoria che ogni cosa è Parte di Dio e che perciò, per ciascuno, Dio è in realtà il Resto delle cose esistenti che sono fuori dal proprio "sè". Se noi facciamo qualcosa di sbagliato perchè scomodo o sgradito o dannoso al nostro Resto, quello reagisce ritorcendosi contro di noi ed in questo consiste la "punizione divina", punizione non immancabile... per via della variabile di casualità "X" di cui ho accennato prima... ma certamente più attendibile di una punizione in un altra vita che molte teorie religiose considerano più certa di quella del "Resto". Sono daccordo, perciò, che con o senza anima i "criminali" vadano "al fresco" più certamente di quanto possano andarci da mutati... dopo morti. Si Jack, i conti tornano. |
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