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Filosofia - Forum filosofico sulla ricerca del senso dell’essere.
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Vecchio 15-07-2005, 16.01.40   #41
Flaviacp
Ospite
 
Data registrazione: 10-07-2005
Messaggi: 30
io

continuo a pensarla come Sunday. Credo cioè nell'unicità dell'Io, dell'individuo.
Non credo che la mia anima possa essere appartenuta ad un altro corpo, possa aver amato un altro uomo, un'altra famiglia, un'altra madre...
No, l'anima è legata ad un solo corpo e ad una sola psiche che si sviluppa con lei, tramite le sue esperienze.
Le esperienza di ciascuno sono strettamente legate anche alla propria corporalità, non è possibile scindere l'anima dal corpo...Dopo la morte forse,se esiste qualcosa, sarà possibile ma ogni anima resterà sempre appartenente ad un'unica esperienza, vissuta in un solo corpo, in una sola epoca, con un'unica famiglia...
L'interrogativo fondamentale è: esiste un'otremondo che imprima un senso al di là delle apparenze sensibili, oppure il nostro senso è meramente vivere una vita fine a sè stessa sebbene pregna di significato intrinseco donatele dai sentimenti e dalle esperienze in sè??
Flaviacp is offline  
Vecchio 15-07-2005, 17.27.15   #42
r.rubin
può anche essere...
 
Data registrazione: 11-09-2002
Messaggi: 2,053
la vita ha il senso che decidi di darle, può essere illuminata dal dio che ci osserva amorevolemente seduto sulle nuvole del paradiso, può essere il dominio del più debole, può essere quello che ti pare, sono domande senza risposta, anzi, domande con infinite risposte. io cercherei le risposte che mi fanno stare meglio, perchè la vita è bella se è piacevole, è brutta se dolorosa, dopo ovvio che tutte le esperienze, positive e negative, possono avere un valore, ma alla fin fine seguiamo il principio del piacere, ed è una cosa magica..
r.rubin is offline  
Vecchio 15-07-2005, 17.46.53   #43
nonimportachi
Utente bannato
 
Data registrazione: 04-11-2004
Messaggi: 1,010
Un'automobile, dopo che va dallo sfasciacarrozze, si disgrega in tanti pezzi diversi che si separano, metalli e vetro vanno ad esser riciclati, la stoffa va non so dove, la plastica presumo bruciata etc etc....

Così di quell'automobile non è scomparso niente, l'automobile si trova un po' nelle lamette da barba di Tizio, un po' nella bottiglia dell'olio d'oliva di Caio, un po' in granelli di polvere sospesi nell'aria, un po' qui, un po' là.......

Ma non è più automobile, nel senso che non si mette più in moto, ne è in grado di andare in autostrada o di portare 4 persone al mare.

L'automobile non è eterna.

Gli uomini sono tanto diversi?

"IO", la sensazione di esserci, è una condizione momentanea dovuta al fatto che gli atomi che mi compongono sono aggregati in un determinato modo ed interagiscono in un determinato modo. Esattamente come la possibilità dell'automobile di mettersi in moto.

Quando tutta 'sta struttura complessa che mi compone si degraderà, quando neuroni e sinapsi saranno deteriorati dalla decomposizione, ogni microparticella che mi costituisce continuerà imperterrita la sua esistenza. Semplicemente smetterà di stare aggregata nella struttura che mi fa avere coscienza (che mi fa percepire me stesso) ed andrà ad occupare un'altro posto, un'altra funzione in barba a tutte le mie pretese di eternità.

Mai provato a mettere in moto un'automobile dopo che è stata rottamata?

Che percezione di se stesso avrà adesso mio nonno defunto anni fa?

La coscienza è la capacità di distinguersi dal resto ed è questa che mi rende individuo, esattamnte come 4 ruote mosse da un motore a scoppio rendono un aggregato di materiali vari un automobile.

Vi sentite tristi perchè non vedete senso in tutto questo? quando vi convincerete di essere eterni, che senso troverete in questa folle rincorsa di rinascite in nuove vite per "migliorarsi", migliorarsi rispetto a cosa? e per cosa? per rinascer e migliorarsi ancora?

.....allora vorrete "arrestare la ruota delle rinascite" o qualcosa di simile, vi inventerete lo scopo dell' "uomo eterno", quello di smettere di essere eterno.
nonimportachi is offline  
Vecchio 15-07-2005, 18.46.30   #44
r.rubin
può anche essere...
 
Data registrazione: 11-09-2002
Messaggi: 2,053
nonimportachi, siamo nel campo dell'opinione, ognuno ha la sua, ma è impossibile avere certezze oggettive
r.rubin is offline  
Vecchio 15-07-2005, 19.16.05   #45
Flaviacp
Ospite
 
Data registrazione: 10-07-2005
Messaggi: 30
Red face

rubin, io nn credo ke la vita sia riducibile al mero edonismo,alla ricerca del piacevole o all'homo mensura protagoriano secondo cui l'importante è la ricerca del lato migliore delle cose,la ricerca del lato che maggior benessere porta a chi lo percepisce...
La vita va al di là delle percezioni piacevoli o spiacevoli e illudersi, credere in quello che ci fa stare meglio è solo una presa in giro,un' ammissione di debolezza, un includersi nella categoria nietzchiana dell'ultimo uomo...
Credo che si debba aprire gli occhi e credere a quello che percepiscono...cioè nulla se nn oggetti illuminati dalla luce...

Ora la domanda è: perchè esiste la luce che ci consente di percepire?Perchè l'uomo è in grado di percepire le proprie sensazioni e sè stesso?? O meglio: esiste un perchè a tutto questo o no??

Io se dovessi analizzare la cosa oggettivamente risponderei che non c'è altro oltre quello che appare, ma dentro di me sento lo spazio della coscienza che guida le mie azioni al di là del piacevole e al di là della convinzione di essere o meno eterna. E se una coscienza esiste, nonostante io sia convinta di non essere eterna, vuol dire che qualcosa di trascendente in me esiste in ogni caso.

Non so se Dio esiste e ci osserva dalle nuvole, questo non lo sapremo mai, ma nn è nemmeno giusto credere che siamo meramente un aggregato atomico al pari di un'automobile... gli uomini hanno particolarità uniche non riscontrabili nè in altri animali nè tantomeno in oggetti, e queste qualità indiscutibilmente non lo rendono paragonabile ad un'automobile...ad un composto atomico!!
Flaviacp is offline  
Vecchio 15-07-2005, 19.22.10   #46
Rolando
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Citazione:
Messaggio originale inviato da nonimportachi

Un'automobile, dopo che va dallo sfasciacarrozze, si disgrega in tanti pezzi diversi che si separano, metalli e vetro vanno ad esser riciclati, la stoffa va non so dove, la plastica presumo bruciata etc etc....

Così di quell'automobile non è scomparso niente, l'automobile si trova un po' nelle lamette da barba di Tizio, un po' nella bottiglia dell'olio d'oliva di Caio, un po' in granelli di polvere sospesi nell'aria, un po' qui, un po' là.......

Ma non è più automobile, nel senso che non si mette più in moto, ne è in grado di andare in autostrada o di portare 4 persone al mare.

L'automobile non è eterna.

Gli uomini sono tanto diversi?
No non sono diversi. Così come l'automobile è uno strumento momentaneo, creato e usato dall'uomo, così il corpo fisico è uno strumento momentaneo usato dal suo creatore, cioè l'individuo stesso.
E così come il costruttore della macchina esiste prima della creazione della macchina così l'essere vivente che è il costruttore del corpo fisico esiste prima, e anche dopo, la creazione del corpo fisico. Quindi non è la forma fisica o l'oggetto creato che è eterno ma il costuruttore.
Il problema è che noi ci identifichiamo con la nostra "macchina" e con ciò guardiamo la vita da un punto di vista erroneo.

Citazione:
"IO", la sensazione di esserci, è una condizione momentanea dovuta al fatto che gli atomi che mi compongono sono aggregati in un determinato modo ed interagiscono in un determinato modo. Esattamente come la possibilità dell'automobile di mettersi in moto.
Non pensi che si debba chiedersi perché "gli atomi che mi compongono sono aggregati in un determinato modo ed interagiscono in un determinato modo"?
L'idea che i corpi degli esseri viventi e le funzioni vitali in tutto l'universo avrebbero potuto nascere da se stessi, anche se durante milioni d'anni, è in realtà insensata e non trova sostegno in qualsiasi vera analisi della realtà. Come ha detto qualcuno, non ricordo chi, sarebbe come se la Bibbia, o un grande dizionario, potessero "creare se stessi" a causa di un'esplozione in una tipografia. Il materialismo e l'ipotesi di una sola vita, sono un vicolo cieco, da cui si deve uscire se si vuole comprendere veramente la vita.
Buona sera
Rolando is offline  
Vecchio 15-07-2005, 20.41.41   #47
Rolando
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Messaggio originale inviato da r.rubin
Citazione:
Gesù (da quello che è scritto nei vangeli) aveva una saggezza stupefacente, per essere il figlio di un falegname, e così giovane.. di Buddha so poco ma credo sia come per Gesù.. e la reincarnazione spiegherebbe ragionevolmente queste saggezze inspiegabili.

ma se i saggi hanno vissuto molte più vite delle persone della gran massa(e moltissime di più dei leghisti), e se il ciclo di reincarnazioni è infinito, vuol dire che alcune persone sono nate prima e altre dopo? oppure che tutti sono nati nello stesso istante ma qualcuno ha vissuto più rapidamente alcune sue vite reincarnandosi nelle successive mentre gli altri erano ancora a soffiare le candeline per gli 80 anni della prima vita.. ?
Come ho detto in un altro intervento, e questo è importante capire,: Nessun essere vivente è creato! Tutti gli esseri viventi sono sempre esistiti ed esisteranno eternamente. Quindi la risposta alla domanda perché gli esseri viventi non si trovano sullo stesso livello evolutivo è che l'eterna struttura dell'universo è tale. Se tutti gli individui fossero sullo stesso livello o gradino evolutivo non esisterebbe nessun contrasto, nessuna diversità, e quindi non sarebbe possibile percepire la vita.
Inoltre “il ciclo di reincarnazioni” non è infinito, sono solo l'essere vivente o l'io e la sua struttura spirituale che sono eterni. Il principio della reincarnazione vige solo nel regno vegetale ed il regno animale, ma ci sono ancora altri piani d'esistenza non fisici su cui l'essere vivente vive e sperimenta la vita quando ha vissuto sufficiente vite ed è diventato “perfetto”. La reincarnazione è quindi necessario soltanto durante il lungo passaggio attraverso il regno animale o l'esistenza fisica.
Per veramente spiegare questo logicamente si deve descrivere tutto il “ciclo a spirale cosmico” da cui il regno animale costituisce una parte, ma penso che ci vuole troppo spazio per questo. (Per avere una panoramica su questo puoi vedere il simbolo n. 11 di Martinus, www.martinus.it le quali “analisi cosmiche” ho studiato un po'.
Citazione:
e se è così, cioè che alcuni vivono alcune delle loro vite più brevemente e passano lesti alla successiva, mentre altri sostano più a lungo in quella vita, perchè?
La durata delle singole vite dipende del destino attuale dell'individuo e può naturalmente, come vediamo nella vita quotidiana, variare moltissimo e la vita può essere felice o infelice ecc. Ma in via di massima ogni essere vivente deve sperimentare la stessa quantità di sofferenza e di felicità ecc per raggiungere lo stesso livello evolutivo.
Citazione:
ogni vita forse ha un obiettivo di saggezza? per cui se una persona, grazie alle sue libere scelte lo raggiunge per la via più breve, può morire e rinascere nel livello successivo, mentre se la persona sbaglia strada continuamente avrà per forza bisogno di più tempo per raggiungere il suo obiettivo?
Quindi come detto tutti devono fare gli stessi “sbagli”. Se una person può evitare un certo “sbaglio” significa cha ha già imparato questa “lezione” nel passato. Però penso che è giusto che "ogni vita forse ha un obiettivo di saggezza" nel senso che forse c'è un certo "scopo" o qualcosa che l'individuo, cioè noi, abbiamo deiderato a sviluppare o forse qualche problema psichica o un conflitto con un altra persona ecc. che si desidera risolvere.
Citazione:
ma le cose si fanno più facili passando di vita in vita, oppure più difficili?
cioè, se consideriamo i parametri della "saggezza che ho nella vita presente" e dell'"obbiettivo di saggezza della mia vita presente", magari lo scarto di saggezza tra l'una e l'altra è, diciamo 10... per cui, passando al livello successivo ho guadagnato 10 punti in saggezza, quindi poniamo che sono a un totale di saggezza di 60, e riinizio una nuova vita, che ha un obiettivo di saggezza calcolabile con la proporzione 50:10=60=x cioè 12?
Quando siamo arrivato a un certo punto nello sviluppo, cioè quando abbiamo passato i problemi e le sofferenze più difficili, la vita diventa sempre più piacevole. Quando si ha sviluppato la facoltà umana e la compassione non abbiamo più bisogno di un karma molto duro, e visto che siamo più tolleranti ed umani creiamo, attraverso le nostre azioni, invece un karma più piacevole e la vita diventa quindi col tempo più facile e piacevole.
Citazione:
e gli obiettivi, sono per tutte le persone gli stessi?
cioè esiste una specie di piramide a gradoni della perfettibilità, una piramide infinita in altezza ovviamente, che presenta a tutti gli stessi gradoni?
Si, gli obiettivi sono per tutte le persone gli stessi, cioè raggiungere la coscienza cosmica, la quale significa l'esperienza personale della nostra identità più profonda come esseri viventi eterni. Questo accade in virtù del fatto che con la maturazione dell'individuo entra in funzione la facoltà dell'intuizione, con cui si può “vedere” tutta la struttura spirituale dell'universo. Questo ha naturalmente luogo successivamente e la facoltà diventa sempre più grande da vita in vita.
Buona sera
Rolando is offline  
Vecchio 16-07-2005, 02.15.20   #48
r.rubin
può anche essere...
 
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[quote]Messaggio originale inviato da Flaviacp

punti di vista.

personalmente, trovo che l'idea... "cedere alle tentazioni della lussuria è una debolezza!", sia contestualizzata nel confessionale.
io credo al contrario, è indispensabile una grande forza interiore, energia vitale, amore, per vivere piacevolmente, perchè le mille piccole problematiche quotidiane non ci abbattano, prendere con lievità ogni difficoltà.. non credo sia così facile..
r.rubin is offline  
Vecchio 16-07-2005, 13.01.24   #49
sunday01
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Citazione:
Messaggio originale inviato da Flaviacp
Molti filosofi si sono occupati di questo problema.
Il famoso scettico Carneade espresse in questi termini la sua opinione a riguardo: se tutto ciò che avviene in questo mondo avviene per pura casualità, allora la divinazione sarà impossibile in quanto sarà impossibile pregare un Dio che non ha alcun ruolo nello svolgersi degli eventi; se viceversa tutto accade in virtù di un progetto divino prestabilito ed immutabile, in virtù di un destino imperscrutabile(come sostennero gli stoici), allora la divinazione sarà inutile poichè sarà inutile pregare qualora tutto fosse già deciso.
Cara Flavia,
le domande che poni nel tuo post iniziale sono domande che tutti si pongono…
Quante contraddizioni in questa vita!!! E quante domande senza risposte...
Tante volte, di fronte a ingiustizie personali e generali mi viene da chiedere:
Dio dove sei?
Eppure sono sicura che Dio c’è: la mia riflessione è che il peccato originale dell’uomo è stato quello di voler fare a meno di Dio imponendosi come unico arbitro del bene e del male... e chissà perché il male riesce più facile del bene, al posto di DIO è stato messo l’ IO…
Sullo scetticismo di Carneade, che se tutto avviene per caso è inutile pregare, e altrettanto inutile se esiste un progetto divino già prestabilito, la mia riflessione è che prima di tutto bisognerebbe capire cosa si intende per pregare, comunemente si pensa che sia un chiedere per ricevere benefici più o meno immediati, invece io penso che sia soprattutto un dialogo personale con Dio...
Non credo che tutto sia già stato scritto e prestabilito su di noi,
io credo che ciascuno di noi può operare delle scelte nella sua vita, di cui la più importate sia accettare o meno l'esistenza di Dio, perchè poi tutte le altre scelte di vita saranno influenzate da questa...
Forse il pensiero che tutto sia già stato scritto viene dalla lettura dei libri sacri, dove i profeti predicevano quello che doveva accadere… Ma questo è solamente rispetto a Dio, non rispetto all’uomo: io penso che Dio sa tutto, essendo principio e fine, è come se tu avessi visto un film di cui sai già il finale… ma se entri nel film e sei la protagonista, tu puoi decidere il passo successivo, tutte le volte che vuoi, soltanto tu… fino alla fine del film…
Nessuno ti obbliga a credere o non credere, a fare qualcosa di bene o qualcosa di male… a parte i normali condizionamenti della vita a cui tutti più o meno siamo sottoposti, ma questo è un discorso diverso…


Citazione:
Messaggio originale inviato da Flaviacp

Ma se così fosse, se esistesse un Dio qual'è il suo ruolo?Osservare passivamente gli eventi catastrofici che distruggono le sue creature?(e in questo caso la preghiera sarebbe inutile!) Oppure ha un progetto prestabilito per ciascuno di noi?(ed anche in questo caso la preghiera a cosa servirebbe se tutto è già deciso in virtù del "grande ed imperscrutabile disegno divino"??). Inoltre se Dio,come ci insegnano al catechismo, è puro Amore come può consentire che avvengano cose terribili come l'attentato di Londra e le altre migliaia di guerre, attentati,stupri,assassinii... Ed ancora quelle morti devono essere considerate ingiuste o giuste in quanto parti di un progetto divino??


Se esiste Dio, qual'è il suo ruolo???
Non certamente quello di influire in qualche modo sulle nostre vite, facendoci fare delle scelte o dei percorsi obbligati…
Tutto quello che succede, gli eventi catastrofici, le morti inutili, in gran parte dipende dal comportamento umano…
Se gli uomini avessero seguito quell’imput iniziale di crescere, moltiplicarsi e governare la terra in pace, forse la storia sarebbe andata diversamente…
Ma oggi, un Dio indifferente, lontano, a cosa ci serve??? di un Dio così possiamo benissimo farne a meno…
Questo secondo me è l’errore di base. Scegliere di non riconoscersi come creature e fare a meno di Dio…



Citazione:
Messaggio originale inviato da Flaviacp

E se dopo la morte c'è la vita eterna e ,dunque, si raggiunge un livello di pace e serenità irragiungibile in questa vita, perchè si soffre per la morte altrui invece di gioire per coloro i quali ,morendo, lasciano questa terra per un posto migliore???

Si soffre per la morte di qualcuno perché c’è una separazione e un distacco a volte repentino, ogni persona che muore lascia un “vuoto” in qualcuno che resta e questo dolore è più che umano…
Ma se uno è credente ha questa speranza: che non è un addio per sempre…
e forse soffre un po' di meno.

Ciao
sunday01 is offline  
Vecchio 16-07-2005, 16.09.21   #50
nonimportachi
Utente bannato
 
Data registrazione: 04-11-2004
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Citazione:
Messaggio originale inviato da Rolando
Non pensi che si debba chiedersi perché "gli atomi che mi compongono sono aggregati in un determinato modo ed interagiscono in un determinato modo"?
L'idea che i corpi degli esseri viventi e le funzioni vitali in tutto l'universo avrebbero potuto nascere da se stessi, anche se durante milioni d'anni, è in realtà insensata e non trova sostegno in qualsiasi vera analisi della realtà.

Mi spiace Rolando,

Ma non do alcun credito a questo genere di cose. l'uomo per essere tale, come ogni cosa dell'univesro, non ha bisogno di creatori, è bastato il caotismo dell'universo. Ritengo che questo sia già abbastanza provato e ipotesi alternative non abbiano alcun fondamento reale.
nonimportachi is offline  

 



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