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16-12-2005, 20.15.15 | #35 |
Ospite abituale
Data registrazione: 20-09-2005
Messaggi: 162
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Ciao Romina,
premetto che non sono uno psicologo quindi le mie sono solo personali opinioni. Cmq da quello che hai raccontato sembra che il tuo malessere sia iniziato da quando hai dovuto smettere di fare ginnastica. A questo punto ti chiedo: hai per caso basato interamente la tua autostima sullo sport? Perchè se è così, è "logico" che le conseguenze siano letali. Comincia magari a valutarti per altre cose, iniziare ad esplorare le possibilità che il mondo offre: potresti scoprire potenzialità che magari nemmeno sapevi di possedere! E cmq i tuoi allenatori non erano gente normale, questo è poco ma sicuro (e per quale motivo non si può andare ad una festa di compleanno? Roba da matti!) |
17-12-2005, 12.12.55 | #36 |
Ospite abituale
Data registrazione: 31-10-2005
Messaggi: 422
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Ciao,romina,ho letto quanto mi hai scritto.A proposito delle tue gare del passato,intanto questo testimonia che sei una ragazza in gamba,questo se per caso ti venisse il dubbio di quanto vali.Anche se sono vittorie del passato,sei sempre tu che hai vinto quello che hai vinto e questo vuol dire che sei brava.Riguardo a tutto il resto,sto per dirti qualcosa che non ti piacerà ma te la dico lo stesso.Per me la colpa del tuo malessere sono le persone che ti stanno attorno,perchè hanno avuto delle pretese eccessive su di te e questi sono i risultati.Quello che scrivi dei tuoi impegni passati è allucinante,assurdo pretendere tanto da una bambina.Non voglio aizzarti contro nessuno,ma se avessi davanti sia i tuoi ex allenatori e anche i tuoi genitori gliene direi davvero quattro.Ti lancio uno spunto di riflessione:non pensi che una bambina di 3 anni o poco più è troppo piccola per decidere se vuole fare sport e quale sport vuole fare? Non pensi che ognuno deve decidere da se cosa vuole o non vuole fare nella vita? certo che quando si è troppo piccoli questo non si può certo fare.SMETTILA DI COLPEVOLIZZARTI, chi ti sta attorno,anche se con la più assoluta buona fede,ha sbagliato più di quanto non pensi,tu eri troppo piccola e gli altri hanno deciso per te,sottoponendoti ad uno stress eccessivo.Forse a casa tua i tuoi genitori avevano il sogno nel cassetto di diventare loro degli sportivi e fare le gare,non avendo fatto loro tutto questo lo hanno fatto fare a te.Una bambina ha bisogno di giocare con gli altri bambini e ha bisogno di vivere con spensieratezza,c'è tutta la vita davanti per gareggiare.Gli altri invece ti hanno costretto a vivere la competizione con tutte le ansie che ne derivano in tenera età.Questa per me è una grande colpa.Ti meravigli anche che ad un certo punto sei crollata?
Chi non sarebbe crollata al posto tuo? Mi sembra più che umano.Vedi dunque di essere più obiettiva,non addossarti tutte le colpe tu,ragiona e cerca di capire dove sbagliano le persone che ti stanno attorno.Per quanto riguarda la scuola,io capisco che hai la forma mentis della competizione e di arrivare prima,però devi smetterla di volere essere la numero uno.Studia però fai quello che puoi fare,prendere i massimi voti non è importante come pensi.Non studiare per il voto,studia e basta.Pretendi troppo da te stessa.Per quanto riguarda gli amici,guarda che capita più spesso di quanto credi che per una serie di cose ci si ritrova soli.Sta succedendo anche a me adesso,invece in passato sono stata piena di amiche.Intanto visto che vai ancora a scuola,la scuola è proprio il primo posto dove farsi degli amici,cerca di socializzare con i compagni di classe o anche persone di altre classi.Mettiti in testa che non ti sta succedendo niente di particolare che non succeda anche ad altre persone.Ti confesso anzi che mi aspettavo problemi peggiori.Non scoraggiarti,a poco a poco si sistemerà tutto,però prima ti devi convincere che i tuoi problemi sono problemi comuni che abbiamo un po' tutti,quindi sono tutte cose risolvibili. Un abbraccio. Ultima modifica di Melany : 17-12-2005 alle ore 12.28.22. |
17-12-2005, 12.35.05 | #37 |
Ospite abituale
Data registrazione: 31-10-2005
Messaggi: 422
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Dimenticavo!
A proposito dei tuoi genitori che soffrono per causa tua,ecc.... Intanto ti ho detto che secondo me loro hanno molta colpa per quello che ti è successo,anche se in BUONISSIMA FEDE,secondo me hanno sbagliato a permettere che da bambina tu venissi sotto posta a quello stress.Forse se avessi cominciato più da grande a fare sport questo non sarebbe successo.Per il fatto che tu li vedi preoccupati,poi,devi comprendere che questo stare male per te è ovvio,deriva dai normali sentimenti che si vivono in una famiglia.Quando un genitore fa un figlio,è giusto che il figlio sia la sua ragione di vita,è una cosa ovvia che i genitori soffrono se i figli stanno male.Guai se non fosse così,vorrebbe dire che non sono buoni genitori.E poi se stessero male loro,forse tu non soffriresti? E' normale in una famiglia. P.S: ho letto quello che ti ha consigliato solitario.Condivido appieno,smettila di fare le cose per dovere.Cerca di capire cosa ti piace fare e falle per piacere non per raggiungere un risultato.Poi,se ti applichi molto per una cosa che ti piace,non ti pesa il fatto di esserti applicata. Ultima modifica di Melany : 17-12-2005 alle ore 12.40.42. |
17-12-2005, 15.55.59 | #38 |
Ospite
Data registrazione: 23-10-2005
Messaggi: 19
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Che culo che hai avuto Romi...!
Vieni al mondo...con delle belle doti fisiche e subito trovi intorno a te gente che se ne approfitta...gli allenatori che, "mostri" della tecnica sono anche "mostri dell'anima"... (io insegno da 10 anni arti marziali...mi è capitato in qualche breve momento di avere la tentazione di "tirare fuori" da un allievo "certe" doti!...e conosco tanti miei colleghi a cui importa che la loro palestra si riempia di campioni per il lustro della palestra...non certo per la soddisfazione del ragazzo!...magari su questa cosa torno in un altro intervento...ci sarebbe proprio tanto da dire!...ma dimmi tu se ti interessa sapere!)... Gli allenatori bislacchi, dicevo...I genitori...già...un pò di responsabilità ce l'hanno anche loro a mio giudizio (anche di Melany...nota che almeno in due la pensiamo così!) Io penso che loro avevano il dovere istituzionale (che parolona!) di capire che "6 allenamenti" e nessun "panino con la nutella e coca-cola" non sono una buona cosa per una bambina! Avrebbero, a mio parere, dovuto organizzarti la vita infantile in modo leggermente diverso... Ma tu hai avuto il "gran culo" (passami questa volgarità spicciola!) di trovarti apparecchiato questo bel piattino da piccola!...Non potevi fare altro che subire...O no?...Forse potevi a 6 anni dare un cazzotto a tuo padre, trascinarlo via dal sedile di guida e guidare tu la macchina lontano dalla palestra...? O, su un piano meno fisico e più emotivo, forse potevi opporti alle ambizioni che i tuoi avevano su di te e dire loro con altrettanta forza, motivazione e fermezza..."oh, io voglio fare l'astrofisca...non me ne importa un fico secco della ginnastica ritmica...!"? Beh se avessi potuto fare questa cosa, avremmo avuto un nuovo messia sulla Terra, femmina questa volta...Ma non montarti la testa: sei stata bravissima, ma questa cosa proprio non potevi farla...eh no:...a 3 anni si vive dell'amore riflesso dei genitori...non sei ancora tu...anche se sembri esserci, anche se fai di tutto per esserci, anche se hai dei tuoi capelli e delle tue mani e dei tuoi piedi...anche se guardi nelle direzioni che scegli tu...anche se sembra colpa tua....In realtà non sei molto diversa da quello spermatozoo e quell'ovulo che si sono uniti...la differenza sta in qualche miliardo di cellule in più...Ma per arrivare ad avere il potere di dire "oh babbo, non mi rompere le balle, e vai a saltellare tu con la palla e il fiocco!"...beh ti mancavano ancora miliardi e miliardi di cellule... Certo si è pieni di intenzioni, desideri, aspirazioni...che insieme creano confusione...ma come quando eri nella pancia della mamma...hai sostanzialmente solo la libertà di scegliere quando andare di corpo...Anzi a 3 anni ti hanno levato anche quella! Le cose vanno sempre peggiorando...Ora mangi quando vogliono loro, dormi quando vogliono loro, fai pipì e cacca (non me la sono sentita di essere scurrile!) quando vogliono loro...e in più, non mangi i panini con la nutella e la cocacola e ti vai ad allenare 6 volte a settimana! Oh...Capiamoci bene...Io non ho motivo di credere che i tuoi genitori siano dei sadici e che devi a loro la tua infelicità: l'autentico "fin di bene" che muoveva le loro azioni li rende assolutamente "improcessabili"! (ma anche su questomagari si ritorna un'altra volta...se ti va!) E così, se ho capito bene, tu con il tuo corpicino bellino, da poco venuta al mondo...mentre cercavi di capire cosa ti piaceva e cosa no...cosa fare e cosa no...Insomma nell'indecisione più totale e nella dipendenza più totale...ti sei trovata in un contesto del tipo: "hai la nostra ammirazione e tutto quello che questo significa per te, se salti e balli!"... Che culo...ti deve essere sembrato un ricatto bestiale...e che hai fatto tu?...Quello che avrebbe fatto il 99% della popolazione mondiale: l'hai accettato! Brava! Hai fatto bene...BENISSIMO... ...Hai preso tempo...sei andata avanti! Hai tutta la mia ammirazione! Anche perchè sei andata avanti alla grande ...Ora ti farà soffrire ricordare quanto eri brava...perchè ti sembrano tempi e cose "andate" (non solo nel senso di cose "passate", ma nel senso di cose "andate via da te"..."non più tue!")... Ma non è così...è come andare in bicicletta, non si scorda mai: ti basta guardare come ci dai dentro con lo studio! Romina, sta cosa bisogna che io te la dica..."SEI BRAVISSIMAAAAAAAAA!" Che peccato...le tue grandi doti, sono visibili solo a noi...tu le ignori...le eviti, addirittura "le tagli"! E forse ti darà pure fastidio sentirti applaudire da me! Ma che ti devo dire...io lo penso davvero...Pure sta lotta che fai ogni giorno con la voglia di farla finita...Oh io posso solo levarmi tanto di cappello davanti alla tua capacità... |
17-12-2005, 16.01.45 | #39 |
Ospite
Data registrazione: 23-10-2005
Messaggi: 19
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Ma tu vuoi che si parli di noi...
...continua su...
Comunque ... ...tu hai scritto non perchè si parli di te...vuoi sapere di noi...hai ragione...Del resto tu da piccola hai frequentato poche feste di compleanno...lì tra i panini con la nutella e le pizzette ci si "studiava" ci si "capiva"...Con pochi amici, non riesci a capire come va il mondo...se sei umana... Beh io alle feste di compleanno ci sono stato...Mamma me ne organizzava moltissime (cioè una all'anno! )...Io vedevo i colori, i bambini che giocavano, le torte, sentivo i sapori...ma, anche se la festa di compleanno era la mia...io mi sentivo al massimo come uno degli invitati...qualche anno prima, infatti, era successo che mio fratello (più grande) impaurito dalla nascita di questo nuovo "fagotto" (che ero io ) e della possibilità che l'amore già poco presente dei suoi genitori potesse venire a mancare del tutto, pensò bene di mettere le cose in chiaro: con una pioggia costante di mazzate (quelle fra fratelli...solo che io le prendevo e basta!) e di sadismi vari...riuscì ad inculcarmi l'idea che io potevo esistere solo con il suo permesso...Ora capirai: a quell'età uno già si sente vivo per miracolo...anzi non sa nemmeno di essere vivo...In più ci si mette uno che ti dimostra fisicamente di essere più forte di te e imprigiona il tuo "senso di potere" (inteso come "voglia e convinzione di poter fare") dietro un muro che non puoi scavalcare...Ti senti finito! Ed io lo sarei stato... Ma la fantasia, Dio, l'intelligenza o un consorzio di queste cose insieme, mi suggerirono una via di uscita ...Chi è più forte di mio fratello? Mio padre!!!!! Se io riesco a catturare l'attenzione di mio padre, se riesco a sensibilizzare la sua attenzione sulla mia situazione...lui mi renderà libero! A queste condizioni la vita era ancora vivibile...c'era una via di uscita...(permettimi un collegamento con quello che forse negli stessi anni stavi facendo tu: "va bene...se ignoro certe sensazioni che mi spingono da altre parti, che tra l'altro non ho ancora capitro dove...e sposo anima e corpo la causa della ginnastica ritmica...voi mi volete bene?...Diventerò "qualcuno"?...OK...affare fatto!"...ti ricorda nessuno!?) Dicevo...Se avessi compiaciuto mio padre a sufficienza mi sarei forse potuto riprendere la mia vita...a queste condizioni potevo ancora avere e andare alle feste di compleanno e giocare...certo anche ai miei compleanni, non potevo permettermi il lusso di sentire quelle feste mie...almeno non troppo...se mostravo di gradire troppo il regalo che mamma e papà mi facevano...mio fratello si sarebbe innervosito...ed allora sarebbero stati problemi...e allora meglio lasciare stare! "mhm si grazie....bello....vabbeh!" Compiacere mio padre, l'uomo forte della famiglia era la mia salvezza...Ma quando si dice la sfortuna: a mio padre era morto il papà quando lui aveva solo pochi anni...aveva passato la vita ad occuparsi della famiglia in cui era nato e poi stava continuando con quella che aveva creato lui...Lavorava fino alle 23.00 uscendo alle 7.00...Era difficile vederlo, ed ancora più difficile pensare che avesse voglia di guardare dentro se stesso per poter capire cosa stesse succedendo a me...Ovviamente io non lo sapevevo: scambiavo il suo disinteresse per una mia insufficiente capacità di compiacerlo...Ed allora giù ancora più dentro: per tirare avanti e portare a compimento il mio progetto, recidevo i cordoni che mi legavano al mio "vero io" (vederlo imprigionato nella torre del castello di mio fratello, mi faceva soffrire troppo, e mi faceva perdere lucidità...tanto non c'era niente che potessi fare per cambiare le cose!...ah SANTA RIMOZIONE...come si farebbe senza di TE!) e trasferivo tutta la mia attenzione e le mie energie sulle aspirazioni e le attese che mio padre poteva avere su di me...Il piano prima o poi doveva riuscire... Non te la tiro tanto per le lunghe ... Il piano è fallito! Dopo mio padre, ho inizato a compiacere amici, ragazze, e vita...(qui ci sarebbero da raccontare talmente tante cose che non la finiremmo più...!)...Insomma, sono finiti i fondi ed il piano è stato cancellato...Fuor di metafora: io ho avuto un esaurimento nervoso e sono caduto in depressione! Da lì in poi, è stato un calvario...non che prima me la fossi spassata!...Però prima mi sentivo forte: sapevo di stare facendo la cosa giusta...i 30 uno dietro l'altro all'università non erano festeggiati a sufficienza da mio padre, ma oh...erano "30"... Tu mi puoi capire credo: le tue selezioni passate, le gare vinte...credo ti abbiano dato un piacere in qualche modo simile!... Vabbeh! Fatto sta che mi sono abbracciato la croce e ho cominciato ad accettare una ad una tutte le cose che avevo sempre cercato di nascondere a me stesso...E ho cominciato a "vedere"... ...Questo è STRAORDINARIO: l'esaurimento nervoso cioè la totale "perdita delle energie" mi ha dato la forza di vedere ciò che da piccolo non avevo la forza di vedere: l'apparente forza maggiore di mio fratello, l'incapacità di intervento da parte dei mie...l'inesorabilità del mio destino...A 3 anni un pensiero del genere mi avrebbe ucciso...Ma dopo qualche decina di anni, con molte più cellule addosso, molte più emozioni positive nel bagagliaio e ...mentre ti senti già morto...non ti fa poi così effetto...Certo, rimani catatonico...ma non muori! Ed anche se da qualche parte dentro di me c'era la voglia di fare qualcosa, non c'erano le forze...il coraggio! Quanto schifavo quelli che dicevano "fatti coraggio!"...ma fattelo tu! Dovevo rigenerarmi...ci vuole tempo...Sai, Cristo è risorto dopo 3 giorni...non dopo una mezz'oretta...e se Lui ci ha messo 3 giorni, forse era normale che la mia morte durasse qualcosa in più... Ma la cosa strana, è che non mi ero mai sentito così vivo...in quel deserto di rottami, vedevo pezzi di me, che se un giorno avessi trovato la forza di aggiustare, mi avrebbero fatto essere molto più forte di quanto mi sarei mai potuto sentire con tutta la compiacenza che mio padre poteva darmi...Già, ma avrei dovuto trovare la forza di ripararli...e dov'era!?! Eppure quel desiderio mi teneva vivo...mi sentivo morto, ma vedevo vita dentro di me! E allora, non ero morto, non potevo morire...Sarei rinato...Chissà come, chissa quando, ma sarei potuto rinascere...Ho vissuto anni di solitudine totale...Ma una musica alla radio, un frase letta in un libro, davano delle sferzate di energia a quei rottami che da soli prendevano vita e si muovevano...Ho scritto molto (i buongiorni che qulcuno ti sufggeriva!)...ho dedicato così molta attenzione a quel bambino che mio fratello ha imprigionato nella torre...soffrivo per non poterlo liberare...e, sai cosa? Più scrivevo, più mi rendevo conto, che nella torre ci era finita un'immagine riflessa...IO ero libero...in quella torre non c'era un bel "nessuno" vabbeh...credo che possa bastare... Romi...volevi sapere delle "nostre sofferenze"...io ti ho detto un po' delle mie... E non ti dirò di farti coraggio...non ti dirò di non tagliarti...Vorrei che tu trovassi il coraggio per riuscire a smettere di tagliarti...e sto pregando perchè questo avvenga...Ti chiedo solo di non "bruciare" un regalo che tu stesso hai chiesto: volevi essere invitata ad una festa di compleanno per sapere cosa succede nella vita degli altri...beh io ti ho fatto venire alla mia...ti ho fatto mangiare i panini con la nutella che tu pure avevi dimostrato di volere Ora che hai ottenuto un po' di quello che volevi...difendilo dai tuoi tagli...non buttarlo via...anche se ti costerà molto ammettere che qualcuno ti ha invitato alla sua festa e si è aperto con te... Anche se ti costerà ammettere che c'è chi soffre come te... Anche se ti costerà ammettere che c'è chi come te cerca di sopravvivere al dolore... Anche se ti costerà ammettere di non essere sola ... Anche se ti costerà ammettere che la tua lotta contro il dolore è giusta... Anche se ti costerà ammettere che oltre ai cattivi (vedi gli allenatori e Te stessa, perchè tu così ti vedi) ci sono anche i buoni (vedi tutti quelli che subito sono accorsi a cercare di dare il proprio contributo alla tua lotta...me compreso! e tra i buoni, conta anche te...) Insomma anche se ti costa ammettere che questa vita vale la pena di essere vissuta nonostante tutto...Tu pagalo questo costo ...Piangi tutte le lacrime che hai in corpo, urla pure quanto vuoi...Avrai vissuto il tuo dolore, che così, prima o poi, finirà...lui, TU, invece, vivrai...FELICE! Io avevo paura del buio....Oggi è al buio che mi sento vivo! Un abbraccio, sincero! |
17-12-2005, 18.56.35 | #40 |
Ospite abituale
Data registrazione: 12-09-2005
Messaggi: 85
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Non volevo essere così esplicito, ma concordo con A new brand day e Melany.
Imponi la tua personalità a te stessa e agli altri, adesso ti sembrerà un cosa difficilissima ma non è assolutamente impossibile, se pensi che puoi vivere tutta la vita per essere qualcosa che non vuoi essere sbagli e si comprende il perchè della tua depressione. |