direi invece
che ci sono esattamente tante realtà
quante le menti
in grado di produrle

w.

x PaoloCon "io" riferisco alla realtà esistenziale concreta che esiste nel più intimo di ognuno di noi, e quindi non alla identità fisica o culturale. Se si riflette sull´esperienza della vita non si può evitare constatare che tutta la esperienza o percezione della vita consiste di "movimenti" sotto forma delle impressioni sensoriali, ma ciò che "osserva" le impressioni sensoriali, non si cambia mai ma rimane sempre lo stesso. Siccome le esperienze cambiano, nascono e smettono d´esistere, non sono quindi una vera realtà durevole. Ma siccome noi, cioè il nostro io più profondo, possiamo osservre o sentire, udire ecc., continuamente l´esperienza della vita è chiaro ciò che osserva necessariamente deve essere qualcos´altro dell´esperienza della vita. Ciao Scusa se ho "tirato". Ciao

La realtà per me è una sola, cambia solo il livello di precisione con cui la si percepisce.Un pipistrello avrà una visione molto diversa dalla nostra,ma la realtà è la stessa,cambiano solo i mezzi per interpretarla.

Catharsis, noi possiamo postulare l'esistenza della realta` oggettiva, per comodita` operativa, nelle scienze e nella vita quotidiana.

ma cio` e` solamente una finzione logica.

ciao

Si,noi non possiamo stabilire che la realtà esista al 100%...ma se ventimilioni di persone mi percepiscono lo stesso oggetto con le stesse caratteristiche (che ne so,una banale matita rossa), al 99,999999999999999999999999999 999999999999999999999%
possiamo dire che quella è una matita rossa. Non è solo una convenzione od un invenzione della mia mente, poichè è qualcosa che esiste e noi tutti percepiamo. Questo dal punto di vista umano, un animale magari la percepirà con gli ultrasuoni o con altri colori, ma un oggetto di base, ci deve pur essere. Qualunque sia la sua reale forma o sostanza quell'oggetto esiste (magari la stessa materialità e "solidità" delle cose è solo un nostro modo di percepire un certo tipo di energia...), chiunque possegga un sistema nervoso anche minimo lo può percepire. E poi voglio dire, i corpi hanno delle proprieta chimico fisiche fisse, non mutevoli, come altezza, larghezza, profondità, capacità di riflettere certe frequenze d'onda (il colore). Se tutto ciò non fosse sarebbe come sognare e tutto sarebbe possibile, ed una matita rossa potrebbe trasformarsi in un elefante rosa con le ali...ciò può anche succedere,ma a causa di alterazione dei nostri sensi,non della realtà.

Catharsis, forse non mi sono chiarito a dovere.

per me la realta` esiste (d'altro canto cio` e` una tautologia), ma e` la realta` oggettiva e assoluta che non credo ci sia.

io mi considero un realista convinto, infatti non nego l'esistenza del mondo e degli oggetti.


ciao

Innanzitutto benvenuto su questo forum , ho letto anche il tuo ultimo post........

Che dire ??? Questi interrogativi che poni cadono come il cacio sui maccheroni.........!

Prima di tutto vorrei dirti una cosa su ciò che scrivi che è emblematica a mio avviso : tutto ciò che è basato sui sensi - proprio perchè i sensi sono ingannabili- è soggettivo .

Attraverso i sensi , proprio perchè soggettivi , non si arriverà mai alla realtà , se non quella realtà soggettiva e quindi relativa.

Ultimamente , nel dialogare con alcune persone , è emerso il seguente aspetto di cui vorrei accennarti a proposito della sicurezza di cui parli e che alcuni a tuo avviso ostentano.

Piccola premessa utile : cerchiamo di non fare i giochi di parole e strumentalizzare persino la parola sicurezza.

In alcune occasioni , io mostro sicurezza di ciò che dico , e credo che in questo non ci sia nulla di male o di "peccaminoso " come qualcuno potrebbe dire.......

Quando mostro sicurezza è semplicemnte perchè ciò che dico deriva dalla mia esperienza , ecco..credo che l'esperienza già possa essere uno strumento diverso dai sensi.

E' chiaro che è la MIA esperienza e non mi sogno mai che un altro ( che non ha vissuto la stessa esperienza ! ) di primo acchitto possa concordare con me sulla tale cosa.....

Nè dico che la mia esperienza sia verità assoluta ......


Ma non è questo il punto !!! Io non mi aspetto nè appoggio , nè concordia.......ma semplicemente , se possibile , di giungere attraverso il DIALOGO , alla CONDIVISIONE dell'esperienza mia , che è un qualcosa di molto diverso , che può arricchire i due interlocutori.

Ora ,.........e l'ho detto anche in una altra occasione , quando il dialogo assume i toni della discussione , ossia c'è sterile contrapposizione delle proprie opinioni e dei propri ideali , soprattutto nei confronti di chi espone la propria esperienza di vita reale ( e NON un LIBRO letto !!! ) tutto finisce inevitabilmente nella spazzatura.

Anzi...visto che ci sono , colgo l'occasione per spronare tutti di più a raccontare possibilmente le loro esperienze di vita reali e , se possibile , limitare al massimo le citazioni ed i copia ed incolla da libri e test : in altre parole : provateci davvero a parlare un pò di più col cuore ! .. Grazie in anticipo a tutti coloro che ci onoreranno......

Ed è ovvio che nllea discussione intesa come sopra , non ci può essere nè esplorazione , nè crescita , sia per chi racconta l'esperienza ( che si sente ovviamente attaccato , se non addirittura offeso e passa ad occuparsi di altro... ) sia per chi ascolta.

Concludo : ( e mi scuso se ho apparentemente sconfinato , ma secondo me è attinente a ciò che dicevi tu ..) .....a volte ci manca proprio la capacità di ascoltare gli altri ...si ingrana la quarta e ..convinti di ciò che presumiamo di sapere .....partiamo e ..forse non abbiamo neanche ben compreso il messaggio del nostro interlocutore.......

Spero di essere stato abbastanza chiaro.


Un caro saluto a tutti ,


Rocco



Ps : Giusto per provare a dare il mio contributo : credo che la realtà sia una sola. Purtroppo , attraverso le opinioni la realtà viene distrutta ! Sul sito c'è una significativa citaz di Ivo-webmaster : Possiamo dare infinite interpretazioni ad un riflesso confuso nell'acqua . Ma l'immagine che dà origine a quel riflesso, è soltanto una.

Ppss Appena me la sentirò .... proverò ad aprire un topic sulle "opinioni" - ne ho discusso varie volte in chat e ne sono venute fuori sempre cose molto interessanti....

La porta della nostra percezione sono i sensi (su questo non credo vi sia contestazione).

Il problema è nella coscienza personale che interpreta lo stimolo dei sensi. Il suono per diventare udito ha bisogno della coscienza, ma quale coscienza? La coscienza personale, soggettiva quindi parziale.

Può l'uomo percepire la realtà senza il filtro della coscienza? Può l'uomo in definitiva liberarsi da se stesso?

Questa è una scomessa senza garanzie, e scusate se insisto con le domande: esite, secondo voi, un'altra scomessa meno valida?

dipende cosa intendi per "se stesso"...dillo subito altrimenti non ci si capisce +