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28-10-2013, 02.18.59 | #7 |
Ospite abituale
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Riferimento: Nietzsche, l'oltreuomo, la volontà di potenza e la Germania nazista
Son d'accordo con andrea, ma il problema non sta tanto nel fatto che manchi un dio quanto che qualsiasi ideologia (e quella liberal-democratrica anche per Nietzsche era falsa, anche se mai come qulla social-democratica) si instaurerà sempre dietro la sua presunzione di democrazia.
in questo le ricerche delle fantasmatiche del potere (ideologico-metafisico), a sentire un badiou o un zizek, si mimetizzano in una volontà di potenza che tocca le masse, come asservimento ad un preteso oggetto esterno, un qualcosa che domina le esistenze, in una parola: il metafisico. di certo andrea dio non è la soluzione, al massimo come severino segnala l'ultimo scudo che protegga la democrazia. rimane il fatto che nietzche aveva già previsto la fine della democrazia,anzi di più! dopo questo periodo che iniziamo facilmente a vedere nella sua storicità, ha previsto anche la fine della prossima epoca che sarà quella dei poteri privati, delle lobby, poi in un progressivo inaridimento del metafisico sarà l'epoca dei piccoli interessi privati, e infine arriveremo all'epoca del nichilismo, cioè quella del dominio della scienza senza un' umanità all'altezza...sarò allora che morta ogni presunzione metafisica potranno esserci le basi per l'oltreuomo come nietzsche spingendosi ancora più oltre ha già buttato le basi di ricerca. tutto questo è in umano troppo umano. |
28-10-2013, 21.51.00 | #8 |
Ospite abituale
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Riferimento: Nietzsche, l'oltreuomo, la volontà di potenza e la Germania nazista
@ And1972rea
Non mi sento certo cucito addosso l'abito di avvocato di quelle che chiami "finte democrazie imperialiste". Credo di essere consapevole dell'intrinseca "sozzura" della politica (ti rimando al mio post: "L'oblio della filosofia politica"), e condivido certe osservazioni che esponi nell'ultima risposta. Però, no, non puoi nella maniera più assoluta mettere sullo stesso piano la Germania nazista e le democrazie, pur se finte e imperialiste. O addirittura insinuare (perchè questo fai) che la prima sia stata dilettantesca rispetto alle seconde. Il perchè è così evidente che non c'è nessun bisogno di specificarlo. Onestamente, mi sfugge il motivo di questo tuo abbandono del piano filosofico, o filosofico-politico, in favore di quello "risentitamente" politico. La "morte di Dio" vuol dire la morte di ogni concezione del valore morale; vuol dire l'avvento della volontà di potenza e null'altro. Certo che essa si è insinuata nello stesso nostro modo d'essere: chi ha detto il contrario? Io dicevo piuttosto che il "totalitarismo" non ha riguardato i paesi anglosassoni, come mi sembra evidente. Ed è a questo proposito che sostenevo che Hitler, se li avesse conosciuti, avrebbe apprezzato Fichte e Hegel (era a tracciare un "continuum" fra la filosofia idealista e il totalitarismo politico che quel mio: e mi pare con ciò di aver detto parecchio" era rivolto). E come potrei mai pensare che quello che definisco (nella prima risposta): "uno dei più grandi filosofi di tutti i tempi" esprima un pensiero circoscrivibile solo a qualche ideologia del XX secolo? La mia intenzione era, semmai, di individuare in Nietzsche colui che porta a compimento la filosofia idealista (quindi che la "uccide" per superarla nell'"oltreuomo"), ma vedo di non essere stato compreso (forse per colpa mia, intendiamoci). ciao |
01-11-2013, 02.43.14 | #9 | |
Nuovo ospite
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Riferimento: Nietzsche, l'oltreuomo, la volontà di potenza e la Germania nazista
Citazione:
Quello che non si trova quasi mai è l'atteggiamento più riflessivo che sembri mostrare. Normalmente ci sono risposte frettolose e piuttosto di carattere assolutorio. Cioè si è costituita una vulgata – non voglio dire che si tratti di un "mito" – che quello che di Nietzsche appare contiguo al nazismo è dovuto a interpretazioni erronee o a una manipolazione dei testi da parte di sua sorella. L'esistenza di questi plagi della sorella è irrefutabile (nel caso della prima edizione di Ecce Homo si trattò di pagine intere, ma in qualche modo sono scusabili) e tutta la Volontà di Potenza può essere considerata come l'opera di un falsario (o di più falsarî, siccome Elizabeth era coadiuvata da Köselitz). Tuttavia, anche eliminando la Volontà di Potenza dal campo di osservazione, la questione resta più o meno intatta. Ci sono passaggi indiscutibilmente attribuibili a Nietzsche che non possono essere taciuti – e invece lo sono. Tu riporti qualche citazione dall'Anticristo, ma non basta. Si può aggiungere più che a proposito il primo trattato della Genealogia, in cui gli Ebrei sono raffigurati come "corruttori", «Quelli che migliorano l'umanità» nel Crepuscolo degli Idoli (in particolare 3) e anche il libro IX di «Al di là del Bene e del Male». Un'eventuale tesi di un Nietzsche (non) Nazista dovrebbe occuparsi di esaminare (almeno) questi passi. Si possono trovare anche altre riferenze, pure qualcosa nello Zarathustra, difficilmente si troverà qualcosa di dirimente in Umano e in Aurora. A questo proposito, se posso permettermi, qualche consiglio sul metodo, senza volere apparire pedante. Normalmente tutti i critici e Nietzsche stesso (si vedano le prefazioni alle sue opere scritte nel 1886) stabiliscono un cambiamento del suo pensiero a partire dalla Gaia Scienza, più precisamente a partire dal IV libro della GS (en passant, l'aforisma dell'uomo folle si trova nel III libro, ma la morte di Dio è "ripresa" e in qualche modo spiegata all'inizio del V libro, af.343). Dunque non è efficace analizzare la questione con l'idea di confrontare passi scritti prima della GS con quelli scritti dopo; può servire a mostrare un'evoluzione del pensiero di Nietzsche, ma non può servire per comporre una dottrina unitaria, anzi è probabile che emergano incoerenze. Poi non conviene mettere sullo stesso piano quello che Nietzsche ha pubblicato (non curò personalmente la pubblicazione dell'Anticristo e di Ecce Homo, ma di questi abbiamo i manoscritti preparati per la stampa) con quello che non ha pubblicato. In realtà l'Archivio Nietzsche esiste contro la volontà di Nietzsche, sappiamo che voleva che tutti i suoi manoscritti e appunti fossero distrutti. E questo è il motivo per cui la Volontà di Potenza è un falso. Seppure i vari aforismi sono effettivamente scritti da Nietzsche, questo non vuole dire che Nietzsche li avrebbe poi effettivamente confermati come filosoficamente suoi. Nel caso della VdP c'è anche il fatto che l'ordine degli aforismi non ha un ordine cronologico – se non casualmente – e che sono stati ordinati secondo lo schema di un'opera che probabilmente Nietzsche non pensava nemmeno più di scrivere. Insomma, i frammenti sono certamente meritevoli di attenzione (ad esempio Heidegger ne fa un uso abbastanza giudizioso), ma costruire interpretazioni di Nietzsche sulla base dei frammenti, senza grandi precauzioni, è piuttosto avventato e quasi arbitrario. Evito di discutere la tua esposizione dei temi principali. Non perché non ci sarebbero gli spunti, ma diventerebbe davvero troppo lunga e preferisco non entrare nel merito. Osservo soltanto che fai una dicotomia Löwith/Heidegger che è un po' surrettizia. In realtà il primo che ebbe la coscienza dell'Eterno Ritorno come "centro di gravità" del pensiero di Nietzsche fu proprio Heidegger, di cui Löwith era discepolo. Non sono Heideggeriano, ma personalmente sono d'accordo. A prescindere, c'è una profonda unità organica della filosofia di Nietzsche («la lunga logica di una sensibilità filosofica completamente determinata») per cui un'interpretazione che cerchi di separare i vari temi senza intravvedere una conflazione conclusiva è intrinsecamente debole. Capisco che non sia semplice "intravvedere" questa unità, in effetti non lo fa quasi nessuno. Oltre allo stile aforismatico, il problema a monte è che ER e superuomo sono temi zarathustriani, mentre la volontà di potenza è un tema che appare per la prima volta in Al di là del Bene e del Male. Non è semplice formulare un'interpretazione organica sulla base di opere con impostazioni così divergenti (per tacere di altri problemi). Eppure… secondo me non c'è un'altra interpretazione possibile. |
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04-11-2013, 20.41.34 | #10 | |
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Riferimento: Nietzsche, l'oltreuomo, la volontà di potenza e la Germania nazista
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