Credo che stia emergendo qualcosa di interessante....

Può l'uomo liberarsi da se stesso....?

Innanzitutto deve rendersene conto....

Poi...credo di sì. Anche se credo che sentirsi costantemente liberi da se stessi possa essere forse un pò troppo ambizioso , se non utopistico , ossia la perfezione non esiste ...ma avere un discreto senso di equilibrio del tutto credo di sì.....

Il fatto che la definisci una scommessa senza garanzie credo che renda bene l'idea.....molto bene.

Un altra scommessa meno valida non lo so..non mi viene nulla in mente , ma sono aperto a sentirne delle nuove , ovvio !

Il fatto di non avere garanzie credo possa quasi divenire uno stimolo continuo per la ricerca.....

Su tutto credo che sarebbe molto interessante sapere quanti di noi ritengono che il nocciolo consista nel liberarsi da sè stessi e che il nodo principale sia questo oppure vedono il nocciolo altrove..


Welcome !





Rocco

oltre a credere che non si possa raggiungere la realtà assoluta, io credo che questo concetto non esista neppure, sia senza senso.

anche se noi non interpretassimo ciò che percepiamo chi ci assicurerebbe che è veramente reale.

ma che prove cerchiamo? quando diciamo 'si raggiungerà mai la realtà vera?' cosa ci stiamo chiedento? cosa ci aspettiamo che accada per rispondere affermativamente a tale quesito?

la scienza ci ha detto che lo spazio-tempo è relativo, e stiamo ancora cercando la chimerica 'realtà vera'?

ciao

Dice il maestro zen:

"Se vuoi vedere la realtà devi fermare il pensiero,altrimenti è impossibile perchè il pensiero oscura la realtà."

Dice il maestro Krishnamurti (reperibile su Riflessioni.it):

"Può il pensiero risolvere i nostri problemi?Può il pensiero,che è la causa di tutti i nostri problemi e di tutto il male del mondo,trovare un rimedio?"

Dice il maestro Poonja:"Quando il pensiero muore potrai sperimentare la spiritualità,non prima."

Dice ancora Krishnamurti:

"Il pensiero è l'Io e,quando c'è l'Io non c'è Dio e quando c'è Dio non c'è l'Io."
Da ciò ne risulta che,per Krishnamurti,è possibile "Essere" Dio,non credere in Dio o pregare Dio ma Essere Dio.
Come fare? Semplicissimo,basta abbandonare il pensiero.
E capire(non credere)che,al di sopra del pensiero, c'è qualcosa d'altro e molto più potente del pensiero.
Questo concetto fu trasformato in mitologia dagli antichi cristiani gnostici.
Un dialogo fra Pistis Sophia(=Fede-scienza)e il Dio di Mosè,il Dio dei 10 comandamenti che gli gnostici chiamavano Ialdabaoth:

Dio:"Io sono l'unico Dio dell'universo!Non avrai altro Dio all'infuori di me."
Pistis Sophia:"Ti sbagli Ialdabaoth,dio cieco!Tu non parleresti così se non sapessi che esiste un altro Dio al di sopra di te.Tu sei geloso dell'altro Dio!"
E,così dicendo,Sophia emise un soffio che si trasformò in un angelo di fuoco.E quell'angelo fece sprofondare Ialdabaoth nell'abisso.

Capito?L'angelo ha mandato dio all'inferno!

Saluti.

Kantaishi.

dire che noi giungeremo alla realtà solamente quando cesserà di esistere il nostro io, significa appoggiare la mia tesi che tale realtà non esiste.

in sostanza: "se avviene qualcosa di impossibile, allora giungeremo alla realtà".
io questo lo condivido, perchè, appunto, la premessa del discorso è impossibile per ipotesi, e quindi la conseguenza è anch'essa impossibile.


ciao

L' INESPRIMIBILE

Chi tenta di scrivere
parole di verità sulla sabbia
è ancora colui che le cancella
con le onde del mare.
Parola e silenzio
giocano incessantemente
per negarti l’evidenza
dell’inesprimibile.

di catharsis:
Si,noi non possiamo stabilire che la realtà esista al 100%...ma se ventimilioni di persone mi percepiscono lo stesso oggetto con le stesse caratteristiche (che ne so,una banale matita rossa), al 99,999999999999999999999999999 99999999999999999999
9%
possiamo dire che quella è una matita rossa. Non è solo una convenzione od un invenzione della mia mente, poichè è qualcosa che esiste e noi tutti percepiamo.


ciao
il punto non è questo perchè se tu cerchi al di fuori di te stesso una conferma non troverai "mai" qualcosa di veramente affidabile ( chi ti dice che gli altri esistano???, FORSE l'unica certezza è per ognuno la propria esistenza, anch'io credo che gli altri esistano ma questo non dimostra nulla ).
mi trovo molto daccordo con epicurus
tra l'altro anch'io mi fido di ciò che mi "offrono" i miei sensi ma lascio comunque spazio al dubbio e ciò può essere molto costruttivo, aiuta a tenere la mente aperta e a non escludere mai nulla a priori.

xenorian

ps: grazie rocco del benvenuto, bel messaggio anche se non penso che ci sia una sola realtà ma come dice dawor(k) una per ogni mente.

ps(2): grazie anche per tutte le altre risposte sono molto interessanti, ah kantaishi mi piacerebbe sapere qualcosa di più su krishnamurti

Tesshu, il famoso schermidore e discepolo dello zen, visitava un giorno Doukun e raccontava orgogliosamente che pensava che tutto che esiste è vacuità, e che non esiste il tu o l´io ecc.

Il maestro che aveva ascoltato in silenzio prendeva improvvisamente la suo pipa da tabacco e batteva Tessu nella testa.
Il furioso schermidore avesse potuto uccider il maestro sul posto ma Doukon diceva tranquillo: La vacuità si arrabbia facilmente no? Con un sorriso forzato Tessu lasciava la camera.
(Dal Trionfo del passero) (mia traduzione)

Ho la percezione di averla già letta da qualche parte in passato

namasté

Grazie del flash....

Sarebbe interessante - per non dire meglio -che oltre che a vedere la bellezza del mio messaggio , .... riuscissimo insieme ad indagare su alcune domande....che anch'io sollevavo....e molto simili alle tue.

Forse mi sono espresso male : credo di essere anch'io sulla lunghezza d'onda di ciò che dice Dawork.....solo che si tratta di concetti non facilmente esprimibili a parole....

Ci riprovo ?? .....

Non è questione di realtà ( o verità ) assoluta o relativa.

Ognuno di noi sta dicendo la verità perchè ognuno di noi ha una sua esperienza......e vive , ovviamente , la propria realtà.

Contrapporre esperienze attraverso opinioni , questo sì che contribuisce solo ad oscurare la realtà ( verità ) ........

La realtà è che siamo tutti esseri umani.

Persino le sensazioni più famose , come la sofferenza ed il dolore , non sono esclusiva di nessuna.

Non credo che il mio dolore sia più importante o più grande del mio vicino....... o del tuo Xenorian......

Il dolore è dolore.


Rocco

ciao Rocco , con bel messaggio io intentevo dire che ciò che tu dicevi era per me interessante e che ponevi argomenti che mi affascinano particolarmente, cmq scusami se non ho risposto direttamente a ciò che tu mi hai scritto.

per quanto riguarda le esperienze non sono molto d'accordo con te perchè personalmente non vedo tanta differenza tra l'ipotizzare una cosa e cercar di dimostrarla con un ragionamento logico e il dimostrarla attraverso un esperienza diretta proprio perchè non essendo dimostrabile una qualunque realtà non potrai "mai" dare più valore ad una cosa vissuta nella realtà che una cosa vissuta come pensiero o ragionamento ( hanno lo stesso valore, tutte e due le supposizioni lasciano ugual spazio al dubbio ), questa è la mia opinione .

xenorian