C'è un piccolo problema: la mia patololgia non mi permette di stare a gambe incrociate. Inoltre, se tento di meditare da sdraiato mi viene l'abbiocco... dunque?

Ps... mi sa però che siamo OT...

La meditazione vera, quella definita da dio che serve per definirlo, la puoi meditare dove, come, quando vuoi.
Ecco se sei nelle possibilità di fare ciò vado avanti altrimenti aspetto l’Oasi.

Ci provo. La meditazione che conosco è quella intesa a 'morire quotidianamente' come Cristo indicava. Cioè una meditazione che è progressivo ritiro dell'attenzione dai sensi per concentrarla in un punto dietro le sopracciglia, la sede dell'anima o terzo occhio secondo le religioni orientali. (da distingersi dalla sede della mente che è esattamente lì vicino, il che spiega il perchè di facili meditazioni negative) Anche nei vangeli si parla dell'occhio singolo che fà risplendere il corpo di luce. Questa meditazione inoltre prevede il passaggio nell'oscurità secondo le indicazioni cristiane 'si và alla luce attraverso l'oscurità', poichè immersioni medidabonde nella luce indifferenziata sono pricolose, mentre la luce che si incontra nella meditazione nella via di mezzo passa attarverso l'oscurità. Così la meditazione è un esercizio di incontro con Dio attarverso una via specifica. Cristo diceva ' Dio è luce' ed in ogni religione la forza di Dio in azione si chiama 'Verbo', e questo lascia intendere che durante il ritiro dai sensi, l'attenzione, al contatto con il Verbo, incontra luce e suono come fenomeni 'esteriori' di questa forza. Intesa così la meditazione non ha niente a che fare con il rilassamento e niente a che fare con una cosa sempre piacevole, tra gli yoga coincide con il Shabd Yoga, lo Yoga della luce e del suono. Viene chiamato 'duro lavoro'.
Lo scopo della meditazione è quello di rilegare l'anima a Dio e deve essere appresa da chi ne abbia esperienza e competenza adeguate. Un chiarimento importante rimane da fare sul 'piacere' e sui sensi. Il ritiro dell'attenzione dai sensi porta al piacere di avvicinamento e incontro con Dio ed in quanto piacere più grande di altri rende possibile l'abbandono di piaceri sensuali facilmente e senza sforzi di volontà che porterebbe solo malattie e frustrazioni. Anche Dio vuole rivedere il figliolo ma non lo vuole demente.

Luca

...allora penso che quella che ho indicato io è più efficiente... e da preferire perché è quella intesa a ‘far morire istantaneamente’ la mente come cristo indicava.Cioè una meditazione che ti muore istante dopo istante...

La "Sua" volontà è la somma ed il risultato delle volontà delle Sue Parti. Così come la Tua volontà è la somma ed il risultato delle numerosissime operazioni delle altrettanto numerosissime Parti del Tuo cervello; non sta a noi Parti occuparci di quale sia il risultato totale delle nostre operazioni: Dio Tutto pensa e vuole in modo incomprensibile per noi "neuroni"... e nel farlo totalmente ignora completamente i propri "neuroni".
Mi dispiace di non essere capace di dirti questo in modo meno doloroso, ma una verità accomodata non è più una verità.
Ti consiglio di ridimensionare l'enormità della considerazione che hai per l'uomo come soggetto relazionato a Dio. Nell'universo, esistono cose molto più prossime dell'uomo all'essenza di Dio. Anche se così non fosse, per scoprire chi sia mai il re, conviene prima desistere dall'intenzione di salire sul trono, altrimenti non è curiosità ma proposito!
Se non ti dico che questo pretendere l'attenzione del Tutto è un peccato di presunzione, è solo perchè, stranamente, questo peccato è il fondamentale comandamento della tua religione verso un Dio "genitore": "CREDI, UOMO, DIO TI AMA E PREDILIGE SU TUTTE LE CREATURE". Ma questo, soltanto un'uomo può averlo pensato e detto; un uomo impaurito e mai staccatosi dall'infanzia, per la precisione... Chi lo ha ascoltato e l'ha creduto non è diverso dal "profeta".

Cosa puoi citare come esempio di qualcosa che non sia fatto di proprie parti o attributi? "Nulla", puoi citare come esempio, se ti fidi risparmi la fatica inutile di pensarci. L'unità si realizza attraverso cose diverse e separate che si identificano in una medesima "classe" o "insieme", per dirlo matematicamente. Non vorrai, spero, negare che l'universo, che per te è "il creato", è fatto di infinite parti separate e che per la tua stessa religione Dio è separato dalle proprie creature al punto di arrogarsi il diritto di imporgli leggi e giudicarle, al punto di proporsi di separare buoni e cattivi nel giorno del giudizio...
Il tuo stesso Dio concepisce magnificamente la separazione da Sè dei peccatori e l'assume quale punizione per i destinati all'inferno. Non deformiamo la realtà al comodo di una nostra tesi... Un Dio che separa da Sè le proprie Parti e che le punisce o premia, è una visione ingenua di una realtà troppo vasta per la comprensione, non è una visione oggettiva.
Quale anima? C'è una sola Anima: Quella del Tutto.
La nostra presunta anima non è altro che il riconoscersi Parte nell'Anima di Dio. Non esiste possibilità di separazione in tema di "anima". E' nella materia-energia che ci può essere separazione!
Ho l'impressione che tu abbia qualche difficoltà a concepire l'idea di "Tutto" e quindi a comprendere che il Tutto è veramente molto, mooolto grande... e che noi siamo piccoli, piccolissimi, ...ma proprio piccoli piccoli!
Questa carenza nella capacità di visione oggettiva che troppi hanno è la conseguenza di una educazione religiosa che ha dato "imprinting". Un vero peccato, se così si può dire... piegare la mente di un bambino costringendolo a restare bambino per tutta l'esistenza in vita.


P.S.
Non mi sembra tanto difficile comprendere che la mamma ed il papà sono cose terrene, che la riproduzione, la continuazione della specie non sono da appioppare alla relazione Dio-uomo... L'amore c'entra con Dio quanto il saper cantare o ballare bene.

La vera spiritualità è per molti ancora tutta da scoprire: Quando noi ci guardiamo a vicenda, vediamo uomini. Quando Dio ci guarda, vede degli dei... e non c'è bisogno di chiamare Dio in gioco: anche gli animali ci vedono come dei.

Grazie per la tua risposta. Per me è complessa, prenderò il tempo di leggerla a fondo. A pelle posso solo dirti che il tuo desiderio di fare giustizia a concetti lascia passare poco amore.
Una domanda: secondo questa definizione Dio era Cristo e anche i chiodi nelle sue mani? a presto
Luca

Forse anche tu eccedi... Troppo amore nella tua ricerca della Verità...

Per quanto tu non abbia idea di quanto grande sia, in realtà, il mio bisogno di amore, questo mio bisogno è grandissimo. Lo è sempre stato.

Tuttavia, quando iniziai il mio viaggio spirituale alla ricerca di qualcosa, di qualche risposta, ...decisi fin dal principio di non lasciarmi condizionare dalla desiderabilità delle eventuali risposte che avrei potuto trovare in futuro.

Per quel che ho trovato, anche se a malincuore, devo dirti che si, Dio era Cristo ed anche i chiodi nei suoi polsi lo erano. Grazie a quei chiodi, Cristo ha potuto essere riconosciuto come Dio da tanta gente... lo sai!

Il bene è grande per qualcuno se per qualcun altro è un grande male.

Il bilancio di Dio è sempre in pareggio.

Ciao...

Eccomi,
un primo appunto sul grande bisogno di amore di tutti; quando ho iniziato la mia ricerca spirituale avevo un solo dato certo ed era la mia tristezza in questo mondo non solo per gli attacchi o i dolori che venivano da fuori ma anche per la ferocia che veniva da dentro. Non ero io ne quel fuori né quel dentro. Non voglio andare per punti della tua risposta, questo lo farò; vorrei adesso risponderti generalmente. Vorrei tanto che tu avessi ragione, perché se tu l’avessi d’avvero la conseguenza pratica del leggere la tua definizione di tutto e parti porterebbe in un attimo alla realizzazione di sé e di Dio. Ma ahimè mi sembra appartenere a quando eravamo liberi di andare e di tornare nel mondo per il solo piacere di giocare col Padre a divenire ‘altro’ e poi a ritornare felicemente a Lui con il dono della coscienza dell’Unità; non solo parti indifferenziate ma parti coscienti. Ma questo non è più quel mondo, questo è il mondo che ha reso necessaria la venuta del Cristo, di Kabir, Guru Nanak, Maometto, Budda, etc.. E’ il mondo dove come dice Kabir ‘Dio sostiene tutto ma non è tutto’. Tutti i grandi profeti testimoniano di una forza avversa ostile a quella di Dio, l’unità, è vero esiste, dell’anima in Dio, ma in questo mondo regna la divisione e il dolore. I sensi non sono più un gioco di divisione e riunione, sono diventati il tramite dei veleni potentissimi che ‘esauriscono’ l’anima, la scoraggiano, la stordiscono. Non mi interessa che questo piaccia poco come concetto, mi interessa la sua conseguenza ‘pratica’, cioè discriminare tra la forza che porta e Dio e quella che, scimmiottandolo con grande sapienza, ci tiene distanti. E’ per questo che sono venuti Cristo e i suoi fratelli, sono venuti per indurre discriminazione e si sono rapportati alle usanze di quei tempi. Davano una esperienza pratica di ciò che dicevano, poiché toccando il cuore facevano sentire l’Amore del Padre per il Figlio, e risvegliavano il ricordo di Lui, L’Amore. Questo è il mondo del pianto dell’anima. In un certo senso siamo stati premiati con la vita nel corpo per la nostra ‘ribellione’ verso la forza negativa che ci voleva succubi e dimentichi del Padre. Ora siamo nel corpo dove dimora Dio e possiamo ritornare a Lui, ma dobbiamo superare la valle dualità, non perché Dio lo vuole, ma perché è ‘necessaria’ condizione per ricevere il dono del Sé, che non è auto-realizzazione (qui si discostano molti cosiddetti Maestri che ci vogliono illudere di questo potere), ma dono deliberato del Padre. Il nostro lavoro è discriminare e affidarci a lui.
Qui è guerra ed è guerra grande, abbiamo bisogno di guida competente e le sole armi che abbiamo sono quelle rinnovate negli insegnamenti di tutti i grandi profeti: la purezza e la devozione . Già mantenere il cuore puro è grande lavoro. Dobbiamo preparare il vaso perché lui lo possa colmare, al momento facciamo buchi da tutti i lati; sogniamo purezza ma cediamo al desiderio. Molto cerca di ‘sporcarci’ di indurre dubbie paure, Il Padre ci attende oltre ogni paura. No Dio non è quel Super Potere del Mondo con cui molti cercano di definire la sua Onnipotenza, Dio è Onnipotente nell’Amore ma i suoi mezzi di rapporto con l’uomo sono limitati, Lui può solo Amare e mandare chi è uno con Lui a risvegliare il ricordo. La sua limitatezza e frutto di Amore, perché la rottura del patto di alterità ci farebbe morire nell’oblio, non è il responsabile dei Mali del mondo, lo siamo noi da quando abbiamo donato la nostra Attenzione a ciò che lui non è, e la Mente ossia il signore della forza negativa (di cui il diavolo non è che pallida e innocente descrizione) l’ha usata contro di noi, legandoci alla materia (doveva sorvegliarci per conto del Padre ma ha desiderato diventare come Lui) . Anch’io dopo anni di filosofia e di psicanalisi non avrei mai pensato che le cose stessero così, avrei desiderato qualcosa di più compiacente al mio cervello. Ma quando il nostro desiderio si risveglia, il ricordo ritorna e l’Amore rinasce, il Padre si appresta e con profumi e intossicazione d’amore nutre il figlio e lo prepara alla rinascita, quando il figlio trova la via dell’abbandono si rivela e i due lavorano come un tutto indistinto per i fratelli e le sorelle che ancora sono nel dolore.
Il figlio così è un guerriero, puro e perfetto come il padre vuole. L’uomo meno la mente è Dio, Dio più la mente è l’uomo. Se queste parole vanno al cuore tienile perché non sono mie, ciò che è mio gettalo perché non ho niente da salvare. Un abbraccio.
Luca

Si, c'è contrasto, lotta, attrito, guerra...

Attraverso questa temperatura, questa fusione, si realizzano i cambiamenti, si realizzano le cose che attendono di venire in esistenza.

Il Bene ed il male sono concetti relativi... Dio non appartiene alla razza umana e nemmeno il Resto delle cose è umano. Siamo una netta minoranza nell'universo in cui siamo immersi. Non possiamo far altro che soggiacere alle Sue regole, le nostre intenzioni, le aspirazioni, gli ideali ed i sogni resatano nostre relatività per niente in quadro con lo schema del Tutto.. e perciò raramente si vince il premio della lotteria delle nostre aspettative...

Le tue convinzioni sono in ordine al tuo Resto, che ovviamente non è coincidente con quello di altri, quindi neppure con il mio. Eppure il tuo Resto è Vero quanto il mio, questo lo so ed è perciò che rispetto le tue opinioni. Solo per amor di dialogo ti dico che mi appare una valida ragione per non poter credere che esista qualcosa opposto a Dio e da Lui distinto: Nulla può essere più grande di Dio, creare in sua vece e contrastarne lo scopo perchè se così non fosse ci sarebbe più di un solo Dio... ed allora ci sarebbe da chiedersi quale sia il più grande e la risposta non potremmo averla, ne' in vita e ne' in morte. Quel che credo è che Dio sia fatto di proprie Parti ed il cosiddetto "demonio" non è altro che una Parte di Dio, quella che favorisce lo scopo del Tutto (Dio Tutto) per quelle cose che possono venire in esistenza solo attraverso il contrasto. In contrapposizione al "demonio" c'è la Parte "Dio luce"... Ma c'è un solo vero Dio ed è "Il Tutto".

E' una questione di matematica: l'unità è fatta di frazioni e le sue frazioni esprimono valori dall' uno all'infinitesimale... Quando mettiamo in rapporto l'uno all'infinito, questo diviene l'Unità ed è composto di infinite Parti... nessuna delle quali è "uno" se non il Tutto infinito, nessuna delle quali esiste come unità ma solo come frazione.

Non possono esistere "due infinto", esiste il "+infinito" ed il "-infinito" e nella loro somma annullano il concetto di "+" e "-", di bene e di male.

bravo mistico, il concetto di unità e di non separazione sarà quello che salverà l'umanità se lo comprenderà, se comprenderà di essere l'io e le parti e non giudicherà nè attaccherà perchè l'altr, gli altri sono il nostro specchio esatto e ciò che detestiamo negli altri asono solo nostre parte che non accettiamo...