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Psicologia - Processi mentali ed esperienze interiori.
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Vecchio 01-01-2006, 17.34.31   #1
Vaniglia
iscrizione annullata
 
Data registrazione: 16-07-2005
Messaggi: 752
Legami

Perche' dopo una storia affettiva importante oggi si tende a rinchiudersi in se stessi e ad aver paura di riniziare a vivere un altro sentimento, a salvaguardarsi con avventure che non implicano altro se non amicizia o sesso? La domanda me la sto ponendo io...ma avrei piacere di conoscere anche il vostro pensiero

Buon Inizio

Vaniglia
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Vecchio 01-01-2006, 18.19.59   #2
Kim
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Data registrazione: 02-11-2004
Messaggi: 1,288
Non saprei, tanto per cominciare chi ti scrive ha avuto un marito che a livello temporale è durato 5 minuti e due conviventi, uno mi è ancora accanto ma sono 5 anni che siamo separati in casa…quindi sono cinque anni che non frequento nessun uomo a volte grazie al mio convivente mi è difficile frequentare anche le donne … ecco io posso solo dirti che se penso ad un uomo mi vengono i brividi non credo di poter mai più accettare di vivere con un uomo e neppure vorrei mai condividere neppure un passo della mia futura vita con un ipotetico lui…ho bandito la categoria per sempre….e quando si parla di uomini mi viene la pelle d’oca, sono talmente insensibili,ottusi, privi di ogni fantasia, paurosamente persi nel quantificare, prepotenti..colmi del loro, io tanto caro che vale pure il sacrificio degli affetti! Ecco mi domando a tratti perché cavolo li abbiano inventati non servono pressoché a nulla!

Nel mio caso credo, anche se paio superba che perdendomi abbiano perso loro....valevo, ho dato molto, non ho nulla! non si prende dalle persone, ma non si deve comunque sottrarre nulla!!! ed il peggio è che non hanno capito nulla! mi hanno solo schiacciata, insultata e maltrattata, hanno aumentato il sentimento d'inferiorita di cui già soffrivo...ma non ho girato le spalle a nessuno ...perchè ho ancora amici uomini, ma ora la mia anima è ben lontana e non la regalo piu' a nessuno!



Kim is offline  
Vecchio 01-01-2006, 18.36.37   #3
Vaniglia
iscrizione annullata
 
Data registrazione: 16-07-2005
Messaggi: 752
Grazie, Kim, per aver descritto la tua esperienza...non molto lontana dalla mia...ho avuto un matrimonio ed una convivenza finita quasi da tre anni, e purtroppo sono stata la responsabile di questa chiusura, ma in assoluto e' stato l'amore piu' importante della mia vita e forse rimarra' l'unico, perche' quando ami e ti senti riamata veramente penso sia difficile riprovare un sentimento cosi' forte...ma la mia domanda e' perche' io e questo uomo ci siamo rimessi in gioco dopo due matrimoni e non abbiamo avuto paura di riniziare e amarci...e a distanza di tre anni mi accorgo di incontrare la maggior parte di uomini che hanno paura di provare qualcosa, di innamorarsi, di un legame...ma tendenzialmente ti cercano per puro piacere, per instaurare un'amicizia sessuale, e mettere in evidenza soltanto l'attrazione fisica e non cerebrale...o molto piu' lonatanamente emotiva...e parlo di uomini ancora giovani...



Vani

Ultima modifica di Vaniglia : 01-01-2006 alle ore 18.52.19.
Vaniglia is offline  
Vecchio 01-01-2006, 23.59.17   #4
lobelia
Utente bannato
 
Data registrazione: 28-07-2005
Messaggi: 448
Sembra che le persone stiano diventando più "avare". E non è un "problema" solo di chi ha sperimentato storie importanti.
Sembra sia una condizione che vivono anche i giovanissimi. E' un po' anagraficamente trasversale. Forse un segno dei tempi.
Un mondo di individui sempre più autarchici, autoreferenziali, distratti e abituati a fruizioni superficiali e veloci.
Refrattari all'incantamento nell'altro. Inadatti, disabituati, a volte come dice Vaniglia, scientemente refrattari.
Mettersi in gioco, spendere di sè, gioire, magari soffrire, per cosa?
Se dell'altro sai percepire solo ciò che desideri al momento, se lo spersonalizzi e lo dividi a settori e pensi di poterne prendere solo una parte, ti metterai in gioco solo per quel taglio di bue e non l'intero.
Dipende da ciò che si desidera condividere con l'altro e dell'altro.
Se ti basta sesso ed il resto ti annoia e ti infastidisce per le complicazioni di una relazione, viene da sè che le relazioni saranno brevi, molteplici e complicate quel giusto per rendere il tutto un po' saporito.
Mio figlio ha 18 anni e non tanto tempo fa mi chiedeva lumi sulla sua condizione di assoluta indifferenza sentimentale verso le ragazze. Era evidentemente preoccupato.
Gli piacciono un sacco, piace anche lui parecchio, ma non s'innamora e dopo pochi giorni si stanca di loro.
Mi diceva che un'intera giornata con una di loro, è una noia quasi mortale.
Ho intervistato anche qualche suo amico. Sembra che la situazione sia abbastanza generalizzata.
Farebbero sesso, eccome, gli capita pure di farlo magari non quanto vorrebbero, ma poi non sanno più che farci con queste ragazze. E per le ragazze immagino sia più o meno la stessa cosa.
Tornando alle generazioni più mature...che dire...ho amici cinquantenni fascinosi e intelligenti che oltre all'attrazione non ce la fanno proprio ad andare avanti. Si sentono ingabbiati e scappano. Arrivano anche ad autofustigarsi con autodichiarazioni di anaffettività, gelo interiore, ma in fondo sanno scaldarsi ugualmente e soddisfacemente. A modo loro. Cominciano però a preoccuparsi per la vecchiaia. Donne, attenzione! Siete avvertite. Cominciano a girare quelli alla ricerca di chi gli metterà la padella nel letto quando sarà il momento. Pericolo! Pericolo!
Ho anche amiche intelligenti, equilibrate e solide, che predicano e praticano "la fruizione del maschio a settori". Da uno una cosa, dall'altro un'altra, da quello ancora altro. Il tutto in quanto "ormai l'abbiamo capito che il maschio perfetto non esiste".
Va beh, che l'epoca del principe azzurro nell'immaginario collettivo maschile e femminile sia ormai lontana, è un dato di fatto, ed anche che senza investire troppo di sè si vive più tranquilli...però...i sogni...che fine hanno fatto? schhh Ve lo dico in un orecchio...i sogni si possono avverare. Conviene rialzare il tiro
lobelia is offline  
Vecchio 02-01-2006, 10.35.16   #5
Ricerca
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Data registrazione: 14-01-2005
Messaggi: 386
lobelia, trovo che tu abbia toccato dei punti salienti
Dico la mia anche se non ho risposte.
Credo che la difficoltà ad un impegno serio nei rapporti sia un'evoluzione distorta, una delle tante, della nostra forma sociale moderna. SEmpre più si è diffusa l'idea del "tutto subito e facile"... basta fare una breve e semplice analisi delle pubblicità che altro non sono che l'immagine stereotipata del "desiderabile"... ne consegue che si prediligono i rapporti con oggetti, che siano più o meno interattivi come il computer, perchè sono più docili al nostro volere e sono così tanti che non si corrre mai il rischio di non averne a portata di mano (non è forse vero che i giovani passano più tempo in compagnia dei computer che degli amici?).
Una relazione con una persona, una relazione che vada in profondità, risulta complicata e faticosa e si tende a trattare l'alta persona come tutti gli altri "oggetti" della propria vita.
E' il comnsumismo, che dalle cose si è trasferito alle persone ed ai sentimenti.
Per quanto riguarda gli adulti presumo che molti arrivino alla "maturità" toccati e segnati da storie finite male, ma molti non sanno rielaborare ciò che è avvenuto loro e ne conservano una visione negativa chiudendosi nella delusione di se stessi forse prima che degli altri.

Soluzioni? Non saprei, sono forse relativamente giovane per sostenere di avere delle risposte... e forse questa non è la domanda del topic
Ricerca is offline  
Vecchio 02-01-2006, 15.23.24   #6
lobelia
Utente bannato
 
Data registrazione: 28-07-2005
Messaggi: 448
Aggiungerei anche che forse cerchiamo e ci accontentiamo di pezzi, di settori dell'altro, perchè noi stessi siamo parcellizzati. Abbiamo messo transenne in noi.
Chi è intero o perlomeno lo conosce, cerca l'intero.
O no?
lobelia is offline  
Vecchio 02-01-2006, 18.29.44   #7
Vaniglia
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Il mio pensiero e' che ci sia molta leggerezza, molta superficialita', molto egoismo nel trattare l'altro, "prima esisto io e le mie esigenze" e poi l'altro...che il rappporto a due sia diventato oggi instabile e' indubbio...ma quello che mi sorprende di piu' non e' il rapporto in se stesso, ma quello che l'altro cerca inizialmente...non si sa...non lo sanno...tutti sembrano attratti da rapporti fugaci, da rapporti mordi e fuggi, dal trattare una donna come un oggetto di bellezza e di piacere, il dialogo e' superfluo...probabilmente la paura di "rincastrarsi", se vogliamo usare un terimine fuori moda, il prevenire un'altra sofferenza, quindi il giocare, il divertirsi senza implicare altro...sono un po' troppo dura...ma le esperienze che ho avuto ultimamente mi portano inevitabilmente a diffidare...sono una quarantenne, quindi parlo di una fascia d'eta che va dai quaranta ai cinquanta piu' o meno, e la domanda che ormai mi ripeto e' perche' ogni volta che esci con un uomo...la prima reazione e' il provarci, senza cercare di instaurare un minimo di feeling, di dialogo...e' squallido, umiliante essere trattata come un oggetto di piacere e non essere guardata se non per l'aspetto fisico...cosi si prendono dei bei v..... e non mi interessa un altro matrimonio o convivenza...ne' credo al principe azzurro...ma credo ancora nel rapporto a due, basato sul sentimento e sulla sessualita'...non soltanto sulla sessualita'



Vaniglia

Ultima modifica di Vaniglia : 02-01-2006 alle ore 18.33.08.
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Vecchio 02-01-2006, 20.38.51   #8
lobelia
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Messaggio originale inviato da Vaniglia
Il mio pensiero e' che ci sia molta leggerezza, molta superficialita', molto egoismo nel trattare l'altro, "prima esisto io e le mie esigenze" e poi l'altro...che il rappporto a due sia diventato oggi instabile e' indubbio...ma quello che mi sorprende di piu' non e' il rapporto in se stesso, ma quello che l'altro cerca inizialmente...non si sa...non lo sanno...tutti sembrano attratti da rapporti fugaci, da rapporti mordi e fuggi, dal trattare una donna come un oggetto di bellezza e di piacere, il dialogo e' superfluo...probabilmente la paura di "rincastrarsi", se vogliamo usare un terimine fuori moda, il prevenire un'altra sofferenza, quindi il giocare, il divertirsi senza implicare altro...sono un po' troppo dura...ma le esperienze che ho avuto ultimamente mi portano inevitabilmente a diffidare...sono una quarantenne, quindi parlo di una fascia d'eta che va dai quaranta ai cinquanta piu' o meno, e la domanda che ormai mi ripeto e' perche' ogni volta che esci con un uomo...la prima reazione e' il provarci, senza cercare di instaurare un minimo di feeling, di dialogo...e' squallido, umiliante essere trattata come un oggetto di piacere e non essere guardata se non per l'aspetto fisico...cosi si prendono dei bei v..... e non mi interessa un altro matrimonio o convivenza...ne' credo al principe azzurro...ma credo ancora nel rapporto a due, basato sul sentimento e sulla sessualita'...non soltanto sulla sessualita'



Vaniglia

Questo è quanto. e le metodiche sono sempre solo quelle due:
1) Provarli tutti, non si sa mai;
2) Aspettare, non si sa mai.
Forse c'è anche il metodo 1 e 1/2, il più moderato, saggio e gettonato.
Circa i risultati rispetto all'obiettivo...dipende sempre cosa s'incontra lungo il cammino. Direi comunque una pari-patta.
Circa la scelta della metodica...dipende da ognuno di noi e dal momento della nostra vita che stiamo vivendo.
Chi prova in ogni caso, è al momento interessato anche alla prova in sè, comunque vada. E forse non gli piace aspettare.
Chi attende, sa rinunciare perchè non si concede al momento la possibilità che possa andare male. E' quindi più fissato sull'obiettivo.
In ogni caso può andare bene o male e qui sta la democraticità.
Per chi è comunque interessato alla prova in sè, però le soddisfazioni possono essere indubbiamente più frequenti.
Ma se non sei un tipo così, se non è il momento giusto per te, ti fai male e basta.
Occorre conoscersi e non farsi del male.
Lobelia-informa
lobelia is offline  
Vecchio 02-01-2006, 20.51.37   #9
Vaniglia
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Messaggio originale inviato da lobelia
]Questo è quanto. e le metodiche sono sempre solo quelle due:
1) Provarli tutti, non si sa mai;
2) Aspettare, non si sa mai.
Forse c'è anche il metodo 1 e 1/2, il più moderato, saggio e gettonato.
Circa i risultati rispetto all'obiettivo...dipende sempre cosa s'incontra lungo il cammino. Direi comunque una pari-patta.
Circa la scelta della metodica...dipende da ognuno di noi e dal momento della nostra vita che stiamo vivendo.
Chi prova in ogni caso, è al momento interessato anche alla prova in sè, comunque vada. E forse non gli piace aspettare.
Chi attende, sa rinunciare perchè non si concede al momento la possibilità che possa andare male. E' quindi più fissato sull'obiettivo.
In ogni caso può andare bene o male e qui sta la democraticità.
Per chi è comunque interessato alla prova in sè, però le soddisfazioni possono essere indubbiamente più frequenti.
Ma se non sei un tipo così, se non è il momento giusto per te, ti fai male e basta.
Occorre conoscersi e non farsi del male.
Lobelia-informa

Grazie, Lobelia-informa...sto vivendo un periodo molto sereno della mia vita, proprio perche' ho superato il passato, e sto riniziando a vivere il presente senza lasciarmi prendere da malinconia...alt, si, malinconia, si, ma per un tipo d'uomo che ho incontrato sino a poco tempo fa', non quello che ti chiede alla prima cena, con il sorriso sulle labbra, se vuoi andare da lui, o quello che ammira la tua femminilita' con commenti piu' o meno volgari, o quello che allunga la mano,...ma quello che ti invita a cena e pensa che la donna abbia anche una testa, e apprezzi anche quella...e non solo...., ma queste cose capitano soltanto a me?...e non sono neanche alla ricerca di un uomo...sto bene anche da sola...gli amici non mi mancano...mi ritiro in un eremo!



Vaniglia

P.S. l'uomo dice sempre che se vuole s.... ne ha mille, ma anche noi se vogliamo solo s....ne possiamo trovare mille....e' questa la diversita'....noi siamo dei begli oggetti...loro non sono degli oggetti per noi

Ultima modifica di Vaniglia : 02-01-2006 alle ore 20.58.15.
Vaniglia is offline  
Vecchio 02-01-2006, 21.38.08   #10
lobelia
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Messaggio originale inviato da lobelia
]Questo è quanto. e le metodiche sono sempre solo quelle due:
1) Provarli tutti, non si sa mai;
2) Aspettare, non si sa mai.
Forse c'è anche il metodo 1 e 1/2, il più moderato, saggio e gettonato.
Circa i risultati rispetto all'obiettivo...dipende sempre cosa s'incontra lungo il cammino. Direi comunque una pari-patta.
Circa la scelta della metodica...dipende da ognuno di noi e dal momento della nostra vita che stiamo vivendo.
Chi prova in ogni caso, è al momento interessato anche alla prova in sè, comunque vada. E forse non gli piace aspettare.
Chi attende, sa rinunciare perchè non si concede al momento la possibilità che possa andare male. E' quindi più fissato sull'obiettivo.
In ogni caso può andare bene o male e qui sta la democraticità.
Per chi è comunque interessato alla prova in sè, però le soddisfazioni possono essere indubbiamente più frequenti.
Ma se non sei un tipo così, se non è il momento giusto per te, ti fai male e basta.
Occorre conoscersi e non farsi del male.
Lobelia-informa

Grazie, Lobelia-informa...sto vivendo un periodo molto sereno della mia vita, proprio perche' ho superato il passato, e sto riniziando a vivere il presente senza lasciarmi prendere da malinconia...alt, si, malinconia, si, ma per un tipo d'uomo che ho incontrato sino a poco tempo fa', non quello che ti chiede alla prima cena, con il sorriso sulle labbra, se vuoi andare da lui, o quello che ammira la tua femminilita' con commenti piu' o meno volgari, o quello che allunga la mano,...ma quello che ti invita a cena e pensa che la donna abbia anche una testa, e apprezzi anche quella...e non solo...., ma queste cose capitano soltanto a me?...e non sono neanche alla ricerca di un uomo...sto bene anche da sola...gli amici non mi mancano...mi ritiro in un eremo!



Vaniglia

Allora qual'è il problema? Se alla fine della cena ti offrono il caffè senza lo zucchero e a te non va...no grazie, molto gentile.
Da ragazzina avevo un amico che lo chiedeva a tutte. Proprio tutte. A tappeto. Diceva che almeno per calcolo delle probabilità, qualcuna prima o poi gli avrebbe detto di sì.
Un ragazzo d'oro. Va beh, l'età deponeva a favore della sua simpatia.
Magari prima dell'eremo, puoi comunque tentare una selezione preliminare degli inviti a cena
Donna Lobelizia
lobelia is offline  

 



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