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01-07-2007, 23.31.24 | #14 |
Ospite abituale
Data registrazione: 19-09-2006
Messaggi: 94
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Riferimento: dove nasce la vita
Credo che per poter spiegare il concetto di "potenzialità di scambio energetico",che come ho precedentemente detto,non è da considerarsi un “fenomeno” che si possa misurare prevalentemente in base alle interazioni stabilite con altri elementi (poiché dipende essenzialmente dalla natura intrinseca dell’elemento considerato), occorre stabilire che tale concetto è da relazionarsi ad un dato di fatto assai importante nel campo della fisica nucleare,ovvero: la forza nucleare (per i nuclei leggeri),permette di raggiungere la massima stabilità se il numero dei neutroni, è all'incirca uguale al numero dei protoni.Ora come ben sappiamo,gli elementi come il Carbonio,l'Azoto e l'Ossigeno rispondono a questa caratteristica.
Ciò che ancora non sono riuscito a risolvere-intravedere,è il possibile rapporto, la relazione che sussiste tra la mia idea-ipotesi di "potenzialità di scambio energetico" e i diversi "valori" di stabilità nucleare di determinati elementi (con "valori" intendo dei semplici rapporti matematici inerenti al calcolo delle probabilità). Il punto è che a mio avviso, la "potenzialità di scambio energetico" di un elemento,non è da ricercarsi fondamentalmente ad un livello atomico-molecolare,bensì ad un livello molto più profondo, ossia nucleare. Tale potenzialità è quindi da intendersi come una sorta di trasposizione dell' "indice di stabilità nucleare",definibile esclusivamente in termini di probabilità matematiche,e non come quantità esatta di energia trasferita in un determinato contesto atomico-molecolare. La tentazione sarebbe quella di affermare che: maggiore sarà l'indice di stabilità nucleare di un elemento,e più alta sarà la potenzialità di scambio energetico dello stesso; ma non dispongo di alcun riscontro sperimentale che possa dimostrarlo. Nel caso di un' interazione tra il nucleo atomico di un elemento,e il nucleo di un altro elemento (o più elementi), in condizioni del tutto eccezionali, la PSE si può espletare quindi nella sua “forma "grezza", ovvero con dei risvolti che lascino intravedere-intuire il valore della probabile PSE dell'elemento preso in considerazione. In taluni casi quindi,sarebbe possibile,con tale procedimento,arrivare a "stimare" un valore su quella che in teoria, dovrebbe essere la reale PSE di un elemento (pur rimanendo comunque nel contesto delle probabilità). La grande difficoltà sta appunto nell'ideare un esperimento (atto a dimostrare appunto l'esistenza della PSE,da me ipotizzata),in cui l'elemento da osservare rimanga del tutto isolato da ciò che lo circonda (le misurazioni verrebbero quindi eseguite sui valori o quantità, di determinate oscillazioni quantistiche; e non su dei veri e propri trasferimenti di Informazione-Energia). Credo comunque che in futuro,grazie alle nuove scoperte nel campo della Computazione Quantistica, esperimenti di questo tipo potranno essere tranquillamente realizzati. Fausto Intilla www.oloscience.com |
02-07-2007, 00.40.41 | #15 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 29-06-2007
Messaggi: 104
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Riferimento: dove nasce la vita
Citazione:
Fatto presente questo, allora mi chiedo il senso della ricerca di ipotetici valori assoluti. Per come ho sempre visto la questione, non esiste alcun motivo a priori per cui un numero X di elementi che interagiscono fra di loro non possano dare origine ad una forma di vita, salvo il fatto che le condizioni ambientali siano sfavorevoli. E ovviamente le condizioni ambientali sono quasi sempre sfavorevoli, visto che occorrono circostanze di inaudita fortuna anche soltanto per far sì che fra tutti gli elementi, si formi un gruppo che contiene quelli giusti per un determinato set di condizioni ambientali, e che questo gruppo si incroci con tali condizioni in modo contininuativo e frequente; senza contare che tale gruppo "fortunato" dovrebbe già essere ripartito in molecole tali da poter interagire fra loro nel modo corretto, il che implicherebbe circostanze di elementi/condizioni favorevoli ancora precedenti a quelle prese in considerazione... e così via, fino a catene di eventi molto remoti. Sappiamo che sulla Terra molti di questi passaggi ci sono stati ed erano abbastanza comuni (vedi esperimento di Miller), altri invece sono oscuri e non eccezionalmente probabili, ma alla lunga almeno teoricamente possibili. Su un pianeta diverso, condizioni differenti di incrocio fra condizioni ed elementi, potrebbero aver portato forme di vita ad evolversi includendo altri elementi... immaginiamo, in classico stile startrekkiano, forme di vita dove il silicio ha sostituito il carbonio, e il litio l'idrogeno... naturalmente con molecole dall'organizzazione appropriatamente esotica, nonché un set di condizioni ambientali favorevoli (e "vitali") totalmente diverso da quello nostrano: diciamo molto più caldo, e anche molto più denso della nostra atmosfera, tale da ammorbidire i legami e facilitare interazioni labili. Qui i bilanci di PSE per tutti gli elementi sarebbero sballati, proprio perché le condizioni relative sarebbero cambiate totalmente. Questo mi riporta a bomba: che cosa esattamente nel concetto di PSE intrinseco ad un elemento, correlato alla sua struttura nucleare e quindi "assoluto" da un punto di vista chimico, risulterebbe importante in un processo di abiogenesi? Qual'è la variabile in più, oltre a tutte le variabili chimiche tradizionali di un elemento... elettroni di valenza, elettronegatività, massa, legami etc etc, che esso aggiungerebbe negli scambi chimici del brodo primordiale? Lo chiedo dal punto di vista di una semplice spiegazione teorica, non di definizioni o calcoli o amenità formali, ovviamente. Il fatto è che qualcosa mi sfugge, temo. |
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24-07-2007, 17.43.50 | #16 |
Ospite
Data registrazione: 23-07-2007
Messaggi: 3
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Riferimento: dove nasce la vita
Che vita è tutto, e dovunque si sviluppa in modi diversi e maniere differenti. Quello che "noi" intendiamo vita, cioè le condizioni umane valgono per l'uomo ma negarla a tutto ciò che non è uomo è improbabile, altrimenti l'uomo non sarebbe possibile. A proposito degli alieni, nel nostro modo di intendere vita è finito per esserlo anche il vicino di casa ma, nel Cosmo, non lo è niente e nessuno, basta estendere gli orizzonti all'infinito per capire che siamo parte, frazione, porzione, quantità, dello stesso mondo.
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29-07-2007, 11.28.49 | #17 |
novizio
Data registrazione: 10-10-2006
Messaggi: 371
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Riferimento: dove nasce la vita
Salve, secondo me prima di rispondere subito come è nata la vita comincerei ad esaminare come è composto l'abitat della vita ovvero l'universo.
Rifacendomi ad antichi concetti scomporrei la materia in due parti, materia animata e materia inanimata, indipendentemente dal contenuto di energia accumulata o latente. Di solito si definisce materia inanimata il mondo minerale e all'opposto sta l'essere umano che è dotato di intelletto, tra i due vi sono diverse forme di vita come le piante e gli animali. Ovviamente la materia inanimata o amorfa risente completamente delle leggi materiali, come la fisica o la chimica, quindi, è soggetta solo a imput di tipo meccanico, e, con il tempo, potrebbe rimanere immutata, dico potrebbe perchè, dato che l'universo è così ampio e complesso, non si sa mai cosa può succedere; comunque, il non considerare affatto tale eventualità, è tipico sia del mondo inanimato che non possiede nè pensiero e nè istinto, sia di quello vegetale che possiede solo causalità,casualità e, per legge di sopravvivenza,attrazione verso la luce e l'acqua, in poche parole comincia ad apprezzare forme energetiche vitali; per ultimo anche, con tutta la gamma evolutiva raggiunta, quello animale, che, sviluppando agglomerati complessi di sostanza idonea al pensiero, cervello, comincia a mostrare, con miglior raffinatezza, sentimenti, ovvero pensieri complessi, come lo stare bene o lo stare male, in poche parole per fare un esempio, un cane conosce bene un padrone buono da uno cattivo perchè quello buono lo fa star bene, mentre quello cattivo lo fa sta male, ma la dimostrazione dell'evoluzione della vita raggiunta e che certi cani che stanno con padroni non troppo cattivi non se ne vanno . Merita un particolare riguardo l'uomo, la vita per eccellenza finora conosciuta, perchè è composto di due parti fondamentali, un corpo e una cosidetta anima, o, forse più scientificamente, da una forma, e da una sostanza che risiede in quella forma. La forma è escusivo studio della scienza perchè è soggetta alle leggi della natura apparente e non; mentre la sostanza, acquisizione abbastanza recente nell'evoluzione dell'uomo, è soggetta a leggi, se ancora di leggi possiamo parlare, per buona parte misteriose e da scoprire perchè oltre che riguardare il mondo che ci circonda, riguardano anche ciò che stà dentro di noi ossia la conoscenza di se, perchè è ovvio, è sempre la sostanza o anima che conosce sia la forma o materia che la sostanza stessa, mentre la forma non conosce mai la sostanza. Detto in termini filosofici o religiosi, un osso del mio corpo non potra mai sapere cosa io sto pensando ,ma io posso sicuramente pensare ad un mio osso. Forse ho detto molte cacchiate, ma perdonatemi è solo l'inizio. ozner |
29-07-2007, 19.16.56 | #18 | |||
Ospite abituale
Data registrazione: 29-06-2007
Messaggi: 104
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Riferimento: dove nasce la vita
Come filosofo non ho una preparazione letteraria né linguistica appropriata, quindi mi spero mi perdonerai se non mi esprimo con la dovuta proprietà
Citazione:
Sarebbe più corretto dire "si definiva". Lo pensavano in primis i filosofi greci, ma i filosofi greci non avevano il microscopio né le conoscenze chimiche moderne e non sapevano, tanto per dirne una, che siamo una forma di vita basata sul carbonio. Il mondo organico è basato su pochi elementi e non è che il riflesso di una situazione estremamente particolare del mondo minerale, rispetto a cui non gode di nessuna legge speciale: per questo mi sembra che, usando oggi quelle categorie come se fossero attendibili, tu faccia delle distinzioni molto di comodo. La materia vivente segue tutte e soltanto le leggi della fisica, fatto che è da tenersi in massima considerazione quando si parla dei confini di vita e non-vita. Citazione:
Ma anche la seconda parte del periodo è fortemente discutibile. Non mi spreco a citare la miriade di forme di proto-vita che usano composti del regno organico ma sono inanimate, eppure capaci di organizzazione nelle giuste condizioni ambientali (vedi alla voce virus, viroidi, prioni, etc etc); ma in aggiunta a questi, ci sono molti minerali e composti chimici lontani da quelli organici, fra cui in primis molte forme di argilla, dotate di struttura caotica ma capaci di ordinarsi spontaneamente e coerentemente se "inseminate" da un modulo ordinato (anche casualmente) dello stesso materiale. La materia inorganica non è certo incapace di interagire in modo ordinato, anche spontaneamente; per questo non dovrebbe stupire nessuno se la teoria sulla nascita della vita che oggi riscuote largamente il maggior consenso nella comunità scientifica, prevede un'abiogenesi da elementi chimici organici disorganizzati. Citazione:
Il resto del post è basato su quanto hai detto prima; non trovo alcun particolare disaccordo ma alcuni punti del tuo pensiero mi sembrano un po' forzati. Mi piacerebbe discuterne con te in un secondo momento, chiarite le basi... |
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29-07-2007, 20.49.31 | #19 |
Ospite abituale
Data registrazione: 21-05-2006
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Riferimento: dove nasce la vita
là dove nasce l'anima...nasce la vita... e..l'anima può essere nella stessa materia...che a livello di fisica quantistica sembra quasi essere una forma di energia...
Dunque.. noi viviamo nei nostri stessi sogni.. interagendo con i sogni degli altri... semplicemente creando momenti di realtà. Cavolo..mi sa che vinco il premio ignobell.. |
30-07-2007, 15.52.28 | #20 | |
novizio
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Riferimento: dove nasce la vita
Citazione:
Infatti è concettualmente la stessa cosa dire carbonio combinato in un certo modo = vita inanimata o minerale; carbonio combinato in un'altro modo = materia vivente o vita animata o vita di chi respira, mangia, beve, dorme, sogna,ecc, ma che sopratutto pensa. Questo com'è possibile considerato che, per ambedue le vite o i modi di vita, quella minerale e quella della materia vivente per intenderci, le componenti originali siano le stesse e in più che rispondono a determinate leggi inanimate, o se preferisci meccaniche? Come conclusione direi che mentre per le parole è facile raggiungere un accordo perchè hanno determinate regole, per i concetti, essendo personalissimi ed od unici, no. Quindi, caro Raiboy, concludo il discorso con questa universale considerazione: NESSUNO ANCORA SA COME SPUNTA IL NOSTRO PENSIERO, ESSENDO, NOI SOLI, FATTI IN UN TAL MODO DI MATERIA, CHE IN ALTRI AMBIENTI QUESTA MARERIA NON FORMA SISTEMI PENSANTI COME IL NOSTRO. Certe nostre facoltà, se così si può dire, sono ancora oggi oggetto di approfondite analisi, perchè nonostanta studi e soldi rimangono un mistero. ozner |
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