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24-11-2004, 15.54.03 | #23 | |
ospite sporadico
Data registrazione: 05-01-2004
Messaggi: 2,103
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Citazione:
Un Maestro di quelli "tosti" se li cerca... perchè l'allievo non sa neanche che esiste |
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24-11-2004, 16.02.06 | #24 | |
Utente bannato
Data registrazione: 14-09-2004
Messaggi: 2,116
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Citazione:
Quando li cerca, è solo perchè è il tempo che vengano. Sono pronti per il maestro. Kannon p.s. e poi, ricorda: ci sono allievi e, ... allievi. |
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24-11-2004, 16.31.42 | #26 |
Perfettamente imperfetto
Data registrazione: 23-11-2003
Messaggi: 1,733
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x Kannon e Uno
Si parla di Maestri...
di Maestri in carne ed ossa... si può sapere di chi state parlando? Potete fare un pò di nomi di Maestri contemporanei che voi ritenete tali? O non esistono? Sono tutti nascosti vivono segreto e insegnano solo per pochi? O ci sono solo i classici...che si tirano sempre fuori quando non si sa cosa dire di concreto, di confutabile. Kannon, chi sono o sono stati i tuoi maestri in carne ed ossa? Rispondimi solo se ciò non disturba la tua sacrosanta privacy. E' solo per capire...se no parliamo solo di astrazioni. P.S. Lasciamo perdere i riferimenti ai maestri delle televendite o spazzatura di quel genere: stiamo parlando di altri livelli, io credo e spero. |
24-11-2004, 16.42.04 | #27 |
Ospite pianeta Terra
Data registrazione: 17-03-2003
Messaggi: 3,020
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Mirror..... vedo che ti sei cambiato l'abito..anche se lo stesso non fa il ...monaco
era ora... quel timido pulcino non stava più neanche in pentola...!!!..ma ch'era..n'tacchino?..hai fatto bene, si avvicina il natale e sai la fine dei poveri pennuti! chiusa la ricreazione |
24-11-2004, 17.19.01 | #28 | |
Utente bannato
Data registrazione: 15-10-2004
Messaggi: 1,265
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Citazione:
Un antiguru va bene lo stesso? Primo discorso domenica 8 luglio 1979 Mi sembra che sarebbe il caso di prendere in considerazione i problemi costantemente creati dai nostri personali egoismi e anche i problemi che sono al di là dei fatti personali, delle nostre particolari situazioni di angoscia, di crisi, di sconforto. Nel mondo intorno a noi c'è una confusione tremenda. Dappertutto c'è disordine. ... In realtà nessuno si chiede se esista la possibilità di uscire da tutto questo sconvolgente disordine, da questa trappola in cui gli esseri umani sono caduti prigionieri ormai da migliaia di anni. Non sapendo come far fronte a questa situazione, molti tornano ad affidarsi a tradizioni antiche, o cercano conforto e rifugio in qualche religione, oppure ancora creano piccole comunità, con la speranza dì trovare un terreno adatto per risolvere i loro particolari problemi personali. Se me lo consentite, vorrei suggerire che in realtà esiste una via d'uscita da questo stato di profonda infelicità, di conflitto ininterrotto, di dilagante terrore, di costante pericolo di guerre incombenti. Se avrete la pazienza e l'energia per indagare alla scoperta di questa via d'uscita, che non può essere una fuga dalla realtà, né un rifugiarsi nell'illusione, né uno sforzo per reprimere qualcosa; se non vi mancheranno la serietà e la responsabilità che una simile indagine richiede, allora potremo pensare insieme. Spero siate preparati a farlo. Ci sono due modi diversi di pensare. C'è un pensare che riguarda qualcosa, degli oggetti, degli obiettivi personali, dei fatti che accadono nel mondo, e così via. Ma c'è anche un altro modo di pensare che non riguarda qualcosa in particolare. Andiamo avanti con attenzione. ... Le nostre menti sono abituate a pensare sempre a qualcosa in particolare, ai problemi connessi con i nostri bisogni, le nostre angosce, i nostri tormenti. È questo che facciamo dì solito: pensare a qualcosa. Ma non è dì questo modo di pensare che ci stiamo interessando ora; ... Ora ci occuperemo del pensare insieme. Per favore, vedetene la differenza. Pensare insieme significa che non vi preoccupate più dì accettare o di respingere il pensiero di qualcun altro, non vi interessa più essere pro o contro qualcosa o qualcuno, ma piuttosto state cercando di scoprire se sia possibile agire insieme. Fate attenzione, vi prego, a quanto stiamo dicendo. Quando ci mettiamo insieme per risolvere un dato problema, possiamo essere poi d'accordo di agire in un certo modo. Ma non è di questo che ora vorrei parlarvi. Quello che mi preme mettere in evidenza in questo momento è la possibilità di pensare senza che esista tra noi alcuna barriera divisoria, senza che sussistano inibizioni o pregiudizi. Questo significherebbe, sìa per voi, sia per la persona che vi sta parlando, essere liberi di pensare. È abbastanza chiaro di che cosa stiamo parlando? Vedete, questo è un argomento che richiede straordinaria penetrazione, mentre noi siamo abituati a pensare secondo certi schemi, storici o filosofici, ormai prefissati. Così ci si divide in due campi contrapposti: il campo di quelli che sono d'accordo con determinate idee e il campo di quelli che le respingono. È esattamente quello che accade nel mondo, diviso tra i cosiddetti democratici e i fautori di uno stato totalitario, tra i capitalisti, i marxisti e così via. Ognuno difende la propria posizione e attacca le altre. Ora quello che noi stiamo dicendo è che se potessimo mettere da parte esperienze, conclusioni, desideri personali, se potessimo abbandonare opinioni, giudizi particolari, preferenze e qualsiasi tipo di fede, allora veramente potremmo pensare insieme. Lo faremo? Questo significherebbe l'avere messo da parte qualsiasi problema personale, insieme a tutte le nostre esigenze, aspettative, ambizioni e così via, in modo da essere liberi di portare avanti insieme questa indagine, che non riguarda qualcosa in particolare, ma che richiede acuto spirito di penetrazione e grande capacità dì comprensione. Così, non basta che ascoltiate quanto stiamo dicendo, ma dovete anche rendervi conto della qualità della mente, della qualità del vostro pensare. Perciò in questa indagine dovete metterci consapevolezza e attenzione. È giusto? Quando c'è attenzione, non c'è un centro dal quale potete controllarla. Questo significa che in uno stato di attenzione non c'è divisione, non c'è il vostro modo di pensare separato dal mio pensiero. C'è soltanto l'atto di pensare. Possiamo procedere muovendoci in questa direzione? Stiamo camminando insieme? Quando siete attenti con tutto il vostro essere, con tutto il vostro cuore, cori tutta la vostra mente, con tutti Ì vostri nervi, quando la vostra attenzione è totale, vi sembra che possa esistere un centro dal quale vi sforzate di controllarla? Vedete, in questa attenzione non esiste il vostro modo di pensare e il modo dì pensare di chi vi sta parlando. C'è soltanto una qualità della mente che è attenzione completa. È giusto? Sembrate tutti così perplessi! È veramente molto semplice quello che stiamo dicendo. Vedete, siamo abituati a pensare quotidianamente facendo sempre riferimento a qualcosa, a un'azione, a un problema, a un particolare soggetto. E alla base di questo pensare c'è la nostra esperienza, il nostro bagaglio di conoscenze e di ricordi. Così, siccome la vostra esperienza è diversa da quella degli altri, non può esserci accordo tra il vostro e il loro modo di pensare; e la divisione risulta inevitabile. Per favore, rendetevi conto di questo fatto. Voi avete le vostre opinioni, un'altra persona ha le proprie, e non potrà mai esserci accordo tra questi diversi modi di vedere. Se voi credete in qualcosa e un'altra persona crede con altrettanta ostinazione in qualcos'altro, tra di voi si scava una spaccatura profonda. Siete abituati a questo modo dì pensare, che genera soltanto contrasti. Ma noi stiamo parlando di un modo di pensare che è completamente diverso. Pensare insieme significa che tanto voi, quanto la persona che vi sta dì fronte, avete lasciato che se ne andassero i pregiudizi, qualsiasi genere di pregiudizi, così da far cadere ogni opposizione, ogni separazione, tra il vostro pensiero e il suo pensiero. Avete capito? Vi prego, stiamo affrontando una questione molto seria, e se voi la considerate soltanto a livello intellettuale, allora rimangono ancora tutte le divisioni tra i vostri concetti e i concetti di un'altra persona. Se non vi disfate veramente dei vostri pregiudizi, della vostra esperienza, della vostra conoscenza e vi fermate soltanto a una comprensione verbale, allora rimarrete nella separazione. È davvero importante essere capaci di pensare, al di là di qualsiasi divisione tra noi. Se saremo capaci dì farlo, allora potremo andare avanti perché la nostra mente acquisisce una qualità finora sconosciuta, una obiettività al di là di qualsiasi personalismo. I nostri problemi personali che quotidianamente ci affliggono non potranno mai trovare soluzione, a meno che la mente non scopra, nel suo modo di pensare, nel suo modo dì percepire, nel suo modo di capire, una qualità del tutto diversa. Ora, chiediamoci: è possibile che due persone, o un gruppo dì persone, si prendano a cuore la responsabilità dì mettere da parte ansie, attaccamenti, ambizioni, in modo da eliminare qualsiasi barriera divisoria tra loro? Solo quando non ci sono più opinioni contrapposte, esperienze contraddittorie e conoscenze che divergono tra loro, è possibile essere insieme, in armonia di cuore e di mente. È anche uno degli obiettivi degli stati totalitari, quello di voler mettere d'accordo la gente. Con l'autorità di cui dispongono, stabiliscono che cosa la gente deve pensare e fare. Quelli che non sono d'accordo vengono fucilati, spediti in qualche campo di con concentramento, o esiliati. Ma tutto questo non ha nulla a che fare con quanto noi stiamo dicendo. Noi ci stiamo chiedendo se sia possibile che due menti colte, a conoscenza dei problemi del mondo, possano dedicarsi a scoprire il modo di uscire da questa trappola micidiale, da questa confusione spaventosa che l'essere umano ha creato per sé e per gli altri. Possiamo fare insieme questa scoperta? Capite ora che cosa sto chiedendo? Quando siamo davvero insieme, le nostre menti sono uguali. Chi vi parla non sì sta affatto preoccupando dì dirvi che cosa dovete fare, mentre poi a voi spetta di obbedire, di essere consenzienti o di rimanere indifferenti. È quando sono insieme che le nostre menti posseggono la libertà di risolvere Ì problemi che ci portiamo dietro. Abbiamo questa libertà? La farete finita con la vostra meditazione zen, o con il vostro guru personale? Vi toglierete di dosso le vostre fedì, le vostre esperienze, alle quali vi sentite tanto attaccati, i vostri egoismi cui dedicate tutto il vostro interesse? Su, avanti, lasciate perdere tutto questo! Allora sarà possibile incontrarci. Riuscite a vedere che cosa accadrebbe se davvero vi liberaste da tutti quei pesi? Potreste indagare a fondo qualsiasi problema con estrema semplicità, chiarezza, immediatezza, e agireste senza creare alcuna divisione tra voi. Ci sarebbe chiarezza e in questa chiarezza sarebbe possibile osservare e ascoltare senza la minima distorsione, senza farsi delle idee personali. Ci sarebbe soltanto l'atto di ascoltare, l'atto di vedere, e in quest'atto saremmo insieme, non ci sarebbe il vostro modo di vedere e il mio modo di vedere, diverso dal vostro. Da “Che cosa vi farà cambiare” di J.K. Ubaldini editore. |
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24-11-2004, 17.47.19 | #29 | |
ospite sporadico
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Re: x Kannon e Uno
Citazione:
Sta uscendo Mirror nel suo splendore.... mi aspetto grandi cose da questo ragazzone moro ok tana per GiraSole... non ho avuto maestri cioè dediti solo a quello..... in carne e ossa tranne la gente con cui ho avuto a che fare.... ma lo sapevi già per questo non me lo hai chiesto.... del resto se avessi avuto un maestro avrei dovuto chiedergli i danni o come dice Mistico farlo radiare dall'album... visti i risultati... Però Comprendo come dovrebbe essere un Maestro ai primi livelli.... dopo non serve più... oddio non servirebbe neanche prima.... Atì tacchini polli e aquile sempre uccelli sono P.s. Pensiè copi a mano? Spero di no... se no meriti un premio solo per questa tua buona volontà |
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24-11-2004, 17.57.49 | #30 |
Utente bannato
Data registrazione: 05-11-2002
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x Il Pensiero
Alla fine non l'hai fatto il nome che ti avevano chiesto...
In compenso, ho contato nel tuo post 28 volte la parola "PENSARE", e 3 volte la parola "PENSIERO". Mi pare di aver capito che "pensare" batte "pensiero" 28 a 3. Evidentemente troppo pensare fa male al pensiero... Proviamo a dire qualcosa a parole nostre? |