eheheh! ...Resta la sola Cosa che c'è.
A volte ci capita di passare di fronte ad uno specchio, allora vediamo in esso la nostra immagine e pensiamo: "quello sono io".
Ma non è vero... Lo specchio fa la cosa giusta riconoscendo l'uomo e riportandone ad esso fedelmente l'immagine. L'uomo invece, troppo egocentrico per saper vedere la verità, guarda lo specchio ma vede solo il sè stesso riflesso, ed intanto trascura la fondamentale virtù dello specchio: l'obbiettività, che nessun uomo potrà mai uguagliare.
Però, mentre l'uomo interiorizza quel che vede, lo specchio la respinge da sè.
Non sta a noi essere "perfettamente" obbiettivi, vero?
Ci possono essere concesse e perdonate delle personali convinzioni, anche se, a volte, eccentriche. Quello che non è giusto che ci si auto-perdoni è la nostra strana cecità di fronte agli "specchi", che è tantoppiù oscura quanto più ardente è la nostra interiorizzazione...
Dovremmo insistere nel cercare di migliorare la nostra capacità di riconoscere davvero quel che abbiamo di fronte ...e tutt'intorno a noi.
Ciao fratello ardente.