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31-05-2005, 01.31.22 | #43 | ||||
Ospite abituale
Data registrazione: 19-03-2003
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Salve a tutti, mi ci vorra' una virta per rispondere a tutti visto che purtroppo nn mi e' stato possibile connettermi ultimamente!!
Comunque grazie 1000 per le vostre risposte!!! Citazione:
Credo che chi lo vive nn lo vedrebbe cosi'....... Probabilmente chi sceglie questa via.... nn vede la vita da un punto di vista egoistico, se l'avrebbe vista cosi' credo che nn sarebbe arrivato al suicidio... Un egoista nn disprezza le sue cose e men che meno la sua vita!! Piu' che altro e' un dovuto alla sofferenza di una vita e cercare di mettere fine ad ella!! Almeno io la penso cosi'! Citazione:
Bluemax, prima di rispondere a questa domanda... vorrei sapere che intendi.... la morte porta dolore e il suicidio ancora di piu' perche' e' difficile da accettare, se si fa per il piacere di qualcuno ci sara' sempre chi soffre per questa decisione!!! Citazione:
Ciao Nicola, Purtroppo nn tutti pensano alla vita come troppo bella per essere vissuta....Purtropppo la gente nn trova il tuo coraggio per rendersi conto di avere delle ragioni per vivere... Ti ammiro molto....... Grazie per il post.. e mi dispiace nn averti quotato prima Citazione:
A volte anche se queste intenzioni vengono espresse palesemente chi ha gia' preso la sua decisione nn si lascia aiutare.... ognuno reagisce in maniera differente.... Pero' se si decide di suicidarsi credo che sia una decisione quasi irrevocabile...... per quanto che si cerchi di aiutarequeste persone.... l'aiuto verra' sempre rifiutato purtroppo.... "I non salvabili" come dice kim..... |
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31-05-2005, 01.49.15 | #44 |
Ospite abituale
Data registrazione: 19-03-2003
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Scusate, ora concludo...
Per quanto riguarda i segnali credo che chiunque li mandi....nn credo che una persona senza problemi prenda come seria ipotesi un suicidio..... mi spiego meglio: Puo' capitare di vedere una persona sempre sorridente e smpre allegra... ma chi ci dice che in realta' nn sia "morta dentro?"! (cito le vostre parole) Bhe a questo punto credo che bisogni analizzare come minimo la situazione di questa persona.... a partire dall'ambito famigliare fino ada arrivare all'ambito personale.....Molto spesso nn sono le persone che mandano segnali, `piu' che altro le loro vite e soprattutto i loro vissuti.... Le lacrime nn sempre si vedono...... ma a volte si intuiscono.... Certo nn e' che cammino per strada vedo una persona che ride e gli chiedo se per caso ha deciso di suicidarsi..... Il discorso va circoscritto un po', nel senso che chi dovrebbe rendersi conto e captare questi segnali sono le persone a conoscenza delle cose piu' intime di chi sta soffrendo (ovviamente).... ma come ho detto prima purtroppo c'e' chi nn si lascia aiutare:c'e' chi e' circondato da moltissima gente.... e moltissima gente piena di affetto sincero!!! eppure questa persona ha deciso: e' solo, nn vuole ascoltare nessuno... o forse vuole qualcuno che in quel momento nn e' li' a confortarlo ( per circostanze diverese) o forse e' solo veramente... Potrei elencare tutti i forse del mondo.... Fatto sta che purtroppo quello che passa nella testa di chi hga deciso di fare questo gesto e' imprevedibile..... e ti fa sentire impotente.... Dal mio punto di vista posso dire che una morte per malattia... si cerco' di superarla... ma un suicidio no... un suicidio e' una cosa che ti marca per sempre Buona notte a tutti amici miei.....grazie per i vostri interventi...a volte vedere le cose da un'altra prospettiva aiuta molto... |
31-05-2005, 03.22.17 | #45 | |
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Re: a proposito di piccoli segnali, non farsi la barba può essere un segnale
Citazione:
Non quoto tutto perchè è molto lungo. Fate conto che l'abbia fatto. C'è un frantendimento. Chi non ha mai pensato al suicidio? Ma c'è una differenza tra pensarlo e farlo!!!!!! Tutti noi che siamo qui e parliamo del suicidio pensando ai mometi in cui ci abbiamo pensato, non lo abbiamo fatto. Temo che i pensieri di chi poi lo fa siano un po' diversi. Scusa la risposta un po' fredda, ho letto ora e ho voluto rispondere subito, ma è molto tardi. Se ho tempo domani aggiungo qualcosa. |
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31-05-2005, 07.33.26 | #46 | |
al di là della Porta
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Re: Re: a proposito di piccoli segnali, non farsi la barba può essere un segnale
Citazione:
Con questo caldo tutto ciò che è freddo è ben accolto . Al di la della battuta è evidente che nell'esperienza che io racconto la mia determinazione a compiere il gesto non era così decisa ma quello che volevo sottolineare è che ci sono tutta una serie di zioni che quotidianamente compiamo e che nel momento in cui cominciamo a trascurare presagiscono l'inizio di un malessere. Da qui a dire che questo malessere possa a portare a gesti estremi la strada è assai lunga ma che il malessere vi sia questo lo si può constatare partendo proprio dalla quotidianità. Ripeto che di fronte a chi ha gia impugnato metaforicamente la spistola non si può più fare nulla ma tentar di anticipare, tentar di essere vicini a chi da segnali di malessere che non necessariamente scaturiranno in gesti estremi è assolutamente doveroso come doveroso è imparare a leggere i segnali che denotano la comparsa del mal di vivere nelle persone. E' che troppe volte pensiamo che un potenziale suicida debba comportarsi chissà in quale modo, tutti, per come la penso io siamo potenziali suicidi, tutti potremo compiere il gesto. Scappo |
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31-05-2005, 09.37.23 | #47 |
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Ma certo, è ovvio. moltissime persone danno segni di malessere. Così a occhio, direi che non conosco nessuna persona che non dia segni di malessere! Eì anche ovvio che uno che sta molto bene non si suicida e così via. Ma è anche ovvio che non tutti quelli che stanno male, anche molto molto molto male, si suicidano.
Però noi continuiamo a parlare come persone che non si sono mai suicidate. La maggior parte degli esseri umani ha condiviso l'esperienza raccontata da Nicola, quella di pensare per qualche ora: "basta, la faccio finita". Altri lo hanno pensato per mesi o per anni. Altri addirittura hanno preparato tutto. Ma se siamo qui a raccontarlo non lo abbiamo fatto. Ma io ricordo un amico d'adolescenza. Uno dei ragazzi più allegri e vitali che conoscessi. Aveva tanti amici, una ragazza, era creativo, intelligente. Tutto bene. Tutto a posto. Qualche problema adolescienziale, ma chi di noi non li ha avuti? E un pomeriggio era con noi a scherzare, la mattina dopo sul marciapiede. E da come lo ha fatto abbiamo capito che non è stato un ..."raptus". E' stato un gesto preparato e pianificato. La maggior parte dei suicidi veri sono così. Solo proprio quelle persone che danno meno segni di malessere. E secondo me il malessere che spinge al suicidio non è il dolore, l'ho già detto, ma il vuoto. Tutto si svuta e tutto muore, nulla ha più senso. Non fa nemmeno male. Solo non esiste più speranza. Ma gesti quitidiani si fanno ancora. C'è gente che va a comprare il latte e poi si suicida. I suicidi veri non ne parlano. I veri suicidi sono quelli che tengono tutto dentro con così tanta attenzione che da fuori ci vuole un mago per capirlo. Questo ovviamente in generale. Non voglio dire che sia per tutti così. Ma la maggioranza sì. |
31-05-2005, 18.30.10 | #48 | |
al di là della Porta
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Citazione:
Ma il minimo pensiero che se qualcuno non si è suicidato ed era sul punto di farlo sia avvenuto grazie all'amore di chi gli stava intorno, a una semplice carezza, al fatto che qualcuno gli abbia detto "fatti la barba tutte le mattine cazzo, anche se non ne trovi il senso, alzati alle 7 tutte le mattine anche se non ne trovi il senso", il minimo pensiero che noi forse qualche volta abbiamo impedito inconsapevolmente a un nostro caro di suicidarsi con la nostra presenza, con il nostro quotidiano rompere i coglioni, questa possibilità possiamo ammettere che esista o no? Per lo meno ipotizzarlo, oppure vogliamo pensare che vi siano persone nate con il suicidio nel dna e che noi non possiamo fare niente? Non è con te Fragola che c'è l'ho, ma con quella parte di me che percepisce l'inutilità e l'impotenza di fronte a certi eventi, con quella parte di me così tenera e innocente che a quattro anni nulla ha potuto per fermare il suo persecutore, con quella parte di me che di fronte a chi ha scelto il suicidio mi sorride beffarda e mi dice, tu che cazzo aspetti a farlo? Per cosa vivi? Hai fatto forse qualcosa per me quando quell'uomo mi metteva le mani addosso, quando così crudelmente mi violentava? Vivi forse, mi dice, per quella parvenza di esistenza che presumi cosi intensa e che neanche minimamente riesce a riempire l'abissale vuoto che io ho sopportato nella stanza degli orrori? Quasi ogni giorno penso al suicidio e se io non l'ho ancora messo in atto, non è perchè nel dna non è previsto che possa farlo, ma perchè voglio credere con tutta la mia forza che sia merito più che mio di Rolando, di Giuliano, di mio Padre di tutte le persone che mi hanno infinitamente amato e che nonostante non siano più qui vivono con me. Suicidandomi ucciderei loro e questo non me lo posso permettere. Noi non possiamo "salvare" tutti, ma ognuno di noi con un gesto d'amore può "salvare" la vita a qualcuno nella sua esistenza e che semplicemente non ne abbiamo la controprova. Non possiamo "salvare" tutti ma io non mi posso permettere di pensare che la mia presenza non "salvi" qualcuno. Il primo a morire, in tal caso sarei io. Ultima modifica di nicola185 : 31-05-2005 alle ore 18.47.35. |
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31-05-2005, 22.54.11 | #49 |
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Nicola,scusa, stiamo parlando di due cose diverse.
Il dolore esiste. Il male esiste. E esiste l'amore e l'amore è la sola cosa che può salvare dal dolore e anche dal vuoto. Possiamo dare molto e ricevere molto. Io volevo dire un'altra cosa, volevo dire che normalmente le persone che mettono in atto il suicidio, non è che ce l'hanno nel dna, ma sono proprio quei tipi di persone che non lasciano traparire. Si capisce se una persona soffre. Spesso, molto spesso non si può capire se una persona sta progettando un suicidio vero. Insisto nel dirlo anche per evitare che le persone che hanno vissuto il dolore immenso di avere avuto accanto qualcuno che si è suicidato si colpevolizzino pensando di non aver captato i segnali. Che nella stragrande maggioranza dei casi non ci sono! E questo non vuol dire che non possiamo dare amore a queste persone e magari far scattare quel qualcosa che eviterà il loro suicidio. Ma forse non lo sapremo mai. Mettiamola così, se amiamo chi abbiamo accanto, facciamo tutto quello che possiamo fare. Se il nostro amore non basta, se comunque scelgono di andare via anche se li abbiamo amati sinceramente, non è colpa nostra. Sulla storia dolorosa che hai vissuto, scusa, ma preferisco dirti qualcosa in un messaggio privato. Non desidero parlarne in lista. Ma quello che ti posso garantire è che esiste una via d'uscita al dolore che racconti. un bacio ps non è che le persone che soffrono ma non si suicidano soffrano di meno. Anche perchè non esiste una scala graduata per misurare il dolore dell'anima. Ogni sofferenza è unica. Così come lo è ogni gioia e ogni amore. |
31-05-2005, 23.08.02 | #50 | |
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Citazione:
isolo queste parole: 'non esiste più speranza'... perchè ci passano davanti persone che sono passate attraverso dolori enormi e vivono... poi altre con un percorso più 'facile' che non sostengono più il peso... e forse il punto è proprio quello...la speranza... e mi hai fatto comprendere a flash cosa detesto in quegli esseri umani che 'tolgono speranza' e forse il perchè mi incazzo come una bestie quando le vedo volare come falchi su qualcuno...ma è solo una coniderazione questa mia e personale. E a te Nicola che dire? Che l'esistenza stessa di esseri umani che sperano e ci provano a salvare un altro...a considerare l'altro come tale e porsi degli obiettivi comuni...già solo questo è spunto di vita? Potrebbe sembrare una risposta diretta a te, forse per consolarti in qualche modo...eppure so che non mi leggerai in quel modo...forse perchè ormai un po' sarò riuscita a comunicarlo anche ad altri che quello per me è il succo della vita. Quello di mettere la propria energia in questa direzione di vita e di speranza...e poi Nicola che importa se la persona siamo noi da soli a salvarla o se siamo solo un tasselo di ciò che contribuisce a dare un po' di speranza? Con una cara amica abbiamo coniato la frase 'fare la staffetta'...ognuno un pezzo, il pezzo che può, alla velocità di cui è capace, fin dove arriva passando il testimone quando non è più in grado di fare altro...avendo prima di tutto lui fiducia che qualcuno come lui faccia parte di questa staffetta di speranza. Quanti alberi secolari noi possiamo ammirare? Qualcuno che non sappiamo neanche chi sia li ha piantati e neanche visti crescere. Poi c'è anche chi taglia quelli piantati da altri... ma se tutti contemporaneamente smettessimo di metterli 'sti semi di speranza sai che fine farebbe il genere umano? Un bambino verso cui qualcuno compie un gesto che toglie speranza e che sceglie di diventare messaggero di speranza? pur portandosi addosso tutto il peso e le contraddizioni che un'esperienza così forte lasciano... già solo il fatto che tu sia qui a comunicare questo 'salva' qualcuno, perchè a chi sa leggerti un po' di speranza ne da tanta una persona come te. Grazie. |
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