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29-01-2004, 10.44.54 | #55 |
Ospite abituale
Data registrazione: 23-01-2004
Messaggi: 278
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Oddio, non so a chi rispondere. D'accordo c'è chi crede nel destino e chi no, lo setesso vale per il libero arbitrio.
Dunque GiraSole dice che dalla corrente del fiume si può uscire, ma questo lo dice appunto lui, dando a questo fiume non so quale significato. Io lo assimilo al Dharma, un concetto che indica la "legge della natura" legge universale dalla quale evidentemente non si può sfuggire. Se le parole hanno ancora un senso, bisogna anche ammettere che il significato della parola Uni-Verso indica proprio la direzione unica verso cui il Tutto si incammina trascinando con se anche noi esseri umani. Questa tendenza dovrà prima o poi trovare la sua fine (e anche il suo fine), quale che sia; questo è il fine ultimo dell'Universo. Ora, se qualcuno mi dice che posso decidere di buttarmi o non buttarmi dalla finestra e che alla fine avrò comunque fatto "quella scelta" e non un'altra, illudendomi dunque di poter scegliere, secondo me ragiona col senno del poi. Vuole forse dire che quella scelta era già predestinata? Oppure, come dice qualcun altro, che proviene dal mio inconscio e quindi non rientra nelle opzioni di scelta razionale perché non-controllabile? Ma se anche si trattasse del mio inconscio, è sempre qualcosa che fa parte di me (anche se al momento non so darmene ragione), e non qualcosa di "già scritto", quindi di predestinato, esterno al mio essere e preconfezionato ancor prima che io nascessi. Secondo me il destino viene scritto una volta che si è verificato. Che poi il libero arbitrio non sia dimostrabile, dipende da come si svolgerà il discorso sopra. Ma quante cose non possono essere dimostrate! In un'altra parte di questo Forum ho avuto una discussione in cui si parlava di razionalità e intuizione, sottolineando il fatto che alcune cose possono essere indagate razionalmente, altre possono soltanto essere intuite. Non vorrei ripetere qui tutto il discorso. Chi crede in Dio sa che non può essere dimostrato, neanche logicamente; ci hanno provato in molti nel corso della storia, ma con scarsi risultati. Se poi vogliamo semplificare il tutto dicendo che credo solo a ciò che vedo, che sento e che tocco, allora possiamo anche chiudere qui il discorso, perchè non saprei cosa obiettare. Il rigore logico e la disciplina razionale possono anche essere trasmesse ad altri, l'intuizione no. Dipende dal grado di evoluzione di ognuno di noi. Qualcuno adesso non vorrà chiedermi che gli dimostri l'esistenza dell'intuizione! Non lo farò, se prima non mi dimostra che lui stesso esiste. |
29-01-2004, 11.02.15 | #56 |
Perfettamente imperfetto
Data registrazione: 23-11-2003
Messaggi: 1,733
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Libero arbitrio? Di Chi ?
"Davvero noi fieri naufraghi crediamo d’avere libero arbitrio?
Non vediamo i limiti dell' agire, in ogni nostra banale volontà che inesorabilmente si sgretola di fronte ai segni e colpi del fato? Incredibile, ma possibile, é "realizzare" che non abbiamo mai fatto niente da liberi con libera mente, che abbiamo soltanto reagito ad infiniti e potenti impulsi, sedotti da nascosti influssi di ammalianti e calde energie. Ebbri di pesanti e indotti dogmi, d’ illuso pensante proprio volere, da sempre continuiamo il sogno in un coltivato ansioso delirio, brancolanti nell’ oscuro orgoglio personale. Ma se "Risveglio" ci accadrà,come donata e toccante Grazia, vedremo con evidenza estrema che il Vero libero arbitrio, non é nostro, ma del Cosmo (...). Allora bevendo fino in fondo in quel sacro trasparente calice il nettare assassino d’illusioni, svaniranno le identificazioni ripresentandoci all’istante come punto unico di Totalità. Esprimeremo una Volontà che non é atto pretenzioso d’ essere libero e separato, ma beato e nell’arresa liberato, danzante fra tutto ciò che E’. Assorbiti da visionaria Fiducia, aldilà di qualsiasi concetto, oltre la libertà, oltre servitù...saltando ogni duale credenza trasvolaremo il cielo, potremo Essere...adesso, straordinariamente e davvero, liberi creatori nel Tutto." |
29-01-2004, 11.52.35 | #57 |
Ospite abituale
Data registrazione: 23-01-2004
Messaggi: 278
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Sono d'accordo con te, Mirror. C'è molta gente che pensa di agire esclusivamente sotto la spinta degli impulsi, e per questo è poco distinguibile dagli altri animali, che vivono solo di quelli. Fiero di umiliarsi negandosi ciò che potrebbe collocarlo almeno un gradino più su rispetto a una scimmia. E c'è anche parecchia gente che si delizia nel fare continuamente citazioni, parlando per bocca degli altri. Perché? Cos'ha da dire che altri non hanno già detto? Un libro una volta letto puoi anche buttarlo via. Ma cosa resta di noi?
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29-01-2004, 13.19.54 | #58 | |
Perfettamente imperfetto
Data registrazione: 23-11-2003
Messaggi: 1,733
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Arrendersi, non umiliarsi
Citazione:
Però, Agora, non mi piace separare, dividere: perché vedo la moltepliciità come espressione creativa della Potenza Infinita dell'UNO (...) Quindi, non mi sento superiore nemmeno ad un animale,di essere presuntuoso in questa distinzione, di separare la materia dallo spirito, e figurati, se aldilà di un giocoso confronto, mi sento di giudicare e sentirmi superiore a qualcosa e qualcuno. Arrendersi, per me, non corrisponde ad umiliarsi, ma amare il Ciò che é, dentro e "fuori di noi". Ed in questa accettazione totale dell' immanenza, intuisco la "trascendenza". Cosa resta di noi ? Quello che realmente Siamo. Il "senso" della vita, sta appunto, in questa opportunità, per scoprirlo. Chi siamo ? |
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30-01-2004, 08.15.28 | #59 |
Ospite abituale
Data registrazione: 23-01-2004
Messaggi: 278
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Risposta
Rif.
"Ed in questa accettazione totale dell' immanenza, intuisco la "trascendenza"." Dunque credi nell'intuizione. E questo non può che farmi piacere perché c'è qualcun altro che come me pensa che la sola razionalità sia un'infinitesima parte delle nostre potenzialità. Non tutto è dimostrabile, ma può essere intuito. Molte persone sono ancora intrise di una concezione newtoniana, secondo cui tutto è dimostrabile, prevedibile e si DEVE dimostrare. Questa idea ha fatto il suo corso. L'intuizione non ha bisogno di dimostrazioni, è illuminazione. Comunque, che a te piaccia o meno, non sei tu che "dividi". Ciò che viene emanato dall'UNO per forza di cose si differenzia nel dualismo e da lì si dispiega nella molteplicità. Però riesci ad intuire questa unità del Tutto e quindi a capire che nonostante le divisioni siamo tutti immersi nello stesso Dharma, che facciamo tutti parte di una Unità fondamentale, dalla quale proveniamo. Sta a noi risalire dal molteplice all'UNO. Se a te non piace dividere, allora in questo dovresti essere avvantaggiato. |
30-01-2004, 08.59.55 | #60 | |
Perfettamente imperfetto
Data registrazione: 23-11-2003
Messaggi: 1,733
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Risposta ?
Citazione:
E' molto bello e saggio quello che dici, compagno di "viaggio". Sai cosa ti dico, anche? Che non siamo nemmeno "noi" risalire dal molteplice all'Uno, ma é ancora LUI che fa tutto ciò, facendoci sognare che siamo noi a farlo. |
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