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06-01-2004, 21.04.00 | #12 |
ospite sporadico
Data registrazione: 05-01-2004
Messaggi: 2,103
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grazie basil per la difesa,
potremmo farci un sito intero sull'impossibilità di esprimere certi concetti con i termini attuali, pur non essendo esperto in materia le lingue antiche erano più ricche di sfumature (ce ne sono tracce ancora oggi nel giapponese e nel cinese), per questo di solito preferisco usare analogie o metafore o storielle o..."visioni" anche se non fumo. Se mi volessi arrampicare sugli specchici ci sarebbe presa dal "DIZIONARIO ESOTERICO ROSACROCIANO" http://www.studirosacrociani.com/dizionar/d.htm un'altra definizione: "DESTINO. Ciò che succede, il concatenamento di fatti, conforme alle disposizioni di Dio, nel trascorrere del tempo, per mezzo di cause naturali ordinate e da Lui dirette. Nella Filosofia Rosacrociana, la Legge di Conseguenza forma il destino di ogni essere, senza limitazioni del suo libero arbitrio, che egli può usare per modificare, alterare o deviare, entro un certo limite, il corso degli accadimenti che dovrebbero svilupparsi e che sono dovuti all'effetto delle cause anteriori da egli stesso poste in movimento. In ultima analisi, l'autore del destino dell'uomo è l'uomo stesso, tramite le azione che fece nel passato - in questa o in altre esistenze precedenti; egli quindi ha tutto il diritto di intervenire per modificarlo. Il limite oltre il quale non può essere modificato, si chiama Destino Maturo, e l'Ego medesimo lo ha pianificato e previsto nel programma che fece prima della rinascita in un corpo denso." è la seconda o terza definzione trovata su Google. senza rancore EvaJ Andando al succo del tema: ti ho detto si e no perchè non esistono le cose assolute ma soltanto gradazioni sfumature, (non vorrei essere frainteso, non sono nessuno, se affermo qualcosa, lo faccio solo dal mio punto di vista, finchè questo non cambierà) ciao a tutti P.S. mentre stavo scrivendo mi sono accorto di altra difesa grazie Fragola |
09-01-2004, 00.42.49 | #13 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 28-12-2003
Messaggi: 49
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Citazione:
Io sono pienamente convinto di questo, per quanto, in veste d'umano, ho tutte le probabilità di sbagliarmi , quindi non insisto oltre. Facciamo che se non siete convinti come me, sappiate che quando uso la parola "destino", mi rifaccio alla definizione che ho dato, anche perchè non è di questo che voglio discutere. ora è notte e ho tanto sonno, quindi rimando ulteriori contestazioni a tempi migliori. PS: Fragola, l'essenza delle 10 sedie è la stessa, cambiano solo particolari ininfluenti (che rimangono nell'ambito della sedia, nessuno, se sobrio, può pensare ad una mela). Ultima modifica di EvaJ : 09-01-2004 alle ore 00.51.56. |
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10-01-2004, 18.32.07 | #14 | |
Epicurus' very son
Data registrazione: 26-12-2003
Messaggi: 375
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Citazione:
La pensiamo parzialmente allo stesso modo. Io la penso così: Tutto è sottoposto alle leggi fisiche. Tutto ciò che accade non è altro che l'effetto di una serie di cuse ben precise e, a sua volta, sarà concausa di altri effetti futuri. Ora se con "destino" si intende "ciò che accadrà", il destino esiste ed è necessariamente uno solo perché gli eventi passati sono causa di quelli futuri, rispettano le leggi fisiche e quindi gli effetti saranno ciò che non avrebbero potuto altro che essere. Teoricamente avendo la conoscienza di TUTTO, di tutte le CAUSE passate e di quelle presenti e di tutte le leggi fisiche (avendo cioè l'onniscenza) si potrebbe conoscere il futuro. E, nonostante questo, sarebbe impossibile cambiarlo. Fatto sta che nessuno, nè l'uomo, nè nessun altro ha capacità fisiche sufficienti ad avere conoscenza del TUTTO, quindi non potrà mai conoscere il futuro. Inoltre io penso che l'uomo (come qualsiasi altro essere vivente), in realtà, non abbia proprio nessuna volontà! E' illuso (sul piano morale) di avere un libero arbitrio, ma in realtà ciò che fa è la conseguenza unica e necessaria delle cause precendenti. Il mio pensiero è ancora più difficile da accettare del tuo, ma ci ho pensato a lungo e ne sono convinto. Comunque gradisco obiezioni e critiche costruttive. Ciao. |
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11-01-2004, 23.42.42 | #17 |
ospite sporadico
Data registrazione: 05-01-2004
Messaggi: 2,103
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Ciao a tutti,
In rierimento ai messaggi di Evaj e Knacker non sono completamente d'accordo, ovvero sono d'accordo che la volontà non è comune a tutti, però rimanendo nel razionale tangibile, perchè se ho ben capito è da questo punto di vista che state considerando la cosa, semplicemente seguendo il ragionamento causa effetto, se voglio ottenere un risultato farò tutto ciò che è necessario per raggiungere lo scopo, allora continuando il discorso dal punto di vista empirico, ammettendo che il risultato sia anche dell 1% (secondo me è di più, perchè altrimenti, studi per dare un esame, lavori per avere lo stipendio o fai tutto se ti piace una persona? ) in questo caso non è vero quello che affermate cioè che l'uomo è predestinato (se ho capito bene).Per evitare polemiche riscrivo ancora che questa è la mia opinione. Io poi credo in qualcosa di più del visibile (non ve ne frega niente vabbe!) |
12-01-2004, 15.13.07 | #18 | |
Epicurus' very son
Data registrazione: 26-12-2003
Messaggi: 375
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Citazione:
Tornando alla questione del destino capisco che sia dura accettare l'idea ceh l'uomo non possieda un vero libero arbitrio, ma le conclusioni a cui sono giunto non portano che a questo. Però la cosa è molto complessa, infatti dal punto di vista del piano morale, l'uomo, non potendo conoscere tutte le cause, ignora il futuro e gli pare di trovarsi di fronte a svariate possibilità (che in realtà non ci sono). Bisogna fare molta attenzione a non cadere nello scietticismo! Io NON dico "il futurò è stato scritto e non si può cambiare quindi non è conveniente affaticarsi tanto, meglio lasciarsi trasportare degli eventi" perché è assolutamente sbagliato. Il destino sei tu che lo crei, ma lo crei nell'unica maniera possibile. |
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12-01-2004, 17.23.20 | #19 |
ospite sporadico
Data registrazione: 05-01-2004
Messaggi: 2,103
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Olà cosi mi piace discutere Knacker, libero scambio di libere opinioni.
Passo al punto,seguendo il tuo ragionamento: prendiamo uno dei miei esempi, se uno è destinato a ricevere uno stipendio, che dovrebbe avere in cambio di un lavoro, che lavori o meno se è predestinato la retribuzione la percepirà lo stesso. Allora perchè lavorerebbe? Sadomasochista? Poi sono d'accordo che la maggior parte della gente è talmente presa da determinati schemi mentali, che con un pò di osservazione anche senza palla di cristallo diventa facile per chiunque, capire dove andrà a parare la vita di queste persone. A proposito hai notato come la storia nella epoche si ripeta, cambiano i particolari, dalla clava alle freccie,fucili,cannoni echi più ne ha più ne metta, dall'idea dell'impero romano, all'austro-ungarico, fino Stati Uniti in America e in Europa e poi... a dire il vero secondo me ci sono dei piccoli cambiamenti, ma riguardano l'individuo, le masse di solito continuano la storia infinita e per adesso rimango di questa, però se mi porti altre argomentazioni sono a tua disposizione. |
12-01-2004, 18.24.10 | #20 | |
Epicurus' very son
Data registrazione: 26-12-2003
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Citazione:
L'attualizzarsi del destino è l'effettuarsi delle cause precedenti nel senso che essendo presenti determinate cause, seguiranno necessariamente determinati effetti. supponiamo queste cause iniziali: uno lavora è ligio al dovere è un periodo normale (niente scioperi fallimenti o altri casini) il datore di lavoro è onesto e giusto un effetto necessario che segue a queste cause è: il lavoratore prende lo stipendio Il destino è questo. Ti faccio un esempio con il quale risulta più chiaro quello che voglio dire: tu tiri un dado. Il destino del dado è che esca il numero x. Quel numero x non è uscito a caso, ma è uscito, (ed è uscito proprio x e non y) perché la posizione iniziale del dado, la velocità con cui è stato tirato, la traiettoria percorsa, l'attrito tra il dado e il tavolo e tante altre cause fisiche, hanno fatto sì che la faccia superiore del dado fosse quella del numero x. Era destino che uscisse x non nel senso che comunque fosse stato tirato il dado, sarebbe uscito x, bensì nel senso che quando si verificano quelle precise cause fisiche esce sempre x. |
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