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10-01-2013, 21.34.51 | #32 | ||
Ospite abituale
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Riferimento: Libertà, ecco perché non può esistere.
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11-01-2013, 17.04.48 | #33 | |
Moderatore
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Riferimento: Libertà, ecco perché non può esistere.
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11-01-2013, 21.52.36 | #34 | ||
Ospite abituale
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Riferimento: Libertà, ecco perché non può esistere.
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12-01-2013, 22.30.38 | #35 | |
Moderatore
Data registrazione: 12-09-2004
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Riferimento: Libertà, ecco perché non può esistere.
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Ultima modifica di and1972rea : 13-01-2013 alle ore 13.47.34. |
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13-01-2013, 12.23.25 | #36 | ||
Ospite abituale
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Riferimento: Libertà, ecco perché non può esistere.
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13-01-2013, 20.25.35 | #37 | |||||||||
Ospite abituale
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Riferimento: Libertà, ecco perché non può esistere.
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Certo sarebbe utile definire meglio memoria e pensiero. ma invero si parla solo “libertà di pensiero”! La “libertà di memoria” non credo sia mai citata. Anche perché è difficile comandare alla memoria: ciò che è “percepito” in memoria resta, si tratti di eventi astratti o concreti. La memoria, comunque, sembra essere inaccessibile e non controllabile dalla nostra volontà. Il pensiero sembra invece poter essere controllato e diretto…soprattutto esplicato o tacitato: nel pensiero è implicita una volontà di perseguimento che potrebbe essere impedita da entità esterne (fisiche o sociali) o da incapacità intrinseche. Infatti, di certi sviluppi di pensiero ne siamo persino incapaci: non ne abbiamo le strutture ed allora emerge “l’inconcepibile”…il non poter invadere campi estranei alle nostre strutture cerebrali. Certo che, alla discussione, sarebbe di notevole vantaggio e profitto oltre che la precisa definizione di “memoria” e “pensiero”…anche il come la biomacchina funzioni e come dal suo processo emerga il pensiero. La cosa è, per ora, ignota...per cui ogni discussione e indagine in proposito non può esser che vagamente ipotetica. Citazione:
Quindi può essere che ora io possa esprimermi in modo più libero da eventuali convinzioni di allora. Forse è così anche per te!? Mi pare che per te la memoria sarebbe alla base di tutto il castello del pensiero… ed in parte è vero: senza memoria è difficile pensare…per quanto certe amnesie, conseguenti a traumi o altro, accadono e la memoria viene in tutto o in parte inibita, ma spesso il soggetto resta egualmente pensante ….semplicemente non ricorda. Certo che se l’inibizione è totale anche il pensiero potrebbe scomparire. E’ vero comunque che il “pensare” può essere inibito o impedito comunque dalla mancanza e scomparsa di una qualunque altra o diversa facoltà o struttura cerebrale. Inversamente, l’emergere dal processo cerebrale di un “pensiero” coerente, efficace e libero, nonchè della piena coscienza di sé, ha bisogno di tutte le facoltà di cui la biomacchina dispone siano esse note o non ancora note…dato che il “come” dal cervello emergano il pensiero e la mente non ancora sappiamo. Quindi certamente la memoria, sia essa vicina o lontana o anche sub-memoria in cui ogni tanto peschiamo, è certamente essenziale, ma lo sono anche le altre strutture e facoltà cerebrali siano esse note o non note…per quanto sembri che il processo cerebrale possa essere, a volte, ridondante. Ricordo comunque che le strutture cerebrali sono comparse per adattamento evolutivo…cioè, se non erano necessarie ed utili al buon funzionamento cerebrale e suscettibili di un vantaggio vitale, non comparivano… probabilisticamente! In ogni caso le memorie intrinseche della materia come sarebbero, ad esempio, le diverse caratteristiche degli atomi e delle molecole che danno luogo a materiali diversi, niente hanno a che fare con le memorie neurali caratteristiche della nostra biomacchina. Citazione:
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Certo, prima di elaborarla, Einstein non sapeva cosa fosse la Relatività Ristretta: è presumibile sia risultata dall’assommarsi interagente di interessi coltivati e cultura specifica, studi, ricerche, pensamenti, elucubrazioni, esperienze varie, calcoli, intuizioni…ecc…fino ad una esplicazione, magari solo abbozzata e via via rinforzata e definita da ulteriori calcoli e sperimentazioni… anche non sue. Citazione:
Alla nascita, comunque, non possediamo nessun conscio o inconscio…abbiamo un DNA, ma esso viene da assai più lontano e costituisce effettivamente come una sorta di memoria/programma della specie: ci attribuisce, infatti, alla specie di appartenenza ed in essa i caratteri, istinti e pulsioni di ciascuno di noi: sarebbe il “patrimonio genetico”. L’esperienza degli antenati, piuttosto, può andare a costituire e contribuire ad un patrimonio culturale..se studiamo e approfondiamo i vari saperi: il patrimonio, infatti, lo costituiamo per apprendimento (patrimonio culturale)…magari anche per esperienza diretta (patrimonio esperienziale) Citazione:
Concordo di massima che il patrimonio culturale/esperienziale si annida nella “memoria neurale” a costituire esperienza e ricordi. Da tale memoria il processo cerebrale (attività pensanti) pesca elementi a costituire una nostra “vision” e “carattere” o a costituire la capacità di affrontare problemi o di perseguire una qualche attività artistica, ludica, ecc…o anche a suscitare emozioni…piacevoli o spiacevoli che siano. Le proporzioni delle varie interrelazioni è di problematica definizione. Citazione:
Citazione:
Penso comunque che, al livello di atomi e molecole, la materia non inferisca direttamente sul nostro pensare e ricordare o sulle risultanze della nostra biomacchina cerebrale: nessuna teoria scientifica lo sostiene. La vita ed il pensiero emergono, piuttosto dalla “organizzazione specifica” della materia/energia. E’ nella “organizzazione ad hoc”, costituitasi all’origine della vita, che trovano luogo e da cui emergono la vita, e quindi il pensiero e la coscienza. E’ la specifica organizzazione a costituire il salto fra atomi/energia e vita…il come, nonostante le ipotesi e le teorie, è ancora materia di studio e di ricerca. Citazione:
La capacità mnemonica è certo indispensabile, ma indispensabili sono anche le varie attività e processi della biomacchina che abbiamo in testa. Perche ci si deve fissare sulla sola memoria? Rivolto la domanda: Senza il complesso processo cerebrale (bioelettrochimico, interazioniI neuroniche, quantistiche, molecolari, ecc…) senza un sistema nervoso ed un sistema di percezione e trasporto degli impulsi, ecc…le meraviglie che hai citato sarebbero state possibili? Credo che no!...Così come non lo sarebbero state, ovviamente, senza mnemonicità. Vuoi sostenere che la memoria è più importante del resto?...Può essere…ma niente lo dimostra! Il fatto è che, in definitiva, come funzioni e come emergano le vita, il pensiero, la coscienza dal processo che il sistema organizzato ad hoc, pone in atto, non sappiamo! Neppure sappiamo come si sia evoluta una tale organizzazione…forse a forza di feed-back contemporanei e susseguentisi di un sistema dinamico in interazione evolutiva/adattativa con l’ambiente! Sappiamo solo che il sistema è efficace a garantirci una relativa libertà di comportamento, pensiero, intuizione e di creazione scientifica, filosofica ed artistica. Magari potrebbe essere meglio, ma, per ora, è il sistema più efficace che si conosca…memoria o non memoria. Magari una ulteriore specie di Homo Sapiens Sapiens… Sapiens..ecc…saprà meglio, anche mnemonicamente, garantirci una relativa libertà! |
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14-01-2013, 00.12.14 | #38 | |
Moderatore
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Riferimento: Libertà, ecco perché non può esistere.
Citazione:
...tu hai voluto togliere la memoria a due geni, e li hai perduti di vista, ma essi non sono per nulla scomparsi, poiche' io continuo a vederli in tutta la loro genialita'... ; prima di diventare completamente smemorati per causa tua , sia Michelangelo che Leopardi si sono premurati di riportare ogni elemento chiave del sapere costruito dal loro genio sopra un libro molto voluminoso, e anche se ora devono riprendere di continuo ,pagina dopo pagina, schizzo dopo schizzo ogni strumento adoperato dal proprio genio, l'ispirazione non cessa di tormantarli come e piu' di prima, ed essi sono consci di non poter ritrovare quella ispirazione nelle loro memorie ,per il semplice fatto che in quelle essa non e' mai esistita; Di certo sono sconfortati nell'aver perduto ,insieme alla loro memoria ,tutta la loro immediata maestria e scioltezza nel padroneggiare gli strumenti della loro arte, ma si ritengono fortunati nell'essere rimasti se' stessi nell'unica cosa che ad essi importava, il loro libero e personalissimo genio creatore... |
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14-01-2013, 22.36.24 | #39 | |
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Riferimento: Libertà, ecco perché non può esistere.
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15-01-2013, 05.32.18 | #40 | |||||||
Ospite abituale
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Riferimento: Libertà, ecco perché non può esistere.
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Partendo dai tempi nostri, la tua osservazione potrebbe avere un significato su cui discutere, ma la memoria è nata insieme alla prima forma di vita, anche se allora si trattava di una memoria fisica che ha permesso, alla vita stessa, di stabilire i paletti termici a lei congeniali. Ovvero le temperature che gli avevano permesso di nascere. Quelle temperature che permettono la vita sono arrivate intatte fino a noi. Vista in questi termini, da quella memoria fisica, in un secondo tempo si è passati a quella mnemonica, con tutti gli annessi e connessi che tu hai portato come esempio. Converrai che la prima forma di vita non aveva ancora le sinapsi ecc. ecc. Citazione:
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