ATTENZIONE Forum in modalità solo lettura Nuovo forum di Riflessioni.it >>> LOGOS |
22-02-2005, 12.36.30 | #52 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 11-06-2002
Messaggi: 1,297
|
Citazione:
beh non pensavo esistesse il perdono .. lo chiamavo distacco .. e presa di coscienza ... in effetti c'è un altra via ... che è il perdono accidenti adesso per "colpa" tua dovrò cambiare la mia firma .... tornerò alla terza stella .... sobh !!!!! |
|
22-02-2005, 12.40.40 | #53 | |
iscrizione annullata
Data registrazione: 26-11-2004
Messaggi: 245
|
Re: Re: Re: Re: Parliamo un pò del male.
Citazione:
Perfettamente d'accordo con te FRAGOLA. Non condivido solo il bisogno di colpire il bersaglio, cioè chi ci ha ferito! Non credo aiuti nessuno. Il percorso che ci indichi non è facile, ma credo sia l'unica maniera di interrompere questa catena di dolore. Penso che questa discussione me la stampo e la appendo in sala. Servirà a me e a tutti quelli che mi frequentano! Buon lavoro a tutti... p.s. venite il 25??? Fragola che ne dici di conoserci? |
|
22-02-2005, 12.45.36 | #55 | |
iscrizione annullata
Data registrazione: 09-05-2002
Messaggi: 2,913
|
Re: Re: Re: Re: Re: Parliamo un pò del male.
Citazione:
Ma credo di non avere detto che bisogna colpire il bersaglio!!!!! Quello che ho detto è che il dolore è una vendetta che per di più manca il bersaglio!!! Che non vuol dire che bisogna colpirlo!!!! Semmai che è inutile pure come vendetta, se mai uno la volesse |
|
22-02-2005, 12.51.53 | #56 | |
iscrizione annullata
Data registrazione: 07-05-2003
Messaggi: 1,952
|
Re: Re: Re: Re: Re: Parliamo un pò del male.
Citazione:
Il percorso non è facile, però anche l'altro di percorso non ci aiuta granchè! Credo sia principalmente per noi stessi e per il nostro equilibrio interiore che sia consigliabile intraprenderlo. Spesso le persone ci fanno male perchè siamo noi a non cogliere i segni che ci dovrebbero far comprendere quali sono adatte a noi e quali no. E spesso chiediamo a chi ci sta di fronte di essere quello che non è, solo perchè noi riflettiamo in lui/lei l'immagine di quel che vorremmmo. Diventare adulti è anche dire: la responsabilità è anche mia che non ho compreso. |
|
22-02-2005, 13.10.03 | #57 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 29-12-2004
Messaggi: 398
|
Citazione:
Cioè se hai un positivo (dove per positivo ognuno avrà il suo modo di vedere..) rapporto con la vita (anche nei momenti bui e di sofferenza)... vuol dire che stai liberamente facendo fruire parti consce e inconsce Come dicevo ci può essere l'analisi, l'introspezione , l'autoterapia e l'assunzione di responsabilità Penso che ci siano anche degli stati e dei modi di essere che possano produrre consapevolezza e interazione con la parte inconscia: la scrittura, la pittura, l'arte in genere (che presuppone appunto anchel'uso dell'immaginazione) particolari stati del vissuto che liberano la mente: la musica ad esempio, piuttosto che una certa disciplina sportiva (praticata con "disciplina" appunto). Non sto dicendo che queste sono pratiche terapeutich, sto solo dicendo che nel vivere mi sembra che ci siano molti modi per creare uno stato psichico abbastanza equilibrato e consapevole che sia ingrado anche di "difendersi" dal male. Lo dico perchè spesso penso che alcuni degli esempi che ho accennato sopra mi abbiano "salvato dal male" perchè mi hanno dato una consapevolezza maggiore sui miei stati d'animo, nel senso che nel contesto artistico e/o sportivo esprimi parti di te che "normalmente" non esprimi. |
|
22-02-2005, 13.41.06 | #58 | ||
stella danzante
Data registrazione: 05-08-2004
Messaggi: 1,751
|
fragoluccia, tu sei molto saggia (senza ironia eh?, ke' spesso mi fraintendono quando lodo qlkno ), quindi t espongo il mio dubbio su quello ke hai detto
Citazione:
e al riguardo della vendetta Citazione:
e del perdono... mi viene in mente una cosa se ipoteticamente una persona ha subìto in tenera eta' delle cattiverie gratuite... poniamo il caso d una sorella, gelosa per fatti suoi della piu' piccola ke le leva l'amore dei genitori, ora questa sorella maggiore e' abbastanza ignobile, perke' sfrutta una inventata complicita' per farsi raccontare qlksa dalla sorellina e poi usarla contro d lei al momento opportuno ora questo potrebbe essere un precedente nel senso ke alla prossima occasione con un'altra persona potrebbe gia' avere il dente avvelenato per le vicende passate ma... nel momento in cui, si verificasse ke una presunta amica, sfruttasse la sua amicizia, le sue confidenze, perke' le piace il ragazzo di questa, e al momento opportuno usasse le sue confidenze, e la sua amicizia contro la stessa, a questo punto, il perdono dove lo mettiamo? ossia visto ke c'e' il precedente bisogna rispedire al vero mittente tt la rabbia? o piuttosto bisogna scollegare le due cose, anke se e' come riprendere il colpo due volte nello stesso punto. nn si tratta di prendersi responsabilita' qui, il colpo lo si e' ricevuto, l'azione ignobile e' stata fatta, secondo me, nn puo' esistere il perdono in una situazione cosi' perke' ki ha usato un comportamento scorretto in qlsiasi ambito, il mio era solo un esempio, nn ha nessun tipo d giustificazione, nessun 'perdono' ke le si posssa accordare... o se c'e' frag, applicalo a questo caso io nn riesco a vederlo possibile c si puo' distaccare dalla sofferenza, e qui si puo' scegliere, ke' certi atti nn meritano la sofferenza tanto sono infidi ma il perdono... nn ce lo vedo no' |
||
22-02-2005, 13.53.29 | #59 | |
iscrizione annullata
Data registrazione: 09-05-2002
Messaggi: 2,913
|
Citazione:
Nemmeno io. Ma non vedo nemmeno il collegamento con quello che ho detto io. |
|
22-02-2005, 14.01.50 | #60 |
Ospite abituale
Data registrazione: 15-12-2004
Messaggi: 404
|
Se noi assumiamo le nostre responsabilità (e pretendiamo che gli altri, almeno quelli che ci sono più vicini, facciano altrettanto), abbiamo sempre, e dico SEMPRE, la possibilità di scegliere...anche per il perdono...solo in questo modo, attraverso l'assunzione di responsabilità (che, a mio giudizio, presuppone, a sua volta, una "igiene quotidiana", nel pensiero, nel linguaggio, nelle relazioni, negli affetti che ci porta ad un maggior livello di chiarezza, con noi stessi e con gli altri) possiamo rompere la catena del dolore e far sì che da esso nasca una nuova vita, nella quale il dolore (anche quello che arriva carognescamente all'improvviso) troverà un suo significato, un suo spazio e, infine, una possibilità di essere accettato e, forse (anzi, certamente), superato...
Ciao Hertz |