Non leggo più.

Quando pensi in quel modo ti capisco di più...
un po' meno quando ti firmi con:

"Kantaishi ,maestro zen."

da quale parte del tuo spirito esce?...

A te,
ed è una umile richiesta di un tuo spensierato commento

su questa interpretazione :

“Non fermarti (non pensare, lascia perdere il ricordo di questo momento, non indugiare sul passato”

“Permettimi di rimanere con il passato (che mi ha generato), e che ormai non c’è più”

“non portarti dietro il peso dell’ieri”

delle seguenti righe:

"Vieni e seguimi." dice Jesus.
"Permetti che prima vada a seppellire mio padre che è morto."
"Lascia che i morti seppelliscano i loro morti."-risponde Jesus.

Una immagine che adopera Gesù per indicare la morte è l'immagine del dormire.
Sapete che il termine che adoperiamo nella lingua italiana, "cimitero", è un termine che deriva dal greco e significa "dormitorio"? Proprio dall'insegnamento di Gesù il luogo dei morti è chiamato cimitero.
Dormire non fa parte della morte, ma della vita.
Dormire è quell'azione che consente all'individuo quella pausa necessaria per riprendere con maggior vigore la sua esistenza, la sua vita: questo è dormire.
La preghiera per i defunti, una delle trappole meglio congegnate dai preti, significa per i cattolici più "veteri" pregare o far celebrare una messa per dare una spintarella in avanti nella hit parade del gradimento di Dio. Questo è paganesimo!!!

Pregare per i defunti può avere un solo senso: ringraziamo Dio perchè ha concesso loro una vita capace di superare la morte, e questo fa sì che il nostro caro non vada pensato nel buio di un sepolcro e neanche svolazzante nell'alto dei cieli, ma vivo e vivificante all'interno della comunità.

Chi ha detto che sia facile? Ma forse devi spiegare meglio di che cosa parli.
Se non è questione di trattare una generale riflessione sulla morte, ma di trattare una crisi in cui i genitori ecc sono morti e forse torturati, non è naturalmente "facile". In quel caso la cosa primaria di cui i bambini devono parlare è naturalmente la perdita dei genitori, e devono avere qualcuno con cui hanno la possibilità di esprimere il lutto ecc.

Secondo me è sempre la cosa megliore spiegare per il bambino se per esempio la madre sta per "lasciarlo", ed ametterlo anche a partecipare al funerale, così che ha la possibilità di essere in contatto con la realtà, anche se essa per il momento è molto dura.

Penso che sia spesso la paura propria degli adulti che è il motivo perche i bambini non sono permessi di "sapere la verità". La cosa importante è naturalmente stare vicino e sostenere i bambini durante tutto questo "processo" doloroso.
ciao

Egregio Rolando,

nonimportachi si era pesro questa risposta.

Ha da replicare con un paio di considerazioni, anzi tre:

1) ha un'impressione contraria alla tua, ovvero che nessuno riesce mai a rassegnarsi all'idea di non essere terno. (vedi le affermazioni fatte nella presente discussione).

2) trova improprio il termine "superstizione" associato al modello scientifico di rappresentazione dell'universo e della vita.

3) Faccio presente che il "modello scientifco" è solo un modello atto a descrivere nel modo più condivisibile e riscontrabile l'oggettività che presumiamo esistere attorno a noi.

Egregio chi,
Non so da quando frequenti questo forum, ma è la mia esperienza che quando si parla dell'eternità, del fatto che la vita dell'uomo è eterna e che c'è una struttura spirituale dietro il "vestito" fisico, cioè dietro il corpo fisico, spuntano immediatamente tanti scrittori del forum, che affermano che non è così, senza mai provare o motivare scientificamente perche.

La superstizione non diminuisce solo perchè gli individui si chiamano "scienziati", così come una stupidità non diventa fatto reale solo perche è abbracciata da tanti individui.

Citazione:

3) Faccio presente che il "modello scientifco" è solo un modello atto a descrivere nel modo più condivisibile e riscontrabile l'ogettività che presumiamo esistere attorno a noi.

Durante il Medioevo il "modo più condivisibile e riscontrabile" di descrivere il mondo era che la terra era piatta ed era il centro dell'universo. TUTTI avevano torto. Che cosa apprendiamo da ciò?
Ciao

Per scoprire realmente cosa succede quando morite, bisogna che moriate. Questo non è uno scherzo. Dovete morire....

Jail Killer

...non so se avete capito...
spero di sì.

X Rolando e x nonimportachialtri,

solo adesso mi sono accorto dei vostri messaggi...

Io se volete posso aiutarvi.
Supponiamo che io sia un pensiero normale, (standard), indeciso senza particolari idee....(fisse)...

Io, mi offro come cavio per essere convinto di quello che dite sulla vita una, due,.... o anche sette come quella di quel gatto che si avvita per aprire le finestre e provare se è vero quello che si dice sulle sue vite.

Resto in attesa di istruzioni ed intanto mi preparo, sono disposto anche a trasferirmi...

nonimportachi si cimenta volentieri e premette di non offrire alcuna "verità" ultima sulla vita o sull'universo, ma di darne una chiave di lettura a portata d'uomo che ritiene efficace a rappresentare quanto, come uomini, ci si possa aspettare dal vivere in ques'universo.

"Nonimportachi" vuole offrire chiavi di lettura senza offrire verità?
"Nonimportachi" offre chiavi false?
Che se ne farebbe, "nonimportachialtro" di quello che ha da offrire "Nonimportachi"?
Nonimportachehadadirenonimport achi,senonimportachinonhanient edadirechevalgalapenadiesserel etto
Eppoinonhocapitochesensohaperl areinterzapersonasingolare.Sem braquasichenonimportachinonsel asentadiassumersilapaternitàdi quelchedice.
Nonèpiacevoledialogareconchioc cupalospaziodituttiperdirecose senzarealecontributoperNonimpo rtachialtro.


Non ti pare?