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19-12-2005, 11.22.04 | #54 |
Ospite abituale
Data registrazione: 31-10-2005
Messaggi: 422
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Rif.metropolis
Dici cose giuste,metropolis.Il fatto è che romina si è un po' fissata che certe cose capitano solo a lei,per gli attacchi di panico ( che sono una cosa bruttissima) lei pensa che è l'unica da averli alla sua età e poichè è l'unica ad avere certe cose pensa di farla finita.Il suo sbaglio è che lei non capisce che il mondo è pieno di gente con i suoi stessi problemi,le ho fatto l'esempio che tanto per cominciare ci sono io che ho avuto disturbi di ansia quando fin da quando ero piccola e ce li ho tuttora.Morale:lei non è la sola in niente e se uno dei motivi per cui lei pensa di farla finita è che pensava di essere la sola con questi problemi,ecco fallita la motivazione de suicidio.
Per feste,gite e cose varie,ovvio che quello che fa stare bene è strettamente soggettivo,comunque la logia è che nelle vita ci sono anche cose belle e non solo brutte e vale la pena di vivere per vivere anche le cose belle. |
19-12-2005, 11.58.35 | #55 |
torna catalessi...
Data registrazione: 30-08-2005
Messaggi: 899
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ciao romina, i tuoi messaggi colpiscono più di un pugno sullo stomaco.
ti sono vicina, sono dispiaciuta per te. Posso solo dirti che sui 14 anni anche io ho passato un periodo dove mi tagliavo (in genere i polpastrelli delle dita con una forbice o un coltello). Fortuatamente è stato un momento relativamente breve, comunque ti riferisco due cose. La prima è che anche io facevo molto agonismo, giocavo a pallavolo, mi allenavo già in serie B e ero titolare in serie C. A 14 anni non è male. Ero mooooolto stressata. Questo lo ricordo con chiarezza, e direi che portavo sulle spalle troppe responsabilità. Fortunatamente è poi iniziata la lunga seria di infortunii che mi hanno costretta a calare il ritmo drasticamente. In secondo luogo quando mi tagliavo in genere ero profondamente affranta e disperata perchè avevo la chiara sensazione di non essere amata dai genitori. Questa cosa è secondo me centrale. adesso lavoro nell'ambito del disagio sociale. Ho un caso di un giovane di 33 anni con problematiche gravi, gravissime, e in lui è evidente anche un comportamento autolesionista. Per farti un esempio l'altra settimana si è rotto un piede in un incidente in motorino (casuale, cercato, mah?)e ieri in un momento di depressione ha cominciato a saltarci sopra a sto piede ingessato, fino a che non si è procurato un dolore penso allucinante. Tutto questo per far leva sui sensi di colpa delle operatrici e soprattutto della madre: è una strategia per essere portato a casa dalla madre, per sentirsi amato da lei, dal momento che non si sente amato a sufficienza: è risaputo, lo fa spesso. Adesso non voglio associarti a sto ragazzo sia chiaro. Ti dico solo che la percezione di non essere amati è secondo me un elemento centrale nell'autolesionismo. Ti ci ritrovi? E se si....perchè non ti senti amata, ci hai mai pensato? un |
19-12-2005, 18.01.06 | #56 |
Ospite abituale
Data registrazione: 13-12-2005
Messaggi: 43
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a tuutti 1 grazie
devo dire che sono molto contenta che gente che nemmeno mi ha mai visto, mi cerchi di aiutare.di questo ringrazio veramente tutti quello che mi hanno dato 1 loro consiglio o esposto la loro situazione.
purtroppo nn è che me ne frego delle vostre idee ma la malattia è + forte di me.uscire di casa è un incubo, figurarsi vedere gente...le mie compagne di classe nn sono certo da considerare amici...e poi sfortunatamente abito in un paesino così piccolo che ogni volta che esco incontro persone facenti parte dell'ambiente ginnico, visto che abitano vicino a casa mia.sono passati quasi 5 anni ma io ci sto malissimo:mi basta vedere, anche di spalle, la mia ex-allenatrice e per circa 1 settimana faccio incubi, sogni brutti.sembra strano anche a me questa cosa, ma purtroppoi è così. inoltre la mia principale ragione per il suicidio è quella che veramente nn ho + forze:mi sento debole, nn in grado di affrontare 1 vita e per di + di cambiarla.lo so che sono una codarda ma preferisco scegliere la strada + semplice e abbandonarmi al sonno eterno.è uno sforzo troppo grande per me e oltre tutto la vita nn se lo merita dopo avermi fatto passare un'esistenza così. La vita vuole lottare con me e sta vincendo, reclutandomi in 1 tunnel sempre + oscuro.ogni giorno ho dei sintomi nuovi e brutti che mi rendono difficile anche solo il convivere con chi mi sta accanto.forse questo è 1 presagio che mi sta indicandomi di abbandonare questa esistenza che nn fa per me.il pensiero di farmi fuori è ormai qualcosa di ossessivo, nn mi fa dormire la notte e se prima erano solo questioni filosofiche sull'esserci o no, adesso penso ai modi pratici. Vi chiedo se conoscete qualcuno che ha provato il suicidio e come gli è andato.lo so che è stupido,m a la mia + grande pauras è di nn riuscirci e rimanere in un ospedale per tutto il resto della mia vita. Quando troverò 1 mezzo sicuro allora penso che agirò...scusate mi sono lasciata andare nei miei pensieri nn pensando che così voi vi sentiate inutili.assolutamente no:vorrei che mi stesse vicino e che forse riuscisse a farmi cambiare idea e a farmi apprezzare questa vita che ora vedo solo come un terrore... grazie a tutti e continuatemi a scrivere (se c'è qualcuno che vuole parlare della sua esperienza in prima persona ne sarò molto lieta). Romina |
19-12-2005, 18.11.00 | #57 |
Ospite abituale
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Messaggi: 43
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a autunno1 e a tutti
grazie tantissimo per avermi riportato la testimonianza di tuo fratello, perso che deve essere stato malissimo.ora nn so ma vorrei tanto che persone con questi problemi mi perlassero di come reagiscono, come si tagliano, dove, come lo nascondono...nn vi preoccupate anch'io jne ho fatte di tutte e nn mi spavento, vorrei solo sentire se sono l'unica a inventarne di tanti colori.se poi volete vi riporterò la mia di esperienza...
grazie e vi aspetto numereosi |
19-12-2005, 18.40.56 | #58 |
Ospite
Data registrazione: 19-12-2005
Messaggi: 16
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Credo che oggi giorno,non ci rendiamo conto,di quali siano i veri problemi della vita.
Io ho,grazie al cielo,salute,faccio almeno tre pasti quotidiani,tutte le notti dormo sotto un tetto....ed ho anche la possibilita' di scrivere,in questo momento,per mezzo di un computer. Non desidero assolutamente,sminuire il problema definito oggi come "depressione",anzi sono consapevole che la cosi' vasta mancanza d'amore(in primis verso noi stessi),puo' portare a questo tipo di "malattia". Ora,il sole splende per noi, ci scalda,fa in modo che i frutti maturino,la natura ci dona questi frutti,che noi non raccogliamo. Le stagioni han tutte un messaggio d'amore per noi....che non lo accogliamo. Fregatene!Regala un sorriso a chi ti sputa in faccia. Butta via la medicina cattiva e annusa il profumo di un fiore....che ti torna la felicita'. Buon Natale e migliore anno nuovo. |
19-12-2005, 18.55.02 | #59 |
Ospite abituale
Data registrazione: 12-09-2005
Messaggi: 85
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Proviamo un altro approccio,
Romina vorrei farti alcune domande: Sei maggiorenne? Cosa ti costa fare dei tentativi per migliorare il tuo stato? Cosa hai da perdere? Prima che ti venisse la depressione cosa avresti voluto fare? Prova a pensarci e rispondimi con calma.... poi vediamo.... |
19-12-2005, 19.32.16 | #60 |
Ospite abituale
Data registrazione: 31-10-2005
Messaggi: 422
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x romina
Capisco questa stanchezza di vivere.Hai ragione,fa parte del malessere che stai vivendo,fa parte del disturbo di ansia che hai,ma ti assicuro che passerà.Anche io ho provato qualcosa di simile.Comincio a raccontartelo.Ti ricordi che ti ho detto che qualche anno fa è morta la mia migliore amica.Appena successo il fatto,io la prima settimana ero una specie di sonnambula vivente,giravo per casa con la testa fra le nuvole,mi scordavo le cose.Era come se avessi avuto una allucinazione,non riuscivo a credere che la mia amica,con cui ci conoscevamo dai tempi della scuola non c'era più.Nonostante tutto,contrariamente a quello che si potrebbe pensare,non mi ammazzavo di pianto,perchè io,purtroppo per me,sono una che piange poco e per questo ho i disturbi psicosomatici.Passato il periodo iniziale,sembrava che io avessi reagito all'accaduto.Dopo che passarono mesi e mesi,quando si poteva pensare che fosse tutto passato ecco la sorpresa.Premesso che io sono delicata di stomaco e vado spesso soggetta a indingestioni e cose di questo tipo,allora un giorno cominciai a sentirmi malissimo.Era un malessere tutto strano.Avevo appena finito di mangiare,ero davanti alla tv,quando sentii una sensazione strana alla testa e alle orecchie,tipo com4e quando hai un calo di pressione.Come da copione in questi casi,andai a sdraiarmi sul letto,ma,cosa stranissima,appena mi sdraiai,mi sentii ancora più male.Non so descrivere neanche io come mi sentivo,sentivo una sensazione strana alla testa,una specie di stordimento,anche una sensazione strana alle orecchie.Stetti coricata alcune ore,poi nel pomeriggio cominciai ad avere i classici sintomi dell'indigestione.Allora chiamai il medico,sia io che il mio medico bollammo il tutto come una solita indigestione.Solite cure dell'indigestione,mangiare leggero,più alcune medicine.Mi diede delle punture disintossicanti più delle pillole,che servivano per i crampi allo stomaco e in più avevano un po' di calmante,per rilassarmi.Nonostante queste cure,passò più di una settimana e io ero ancora una larva.Mi sentivo un peso allo stomaco e completamente rammollita,a momenti non mi reggevo in piedi.Avevo anche una specie di fischio nelle orecchie.Mio padre,dopo che vide che passavano i giorni e nonostante le cure io non mi riprendevo,perse un po' la pazienza e decise di rivolgersi ad un medico chirurgo,superiore dunque al medico di famiglia.Questo venne a casa,mi visitò e mi disse che io non avevo assolutamente niente,era solo un problema di ansia,che aveva scombussolato un po' lo stomaco.Quelle pillole per i crampi che però avevano anche l'effetto di tranquillanti,mi disse che dovevo buttarle perchè mi rammollivano.Sai come mi sentivo io in quel periodo,romina? A mala pena mi alzavo dal letto,facevo colazione in versione larva,appena finita la colazione mi veniva voglia di andare di nuovo a letto,non mi andavo a coricare però mi andavo a sdraiare perchè non mi reggevo in piedi.Mi sentivo una sonnambula.Questa sensazione mi durò per tqnto tempo.Io insistevo con quel medico che volevo delle vitamine,dei farmaci per tirarmi su,ma questo medico è contrario a prendere troppi farmaci.Io insistevo e lui mi disse queste testuali parole:" tu mi vuoi prendere la mano,ma io la mano non te la do.Ti devi riprendere senza farmaci,da sola." Io ero diventata anche paranoica,dopo che avevo visto ammalare e andarsene la mia amica,avevo paura che mi fosse venuta non so che cosa.Insistevo pure per fare dei controlli approfonditi,ma questo medico mi disse." se vuoi ,io non te lo posso impedire,ma non c'è bisogno che fai nessun controllo". Io sai come reagivo? Quasi mi arrabbiavo quando mi si diceva che non avevo niente,io mi sentivo una schifezza,non mi reggevo in piedi,stavo malissimo e mi si diceva che non avevo niente.Ah,poi,quasi dimenticavo,ad un certo punto cominciò a succedermi anche una cosa stranissima: di sera quando era quasi ora di cena,mi prendeva un batticuore improvviso.Il cuore cominciava a battermi fortissimo,mi durava per un quarto d'ora,poi smetteva.Anche questo lo dicevo al medico e lui al solito se ne usciva che non avevo niente.Ti assicuro che stetti davvero male e per molto tempo.Poi cominciai a farmi coraggio e piano piano cominciai a fare le cose di prima,anche se in versione rammollita.Mi sono dimenticata un altro sintomo, a volte mi succedeva che quando mi coricavo sentivo un rimbombo nella testa,come se si stessero rompendo le ossa della testa,durava qualche secondo e poi finiva.Non c'è neanche bisogno di dirti,che tutto questo che sembrava chissà che cosa era tutto dovuto all'ansia.
Ultima modifica di Melany : 19-12-2005 alle ore 19.49.56. |